Il mito della perfezione naturale e la sessualità

Aperto da Jacopus, 26 Settembre 2019, 03:38:49 AM

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Jacopus

Un argomento tipico delle conversazioni ed anche di questo forum potremmo intitolarlo: "la perfezione della natura". In natura sembra tutto perfetto e funzionante secondo un'armonia superiore di cui iniziamo a conoscere i meccanismi ma non l'origine né lo scopo.
Di fronte a ciò l'uomo è accusato, con i suoi "vizi capitali", di compromettere l'ordine naturale, il che spesso é vero, basti pensare ai cambiamenti climatici.
Ma nel campo della sessualità umana mi sono imbattuto in un libro di epigenetica interessante.
Tutti sappiamo che l'uomo è dotato della coppia di cromosomi "xy" e la donna da quella "xx". Da un dato così banale si dovrebbe ricavare che l'uomo "naturalmente" dovrebbe fare l'uomo e la donna, la donna. È persino iscritto nella nostra genetica.
Ma si sta scoprendo che il nostro codice genetico non è cosí unidirezionale. Infatti se il cromosoma "y" sovrintende a molte funzioni tipicamente maschili, come la discesa delle gonadi maschili e la produzione di testosterone, il cromosoma "x" svolge anch'esso funzioni necessarie alla identificazione sessuale come ad esempio la creazione dei recettori cerebrali del testosterone. Se questa parte del cromosoma "x" funziona male, il soggetto sarà fisiologicamente un maschio, dotato di testicoli e testosterone, ma  avrà un'indole femminile. Se nel suo ambiente verrà trattata come una bambina/ragazza/donna non ci saranno problemi. Se invece questa possibilità sarà rigettata per pregiudizi culturali, il testosterone presente nell'organismo si riverserà in altri ambiti, ovvero nelle aggressioni, nel comportamento antisociale o nell'assunzione di droghe.
Questa particolare condizione che si chiama "testicular feminisation syndrome" é quindi un processo naturale, genetico e pertanto non curabile che ci suggerisce alcune cose.
1. La natura non é così perfetta e procede per errori e prove, le quali sono anche la nostra ricchezza evolutiva.
2. Le teorie sul genere non sono teorie dei "centri sociali" ma si fondano su scoperte scientifiche.
3. La differenza fra uomo e donna é sottile e chi invece la sottolinea lo fa spesso per marcare una condizione di potere di un sesso nei confronti di un altro.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Menandro

Questi studi sono molto interessanti. La natura infatti non è come la immaginiamo: le orbite dei pianeti non sono perfettamente ellittiche, la Terra non è una sfera, e così via. 
Ma proprio per questo, dire che in certi casi una parte del cromosoma x "funziona male", non è un residuo di quella visione geometrica della natura? Non è anche questo un pregiudizio culturale, che rischia di orientare la ricerca alla diagnosi prenatale e alla eliminazione di certi "errori" e prove della natura?

Jacopus

Menandro. La parte più creativa di me condivide il tuo pensiero comunque intelligente. La parte più razionale mi fa dire che si tratta di una disfunzionalità nella misura in cui sarà più difficile per questo soggetto procreare e quindi collaborare alla sopravvivenza temporale della specie: homo sapiens.
Al di là di questo é importante che le necessità biologiche di specie non diventino un grimaldello per politiche eugenetiche con varia coloritura oppressiva e/o patriarcale.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve. Intanto la perfezione non esiste. Si tratta di un concetto umano incarnante il "desiderio", la "tendenza" ad ottenere beni, efficienze, utilità talmente superiori  a quelle attuali da risultare non ulteriormente migliorabili. Quindi "perfezione" significa ottenimento del massimo e contemporanea eliminazione di ogni fatica per mantenerlo od aumentarlo.
Filosoficamente e fisicamente la perfezione rappresenterebbero la fine (ed il fine?) del divenire e quindi semplicemente la morte del chi o del cosa sia diventato "perfetto". Alla larga !!.

Poi va notato che in natura non esiste nessun "ordine" in quanto anche il concetto di ordine è interamente di radice e significato umano.
Siamo noi che diamo ordine a ciò che veniamo a conoscere della natura, mentre essa nel suo complesso resta il regno del "caos creativo", cioè di quella dimensione in sè infinitamente più vitale e feconda di qualsiasi "ordine".

Circa il fatto che certe anomalie genetiche possano condizionare la fecondità dei singoli, non credo che ciò possa commuovere o preoccupare gli equilibri naturali i quali, nella loro impersonale globalità, contengono sia i meccanismi atti a promuovere sia quelli atti a limitare la fertilità e la riproduzione. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Citazione di: Jacopus il 26 Settembre 2019, 13:14:14 PM
Menandro. La parte più creativa di me condivide il tuo pensiero comunque intelligente. La parte più razionale mi fa dire che si tratta di una disfunzionalità nella misura in cui sarà più difficile per questo soggetto procreare e quindi collaborare alla sopravvivenza temporale della specie: homo sapiens.
Al di là di questo é importante che le necessità biologiche di specie non diventino un grimaldello per politiche eugenetiche con varia coloritura oppressiva e/o patriarcale.

Mi pare un argomento assai debole, soprattutto in una fase in cui la specie rischia più la sovrappopolazione che l'estinzione per motivi genetici. Altra cosa è intervenire per correggere tare genetiche che possono limitare pesantemente la possibilità e qualità di vita di un umano. Vere e proprie patologie, non aspetti comportamentali perfettamente integrabili nel polimorfismo umano.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

In effetti Ipazia hai ragione. In realtà con questa discussione volevo snidare quelli che pensano in termini di natura benevola/cultura malevola e quindi la necessità di applicare una ortopedia morale su basi naturali.
Ed invece siete giunti voi, che la pensate come me.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

La natura non ha niente a che fare con la perfezione, basta andare in un bosco per capirlo, ha molto invece a che fare con la contaminazione. Si approssima a volte come "perfezione" l'estrema complessità degli equilibri naturali che andrebbero toccati con cautela e precauzioni, come d'altro canto chiamiamo "perfezione" la C.Sistina e non permettiamo a dei "writer" con bomboletta di "completarla". Nel caso di specie ci sono tanti "writer" armati di bisturi che lavorano sui genitali delle persone non-binarie, Jacopus dice che se la bambina sarà trattata da bambina "andrà tutto bene", in realtà le persone transgender hanno un elevatissimo tasso di suicidio\tentato suicidio (quasi il 50%) che è addirittura un problema peggiore delle droghe e l'aggressività. Caro Jacopus, il nemico che aspettavi sei tu stesso, perchè la tua idea di perfezione è che la persona venga trattata a secondo della propria biologia ("e andrà tutto bene") in realtà la "natura" ricorda anche a te che soluzioni perfette non ne esistono.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

#7
Ti ringrazio Inverno per aver rianimato questo post. Che io sia il nemico di me stesso é piuttosto vero, anche se fra una guerra e l'altra vi sono dei lunghi armistizi.
I transgender hanno un elevato rischio di suicidio perché sono stigmatizzati ed emarginati. La loro propensione al suicidio deriva dalla convinzione trasmessa dalla società di essere "sbagliati", fuori posto, con tutto ciò che ne consegue in termini di relazioni di vicinato, carriera scolastica e lavorativa, mentre con l'esempio riportato, volevo far notare che é la stessa natura secondo modalità molto complesse a mettere un cervello di donna in un corpo maschile, a causa dell'assenza di una parte del cromosoma X, quello femminile per eccellenza. Però in questo caso regolante una funzione maschile (che guazzabuglio).
Il succo del mio discorso è: ognuno é portatore di una propria dignità ed é titolare di diritti soggettivi di uguale valore indipendentemente dal sesso, dalle inclinazioni sessuali e dalle identificazioni sessuali, al punto che paradossalmente potrebbe esistere (e forse esiste) un trans con corpo di donna che preferisce le donne.
Questo discorso inoltre lo connetto alla natura, alla casualità delle sue trasformazioni, necessarie alla vita stessa, e non solo ad un discorso socio-politicamente "corretto."
D'altronde il titolo richiama il "mito della perfezione naturale", non una supposta "verità della perfezione naturale".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Si Jacopus, tutti gli uomini hanno una scintilla del divino e meritano uguale trattamento davanti alla legge. Certo, io non sono la legge, ne considerole relazioni personali come una affare legalistico. Nonostante nel punto due parli della "teoria\ideologia del gender" , essa non esiste, è un modo dei complottisti di chiamare un intera materia di studio (non una singola teoria). Noi che complottisti non siamo, dovremmo riferci ad essa come "studi di genere", che è branca dello scibile studiata in una facoltà (in grave bisogno di quote blu) con ricercatori seri e meno seri, scientifici e meno scientifici. Per esempio questa lunga lista di "generi" che è uscita fuori dalle università americane, con persone che dicono di identificarsi con i parallellogrammi, le farfalle, i frattali, e gli elicotteri NON è una porzione "scientifica" di questi studi. A proposito se qualcuno volesse cambiare genere qui c'è la lista completa ad oggi (https://gender.wikia.org/wiki/Category:Gender_Identities)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Citazione di: Jacopus il 27 Settembre 2019, 20:15:25 PM
I transgender hanno un elevato rischio di suicidio perché sono stigmatizzati ed emarginati. La loro propensione al suicidio deriva dalla convinzione trasmessa dalla società di essere "sbagliati", fuori posto, con tutto ciò che ne consegue in termini di relazioni di vicinato, carriera scolastica e lavorativa...

Concordo. Anche la propensione al suicidio è un fenomeno che andrebbe analizzato senza semplicistiche correlazioni tra preferenze sessuali e società. La propensione al suicidio è maggiore laddove le persone hanno una maggiore libertà di disporre della propria vita e migliori condizioni economiche. Il che parrebbe un controsenso. La libertà sessuale ha comportato anche una maggiore complicazione della vita sessuale con il crollo di quelle sinecure che la società patriarcale garantiva. Il disagio maschile nelle società sessualmente emancipate ne è un chiarissimo indicatore. Ma tale disagio ha coinvolto anche il genere femminile e tutti i generi atipici, una volta messo fuori il naso dal serraglio.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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