L'"indelebile" ed "inesauribile" "Ethergraf"

Aperto da Eutidemo, 26 Gennaio 2023, 12:46:37 PM

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Eutidemo

Nel Medioevo la "grafite" e più in particolare la "matita", così come la conosciamo oggi, non era ancora stata inventata; per cui gli artisti utilizzavano degli stili  con "punte in metallo" per disegnare su carta e su tela, preparando opportunamente il supporto cartaceo e di tela prima dell'uso.
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Una prima importante traccia storica su questa tecnica la troviamo ne "'Il Libro dell'Arte" di Cennino Cennini seconda metà (sec. XIV); che è un un vero e proprio trattato sulle tecniche artistiche conosciute ed utilizzate all'epoca.
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Questa tecnica di disegno è conosciuta come "Silverpoint", ed era largamente utilizzata dalla maggior parte degli artisti dell'epoca, tra cui Leonardo da Vinci, Raffaello e Botticelli; però iniziò a scomparire gradualmente nel corso del 16° secolo a seguito della diffusione della grafite, che non richiedendo particolari preparazioni delle superfici cartacee e soprattutto essendo "cancellabile", era preferita dagli artisti.
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Il principio di funzionamento di base del moderno e rivoluzionario "Ethergraf", è sostanzialmente simile, ovvero l'"ossidazione" che si verifica durante l'attrito tra la punta in lega di metallo e la carta; ed infatti, gli studi del team ricerca e sviluppo di "Signature", in collaborazione con importanti istituti universitari italiani, hanno portato ad una "lega metallica" molto speciale che unisce ad una buona durezza e scorrevolezza, la possibilità di scrivere su carta comune non trattata (la cui formula non mi risulta sia stata ancora pubblicamente rivelata).
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Ad esempio, realizzata interamente in magnesio, la penna "Space" ha un peso di soli 14 grammi; ed  il suo puntale in "Ethergraf" ha permesso agli astronauti di scrivere in condizioni di microgravità.
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il suo puntale in metallo "Ethergraf", infatti, non ha niente in comune con penne, matite, pennarelli ecc., e non utilizza nè inchiostro nè grafite; ed infatti si tratta di un  materiale metallico argenteo che, a contatto con la carta, è in grado di "ossidarla", lasciando su di essa un tratto che "somiglia" a quello di una matita, ma che è più indelebile dell'inchiostro permanente.
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Secondo me, riguardo a tale "penna" (per chiamarla in qualche modo):
- il vantaggio principale è che non va mai ricaricata, nè la punta si consuma mai, e produce un testo -quasi- indelebile;
- il difetto principale, invece, è che deve essere preferibilmente utilizzata sulla carta comune, ossia la carta in cellulosa non trattata (che è un materiale che reagisce perfettamente al passaggio della punta in metallo).
La presenza di collanti, cariche minerali, coloranti o additivi nella carta, invece, compromette un po' la sua naturale capacità di assorbimento; permettendo così solo in parte, l'ossidazione al passaggio della punta in "Ethergraf", che scrive lo stesso, ma con un tratto eccessivamente leggero.
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