La "telepatia" tra passato, presente e futuro!

Aperto da Eutidemo, 16 Agosto 2021, 13:53:20 PM

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Eutidemo

Non passa anno che qualcuno non pretenda di aver dimostrato l'esistenza della telepatia; però, di fatto, tale dimostrazione non è ancora mai stata data in modo davvero incontrovertibile.
Anzi, la cosa sorprendente, è che, a volte, tali presunte dimostrazioni, sbandierate come eclatanti e inconfutabili, si riducono a semplicissimi trucchetti che  anche un bambino sarebbe in grado di eseguire; soprattutto se, come di solito avviene, le cosiddette "manifestazioni telepatiche" vengono effettuate usando le famose "carte zener", le quali raffigurano un segno +, un quadrato, un cerchio, tre onde verticali e una stella a cinque punte.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/e5/87/56/ME13QCEB_t.jpg

IL PASSATO
La tecnica "standard" per verificare le capacità telepatiche di due individui, negli anni '70/'80, consisteva nel seguente esperimento; che, all'epoca, venne tentato persino da alcuni "servizi segreti", per vedere se fosse davvero possibile reclutare degli agenti "telepati" (il sogno di ogni organizzazione di "intelligence").
a)
Tra i due presunti telepati, A e B, seduti ai lati opposti di un tavolo, si frappone uno schermo opaco che impedisce ad uno dei due di vedere quale "simbolo zener" stia disegnando l'altro.
b)
A lato di ciascuno dei due, si trova seduto un "controllore", il quale cerca di evitare trucchi, e suggerisce ad A di disegnare un determinato "simbolo zener".
c)
Una volta eseguito il disegno, A cerca di comunicarlo a B soltanto guardandolo negli occhi; mentre i loro controllori stanno attenti a che non cerchino di comunicare tra di loro per mezzo della "mimica facciale".
d)
Dopo un determinato numero di prove, si verifica se il numero di simboli indovinati supera la media statistica oppure no; e, nel caso in cui essa sia stata superata, l'esperimento viene replicato più volte, per verificare che non si tratti di un caso.
***
Nel 1985 io partecipai, per un certo periodo, a questo tipo di esperimenti, quasi sempre con esiti deludenti, salvo -almeno apparentemente- in due casi:
1)
Nel primo caso, due soggetti superarono più volte la media statistica; non ricordo in quale misura, però, sebbene non fosse molto elevata, era stata comunque superiore al 50% (e, questo, in più esperimenti).
Per avere una conferma definitiva dei "poteri paranormali" dei due soggetti, però, l'organizzatore degli esperimenti ebbe la buona idea di usare come controllori dei "giocatori di carte professionisti"; i quali si accorsero subito che i due telepati "baravano" per mezzo di impercettibili movimenti del viso.
Io non me ne sarei mai accorto!
2)
Preso atto della cosa, l'organizzatore degli esperimenti decise di usare uno schermo divisorio più alto, che impedisse ai due presunti telepati di guardarsi in faccia; e già questo ridusse di molto il numero dei candidati all'esperimento.
Però, sorprendentemente, si presentò una coppia (un uomo e una donna), che, per più volte,  superarono di parecchio la media statistica; eppure non avevano alcun modo di utilizzare la mimica facciale.
In uno degli esperimenti, io "controllavo" la donna, suggerendole cosa dovesse disegnare; e non mi sembrò affatto che usasse dei trucchi (per esempio battendo il tacco in terra o la penna sul tavolo, ovvero con dei colpi di tosse).
Però notai uno strano particolare: raffigurava la stella disegnando una punta alla volta, staccando la penna dal foglio e poi rimettendocela.
Un modo ben strano per disegnare una stella a cinque punte!
Poi feci caso che faceva la stessa cosa sia col quadrato sia con il + (con le tre onde lo doveva fare per forza); solo il cerchio, ovviamente, veniva tracciato con un tratto unico.
Allora mi insospettii vedendo che usava una stilografica, la quale produceva sulla carta un lievissimo, ma ben percettibile rumore:
Per cui, dopo un po', credetti di aver capito che:
1 singolo "fruscìo" di penna = cerchio
2 fruscii = +
3 fruscii = onde
4 fruscii = quadrato
5 fruscii = stella
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/de/66/65/ME13QCDT_t.jpg.
Per verificare il mio sospetto, le detti da usare il mio pennarello; e, da allora, le "performance" dei due crollarono molto sotto la media.
Si trattò solo di una coincidenza?
Chi lo sa!

IL PRESENTE
Tornando dal passato al presente, sono rimasto sorpreso dal constare che ancor oggi vengano ripetuti simili trucchetti; e che, come nel caso della madre e della figlia di Biella, essi vengano spacciati dalla stampa come la prova definitiva che la telepatia esiste.
"Madre e figlia di Zubiena comunicano attraverso la forza del pensiero!!!"
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/e7/1e/19/ME13QCDQ_t.jpg
***
In realtà, l'unico modo di "constatare oggettivamente" l'esistenza della telepatia, non si ottiene certo:
- nè facendosi abbindolare da trucchi di vario genere, a volte anche molto ingegnosi e sottili;
- nè fidandosi di testimonianze personali (più o meno attendibili), che possono essere credute o meno, ma che, ovviamente non dimostrano "oggettivamente"  niente!
***
Il fatto, però, che, a tutt'oggi, l'esistenza della telepatia non sia stata ancora dimostrata in modo oggettivo, non significa affatto che si tratti di una cosa impossibile; ed infatti, almeno con determinate limitazioni tecniche, un tipo di telepatia molto "particolare" sarà forse possibile tra non molto.

IL FUTURO
L'acronimo BCI, sta per "Brain Computer Interface", ed è un sistema di "comunicazione" in cui l'attività elettrica dell'encefalo, viene letta esternamente grazie ad uno strumento posto sulla calotta cranica; e poi viene indirizzata verso sistemi di computazione che hanno il compito di visualizzarla o di attuare specifiche operazioni.
***
I ritmi cerebrali EEG, infatti, possono essere suddivisi generalmente in cinque categorie distinte:
- Ritmi Alpha: distinto in alfa lento (8-9 Hz), alfa intermedio (9-11 Hz) e alfa rapido (11.5-13 Hz), con una tensione media di 30 microVolt.
- Ritmi Beta: distinto in beta lento (13.5-18 Hz) e beta rapido (18.5-30 Hz), ed evidenziano una tensione elettrica media di 19 microVolt.
- Ritmi Theta: distinto in theta lento (4-6 Hz) e theta rapido (6-7.5 Hz), con una tensione media di 75 microVolt. Si rileva soprattutto in uno stato di preconscio.
- Ritmi Delta: hanno una frequenza compresa tra 0.5 e 4 Hz e di tensione elettrica media di 150 microVolt.
- Ritmi Gamma: con frequenza superiore ai 30 Hz, tensione elettrica media tra 1 e 20 microWolt.
***
Tali ritmi non possono essere controllati volontariamente se non in minima parte; però ne bastano due per poter trasmettere "mentalmente" messaggi in codice binario, trasformabile in analogico tramite il codice morse (punto - linea).
In tal caso, però, il ricevente, almeno per ora, non è in grado di ricevere il messaggio nella sua mente, ma deve leggerlo su un'apposita apparecchiatura; per cui non saprei se si possa definire una vera e propria forma di telepatia.
Anzi, almeno secondo il concetto classico di telepatia, direi proprio di no!
***

iano

#1
Ciao Eutidemo.
Leggendo il tuo interessante post viene da riflettere in generale su cosa significhi comunicare.
Si potrebbe schematizzare la comunicazione, in senso riduttivo,  come uno scambio di codici convenuti in modo più o meno cosciente, ai quali  corrispondono concetti già  posseduti da entrambi i soggetti comunicanti.
Dubito fortemente che esista la telepatia, ma nel caso esistesse potrebbe essere difficile dimostrala, magari perché più che eccezionali soggetti sedicenti telepati, potrebbero esistere  sue manifestazioni diffuse  a tutti i soggetti, ma così eccezionali da passare quasi inosservate ai soggetti stessi coinvolti.
Infatti, seppur molto raramente, mi succede, più che di leggere nell' altrui pensiero, di credere di ascoltare qualcuno dire qualcosa , senza però poter giurare  che quel qualcuno abbia pronunciato qualcosa.
Ciò che caratterizza queste esperienze è avere subito la certezza che quel qualcuno abbia detto quella tale cosa, seguita poi a una certa distanza di tempo dal dubbio che io abbia davvero ascoltato qualcosa.
Una sensazione che quindi si avvicina a una lettura del pensiero, seppur in modo molto episodico e comunque che si verifica in stati di emotività superiore alla media.
Confesso , forse per delicatezza, o per il timore di esser preso per matto, di non aver mai chiesto conferma al soggetto , se avesse detto davvero o solo pensato quel che ho creduto di udire.
Da un punto di vista percettivo è dimostrato che siamo in grado di udire ciò che non è stato mai detto.
E sempre da un punto di vista percettivo provo a spiegarmi il fenomeno che ho sopra riportato con un analogo che riguarda la nostra capacità di leggere velocemente un testo scritto.
Lo leggiamo velocemente per il motivo che non lo leggiamo tutto, ma desumiamo parte di ciò che non leggiamo dal contesto che leggiamo.
Però non ci accorgiamo di ciò, credendo di leggere veramente tutto.
Così a me sembra di sentire il non detto desumendolo dal contesto detto.
Non so' se a voi è mai successo ciò, però certo la prima cosa che mi viene d pensare in questi casi è che sono un telepate, ma non certo a comando e sottoponibile a un test.

Bisognerebbe anzitutto conoscere tutte le condizioni che producano il fenomeno ed essere poi in grado di controllarle.
Insomma, più che dimostrare la improbabile telepatia sarebbe interessante indagare quei fenomeni percettivi che sbrigativamente possiamo spiegare con la telepatia.
La telepatia non esiste forse, ma l'idea di telepatia da qualche parte deve essere sbucata fuori.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano. :)
Mi scuso per essermi accorto soltanto adesso del tuo interessantissimo post, di cui mi sono accorto soltanto adesso.
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Mi piace molto la tua sintetica ed icastica definizione di "comunicazione", come "scambio di codici convenuti ai quali  corrispondono concetti già  posseduti da entrambi i soggetti comunicanti."
Mi sembra ineccepibile!
;)
***
Quanto alla "telepatia", ritengo che:
a)
La "telepatia consapevole e controllabile", secondo me, nel caso in cui esistesse veramente, sarebbe facilissimo dimostrarla; ad esempio, al posto dei ... io, adesso, sto pensando ad una precisa parola del tutto casuale, per cui se tu riuscissi ad indovinarla, sarebbe la prova che siamo telepati (almeno per quanto riguarda noi due).
b)
La "telepatia inconsapevole e incontrollabile", invece, secondo me, sarebbe impossibile dimostrarla; ed infatti, come scrivi giustamente tu, potrebbe  passare inosservata ai soggetti stessi coinvolti.
***
Per il resto, sono anche d'accordo con te che, spesso, vengono scambiate per "illuminazioni telepatiche":
- delle semplice "percezioni" intuitive;
- delle complesse "deduzioni" razionali.
***
Ad esempio:
a) Houdini riusciva incredibilmente ad "intuire" l'oggetto che una persona aveva "appena" iniziato a disegnare (con al massimo uno o due tratti), quando nessun altro riusciva ad avere la benchè minima idea di che cosa avrebbe rappresentato il disegno una volta ultimato; il grande prestigiatore, usava questa sua straordinaria facoltà, che non aveva assolutamente niente di telepatico, per dimostrare che la telepatia non esiste.
b)
Sherlock Holmes, invece, era capace di  "deduzioni incredibili", le quali, ad un ingenuo, potevano sembrare forme di telepatia; ed infatti, spesso, riusciva ad indovinare cosa uno stesse pensando in quel momento, da una serie di piccolissimi dettagli, che, per gli altri, sarebbero apparsi del tutto irrilevanti se non intelligentemente collegati tra di loro
***
In altri casi, la sensazione di aver letto il pensiero di qualcuno, non è altro che una sorta di "autosuggestione", dovuta ad una sorta di temporaneo "corto circuito" cerebrale analogo al "déja vu".
***
Infine, la convinzione di aver letto il pensiero di qualcuno, talvolta scaturisce da semplice coincidenze.
Ed infatti:
- senza neanche farci mente locale, spesso cerchiamo di immaginare quello che un altro sta pensando, ma, poichè non ci azzecchiamo praticamente mai, non ne serbiamo memoria;
- però, poichè statisticamente qualche volta, per puro caso, ci azzecchiamo sul serio, allora ne serbiamo memoria supponendo di aver avuto un'esperienza telepatica.
***
Un saluto! :)
***

bobmax

Secondo me, l'autentico significato di comunicazione può essere colto nel momento in cui ogni comunicazione appare impossibile.

Ci troviamo di fronte un muro impenetrabile, dove l'altro è a tutti gli effetti un alieno.

L'orrore che allora può coglierci deriva dalla concreta possibilità del Nulla assoluto.

Ma è proprio di fronte  a questo abisso terrificante che è possibile avvertire cosa sia davvero la comunicazione.

Perché comunicare siamo soliti intenderlo come scambio di informazioni tra soggetti. Nel senso di "verità" che vengono trasferite da un soggetto all'altro. Ma non è questo l'autentico significato della comunicazione!

Perché la comunicazione è piuttosto un risveglio, una presa di coscienza di ciò che si è.
La comunicazione è l'Uno che cerca se stesso.

Perché non vi è alcuna Verità che debba essere trasferita, in quanto la Verità è già ovunque!

Di modo che pure la telepatia, se dovesse mai esistere, non sarebbe che un mezzo per la ricerca di se stessi.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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