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Inflazione cosmica

Aperto da Jacopus, 24 Aprile 2020, 18:47:39 PM

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Jacopus

Ho appena finito di leggere il libro di Guido Tonelli: "Genesi. Il grande racconto delle origini".
La teoria che accoglie per spiegare la nascita dell'universo è quella di Guth, detta, teoria cosmica inflazionaria.


https://it.wikipedia.org/wiki/Inflazione_(cosmologia)


Questa teoria permette di correggere alcuni problemi innescati dalla teoria originaria del "big bang" ed è fondata sulla ipotesi, che l'equilibrio fra le forze fondamentali (gravità, elettromagnetica, interazione forte e debole) e tra materia e antimateria, sia stata rotta quantisticamente in un momento preciso, attorno a 15 miliardi di anni fa. Prima del "big bang", secondo questa teoria vi era il vuoto, concetto da non confondere con il nulla filosofico. Con vuoto si intende uno spazio in cui le particelle di cui è composto si annicchiliscono a vicenda, producendo un ambiente neutro e uniforme, ma dove sono già presenti le quattro forze fondamentali.
Vi possono essere, nel corso dell'interazione fra queste forze, nell'ambiente precedente al big bang, leggeri disavanzi fra energia positiva e negativa, ma che vengono subito riequilibrati.
L'ipotesi è che, in un preciso momento, grazie ad un evento del tutto "casuale", cioè quantistico, la compensazione non sia potuta avvenire. Il potenziale negativo non è stato corretto dal corrispettivo potenziale positivo e da questo sbilanciamento si è sviluppato il big bang e il mondo fisico così come noi oggi lo conosciamo.
Tonelli fa l'esempio dello sciatore, che scende verso valle regolarmente (è questo l'ambiente pre-big bang). Se lo sciatore trova una cunetta, la sua discesa trova un intoppo che non permette quella distribuzione regolare di velocità e massa che vi era precedentemente. Dovrà quindi adoperarsi per uscire dalla cunetta e riprendere la sua discesa. Se la "cunetta" applicata al big bang è sufficientemente grande, il processo di riequilibrio fra forze fondamentali viene meno, le forze positive "tracimano" da quell'ambiente uniforme e regolarissimo e danno vita al big bang, creando così il mondo fisico.
Spero di aver capito, almeno in modo approssimativo i concetti di base di questa teoria, che è quella attualmente più accreditata.
Ed è meraviglioso pensare che tutto questo sia stato prodotto da un evento del tutto casuale e quantistico, prima del quale vi era un ambiente, che non è possibile considerare neppure nel senso di universo precedente, ma esattamente nel senso di "vuoto perfettamente ordinato".
Un ordine che si ripresenta nel nostro universo fisico. Infatti, quello che dice Tonelli è che se si dovessero sommare tutte le energie presenti nell'universo e sommare, con una seconda operazione, tutta la forza gravitazionale dell'universo, avremo due cifre enormi ma uguali. Così come è stato dimostrato che  ogni luogo dell'Universo, sia esso la nostra galassia, che la più lontana appena scoperta, ha la stessa temperatura media di appena 2 virgola 7 gradi Kelvin. Dalla verifica, in questo caso sperimentale, di questa temperatura media omogenea, è stato possibile accertare come vera l'ipotesi del big bang.


https://astronomicamens.wordpress.com/2013/01/28/la-temperatura-delluniverso-di-mezza-eta/


Insomma, al di là di ogni altra considerazione, l'indagine sull'universo è davvero un campo pieno di sorprese meravigliose, rispetto alle quali, tra l'altro, non credo che il pensiero filosofico possa restare indifferente.
Mi scuso per le inesattezze da me scritte ma si tratta di un campo che mi affascina, pur non avendo le competenze sufficienti per manovrarlo con tranquillità. In realtà si tratta solo di un invito a spiegarmelo meglio  ;D .
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

giopap

Anch' io mi oriento male e a fatica in queste questioni scientifiche ultraspecialsitiche.

Filosoficamente rilevante é secondo me soprattutto il fatto che questa versione attualmente prevalente della cosmologia nega un inizio dal nulla (che fra l' altro a mio parere sarebbe uno pseudoconcetto autocontraddittorio senza senso) della realtà fisica (é autentica "cosmologia" razionale, scientifica; e non "cosmogonia" inevitabilmente irrazionale, religiosa, parareligiosa o mitologica; come erano invece varie precedenti versioni); ma invece postula un eterno divenire naturale ordinato "da sempre e per sempre ed ovunque" secondo modalità universali e costanti.
Le quali non sono le leggi naturali vigenti dopo il "Big bang", ma invece le "metaleggi" quantistiche secondo il divenire ordinato stabilito da sempre e per sempre ed ovunque dalle quali, il "Big bang", come infiniti altri analoghi eventi, sarebbe accaduto.

Jacopus

Veramente Tonelli, proprio per evitare malintesi, specifica che il big bang è stato un evento unico e mai più ripetibile, a differenza di altre teorie minoritarie che pensano che i big bang siano ciclici, come un cuore enorme che pulsa ogni tot miliardi di anni. Secondo Tonelli, che riprende la teoria cosmica standard attuale, l'universo attuale continuerà ad espandersi e le singole galassie si allontaneranno sempre di più l'una dall'altra, non essendoci forza gravitazionale sufficiente per invertire il processo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

giopap

#3
Citazione di: Jacopus il 24 Aprile 2020, 20:18:41 PM
Veramente Tonelli, proprio per evitare malintesi, specifica che il big bang è stato un evento unico e mai più ripetibile, a differenza di altre teorie minoritarie che pensano che i big bang siano ciclici, come un cuore enorme che pulsa ogni tot miliardi di anni. Secondo Tonelli, che riprende la teoria cosmica standard attuale, l'universo attuale continuerà ad espandersi e le singole galassie si allontaneranno sempre di più l'una dall'altra, non essendoci forza gravitazionale sufficiente per invertire il processo.


Io ho letto l' articolo di WP che hai linkato (non so se é questo cui ti riferisci qui), e lì si afferma che il cosiddetto "vuoto quantistico" é sempre esistito e dalle sue fluttuazioni regolate da leggi quantistiche "eterne" (sono sempre state quelle) "é saltato fuori" il "nostro" universo (in seguito al "nostro" Big bang) con le sue leggi, diverse da quelle di tanti altri universi (infiniti); il tutto (l' autentico "universo") divenendo comunque (da sempre; senza un' assurdo inizio dal nulla) secondo le "metaleggi" (questo termine me lo sono inventato io per esprimere con chiarezza e proprietà di linguaggio quanto secondo me un po' vagamente e confusamente affermato) quantistiche di validità universale nel vero senso della parola, dal momento che quello che sarebbe nato dal "nostro" Big bang, come qualsiasi altro prevedibile in base alle (meta-) leggi delle fluttuazioni quantistiche del cosiddetto "vuoto quantistico", solo molto impropriamente (e a ben vedere autocontradditoriamente; una pretesa "totalità fra altre totalità"! sic!) potrebbe essere denominato "universo".


Quindi il Big bang sarebbe un evento "unico e mai più ripetibile" allo stesso modo in cui lo é la formazione ed esistenza (fino alla sua dissoluzione) di questo particolare "nostro" sistema solare, proprio con questi pianeti, satelliti, comete e quant' altro (non uno di più, non uno di meno, non uno con qualche chilo di massa in più o in meno o con una distanza media dal sole di qualche metro maggiore o minore, ecc); il tutto però secondo inderogabili leggi "di validità parziale" (nel caso del sistema solare) o metaleggi di validità universale (nel caso del "nostro impropriamente detto "universo") del divenire ordinato, veramente universali e costanti, valide (le metaleggi) per sempre ed ovunque e regolanti l' esistenza degli "pseudouniversi parziali" con le loro diverse leggi "generali" nel loro ambito ma non propriamente "universali e costanti".


Mi sembra inequivocabilmente affermato ed anzi enfatizzato che il cosiddetto "vuoto quantistico" non é affatto il "nulla", ma anzi, al contrario é invece il "tutto" (l' universo vero e proprio); l' autentico tutto che da sempre e per sempre (e dovunque nello spazio) si trasforma ordinatamente facendo "nascere", "vivere" e forse, almeno in qualche caso "morire", in qualche altro forse no, secondo le leggi universali e costanti del suo divenire, infiniti impropriamente detti "universi".


Una grande rivincita postuma per Giordano Bruno!

Jacopus

#4
Veramente il link l'ho postato un po' a caso. Ho riportato la teoria del libro di Tonelli, che non si esprime rispetto ai multiversi di altre teorie, e che accetta una teoria di un vuoto precedente al big bang (che non è  nulla), che si è trasformato in un vuoto diverso, a causa di un evento improbabile  che però è accaduto, di mantenimento di energia positiva, senza suo annichilimento immediato. Da ciò è scaturita tutta la materia esistente, espansasi nello spazio, inizialmente ad una velocità di molto superiore a quella della luce. Ciò detto per sottolineare la straordinarietà del fenomeno. Tonelli, per quanto si parli di astrofisica, mi sembra attenersi ad una piattaforma molto cauta rispetto alle ipotesi. In fondo si tratta solo di un libro divulgativo.
Resta comunque possibile domandarsi da dove provengano le quattro interazioni fondamentali esistenti prima del big bang. Perché c'erano quelle forze (interazione gravitazionale, elettromagnetica, forte (atomica) e debole  subatomica) e da dove scaturivano. Forze che sono comunque tuttora presenti, anche se l'universo è radicalmente cambiato rispetto a quello del pre big bang. In ogni caso il big bang non è più messo in discussione dalla comunità scientifica. Si da per certo come la teoria della relatività.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve Jacopus. Apprezzo lo sforzo didattico senza condividere l'entusiasmo. Basandomi sul fatto che l'astrofisica è una scienza e la cosmologia soltanto un insieme di speculazioni miscelanti scienza, teoria ed ipotesi, vorrei commentare alla mia maniera alcuni dei concetti (che so benissmo non tuoi) che hai riportato. Perciò estraggo dal testo propostoci, inserendo in grassetto le mie osservazioni :

"........secondo questa teoria vi era il vuoto, concetto da non confondere con il nulla filosofico. Con vuoto si intende uno spazio in cui le particelle [materiali ?] di cui è composto si annicchiliscono [che significa annichilirsi ?] a vicenda, producendo un ambiente neutro e uniforme  [quindi privo di materia perchè annichilitasi, ma privo anche di radiazione elettromagnetica=energia ?], ma dove sono già presenti le quattro forze fondamentali [quindi un vuoto che non è il nulla ma che è popolato da energia in ben quattro stati diversi?].[Naturalmente io non capisco nulla di fisica quantistica, cioè di una complicatissima TEORIA - PURA TEORIA che sarebbe in grado di ipotizzare e dimostrare solo ciò che aprioristicamente pone e presume alla base della propria costruzione].

L'ipotesi è che, in un preciso momento, grazie ad un evento del tutto "casuale", cioè quantistico, [Infatti il "caso" che per la quantistica rappresenta un effetto privo di cause, se lo possono permettere solo le TEORIE] etc. etc. etc.l

Spero di aver capito, almeno in modo approssimativo i concetti di base di questa teoria, che è quella attualmente più accreditata.
Ed è meraviglioso pensare che tutto questo [se risultasse scientificamente dimostrabile] sia sarebbe stato [- in tal caso -] prodotto da un evento del tutto casuale e quantistico [se si è trattato di un EVENTO (=successione di una causa e del relativo effetto) esso non avrà potuto essere privo - appunto - di causa, quindi non sarà certo stato casuale], prima del quale vi era un ambiente, che non è possibile considerare neppure nel senso di universo precedente, ma esattamente nel senso di "vuoto perfettamente ordinato" [ma se c'era il vuoto, l'ordine cosa riguardava ? La perfezione poi - se raggiunta - può riguardare solo il TUTTO, non una qualsiasi sua parte, il nulla od il vuoto].

Un ordine che si ripresenta nel nostro universo fisico. Infatti, quello che dice Tonelli è che se si dovessero sommare tutte le energie presenti nell'universo e sommare, con una seconda operazione, tutta la forza gravitazionale dell'universo, avremo due cifre enormi ma uguali. [ovvia e nota conferma, del principio plurisecolare di Lavoisier]. Così come è stato dimostrato che  ogni luogo dell'Universo, sia esso la nostra galassia, che la più lontana appena scoperta, ha [nel caso in cui l'energia totale dell'universo si "spalmasse" ovunque in modo rigorosamente omogeneo, si troverebbe ad avere......] la [identica ed ubiquitaria] stessa temperatura  di appena 2 virgola 7 gradi Kelvin. Dalla verifica, in questo caso sperimentale [? ma che dici ?], di questa temperatura media omogenea, è stato possibile accertare come vera l'ipotesi del big bang.



Naturalmente la teoria quantistica potrebbe anche risultare dimostrabile (a parte il fatto che attualmente essa sia diventata anche "moda culturale", venendo addirittura "piegata" all'interpretazione anche di ciò che sarebbe indagabile in altri modi), ma resta il fatto che, all'attualità, essa è solamente un corpo di ipotesi. Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

Salve Jacopus. Novità a spron battuto, vedo. "In ogni caso il big bang non è più messo in discussione dalla comunità scientifica. Si da per certo come la teoria della relatività".


Non sapevo che la comunità scientifica usasse gli stessi criteri della scuola italiana nel "promuovere". Causa coronavirus si chiude e tutti promossi in automatico.


Così basterebbe "dar per certa" una teoria per promuoverla a verità scientifica, senza (nel caso del big bang) fornire dimostrazione e senza assiomatizzazione attraverso una qualche "legge fisica". Boh !. Sara anche questa un'alta voga culturale. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

#7
Viator. Effettivamente è una materia ostica. Speriamo che si trovi qualcuno fra i forumisti che la sappia spiegare meglio di me. Ti posso solo rispondere in merito alla temperatura media dell'universo.
Rispetto alla misurazione della temperatura del vuoto cosmico a 2,7 gradi Kelvin, in modo del tutto omogeneo, in tutto l'universo, è la prova che il big bang sia davvero avvenuto, poiché significa che la temperatura si é raffreddata in modo omogeneo e che quindi in un preciso momento era ad una temperatura molto più elevata ed in un unico punto, visto che l'universo si sta espandendo in ogni direzione (questo anche è dato per certo, grazie all'effetto doppler). Provo a postare un altro link sull'argomento che mi sembra ben fatto. Una cosa va tenuta presente. Se cerchiamo di misurare la temperatura di una galassia ad un miliardo di anni luce, non avrà la temperatura attuale, ma la temperatura di un miliardo di anni fa  poiché quella immagine che noi vediamo (essendo luce, cioè visibile) ha impiegato un miliardo di anni per viaggiare dal luogo fisico dove si trova fino alla nostra pupilla.

http://gaianews.it/scienza-e-tecnologia/spazio/misurata-la-temperatura-delluniverso-conferma-la-teoria-del-big-bang-34658.html#.XqNNmlOpU0N
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

bobmax

È emblematico come il pensiero lasciato a se stesso, cioè libero di pensare ciò che gli pare, possa contraddirsi senza alcuna remora.

La teoria del Big bang postula l'inizio del tempo e l'inizio dello spazio. Ma poiché la mente rifugge istintivamente il nulla, se non viene tenuta ferma, coerente con se stessa, finisce con l'immaginare cosa c'era prima... e l'ipotizzare un vuoto dove non c'è alcuno spazio...

Questo succede quando latita le fede nella Verità.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Jacopus

È una ipotesi bobomax. Tonelli infatti non mi sembra un venditore di frottole. Si attiene ai fatti, secondo un metodo scientifico e infatti afferma che la certezza si ferma al momento del Big bang, che è avvenuto secondo certe modalità perché ne abbiamo prove sufficienti.
Su cosa ci fosse prima esistono solo ipotesi. La differenza rispetto alle ipotesi religiose o filosofiche, risiede in una diversa impostazione metodologica, che personalmente ritengo più corretta ( la verità deve essere provata e non può derivare da un ragionamento interiore, né dalla tradizione).
Potrei rovesciare le tue stesse parole sulla filosofia che comunichi nei tuoi interventi, visto che la tua verità parte da un fondamento che potrei anch'io definire illusorio. Ma non credo che sia giusto fare così.  Tu ci tieni al tuo metodo ed io al mio. Siamo stati entrambi irrevocabilmente determinati in ciò (provo ad interpretare  tuo pensiero) e pertanto accetto il tuo punto di vista, che in determinate dimensioni della mia vita potrebbe anche arricchirmi , come minimo allargando i miei orizzonti e rendendomi consapevole che esistono altri punti di vista.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

giopap

#10
Citazione di: Jacopus il 24 Aprile 2020, 22:19:03 PM
Veramente il link l'ho postato un po' a caso. Ho riportato la teoria del libro di Tonelli, che non si esprime rispetto ai multiversi di altre teorie, e che accetta una teoria di un vuoto precedente al big bang (che non è  nulla), che si è trasformato in un vuoto diverso, a causa di un evento improbabile  che però è accaduto, di mantenimento di energia positiva, senza suo annichilimento immediato. Da ciò è scaturita tutta la materia esistente, espansasi nello spazio, inizialmente ad una velocità di molto superiore a quella della luce. Ciò detto per sottolineare la straordinarietà del fenomeno. Tonelli, per quanto si parli di astrofisica, mi sembra attenersi ad una piattaforma molto cauta rispetto alle ipotesi. In fondo si tratta solo di un libro divulgativo.
Resta comunque possibile domandarsi da dove provengano le quattro interazioni fondamentali esistenti prima del big bang. Perché c'erano quelle forze (interazione gravitazionale, elettromagnetica, forte (atomica) e debole  subatomica) e da dove scaturivano. Forze che sono comunque tuttora presenti, anche se l'universo è radicalmente cambiato rispetto a quello del pre big bang. In ogni caso il big bang non è più messo in discussione dalla comunità scientifica. Si da per certo come la teoria della relatività.


Cominciando dalla fine rilevo che la cosmologia geocentrica "non é (stata) più messa in discussione dalla "comunità scientifica" per ben mille anni e più, ma ciononostante sembra sia appurato che Arisatarco di Samo (pur commettendo errori comunque molto meno grossolani, ben più "venali" di quelli della "comunità scientifica") avesse sostanzialmente ragione contro la "comunità scientifica".

La cosa più scientifica che possa darsi é il non fidarsi acriticamente di nessuno, nemmeno della "comunità scientifica" e sottoporre "spietatamente" ogni teoria al vaglio della critica razionale. (ed en passant rilevo che in questa drammatica emergenza Covid-19 la così pomposamente detta e orgogliosamente sedicente "comunità scientifica", tra isteriche meschine polemiche personali e sparate poco o punto fondate e spesso in clamorosa reciproca contraddizione, sta dando di sé ben misera esibizione).

Da "filosofa naif" quale sono, arrivando a quanto tu illustri della teoria di Tonelli rilevo (secondo me ne é l' aspetto filosoficamente più importante, quello più rilevante dal punto di vista del carattere generale complessivo e cioé "ontologico" del mondo fisico materiarle; che per me non esaurisce la realtà in toto) che "una teoria di un vuoto precedente al big bang (che non è nulla), che si è trasformato in un vuoto diverso, a causa di un evento improbabile che però è accaduto, di mantenimento di energia positiva, senza suo annichilimento immediato" implica che universalmente e costantemente (da sempre; senza un inizio; oltre che ovunque) accade un divenire non irregolarmente caotico ma invece ordinato, secondo modalità generali astratte (astraibili mentalmente) le quali hanno determinato (per lo meno "debolmente", se si tratta di modalità di tipo stocastico, come sono secondo l' interpretazione conformistica; ma quest' ultima almeno non affatto unanime nemmeno nella "c.s."; dato che, anzi, recentemente sta perdendo qualche colpo) un evento improbabile (cioé non casuale, per lo meno non in senso "forte") che però è accaduto, di mantenimento di energia positiva, senza suo annichilimento immediato, ovvero la nascita del "nostro" impropriamente detto "universo"; caratterizzato quest' ultimo da leggi generali astratte del suo divenire ordinato forse almeno in parte diverse da quelle del vuoto quantistico che ne ha preceduto e determinato l' esistenza e che perciò (se così é) ben si possono denominare "metaleggi".
Ora, ciò che diviene ordinatamente secondo queste "metaleggi", contrariamente a ciò che mutasse casualmente, caoticamente, disordinatamente, non può (per definizione) dare origine ad un "unicum assoluto" (il "nostro" cosiddetto "universo" nato dal Big bang), ma casomai a una pluralità di "unica relativi" (come lo sono, nel "nostro universo" gli innumerevoli sistemi stellari, tutti relativamente diversi fra loro per numero, masse, distanze, ecc. di pianeti, satelliti, comete, ecc., ma tutti ordinati secondo un unico, medesimo schema generale universale astratto). Quindi che esistano altri (impropriamente detti) "universi" oltre al "nostro", relativamente diversi per molte caratteristiche fra le quali magari (forse) le rispettive modalità generali astratte del divenire, ma tutti ineccepibilmente determinati nel loro accadere dalle "metaleggi" dell' autentico universo é una conseguenza (filosofica) inevitabile; anche se Tonelli non la rileva (la rilevano gli estensori dell' articolo di WP)

Per la cronaca, non posso esimermi dal proclamare di nuovo entusiasticamente la rivincita postuma di Giordano Bruno!

Quindi il nostro universo non é nulla di "miracoloso" (é un fenomeno per nulla straordinario).



Le domande "da dove provengano le quattro interazioni fondamentali esistenti prima del big bang. Perché c'erano quelle forze (interazione gravitazionale, elettromagnetica, forte (atomica) e debole subatomica) e da dove scaturivano. Forze che sono comunque tuttora presenti, anche se l'universo è radicalmente cambiato rispetto a quello del pre big bang" secondo me non hanno senso.

Infatti nel cercare spiegazioni di ciò che é reale inevitabilmente si possono considerare tre modi fondamentali.

Uno é il regresso all' infinito: sempre, per qualsiasi spiegazione cui si sia giunti (attualmente circa la realtà materiale naturale la scienza ci dice: le quattro forze fondamentali) c' è bisogno di un ulteriore spiegazione; ma in questo modo un' autentica spiegazione non si trova mai, non c'é.

Un altro é la circolarità: una catena più o meno lunga di spiegazioni di eventi da parte di altri eventi (al minimo tre) nella quale a un certo punto un explanans pretende di spiegare un preteso explanandum che a sua volta più o meno indirettamente (attraverso la più o meno lunga catena di eventi considerata) ne sarebbe a sua volta spiegato; ma anche in questo modo si avrebbe una successione di spiegazioni parziali impossibilitata a giungere (sia pur circolarmente, comunque attraverso reiterazioni infinite di spiegazioni parziali) ad alcuna spiegazione generale complessiva (che é ciò che si cercava e che erroneamente, falsamente si pretenderebbe di aver trovato).

Il terzo é il fermarsi arbitrariamente a una "causa prima" (o a un "explanans primo" e complessivo preteso non bisognoso di explanandum); una "scorrettissima (nella ricerca di spiegazioni) mossa ad hoc", la patente violazione della pretesa di cercare una spiegazione a "tutto" (il "tutto" preteso essere spiegato é in realtà "il tutto" meno la spiegazione del tutto"; e dunque soltanto una parte del tutto)."

Tutte e tre le risposte sono dunque insoddisfacenti, fallaci.
E questo per il semplice fatto che sono pretese risposte a una pretesa domanda mal posta.

Infatti ha senso chiedersi il "perché?" di qualcosa di strumentale, di qualche mezzo che sia tale per un qualche scopo (che ne é per l' appunto la spiegazione).
Ma, anche a prescindere dal fatto che propriamente dovrebbe essere un problema limitato ad agenti intenzionali (che di fatto sembra siano solo l' uomo e altri animali; cioé anche se anziché una spiegazione "causalmente finalistica" ci limitiamo a cercare una spiegazione "efficientisticamente causalistica", come correttamente ci si dovrebbe limitare a fare a proposito del "tutto naturale"), questa non può darsi di una "totalità", oltre alla quale per definizione non può darsi null' altro che ne possa essere per l' appunto spiegazione (uno scopo, nel caso di antropomorfa spiegazione finalistica). Può invece darsi, ma solo in caso di divenire ordinato, di una parte della totalità, essendone possibile spiegazione un' altra parte; precisamente di un evento particolare concreto (per esempio la nascita del cosiddetto "nostro universo") da parte di altri eventi particolari concreti e delle modalità generali astratte del loro susseguirsi (nell' esempio le quattro interazioni fondamentali esistenti anche prima del Big bang); mentre in caso di mutamento caotico non avrebbe nemmeno senso la ricerca di "spiegazioni" di alcun evento: tutto si succederebbe, accadrebbe senza alcun criterio di "spiegabilità".


Citando Viator:

L'ipotesi è che, in un preciso momento, grazie ad un evento del tutto "casuale", cioè quantistico, [Infatti il "caso" che per la quantistica rappresenta un effetto privo di cause, se lo possono permettere solo le TEORIE] etc. etc. etc.

giopap:

Non so se é ciò che intendi con le virgolette ("casuale"; sembrerebbe di no, da quello che scrivi dopo), ma ci terrei a precisare comunque che gli eventi quantistici (anche nella accezione conformistica della meccanica quantistica, la quale é -la teoria; e non: l' accezione- é "più che dimostrata", che peraltro non é unica, sola, esclusiva) non sono del tutto casuali; sono invece deterministici in senso debole id est indeterministici (casuali; non "del tutto" ma solo) in senso debole: casuali individualmente ma deterministici nelle proporzioni della loro distribuzione statistica complessiva fra i diversi singoli casi individuali.



Citazione di bobmax:

La teoria del Big bang postula l'inizio del tempo e l'inizio dello spazio. Ma poiché la mente rifugge istintivamente il nulla, se non viene tenuta ferma, coerente con se stessa, finisce con l'immaginare cosa c'era prima... e l'ipotizzare un vuoto dove non c'è alcuno spazio...
Questo succede quando latita le fede nella Verità.

giopap:

In realtà nella versione di Tonelli la teoria non postula alcun inizio, anzi lo nega inequivocabilmente affermando la preesistenza al Big bang delle leggi quantistiche del vuoto (senza alcuna determinazione di tempo e di spazio, ergo: "per sempre ed ovunque").

Preteso inizio di "qualcosa di reale" dal "nulla (di reale)" che é una pseudolocuzione autocontraddittoria, senza senso, dal momento che nel nulla (di reale) nemmeno il tempo può darsi, e dunque non può accadere alcun mutamento (nemmeno il passaggio dal nulla di reale al qualcosa di reale).

bobmax

Jacopus, qui non si tratta di metodo ma di logica.
Non può esservi alcun metodo che prescinde dalla logica.

La logica non è la Verità, ma deve essere rispettata!
E se si entra in contraddizione occorre fermarsi.
E accettare il limite, che non si può superare.
Se invece di fronte a quel nulla, che è il limite stesso, non si resiste, allora si fa come lo struzzo che non vuol vedere.
Ma questo non è certo un metodo.

Viator ha sollevato questioni, denunciando contraddizioni evidenti.
Ma per chi non vuol vedere non c'è verso.
Manca infatti la fede nella Verità.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

Se poi Tonelli non conferma la teoria del Big bang ma ne inventa una sua, bene, un altro buon motivo per evitarlo.
Basterebbe chiedersi infatti quali dimensioni avrebbe mai avuto il vuoto preesistente.

Almeno Rovelli, altro Solone, a questo (una sua teoria) non mi pare sia ancora arrivato...
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

La cosmogonia non si è mai schiodata dalla sua posizione epistemica di ipotesi. Si lancia la freccia verso un buio abissale e non si sa se la freccia è arrivata al bersaglio o ha toppato di brutto.

Fino a poco dopo il bigbang (qualsiasi cosa esso sia) ci arrivano con buona credibilità scientifica le nostre protesi tecniche. La teoresi matematica cerca nei calcoli gli anelli mancanti del reale, ma fino all'experimentum crucis resta tutto a livello di ipotesi di cui al massimo si può sottolineare la coerenza logica e la bellezza estetica ("for taylors", come disse giustamente Einstein). La stessa relatività dovette passare sotto le forche caudine sperimentali per essere universalmente accreditata.

Però va ammesso che, come ai tempi antichi, anche oggi la centratura del bersaglio cosmogonico richiede grandi conoscenze scientifiche che sappiano fare sofisticati bilanci di energia e monitoraggi di materia. Insomma, non roba per comuni mortali, che delle ricerche fondamentali possono solo godere il grande spettacolo. Senza aggiungere ad esso nulla di stupefacente.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

E' vero che si tratta di una posizione minoritaria, ma raccontata da Roger Penrose vale pena anche ascoltare l'altra campana (CCC), sia perchè ne è l'ideatore sia per la pacatezza e l'eleganza di esposizione..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia