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Il "silenzio assoluto"!

Aperto da Eutidemo, 13 Ottobre 2024, 13:26:58 PM

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Eutidemo

In natura, sul nostro pianeta, il "silenzio assoluto" non esiste,  salvo che in un unico luogo in cui in cui si è riusciti a produrlo in modo "artificiale"; e, cioè, nella cosiddetta "camera anecoica" degli Orfield Laboratories, in Minnesota, la quale nel 2008 è entrata nel Guinness dei Primati con il titolo di "luogo più silenzioso del mondo".
***
La "camera anecoica" è composta da due camere costruite l'una nell'altra, realizzate con materiali fonoassorbenti e fonoisolanti che hanno la capacità di assorbire i suoni al 99%; la camera più interna, inoltre, è isolata da uno strato in fibra di vetro spesso un metro e le sue pareti sono rivestite da una tappezzeria in schiuma sintetica che assorbe anche quel residuo 1%, rendendo pressochè inesistente qualsiasi rumore al suo interno.
***
La cosa singolare è che nessuno è mai riuscito a rimanere là dentro per più di 45 minuti; ed infatti, il malcapitato inizia a percepire il suono dei propri organi interni, e persino il sangue che gli scorre nelle vene, il che dopo un po', diventa insopportabile.
Pare che la stanza anecoica sia talmente silenziosa che può portare alla follia in meno di un'ora; il che, magari, a me sembra un po' esagerato.
***
Però, di sicuro, non vorrei mai fare una esperienza del genere!
***

iano

#1
Verrebbe da chiedersi.... e quindi i sordi come fanno a sopravvivere?
E me lo chiedo sapendo che è una domanda semplicistica.
E' semplicistica perchè so che ad ogni sensazione, uditiva, visiva etc...partecipano tutti i sensi, per cui mancandone uno gli altri sopperiscono.
Quando da questi sensi noi ricaviamo il nostro senso della realtà, consideriamo quindi quanto esso sia relativo.
Conoscevo già questa problematica della camera anecoica, perchè ha a che fare con le registrazioni hi fi, e di ascolto hi fi sono stato appassionato.
Da questa esperienza ho ricavato la conferma che i sensi possono essere educati ( quindi rieducati in caso di menomazione) perchè non esiste solo un limite fisiologico, ma anche un limite di attenzione a ciò che ad esempio udiamo.
Ancora oggi, a tarda eta, supero brillantemente i test sull'udito, nonostante l'inevitabile degrado fisiologico del mio apparato
 uditivo.
Porre attenzione  equivale a stimolare il cervello ad elaborare i dati sensitivi in modo diverso, o portare alla coscienza le sensazioni che di solito rimangono inconscie.
Noi non sappiamo ad esempio di ascoltare con gli occhi, ma ponendovi attenzione riusciamo a potenziare questa facoltà, imparando a leggere il labiale.
Nonostante le ''apparenze'' a cui tanta importanza diamo nel bene e nel male, il nostro senso principale è l'udito, che viene detto senso salvavita.
Noi non ne abbiamo coscienza perchè avere la vita salva o perderla è questione di frazioni di secondo, che è lo stesso tempo che ci mette una sensazione per salire alla nostra coscienza.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano :)
Le tue considerazioni, almeno mio parere, sono tutte condivisibili, in quanto mi sembra assurdo che si possa impazzire per un'ora di silenzio assoluto; mentre, invece, ascoltando per un'ora musica "hard techno", la cosa mi sembra più che probabile! ???

iano

#3
Citazione di: Eutidemo il 14 Ottobre 2024, 11:15:08 AM
Ciao Iano :)
Le tue considerazioni, almeno mio parere, sono tutte condivisibili, in quanto mi sembra assurdo che si possa impazzire per un'ora di silenzio assoluto; mentre, invece, ascoltando per un'ora musica "hard techno", la cosa mi sembra più che probabile! ???

Non intedevo confermare l'assurdità della cosa, tutt'altro.
Si tratta solo di un fatto che và spiegato, e non so fino a che punto ne sia stata data una spiegazione completa, perchè in rete ho trovato poco.
Quello che ho trovato , e che ben comprendo, è il fatto che dopo un pò che sei nella camera anecoica sei costretto a sederti preso da vertigini.
penso comunque che la spiegazione possa avere a che fare con la nostra soglia di attenzione, che rende sopportabili fino al limite di non udirli più, anche suoni fracassoni cui non riusciamo a dare un significato.
Per converso udiamo suoni labili se per noi significativi anche in un contesto fracassone che uno penserebbe dovrebbe coprirli.
Però non è così. Un suono può mascherane un altro più in funzione del loro rapporto di frequenza che di potenza sonora.
Io noto che il mio gatto è assolutamente impassibile ai suoni del mio stereo, anche quando arrivano improvvisi e zeppi di decibel, non essendo una esclusiva della sola musica tecno che neanche io amo, e allo stesso tempo non smette di porre perciò attenzione a un qualunque fruscio che io non odo, ma che per lui può significare il muoversi di un topo, che striscia fuori di casa, al riparo visivo delle foglie della zucca.
Quindi lo vedo a volte irrigidirsi tendendo le orecchie in una direzione che non è quasi mai quella del mio stereo più o meno fracassone, posto che anche lo stereo a volte propone suoni di suo interesse, ma verificando in seguito che a quei suoni non corrisponde nulla che possa interessarlo davvero, successivamente, quando si ripresentano, tende ad ignorarli.
A certi suoni siamo di fatto sordi, e non è un difetto uditivo, perchè non bastano le orecchie per udire.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''