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I cellulari

Aperto da Davide, 15 Aprile 2020, 16:59:51 PM

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Davide

Vorrei parlare dei possibili effetti di questi dispositivi. Dovrebbe essere una cosa che interessa tutti visto l'uso massiccio che ormai se ne fa. Ufficialmente ci sono pareri contrastanti sebbene, anche chi nega la correlazione tra un inteso utilizzo di questi dispositivi e l'aumento di tumori come gliomi o neurinomi del nervo acustico, ammette che non ci sono certezze definitive. Cito un paio di studi:
INTERPHONE, condotto su 13 paesi e su più di 5000 persone che hanno sviluppato gliomi o meningiomi. Ha rilevato un nesso tra la patologia e l'abuso del cellulare solo nel 10 % dei casi. (secondo me non è poco)
MILION WOMEN STUDY, condotto su circa 800.000 donne britanniche. La conclusione è che ci sia un possibile legame con i neurinomi del nervo acustico. Ma a quanto dicono nessuna certezza. Sono studi ufficiali non sono cose che penso e mi invento io.
La corte d'appello di Torino nel 2017 ha riconosciuto il nesso causa-effetto tra tumore al nervo acustico e abuso del cellulare per un dipendente telecom.
L'AIRC (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) sostiene che non ci sia motivo di preoccuparsi in quanto:
-"la maggior parte degli studi non ha mostrato un aumento dei tumori dal lato in cui si usano i cellulari."
-"alcuni studi, soprattutto un gruppo di ricerca svedese, hanno invece dimostrato un aumento dei tumori proprio dal lato di utilizzo dopo 10 anni di esposizione." Però scrive che "non è chiaro quanto gli studi svedesi debbano essere considerati dal momento che l'effetto non compare nelle altre ricerche" (strano metodo scientifico.. dato che compare UFFICIALMENTE solo in pochi casi allora viene liquidato come non attendibile)
Oggigiorno una risposta è ancora più necessaria visto che si parla di introdurre il 5G.
A questo proposito l'ISS(istituto superiore di sanità) ha recentemente pubblicato il rapporto "ISTISAN 19/11" potete leggerlo qui: http://old.iss.it/binary/publ/cont/19_11_web.pdf
Dove afferma che "l'uso del cellulare non è associato a nessun tipo di tumore cerebrale".
Il presidente del comitato scientifico Agostino di ciaula e il professore di epidemiologia dei tumori all'università di Torino (quindi non due complottisti ma esperti del settore) hanno chiesto all'ISS di ritirare il documento e di rielaborarlo considerando in maniera adeguata tutte le evidenze scientifiche disponibili. In questo video Agostino de ciaula parla dei pericoli se volete ascoltare: https://youtu.be/aZPHHVXhcaU
Dove afferma che ciò che si sa viene sottovalutato e ciò che non si sa viene ingiustamente definito irrilevante. Infatti il 5G è già stato sperimentato in Italia, a quanto dice.
Quello che ho citato lo potete trovare facilmente come ho fatto io online ma se volete posso mettere i link. Insomma c'è confusione ancora oggi sui potenziali effetti. Specialmente sui soggetti più fragili come i bambini. Ma penso valga la pena porsi il problema.
Voi cosa ne pensate?

iano

#1
In questa confusione dovrebbe prevalere un principio di precauzione , ed è preoccupante il fatto che i genitori si arrendano all'uso smodato che ne fanno i figli , anche in tenera età.
Limitatamente all'allarme dovuto alla diffusione delle antenne 5g, secondo un articolo apparso recentemente su "Le Scienze" ,la pericolosità dovrebbe essere inferiore alla rete di antenne 4g.
Infatti , sebbene lavorino a frequenze maggiori , grazie alla loro maggiore potenza ne è richiesto un minor numero.
Questo per quanto riguarda la valutazione media del rischio.
Il rischio però, aggiungo io , sarà maggiore per chi si trova vicino alle antenne.
Per quanto riguarda invece il pericolo nell'uso dei dispositivi mi pare non dicesse nulla.
Credo che l'opposizione al 5g sarà inevitabile ,quanto velleitaria ,come è successo gia'con il 4g. Giusto il tempo che la gente ne capisca i vantaggi , ai quali poi non vorrà' rinunciare , diventando sorda agli allarmi a cui adesso si mostra ancora sensibile.
Si tratta comunque di una rivoluzione alle porte, della cui portata forse non ci rendiamo ben conto. L'affare è molto più appetibile di quello del 4g , quindi è da prevedere che scorrettezze , reticenza e corruzione aumenteranno in proporzione , compreso il pressappochismo dell'utente finale.
Sarà' più difficile  convincere i condominii a mettere una antenna sul tetto, ma bisognerà convincere un numero minore di condomini .
Basterà aumentare il compenso.
È una storia che conosciamo già e che si ripeterà , tale e quale .
Riassumendo.
Il rapporto vantaggi / rischi cresce considerevolmente a fronte di un rischio medio che non cresce .
Ciò, per quanto riguarda le antenne.
Per quanto riguarda invece i device , della cui pericolosità non saprei dire , che oggi si riducono allo smartphone ,col 5g saranno invece destinati a diversificarsi e aumentare in numero spropositato.
Saremo sommersi.


Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#2
C'è comunque un argomento , secondo me decisivo , a favore del 5g che riguarda sempre la salute pubblica.
Se avessimo già oggi il 5g , avendo già esso invaso funzionalmente la nostra vita , affronteremmo con maggiore efficacia l'attuale pandemia , la quale sarà seguita da altre a relativamente breve scadenza , se non cambiamo completamente stile di vita.
Ma dubito ciò avverrà nella adeguata misura nel breve termine .
Quindi ,giocoforza , viva il 5g.
Naturalmente immagino si troveranno altri buoni motivi per avversare il 5g , ma fra questi direi di poter escludere la salute pubblica.
Questo argomento potrebbe essere decisivo nel sostenere lo sviluppo del 5g , perché immagino che un argomento contrario non sia di poco conto.
A differenza del 4g nei quali dispositivi più o meno pericolosi abbiamo potuto decidere se immergerci o no ,decidendo di fatto di farlo , col 5g ci troveremo immersi in essi di fatto , comunque.
Quindi certamente una valutazione più consapevole,sarebbe auspicabile oggi più di ieri.
Certo sarebbe stato meglio affrontare questi problemi prima di vendere le bande.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
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Davide

Citazione di: iano il 16 Aprile 2020, 01:14:00 AM
In questa confusione dovrebbe prevalere un principio di precauzione , ed è preoccupante il fatto che i genitori si arrendano all'uso smodato che ne fanno i figli , anche in tenera età.
Limitatamente all'allarme dovuto alla diffusione delle antenne 5g, secondo un articolo apparso recentemente su "Le Scienze" ,la pericolosità dovrebbe essere inferiore alla rete di antenne 4g.
Infatti , sebbene lavorino a frequenze maggiori , grazie alla loro maggiore potenza ne è richiesto un minor numero.
Questo per quanto riguarda la valutazione media del rischio.
Il rischio però, aggiungo io , sarà maggiore per chi si trova vicino alle antenne.
Per quanto riguarda invece il pericolo nell'uso dei dispositivi mi pare non dicesse nulla.
Credo che l'opposizione al 5g sarà inevitabile ,quanto velleitaria ,come è successo gia'con il 4g. Giusto il tempo che la gente ne capisca i vantaggi , ai quali poi non vorrà' rinunciare , diventando sorda agli allarmi a cui adesso si mostra ancora sensibile.
Si tratta comunque di una rivoluzione alle porte, della cui portata forse non ci rendiamo ben conto. L'affare è molto più appetibile di quello del 4g , quindi è da prevedere che scorrettezze , reticenza e corruzione aumenteranno in proporzione , compreso il pressappochismo dell'utente finale.
Sarà' più difficile  convincere i condominii a mettere una antenna sul tetto, ma bisognerà convincere un numero minore di condomini .
Basterà aumentare il compenso.
È una storia che conosciamo già e che si ripeterà , tale e quale .
Riassumendo.
Il rapporto vantaggi / rischi cresce considerevolmente a fronte di un rischio medio che non cresce .
Ciò, per quanto riguarda le antenne.
Per quanto riguarda invece i device , della cui pericolosità non saprei dire , che oggi si riducono allo smartphone ,col 5g saranno invece destinati a diversificarsi e aumentare in numero spropositato.
Saremo sommersi.





Che ci siano dei vantaggi non lo nega nessuno ma non bisogna trascurare i rischi. Non sono contro il progresso ma a favore del progresso sano e questo è evidente che non lo è, ma già con i cellulari prima del 5G. Ripeto se guardi il link del video che ho messo che dura 5 min Agostino de ciaula parla dei pericoli. E non si tratta di un utente pressapochista che si informa su Facebook ma il presidente del comitato scientifico nazionale, se non è competente lui chi dobbiamo ascoltare? Ma non solo, centinaia di autorevoli scienziati, come dice lui, protestano per l'utilizzo del 5G. Forse un motivo ci sarà ma anche se proprio non ci fidiamo basta andare a leggere gli studi e i rapporti in cui c'è scritto nero su bianco. Anche chi nega la pericolosità ammette che non ci sono ancora risultati certi per dirlo. E quando si approva l'utilizzo di queste tecnologie, come ha fatto l'ISS, bisogna essere scrupolosi perché c'è in gioco la salute nostra e dei nostri figli. Ma non è discorso del 5G, non soffermiamoci sulla singola cosa ma vediamo il quadro generale. Anche per il 4G vale lo stesso discorso e per gli smartphone in generale. Con quale competenza dici "immagino si troveranno altri buoni motivi per avversare il 5g , ma fra questi direi di poter escludere la salute pubblica." nessuno studio ha potuto escludere questo. Anzi tutti dicono che sebbene non ci siano dati sufficienti c'è la possibilità che le onde a radiofrequenza emesse dai cellulari incidano sulla salute anche in piccola parte. Allora io ti chiedo pensi sia corretto? Le istituzioni e le ricerche che hanno approvato tutto questo hanno fatto bene o c'è un conflitto di interessi? Ti poni il problema soprattutto per i nostri figli o ignori il problema perché pensi non sia rilevante e sia meglio il progresso? (non è per giudicare ma solo per capire le idee)

iano

#4
Cellulari più costosi e lavatrici collegate alla rete internet .
Ne abbiamo bisogno?
No.
Ma il 5g sarà una rivoluzione , e non credo neanche che lo smartphone sarà il centro di questa rivoluzione , come lo è stato per il 4 g.
La domanda nasce spontanea .
Se non siamo riusciti a fermare il 4g , perché pensiamo di riuscire a fermare il 5g?
Da dove nasce questo risveglio della nostra pur legittima , ma sopita preoccupazione?
Dal fatto evidente che il 5g è più pericoloso.
In effetti non è necessariamente così.
Il pericolo dipende sempre dall'uso che si fa' della tecnologia , non dalla tecnologia.
Se le antenne 5g si affiancheranno a quelle del 4 g , però col tempo le sostituiranno , e alla fine avremo meno antenne 5g di quante ne abbiamo adesso 4g.
Quindi da perfetto ignorante ( che farebbe meglio a stare zitto ) immagino che se le antenne 5g saranno in siti off limit , e se noi stiamo distanti dai dispositivi ( comando a distanza dei dispositivi , gesti nell'aria  , comandi vocali ,invece di touch screen  ad esempio) il rischio non solo sarà accettabile  , ma anche minore dell'attuale.
Purtroppo , come già detto siamo partiti col piede sbagliato .
Hanno venduto le licenze prima di licenziare le norme d'uso ed impiego.
Tuttavia occorre guardare anche il bicchiere mezzo pieno.
Sappiamo che sarà una rivoluzione , anche se ancora non la conosciamo nei dettagli.
Lo Smart working sarà la norma , ma in una forma così diversa che gli dovremo cambiare nome.
Sarà un bene o un male?
Sembra che saremo investiti da periodiche pandemie in futuro.
Il 5g potrebbe aiutarci?
Sappiamo che se l'avessimo già oggi ci sarebbe di aiuto.
In effetti anche il 4g lo sarebbe se ci fossimo "pericolosamente " immersi dentro.
Ma possedere tutti lo smartphone non vale questa immersione e ci stiamo affannando a rimediare con epidemia in corso.
Il problema che poni è reale.
Ma poi bisogna dimostrare di non essere davvero contrari alla tecnologia .
Senza dover richiamare studi seri ed affidabili (sarebbe stato meglio farlo ) il tempo ha dimostrato che il 4g non comporta tutti questi rischi .
Per il 5g sarebbe meglio non affidarsi alla buona  sorte , anche perché potenzialmente più pericoloso , ma anche potenzialmente meno.
Dipende da come lo usiamo .
Da perché lo usiamo.
Per farci cosa.
Quali svantaggi prevedibili comporta per la salute , rispetto ai vantaggi che possiamo immaginare comporti per la salute ?
Non riusciamo a immaginare i vantaggi?
La colpa è della poca confidenza che accordiamo alla tecnologia l specie in Italia , non della tecnologia.
Noi siamo la tecnologia .
Noi siamo il 2/3/4/5/6g.
Finché non capiremo questo non ne vivremo i vantaggi e subiremo gli svantaggi , in continuo stato di alienazione e inconcludente vittimismo.



Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Davide

Forse I moltissimi scienziati che sono contrari a questa tecnologia faranno solo vittimismo...forse tutti i risultati degli studi saranno coincidenze.. Tu dici che il tempo ha dimostrato che il 4G non comporta tutti questi rischi (che non è vero) ma il 5G utilizza un tipo di onde millimetriche diverso dal 4G perciò in ogni caso non ci possiamo basare su quello. "non abbiamo fermato il 4G e cosa ci fa pensare che ci riusciremo con il 5G?" non lo so ma se non facciamo mai niente per cambiare le cose che non ci stanno bene in questo paese può andare solo in peggio. Non è per fare vittimismo ma sono stanco che ci siano un sacco di cose che la gente non accetta ma si limita a lamentarsi senza fare niente di concreto. Lo so che il problema del mondo non è il 5G ma è un bel problema attuale che si potrebbe fermare se tutti lo volessimo.

Jacopus

Premesso che non mi sono interessato della questione e quindi non esprimo opinioni in merito, faccio solo notare che in molte occasioni le innovazioni sono state contrastate, sia perché modificavano le possibilità di lavoro, sia perché sembrano perfette per evocare uno stato storico "precedente", dove tutto era bello ed armonioso (bisognerebbe provare a vivere in una caverna con la paura di essere azzannati da una leonessa per paragonare l'idilliaco passato al presente).
Inoltre svolgono una funzione diversiva rispetto ai veri problemi del mondo. È davvero il 5g il problema fondamentale oppure il fatto "reale" che una trentina di persone ha la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

#7
Citazione di: Jacopus il 18 Aprile 2020, 10:48:07 AM
È davvero il 5g il problema fondamentale oppure il fatto "reale" che una trentina di persone ha la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale?
Il problema della distribuzione della ricchezza continua ad essere reale.
Stranamente ne erano più consapevoli i miei genitori nel dopo guerra, ed hanno cercato di porvi rimedio a favore dei loro figli ,sacrificando letteralmente la loro vita.
Risparmiavano sul pane a favore dell'incremento di una cultura vista come salvifica , almeno per i loro figli, seppure loro di proprio ne avessero poca.
Il buon risultato ottenuto è stato un esempio che ha stimolato l'intero patentato .
A me sembrava naturale che in Italia le cose progredissero secondo questo esempio.
Pensa se avessimo continuato a stringere la cinghia in favore della cultura.
Non è stato così.
C'è un problema culturale di fondo al quale riusciamo a derogare per un tempo limitato solo sotto la forte di spinta di immani tragedie.
Il problema che pone Davide è reale.
Ciò che non va' bene è che si parli di tecnologia solo per esorcizzarla.
La distribuzione della ricchezza , che in qualche misura deriva anche da fattori accidentali , si può contrastare con una redistribuzione mirata , voluta , desiderata, della cultura.
Se gli indici della ricchezza sono ballerini per natura , non dovrebbero esserlo quelli della cultura.
Perché il percorso virtuoso innescato dai nostri genitori si è arrestato ?
A quanti di noi è venuto in mente di considerare le opportunità del 5g per migliorare la propria posizione economica?
Ai soliti 4 gatti. , che non smettono di migliorarla.
I problemi della distribuzione della ricchezza e del 5g non sono alternativi.
Vanno considerati insieme.
Il titolo di questa discussione è i "cellulari".
Ne abbiamo bisogno ?
No , se servono solo per esibirli.
Abbiamo bisogno di una intima confidenza con la tecnologia e non di una vuota esibizione di device all'ultimo grido.
Il problema è che nella nostra cultura la tecnologia ed stata derubricata a questa esibizione .
Se è così allora no , non ne abbiamo alcun bisogno.
Il 5g fa' male è vero come facevano male le scarpe di fortuna che indossavano i miei genitori nel fare la loro strada difficile fatta di salite , di calle e di calli.


Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Jacopus

#8
Assolutamente d'accordo Iano. L'arricchimento culturale è stato per secoli un segno distintivo della borghesia in ascesa, che si poneva "paternalisticamente" come guida e modello anche delle classi subalterne, sollecitate a migliorare la propria posizione. In questo modo si marcava
la distinzione con la precedente classe dominante, la nobiltà. Oggi per "molto" mutate condizioni storiche, la super-classe dominante, che non può più essere neppure chiamata borghese, non ha nessun interesse a un miglioramento culturale dei subalterni. È sufficiente che essi siano in grado di usare i prodotti industriali che "devono" consumare.
In una situazione del genere è ovvio che emergano capri espiatori, cadaveri da riesumare, falsi obiettivi. Ce n'è uno particolarmente buffo nei social: quello che se la prende con i politici, a cui si chiede una riduzione dello stipendio e altre amenità. Al di là delle innegabili responsabilità storiche di una classe politica mediocre da almeno due/tre generazioni, si tratta della stessa dinamica diversiva.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

Si Jacopus.
Il mio è uno sfogo da frustrazione., Spero Davide non mi fraintenda.
L'unica materia prima in Italia sono gli Italiani.
E deve essere anche buona se quella poca eccellenza che abbiamo accumulato è così richiesta e la svendiamo.
Fuori dalle balle questi antipatici secchioni che se la tirano.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Davide

Citazione di: Jacopus il 18 Aprile 2020, 10:48:07 AM
Premesso che non mi sono interessato della questione e quindi non esprimo opinioni in merito, faccio solo notare che in molte occasioni le innovazioni sono state contrastate, sia perché modificavano le possibilità di lavoro, sia perché sembrano perfette per evocare uno stato storico "precedente", dove tutto era bello ed armonioso (bisognerebbe provare a vivere in una caverna con la paura di essere azzannati da una leonessa per paragonare l'idilliaco passato al presente).
Inoltre svolgono una funzione diversiva rispetto ai veri problemi del mondo. È davvero il 5g il problema fondamentale oppure il fatto "reale" che una trentina di persone ha la stessa ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale?
Hai ragione. Infatti ho detto che sono consapevole che non sia il male del mondo ma da qualche parte bisogna partire a manifestare la propria volontà di cambiare le cose. Se no restano solo pensieri e le cose non cambiano. Io non voglio fare il sapiente perché non lo sono minimamente ma ho riportato quello che ha detto chi ha studiato il fenomeno. Io mi sono solo informato. A quanto ho capito tu non ci vedi niente di male nel 5G però, se posso, l'hai detto anche tu che non ti sei informato quindi rispetto la tua opinione ma visto che a mio parere è una questione importante attuale ti consiglio di informarti. Cosi sei consapevole della gravità prima di favorire qualcosa che non sai effettivamente se stai sbagliando. Ognuno è libero di fare quello che vuole ma quando la tua opinione e decisione ricade anche sugli altri è una questione di responsabilità informarsi secondo il mio modesto parere.

iano

#11
Si Davide . Informarsi è cosa giusta , e io stesso , e pure tu , abbiamo dato informazioni , se non scorrette , parziali.
Il pericolo però è proprio questo ,che l'informazione la raccogliamo in modo pregiudiziale.
E anzi questo succede sempre in effetti ed è il motivo per cui , le azioni virtuose che si intraprendono falliscono sistematicamente.
Come giustamente tu dici , il fatto che non abbiamo protestato abbastanza per il 4g , non è un buon motivo per non farlo per 5g.
Però in effetti la protesta c'è stata anche per il 4g ,ma è partita con le stesse premesse di quella del 5g , che perciò temo avrà la stessa sorte.
Le opinioni degli esperti sono certamente autorevoli , ma anche varie e contrarie .
Il rischio è quello di scegliere fra queste quelle che meglio aderiscano ai nostri pregiudizi.
L'orientamento della comunità scientifica nasce da un processo di mediazione fra autorevoli pareri che però si oppongono.
Quindi autorevole non significa vero , ma solo degno di considerazione.
Io mi sono limitato a riportare a memoria un altrettanto autorevole parere apparso su "Le Scienze" contrario ai pareri altrettanto autorevoli da te riportati , dove si dice , riassumendo , che i pericoli per il 5g non sono superiori a quelli del 4g ma anzi inferiori .
Tu mi dirai che se uno più uno fa' due , allora il 5g è più pericoloso.
Ma le cose non sembrano così semplici.
Si tratta di valutare il rischio è le onde più corte e penetranti del 5g sono solo uno dei fattori di rischio.
Il rischio inoltre è da legarsi sempre al beneficio.
Se partiamo dal pregiudizio che non abbiamo bisogno del 5g allora il discorso è chiuso.
Ma è proprio così?
Se è così non è neanche da considerare quanto è pericoloso il 5g.
Infatti.
Perché correre un rischio , fosse anche minimo , per nulla?
Ma non ne abbiamo davvero bisogno?
L'elenco delle cose di cui non sembrava avessimo bisogno è lungo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Davide

Citazione di: iano il 19 Aprile 2020, 23:04:17 PM
Si Davide . Informarsi è cosa giusta , e io stesso , e pure tu , abbiamo dato informazioni , se non scorrette , parziali.
Il pericolo però è proprio questo ,che l'informazione la raccogliamo in modo pregiudiziale.
E anzi questo succede sempre in effetti ed è il motivo per cui , le azioni virtuose che si intraprendono falliscono sistematicamente.
Come giustamente tu dici , il fatto che non abbiamo protestato abbastanza per il 4g , non è un buon motivo per non farlo per 5g.
Però in effetti la protesta c'è stata anche per il 4g ,ma è partita con le stesse premesse di quella del 5g , che perciò temo avrà la stessa sorte.
Le opinioni degli esperti sono certamente autorevoli , ma anche varie e contrarie .
Il rischio è quello di scegliere fra queste quelle che meglio aderiscano ai nostri pregiudizi.
L'orientamento della comunità scientifica nasce da un processo di mediazione fra autorevoli pareri che però si oppongono.
Quindi autorevole non significa vero , ma solo degno di considerazione.
Io mi sono limitato a riportare a memoria un altrettanto autorevole parere apparso su "Le Scienze" contrario ai pareri altrettanto autorevoli da te riportati , dove si dice , riassumendo , che i pericoli per il 5g non sono superiori a quelli del 4g ma anzi inferiori .
Tu mi dirai che se uno più uno fa' due , allora il 5g è più pericoloso.
Ma le cose non sembrano così semplici.
Si tratta di valutare il rischio è le onde più corte e penetranti del 5g sono solo uno dei fattori di rischio.
Il rischio inoltre è da legarsi sempre al beneficio.
Se partiamo dal pregiudizio che non abbiamo bisogno del 5g allora il discorso è chiuso.
Ma è proprio così?
Se è così non è neanche da considerare quanto è pericoloso il 5g.
Infatti.
Perché correre un rischio , fosse anche minimo , per nulla?
Ma non ne abbiamo davvero bisogno?
L'elenco delle cose di cui non sembrava avessimo bisogno è lungo.
Si ma visto che l'elenco delle cose di cui non abbiamo bisogno è lungo, non è il caso di aggiungerne un'altra. Dici che ci sono pareri contrari e che scegliamo in base ai nostri pregiudizi da che parte stare però in realtà è un po diverso. Perché quello che vorrei far capire e che a me infastidisce è che tutti comunque dicono che non ci sono ancora risultati certi. Nessuno dice che non c'è pericolo. Al massimo dicono "non sembrano esserci correlazioni ma i dati sono insufficienti"... Ma allora... È giusto approvare e testare una cosa sulla popolazione e poi vedere se fa male... È una cosa infame.

viator

Salve Davide. Citandoti : "Ma allora... È giusto approvare e testare una cosa sulla popolazione e poi vedere se fa male... È una cosa infame".

Se sia complessivamente (oggettivamente) giusto non lo sa nessuno. Infatti i pareri dei singoli si dividono tra giusto ed ingiusto.....ma il fatto è che il cosiddetto "progresso" non si ferma certo davanti ai pareri dei singoli, poi però non si ferma neppure dinnanzi ai pareri complessivi (oggettivi) i quali, come ho appena detto, non esistono.

Ti faccio un esempio bambinesco : l'invenzione e la diffusione dell'automobile fu forse preceduta da analisi, discussioni, pareri e referendum che decidessero se la sua utilità avrebbe o non avrebbe superato la sua pericolosità ? Chi, allora e poi dopo e poi adesso, è in grado di soppesare "oggettivamente" i risultati di una simile analisi ? Nessuno complessivamente e tutti (cioè ciascuno di noi) individualmente.

Naturalmente il mio esempio bambinesco può venir esteso a centinaia di migliaia di scoperte, invenzioni, innovazioni, produzioni, creazioni umane che sono state "testate" sul pubblico da chi aveva l'intraprendenza di produrle, producendo tanti meravigliosi effetti sul nostro modo di vivere............al prezzo di molti milioni di morti per incidenti stradali, folgorazioni da corrente elettrica, tumori da inquinamento, ferite da armi da fuoco ed esplosivi (il nome di Alfred Nobel di tice qualcosa ?).

Ma lo sai che per evitare i rischi connessi al progresso basta darsi alla vita eremitica ? Anche se sette od otto miliardi di eremiti sarebbero veramente tanti.


Ma lo sai che il "progresso", per "migliorare" od addirittura salvare la vita di centinaia di milioni di persone deve NECESSARIAMENTE produrre "cause di morte" per decine di milioni di altre (o medesime !!) persone ?.

L'aspetto filosofico di certi andamenti del mondo è semplicissimo : se una qualsiasi cosa viene scoperta da qualcuno e questo qualcuno decide di cercare di usarla............non c'è nulla da fare. Si potrà rimandare temporaneamente la diffusione della scoperta, od impedire con le Leggi o l'uso della forza il suo uso..............ma fatalmente, non importa quando, non importa dove e non importa da parte di chi............il nuovo apparirà.



Ma lo sai perchè quella del disarmo è una ridicola utopia ? Perchè se anche tutte le Nazioni del mondo si accordassero per smantellare in un quarto d'ora tutti gli armamenti.........basterebbe che un tizio qualsiasi si ricordi come si costruisce una pistola, oppure che ne ritrovi una dimenticata in un cassetto e costui diventerebbe di colpo padrone del mondo. Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

#14
Davide io ti capisco benissimo e mi permetto di raccontarti una storia mia personale , ma del tutto attinente all'argomento.
Nel mio ambiente di lavoro si decise di introdurre l'uso del cellulare , nelle cui istruzione era inclusa l'avvertenza sulla sua pericolosità.
Mi attendevo quindi che insieme all'ordine di ritirare il cellulare fossero emanate le norme d'uso che ne mitigassero ragionevolmente la pericolosità.
Invece arrivò solo l'avviso che erano in distribuzione i cellulari con ritiro su base volontaria.
Per il ritiro del cellulare si formarono lunghe code.
Alla fine restammo in tre a non ritirarlo.
Due perché non intendevano pagare di propria tasca la corrente per caricarlo a casa loro, perché questa era la prospettiva per obiettivi motivi di organizzazione del lavoro.
Io per i motivi suddetti.
Alla fine restai da solo.
Subì minacce ripetute alle quali non cedetti.
Quindi uscirono le norme d'uso che esordivano così: " Tutti hanno ritirato il loro cellulare personale.....seguono norme d'uso...".
Falso dissi , ma alla fine non mi sono piegato ai miei superiori , ma ai miei pari.
Se tirò fuori l'argomento ancora mi accusano di essere contro il progresso.
Falso , non lo sono ,come non lo sei tu.
Che morale trai da questa storia vera?
Io ne ho tratto uno sconforto che non mi ha più abbandonato.
Io non sono contro la tecnologia e anzi in questo difficile periodo aderisco al rammarico di una rete digitale non sufficientemente sviluppata.
Ma al confronto dei vantaggi di questa rete enormemente maggiori sono i vantaggi del 5g. È in effetti una rivoluzione difficile pure da immaginare.
Sarebbe bello se potessimo dire la nostra al governo del suo sviluppo.
Ma come si fa' col materiale umano che ci ritroviamo?
No ,forse sono ingiusto .
È un problema di cultura che ci vede in opposizione ad ogni novità tecnologica a parole , ma non nei fatti.
Il problema vero è quello di cogestire lo sviluppo tecnologico , ma lo si può fare efficacemente solo se vi è una adesione convinta ad esso.
Ma questa adesione non è parte della nostra cultura.
Una cultura che viene da lontano e non al cambi dall'oggi al domani.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''