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Il supercecchino!

Aperto da Eutidemo, 17 Gennaio 2023, 12:38:49 PM

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Eutidemo

Su INTERNET sta spopolando la notizia di quel cecchino che è riuscito a colpire il bersaglio dalla distanza di ben 3.540.000 mt nel deserto; cioè, a più di tre chilometri e mezzo!
***
Però, come specificato nell'immagine:
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1)
L'osservatore disponeva di un "anemometro" KESTREL; che è uno dei migliori (e dei più cari).
Tuttavia, non essendo "magico", misura il vento e l'umidità nella posizione in cui si trova e nei paraggi; ma non certo a più a più di tre chilometri e mezzo di distanza.
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2)
L'ottica del fucile era a 16 ingrandimenti; la quale, secondo me, era decisamente al di sotto dei 24 o 32 ingrandimenti necessari per colpire un bersaglio oltre i 1.000/2.000 metri.
.
3)
La velocità di 820 ms è ottima, ma non superlativa; ed infatti il calibro 9 della Dynamit Nobel raggiunge la velocità di 1000 ms.
.
4)
Dieci secondi, o poco meno, sono troppi per un tiro utile; a meno che il bersaglio non stia dormendo o sia già morto.
Ed infatti, scherzi a parte, un bersaglio alla distanza di più di tre chilometri e mezzo:
a)
O è un cecchino anche lui, e, allora, stando sdraiato dietro una duna o sulla sabbia, è immobile o quasi; però, in tal caso, a quella distanza, se è sdraiato, non offre una superficie del corpo sufficientemente esposta per poter essere colpita.
b)
Oppure si trova in piedi, ma allora è impensabile che stia fermo per dieci secondi a fare la "bella statuina" a beneficio dei cecchini nemici.
.
***
Concludendo, secondo me, i casi sono due:
- o il bersaglio è stato veramente colpito, ma allora ha avuto la stessa sfortuna di un poveraccio che venga fulminato per caso da un lampo;
- oppure è solo un'ipotesi che il bersaglio sia stato veramente colpito, visto che non viene precisato se sia stata fatta una verifica sul posto (cosa che sarebbe stata molto pericolosa).
***

anthonyi

In realtà anche senza verifica sul posto si può controllare con lo stesso mirino. 
Credo che comunque il fatto che si sia in un deserto, con aria rarefatta e priva di movimenti, renda quanto meno possibile la cosa, naturalmente anche con l'aiuto di un po' di c... (fortuna). 

niko

Non puo' essere che il cecchino, se e' un maestro assoluto della sua arte, suppone per esempio che tu camminarai in linea retta per prossimi tre o quattro secondi, e ci prova, a sparare al punto di spazio in cui ipoteticamente ti troverai, se non ti fermi o non cambi direzione quando arriva il proiettile?


E non puo' essere che se il cecchino e' abbastanza fortunato da individuare su di un piano perfetto, (ad esempio una pianura o un tratto di deserto perfettamente liscio) un uomo anche lontanissimo, ma che si avvicina a lui (o si allontana da lui) in linea perfettamente retta, senza alcuna componente orizzontale del movimento relativo intendo, puo' di fatto considerarlo un bersaglio fermo, perche' gli spostamenti in orizzontale del bersaglio, amplificati dalla distanza certamente fanno sbagliare il colpo, mentre gli avvicinamenti o gli allontanamenti di pochi metri proporsionati a una distanza complessiva di chilometri non contano nulla?



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

daniele22

Se la storia fosse vera, secondo me il successo (sempre che di successo si tratti) dipenderebbe molto dalla scuola che possiede il cecchino. Chi è il cecchino insomma, la sua cultura e dove vive, ma soprattutto la sua scuola. Infine, se si affida di più alla tecnologia o all'intuito. Il fatto che avesse un cannocchiale un po' in difetto può dire qualcosa, ma pure l'anemometro di ottima marca. Secondo me è uno di scuola orientale

Eutidemo

Ciao Anthony. :)
Con 16 ingrandimenti, a distanza di più di tre chilometri e mezzo, si può a malapena capire se il bersaglio è stato colpito o no; ma non se è rimasto solo ferito, se è stato ucciso, oppure se fa solo finta.
Comunque la cosa è senz'altro possibile; però con "moltissima" fortuna!
Un saluto! :)

Eutidemo

#5
Ciao Niko. :)
Le tue considerazioni sono "teoricamente" ineccepibili e molto intelligenti; ma si vede subito che tu non hai molta "esperienza pratica" al riguardo.
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Sebbene sia ormai passato molto tempo io sono stato "tiratore scelto" (e poi "primo tiratore" divisionale); ma ti assicuro che riuscire ad "anticipare" il movimento (imprevedibile) di un bersaglio oltre i 1.000 metri è roba da fantascienza.
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Più recentemente, con ottiche non certo trascendentali da 4x20, ho anche vinto dei trofei per "tiro dinamico" (cioè con bersagli in movimento tattico, in qualsiasi direzione); ma ti garantisco che oltre i 1.000 metri è quasi impossibile, non solo per me, ma anche per tiratori esperti molto più giovani ed allenati di me.
***
Ed infatti anche un bersaglio che si avvicina o si allontana in linea perfettamente retta, senza alcuna componente orizzontale del movimento relativo (cosa molto rara nella realtà) non si può considerarlo un bersaglio fermo, perchè avvicinandosi o allontanandosi altera il calcolo parabolico del tiro del cecchino; il che, a distanza relativamente breve -direi fino a circa 500 metri- conta poco, ma, oltre, comincia ad incidere sempre di più sul MOA (minute of angle) verticale.
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Ovviamente, se il cecchino e' un "maestro assoluto" nella sua arte, come lo era Simo Häyhä, penso che possa fare qualsiasi cosa!
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Un saluto :)
***
P.S.

Comunque, per fortuna, io di mestiere, non faccio il cecchino; per cui tutte le mie considerazioni vanno prese con le molle.  ;)

Eutidemo

Ciao Daniele 22. :)
A quanto mi risulta si tratta di un cecchino canadese, il cui nome è stato mantenuto riservato perchè sembra che stia combattendo in Ucraina; la "scuola canadese" è una delle migliori, perchè si tratta di un Paese in cui quasi tutti sono cacciatori.
E devono avere buona mira, sennò, invece che con un cinghiale, devono vedersela con un grizzly incazzato; e credo che sia molto peggio.
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Un saluto! :)
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Eutidemo

#7
Dimenticavo di rilevare un particolare importante: il "bang sonico".
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Il rumore dello sparo, infatti, è la risultante di due o tre fattori, a seconda che il proiettile sia supersonico o no:
1) Il rumore prodotto dal meccanismo di sparo, quando il percussore colpisce l'innesco.
2) Il rumore prodotto dall'espansione dei gas all'uscita del proiettile dalla canna (effetto "tappo di spumante")
3) Il rumore prodotto dal superamento della barriera del suono, se il proiettile è supersonico ("bang sonico")
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I primi due rumori, a tre chilometri e mezzo di distanza, non dovrebbero udirsi affatto; ma il terzo, invece, sì, perchè si verifica nel corso del tragitto del proiettile.
Non ho idea a che distanza dal bersaglio si verifichi il "bang sonico" con un proiettile che viaggia ad 820 metri al secondo (cioè, a più di due volte la velocità del suono); ma ho idea che ciò avvenga almeno due o tre secondi prima che giunga a destinazione.
Se è così, il bersaglio avrebbe avuto il tempo di mettersi fuori tiro.
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Questo, però, non sono in grado di dirlo!
***


anthonyi

C'é qualcosa che non torna in quanto dici, eutidemo. Il bang sonico, essendo un rumore, viaggia anch'esso alla velocità del suono. Ora se il proiettile é supersonico come fa il bang sonico ad arrivare all'obiettivo prima di lui? 

Eutidemo

#9
Ciao Anthony :)
La mia considerazione derivava dal riferimento ad una Sentenza del 9 novembre 2006 (confermata poi dalla Cassazione l'8 ottobre 2008), i cui si affermava quanto segue:
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Però, secondo me, tu hai perfettamente ragione, in quanto mi hai fatto ricordare una esperienza personale.
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Moltissimi anni fa, durante le esercitazione di tiro in aperta campagna, uno di noi, a turno, doveva restare vicino ai "tabelloni bersaglio" per comunicare con il "walkie talkie" al "direttore di tiro" i punteggi dei tiratori; i quali, essendo una squadra di "tiratori scelti", si trovavano tutti a notevole distanza dal bersaglio.
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Una cosa del genere, oggi, sarebbe proibita, in quanto trovarsi nei pressi dei "tabelloni bersaglio", viene considerato troppo pericoloso (oggi si usa il binocolo); ma allora, standoci molto attenti, non ricordo che a noi si verificò mai nessun incidente.
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La volta che toccò a me fare da "controllore di tiro", rammento che il rumore che sentivo era effettivamente "a distanza ravvicinata", assolutamente incompatibile con la distanza a cui si trovava il tiratore; il foro che appariva sul tabellone, però, ricordo che precedeva di poco il rumore del "bang".
O, almeno, così mi sembra di rammentare (e sarebbe anche logico).
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Un saluto!  :)
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Eutidemo

Ciao Anthony.
Ripensandoci, il tuo opportuno intervento ha risvegliato in me un ricordo ancora più remoto!
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Quando ero piccolo, mio nonno, ogni tanto, mi cantava come ninna nanna "TAP UM".
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E, quando divenni più grandicello, me ne spiegò anche il significato:
- TA era il rumore del proiettile quando arrivava a destinazione;
- PUM, era il botto dello sparo che si sentiva subito dopo.
Spiegazione, che, all'epoca mi lasciò alquanto perplesso.
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Ed invece, poi, ne ho capito la ragione, perchè il Mannlicher M95 austriaco, era, appunto, un fucile che sparava proiettili supersonici; i quali, quindi, arrivavano sul bersaglio prima che si sentisse il rumore dello sparo.
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Un saluto! :)
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anthonyi

Certe affermazioni presenti sui documenti della cassazione mi sconcertano.
Un proiettile supersonico non ha la proprietà di accelerare nell'aria libera, per cui il cosiddetto bang sonico non può che realizzarsi nelle prossimità dell'uscita della canna, e non certo così lontano come fa supporre il documento. 

Eutidemo

#12
Ciao Anthony. :)
Come ho precisato più volte, il mio mestiere (per fortuna) non è quello del cecchino, e nemmeno quello del perito balistico; per cui, tutto che dico al riguardo, va preso con beneficio d'inventario.
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Però, a parte le mie esperienze personali, che contano ben poco, in quanto di carattere soggettivo, al poligono ne ho sentite di tutti i colori; oltre a leggerne di tutti i colori anche su INTERNET.
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Ad esempio, secondo alcuni, tutto dipende dalla lunghezza della canna del fucile; ed infatti, secondo costoro, il proiettile supera il muro del suono durante il suo momento di accelerazione massima, che si verifica all'interno della canna.
Una volta uscito dalla canna, invece, la velocità del proiettile diminuisce sempre di più, progressivamente, in proporzione alla distanza dal bersaglio; per cui il rumore, secondo costoro, arriva un po' prima del proiettile.
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Secondo altri, invece, il muro del suono viene superato durante la traiettoria esterna del proiettile, perchè all'interno della canna il proiettile deve ingaggiare la resistenza della rigatura della canna; la quale oppone effettivamente una grande forza al suo passaggio.
Una volta fuoriuscito dalla canna, invece, la sua velocità aumenta vertiginosamente per la spinta dei gas, così come un "tappo di champagne"; e quindi il muro del suono viene superato durante la traiettoria esterna del proiettile.
Per cui, secondo costoro, il rumore, arriva dopo che il proiettile ha colpito il bersaglio.
***
Infine c'è chi, pur aderendo a tale teoria, sostiene che il rumore arriva prima o dopo del proiettile a seconda delle circostanze; ed infatti, il rumore del "bang sonico", una volta verificatosi, viaggia rallentando di pochissimo, mentre il proiettile decelera sempre di più, a causa della maggiore resistenza dell'aria, in "proporzione diretta" della distanza.
***
Sinceramente, non ho la competenza tecnica per esprimere un giudizio personale che possa avere valore generale; però, secondo me, le cose variano a seconda:
- della distanza;
- del tipo di arma;
- del tipo di munizione;
- dell'umidità dell'aria;
- della rarefazione dell'aria;
- della direzione del vento.
Per cui, a mio parere, a seconda delle diverse circostanze, possono verificarsi casi diversi.
***
Quello che è certo, è che il proiettile sparato dal cecchino canadese, ha, sì, superato più di due volte la velocità del suono (820 ms) in un determinato punto del suo tragitto ; ma, di sicuro, da quel punto in poi, ha cominciato a decelerare, ed ha quindi colpito il bersaglio, dopo tre chilometri e mezzo di viaggio, ad una velocità che era senz'altro "subsonica".
Ed è già tanto se il proiettile, ormai così depotenziato, sia riuscito a provocare un ferita letale.
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Un saluto! :)
***
P.S.
L'equivoco nasce dal fatto che, quando si dice che un proiettile viaggia ad 820 ms, questo non vuol dire che mantenga tale velocità per tutta la sua traiettoria; ed infatti decelera progressivamente, fino a cadere in terra per la forza di gravità.
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niko

Citazione di: Eutidemo il 17 Gennaio 2023, 17:25:37 PM
Ciao Niko. :)
Le tue considerazioni sono "teoricamente" ineccepibili e molto intelligenti; ma si vede subito che tu non hai molta "esperienza pratica" al riguardo.
***
Sebbene sia ormai passato molto tempo io sono stato "tiratore scelto" (e poi "primo tiratore" divisionale); ma ti assicuro che riuscire ad "anticipare" il movimento (imprevedibile) di un bersaglio oltre i 1.000 metri è roba da fantascienza.
***
Più recentemente, con ottiche non certo trascendentali da 4x20, ho anche vinto dei trofei per "tiro dinamico" (cioè con bersagli in movimento tattico, in qualsiasi direzione); ma ti garantisco che oltre i 1.000 metri è quasi impossibile, non solo per me, ma anche per tiratori esperti molto più giovani ed allenati di me.
***
Ed infatti anche un bersaglio che si avvicina o si allontana in linea perfettamente retta, senza alcuna componente orizzontale del movimento relativo (cosa molto rara nella realtà) non si può considerarlo un bersaglio fermo, perchè avvicinandosi o allontanandosi altera il calcolo parabolico del tiro del cecchino; il che, a distanza relativamente breve -direi fino a circa 500 metri- conta poco, ma, oltre, comincia ad incidere sempre di più sul MOA (minute of angle) verticale.
***
Ovviamente, se il cecchino e' un "maestro assoluto" nella sua arte, come lo era Simo Häyhä, penso che possa fare qualsiasi cosa!
***
Un saluto :)
***
P.S.

Comunque, per fortuna, io di mestiere, non faccio il cecchino; per cui tutte le mie considerazioni vanno prese con le molle.  ;)



Hai ragione: non avevo considerato che il proiettile fa una parabola: a grandi distanze non si puo' approssimare questa parabola a una retta, il cecchino deve tenere conto che sara' proprio una parabola, e quindi qualsiasi movimento del bersaglio in qualsiasi direzione puo' far sbagliare il colpo, anche se si partisse da una ipotetica condizione di allineamento perfetto tra i due...


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.