Il tensore (per non addetti ai lavori)

Aperto da Mario Barbella, 19 Luglio 2016, 22:26:16 PM

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Mario Barbella

[font="Segoe UI", "Helvetica Neue", "Liberation Sans", "Nimbus Sans L", Arial, sans-serif]IL TENSORE[/font] :)
(PER I NON ADDETTI AI LAVORI)
 
            Vorrei rendere semplice con un esempio il significato pratico del termine oggi altisonante di "Tensore" reso famoso dalla "Relatività" di Einstein ed oggi più popolare grazie soprattutto al lavoro di divulgatori, come, per citarne uno, Carlo Rovelli, in occasione del centenario della pubblicazione einsteiniana.
Mi rivolgo a chi sia animato da normale curiosità scientifica e non abbia rigetto dei ricordi di nozioni matematiche apprese alle medie superiori, non importa se oggi annebbiate o dimenticate. Nessuna pretesa di rigore e precisione scientifica in questa mia breve riflessione che spero di qualche utilità per un curioso  "non addetto ai lavori"
Immagino, allora, d'essere un qualsiasi normale automobilistica, in normali condizioni di salute e di spirito (seppur un po' noioso almeno in questa spiegazione), che si accinge a percorre un normalissimo  tratto di autostrada di una cinquantina di chilometri, che si sa  ben servito dagli ordinari sistemi autostradali, un tratto che si sa essere perfettamente rettilineo e pianeggiante, inoltre il percorso dovrebbe svolgersi in condizioni di bel tempo, di giorno, disponendo di tempo più che sufficiente alle  esigenze della circostanza, con l'uso di una normale autovettura che finora non ha mostrato alcun problema di funzionamento. Si dispone, dunque, di un insieme di informazioni, un pacchetto di conoscenze giudicabile come sufficiente per assicurare un grado di ordinaria tranquillità a chiunque si accingesse, come me, ad affrontare quel percorso in auto. Tale tranquillità, i buona parte garantita dal su riportato pacchetto informativo, fa dire a me ma anche ad altri automobilisti, che si sta trattando di un percorso "facile", un aggettivo, questo, uso a sintetizzare praticamente le caratteristiche di sviluppo un processo privo di problemi e difficoltà particolari, anche se, nel caso in esempio, nessun automobilista serio oserebbe illudersi, di poter bloccare i comandi dello sterzo e dell'acceleratore e quant'altro occorresse sicché l'auto potesse auto-guidarsi fino a destinazione mentre il guidatore si permette un pisolino dopo aver solo attivato un qualche allarme di prossimo arrivo a destinazione.
Perché nessun serio automobilista oserebbe pensarlo? Ma perché il pacchetto di conoscenze descritto, anche se molto rassicurante, non copre (ovviamente) tutto quanto occorre sapere ad un automobilista circa i dettagli reali e/o potenziali del percorso reale e tant'altro, e poi, si è detto, si usa una "normale" autovettura, quindi, non certo adattata per una guida satellitare che fornirebbe le informazioni puntuali mancanti che giungerebbero ai comandi esattamente alla bisogna senza che l'automobilista debba preoccuparsene.
In sintesi abbiamo un pacchetto iniziale di informazioni che copre, diciamo, il 70% del necessario per il compimento del percorso, l'altro 30% mancante sarebbe da acquisire ed applicare, assieme al precedente, dall'Osservazione cioè dall'azione della guida; è inutile dire che il totale effettivo delle due percentuali è comunque sempre minore di 100 se non altro, ma ne siamo ben lontani,  per il noto principio di indeterminazione. La differenza fra le due parti qui sintetizzate della Conoscenza dicono:
-quota del 70%: è la linearizzazione del percorso, ovvero il conferimento di un grado di facilità al percorso così che l'Osservatore non debba darvi piùche l'ordinaria attenzione;
-quota del 30%:  è la quota non linearizzata che, per questo, richiede l'attenzione particolare dell'Osservatore (del guidatore) il quale provvederà a linearizzarla, per quanto possibile, grazie alla serie di provvedimenti che andrà ad elaborare grazie alle successive informazioni (conoscenze) acquisite via via con l'Osservazione (guida) stessa. E' bene precisare che per linearizzazionequi intendiamo la facilitazione di un concetto complesso quasi rendendolo come una linea continua, non necessariamente retta, purché di semplice andamento, in altre parole, una linea di facile sviluppo e comprensione, Il o i pacchetti di tali informazioni sono ciò che ad un "non addetto ai lavori" potrebbe esse reso sotto il concetto di tensore.
Gli aggettivi semplice, facile, soddisfacente più adatto  ed altri simili vengono qui usati ed evidenziati in corsivo non solo perché utili per un più semplice argomentare sulla divulgazione scientifica ma sopratutto perché adducono ad un argomento scientifico ben più rilevante benché trascurato o, meglio ancora, dimenticato nella quotidianità operativa di moltissimi fisici odierni, sto dicendo dell'Osservatore! Tuttavia, in questa riflessione senza pretese rigorose sull'argomento "TENSORE", l'argomento "Osservatore" può essere convenientemente rinviato e trattato a parte come mi riprometto.
 
           
            
Un augurio di buona salute non si nega neppure a... Salvini ! :)
A tavola potrebbe pure mancare il cibo ma... mai il vino ! Si, perché una tavola senza vino è come un cimitero senza morti  ;)  (nota pro cultura (ed anche cucina) mediterranea)

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