Formazione della umanità: A che punto la vera scienza? E la filosofia?

Aperto da PhyroSphera, 17 Maggio 2024, 15:44:35 PM

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PhyroSphera

Citazione di: Jacopus il 21 Maggio 2024, 23:15:22 PMAncora più significativo il fatto che nel nostro codice genetico non è ancora del tutto scomparsa l'istruzione a creare una coda e ancora si registrano casi di neonati che nascono con la coda (40 conosciuti oggi).
Ecco a cosa veramente corrisponde il caso che "Jacopus" dice.
Il feto umano durante il suo sviluppo assume varie forme in analogia con lo sviluppo della varietà della vita animale. In alcuni casi di difficoltà lo sviluppo umano si arresta a una di queste assunzioni senza procedere oltre. Quindi ci si trova di fronte ad anomalie dello sviluppo umano.
La analogia con la varietà della vita è detta filogenesi, il che è da falsi scienziati e falsi professionisti scambiata per una inesistente allogenesi (non so se altri hanno usato questo conio linguistico, allos in greco significa altro). Si trova diffuso il concetto del tutto sbagliato che la nostra vita fetale non sia ancora umana; in realtà è umanamente che noi nel grembo materno imitiamo vari esseri viventi.
La filogenesi sarebbe per molti sprovveduti una dimostrazione intuitiva della trasformazione passata di animali non umani in umani; in realtà essa provvederebbe alla intuizione opposta: perché è proprio l'organismo umano che nelle sue prime fasi assume quella diversità di forme. A tale errore si aggiunge per molti anche il problema di non aver capito proprio cosa sia una formazione disturbata, che non è solo non riuscita o incompleta; non si tratta di un problema di forme viventi diverse ma di formazioni che, nel caso estremo del disturbo, presentano caratteristiche dovute all'esterno. Se già molti non si raccapezzano nel caso di stadi di sviluppo fetale protratti oltre (che già possono dare illusioni di altri animali), nel caso di formazioni proprio disturbate sono capaci di confondere un cancro per chi lo sta subendo, con conseguenze sociali ancora peggiori.


A pensare correttamente la filogenesi molti non si fanno capaci: se non immaginano che le donne abbiano inizialmente un animale non umano nel grembo e solo poi un essere umano, fingono di perdere finanche le proprie nozioni sul proprio corpo e vogliono scambiare bestie con uomini. A fronte di un fenomeno di mancato sviluppo o peggio, questi tristi cadono vittima delle apparenze con ancor maggiore accanimento. Soggetti così ricevono credito da tanti altri tristi come loro; e la vera scienza non la vogliono proprio valutare seriamente, tantomeno se essa li smentisce, come risulta che è.


Mauro Pastore

Pensarbene

"Si be', volevo far ragionare sia Mauro che Pensarbene..."  e questo porta al discorso sulla mente antenata comune dalla quale discendono le menti umane attuali.
:)) :)) :)) :)) :))


Jacopus

Il problema di questi pensieri anacronistici non sta tanto nella discussione su questo forum, quanto nella possibile assunzione di essi nei processi formativi e didattici della scuola italiana e nella loro diffusione nell'opinione pubblica. Pensare di essere un semplice mattoncino di un edificio evoluzionista ci pone in un ottica diversa da quella di pensarci all'apice di una scala gerarchica, autorizzata da una divinità che ci protegge. In questo secondo caso, infatti, non abbiamo alcuna remora a sfruttare il mondo, perché il mondo ci è stato affidato da un ente metafisico, che fonda il potere, il significato e i rapporti sociali. La teoria evoluzionistica, invece è una teoria sistemica che pone in luce la complessità delle relazioni fra organismi biologici e ambiente e che, in ultima istanza, ci dice che noi siamo gli unici responsabili degli esiti ambientali. E ciò accade da secoli, ma solo oggi abbiamo acquisito questa sensibilità. Ad esempio la desertificazione del medio oriente è una conseguenza dell'agire umano, ovvero l'irrigazione, che comporta la trasmissione di salinità sulla terra. Solo in presenza di clima piovoso infatti può essere garantita la continuità dell'agricoltura. La crisi climatica è iniziata pertanto almeno cinquemila anni fa, come esito dell'avvento della tecnica. Questo è solo un esempio semplice per mostrare come le idee su una teoria (l'evoluzionismo) possano condizionare la stessa vita umana e il suo futuro.

Ps: a proposito del discorso su filogenesi e gravidanza non ci ho capito molto. Posso solo dire che un embrione è potenzialmente un essere umano, ovviamente, ma che è diritto della portatrice di quell'embrione decidere se portare a termine quella missione di dare la vita. Si tratta di diritti e garanzie politiche. L'evoluzionismo non so cosa "ci azzecca". La teoria della rivisitazione filogenetica nei nove mesi di gravidanza e  il suo rifiuto, parte sempre dal presupposto della superiorità qualitativa dell'uomo rispetto agli altri animali, ma mi spiace doverlo ricordare, anche homo sapiens è un animale. Un animale tecnologico ma pur sempre biologicamente un animale.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

niko

Citazione di: PhyroSphera il 22 Maggio 2024, 17:16:13 PMEcco a cosa veramente corrisponde il caso che "Jacopus" dice.
Il feto umano durante il suo sviluppo assume varie forme in analogia con lo sviluppo della varietà della vita animale. In alcuni casi di difficoltà lo sviluppo umano si arresta a una di queste assunzioni senza procedere oltre. Quindi ci si trova di fronte ad anomalie dello sviluppo umano.
La analogia con la varietà della vita è detta filogenesi, il che è da falsi scienziati e falsi professionisti scambiata per una inesistente allogenesi (non so se altri hanno usato questo conio linguistico, allos in greco significa altro). Si trova diffuso il concetto del tutto sbagliato che la nostra vita fetale non sia ancora umana; in realtà è umanamente che noi nel grembo materno imitiamo vari esseri viventi.
La filogenesi sarebbe per molti sprovveduti una dimostrazione intuitiva della trasformazione passata di animali non umani in umani; in realtà essa provvederebbe alla intuizione opposta: perché è proprio l'organismo umano che nelle sue prime fasi assume quella diversità di forme. A tale errore si aggiunge per molti anche il problema di non aver capito proprio cosa sia una formazione disturbata, che non è solo non riuscita o incompleta; non si tratta di un problema di forme viventi diverse ma di formazioni che, nel caso estremo del disturbo, presentano caratteristiche dovute all'esterno. Se già molti non si raccapezzano nel caso di stadi di sviluppo fetale protratti oltre (che già possono dare illusioni di altri animali), nel caso di formazioni proprio disturbate sono capaci di confondere un cancro per chi lo sta subendo, con conseguenze sociali ancora peggiori.


A pensare correttamente la filogenesi molti non si fanno capaci: se non immaginano che le donne abbiano inizialmente un animale non umano nel grembo e solo poi un essere umano, fingono di perdere finanche le proprie nozioni sul proprio corpo e vogliono scambiare bestie con uomini. A fronte di un fenomeno di mancato sviluppo o peggio, questi tristi cadono vittima delle apparenze con ancor maggiore accanimento. Soggetti così ricevono credito da tanti altri tristi come loro; e la vera scienza non la vogliono proprio valutare seriamente, tantomeno se essa li smentisce, come risulta che è.


Mauro Pastore


Veramente l'ontogenesi di tutti i mammiferi, e se e' per questo anche di molti animali non mammiferi, ricapitola la (loro) filogenesi in maniera uguale identica a come succede (anche) per gli umani e per i feti umani: anche il feto di un cavallo, assume forme analogiche con i pesci, con i rettili e con altre forme di vita: esistite nel passato relativo dell'animale cavallo, e significative per la linea evolutiva dell'animale cavallo.

Ennesima prova, se mai ce ne fosse bisogno, che il genere umano non ha niente di assolutamente speciale o di assolutamente differente dagli (altri) animali, o anche dalle (altre) scimmie, delle (altre) specie.

Forse, e' "cavallinamente" che, nel grembo materno, i cavalli, imitano felici e contenti pure loro, e, incredibilmente, senza il nostro permesso, altri esseri viventi.

L'unica fortuna in tutto cio', e' che non esistono gli antiabortisti "pro life" tra i cavalli.

Oddio, mi sta venendo or ora qualche dubbio  :-[ 

Comunque, aspettiamo ancora di sapere:

> a cosa servono il coccige, l'appendice e i denti del giudizio.

> Se l'uomo non discende in linea evolutiva da altri animali, com'e' che esiste, e chi e' che lo ha messo dove sta.

A meno che la risposta non sia che:

"e' tutto un mistero".

Ma scusa eh, se e' "tutto un mistero"... perche' ti accanisci tu, su chi qualche risposta sensata ed empiricamente compatibile, prova a darsela.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Pensarbene

forse i feti non mostrano le fasi ma gli stati e le sovrapposizioni, quindi sono una vetrina quantistica di quello che è successo. Non ci mostrano perõ chi li avrebbe indotti e questo potrebbe ingannarci sul come dell'evoluzione stessa.
Mi spiego: se io volessi creare una nuova specie, la creerei " ex aliqua"  , quindi partirei da un gruppo di specifici adatti e promettenti. Quindi interverrei geneticamente quel poco che basta e progressivamente fino a selezionarne un meglio  Continuerei con quel meglio e così via fino a un optimum  funzionale
Forse i feti ci mostrano l'insieme della creazione sotto forma di stati di sovrapposizione.
Se la creazione fosse stata almeno in parte artificiale e basata su conoscenze e interventi molto avanzati e sofisticati,la cosa sarebbe  logica.Inoltre, il feto umano in avanzato sviluppo,mostra comportamenti,atteggiamenti ed espressioni di evidente piacere e agio,come se pensasse: "ah,ce l'ho fatta ad arrivare anche qui,come sto bene!"
Il che sembrerebbe la soddisfazione di un alieno.
Quello che noi chiamiamo spirito o creazione,non sarebbe altro che una presenza aliena differenziatasi sulla Terra in speci attraverso un lungo e paziente lavoro...

iano

Citazione di: Ipazia il 22 Maggio 2024, 15:31:54 PMJacopus e altri  hanno gia spegato perché l'evoluzionismo è più fondato del creazionismo, al netto di ogni convenzione.
Mi viene il dubbio se si è capito cosa intendevo dire.
L'umanità , come ogni altra specie, è una astrazione fatta a partire dagli esseri viventi.
Se abbiamo un insieme di elementi distinti, possiamo sempre raggrupparli in sottoinsiemi in base a criteri arbitrari, e se l'umanità è appunto uno di questi sottoinsiemi, ecco detto come si è formata.
La convenzione consiste nel mettersi d'accordo su alcuni criteri di scelta piuttosto che altri.
Ogni scienza si fonda su queste astrazioni semplificative, quindi non si può parlare di evoluzionismo come scienza al netto di queste convenzioni, nel senso che verrebbero a mancare letteralmente i termini con cui ne parlarne.
Perchè dunque ci chiediamo come si sia formata l'umanità se dovremmo già saperlo?
Credo perchè la scienza sia un modo di percepire la realtà, ma non l'unico, e questi diversi modi possono dunque entrare in conflitto  fra loro, così che in un modo una domanda possa avere un senso e in un altro non averlo, in quanto gli stessi termini nelle diverse modalità vengono usati con diversi significati.
Evidentemente Mauro Pastore comprende bene che in ''modalità scientifica'' la domanda che si pone non ha senso, se è vero che invoca una ''vera scienza'' .
Ognuno usa le modalità percettive che vuole, e da ciò dipenderanno le conclusioni cui giungerà, chi approderà all'evoluzionismo e chi al creazionismo, ma una volta giuntovi , se cercherà di giustificarle ulterioriormente, distorcendo le altri percezioni, invocando appunto una scienza vera, significa che tanto convinto lui stesso non deve esserne, oppure sta facendo una gran confusione usando diverse percezioni come fossero una sola.




Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

Non abbiano discusso la legge del "nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma"
Di per sè stessa una buona legge ma la domanda è:"COME E PERCHÈ si trasforma??"
Teoricamente,non sarebbe obbligata a farlo neppure con la varianza ambientale in miliardi di anni.
Perché mai l'Australopiteco non è rimasto "dominante" fino ad oggi?
Forse che l'ambiente in cui viveva è mutato così drasticamente  nei milioni di anni ?
Non si può sapere, ma gli studiosi dell'evoluzione geologica, climatica e tettonica dell'Australia non segnalano mutazioni dell'habitat tali da...
Inoltre l'Australia è isolata in modo tale da generare essa stessa speci particolari che non esistono da nessun' altra parte.
Eppure Lucy è l'unico fossile umanoide veramente significativo. 
Allora,come e perché si trasformerebbe la materia?
In pratica non si trasforma da sè stessa ma utilizza Informazioni e matrici logiche per poterlo fare.
Infatti quando il quantista MISURA  e quindi bene o male segnala e trasmette,la materia energia risponde in un modo ambiguo e in parte inspiegabile: il collasso d'onda ad esempio 
Questo prova che qualsiasi segnale informativo agisce sulla materia energia la quale risponde sempre e comunque in un modo complementare o ambiguo.
Come se,tra l'altro,respingesse misure o li rifiutasse del tutto naturalmente.
Quindi,forse,esiste un accesso limitato e se uno non ne ha la chiave può pure lasciare perdere. :P





Ipazia

Il video postato da Jacopus evidenzia la complessità della ricerca e mostra la differenza tra scienza e mitologia. Perfino il concetto di una unica umanità non regge di fronti ai reperti paleoantropologici e il dna aiuta a chiarire la natura di ciò che siamo e al contempo decostruisce le metafisiche a riguardo, o perlomeno le obbliga ad una ritaratura nel rispetto di aletheia.

La quale ha già sancito la essenza non antropocentrica della natura e della sua evoluzione e posto il superamento del convenzionalismo dei testi scolastici, mediatici e liturgici verso la sempre aperta e dubitante pratica della ricerca: sul campo.

Ogni maieutica dovrebbe anteporre alle sue lezioni la premessa: "in base alle conoscenze disponibili ..." e correggere velocemente quanto non più sostenibile.

Epistemologicamente, una volta delimitato un campo epistemico, abbiamo tre aree distinte di conoscenza:

1) fenomeni conosciuti, calcolabili con margini trascurabili di errore;

2) fenomeni non completamente determinabili, che richiedono il ricorso a calcoli probabilistici e algoritmi;

3) fenomeni dei quali abbiamo una conoscenza parziale, prevalentemente fenomenologica,  insufficiente a disporre di una teoria completa, corredata da calcoli.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

il problema è l'umanitã attuale,parla da sola senza bisogno di lauree.
Comunque sia stata l'evoluzione, la specie attuale è ben lungi dall'essere vincente come specie e come massa di individui.
Infatti tolta la minoranza trainante il resto è una deriva e derivata che regge grazie alla tecnologia. 

iano

Citazione di: Ipazia il 23 Maggio 2024, 09:36:31 AMIl video postato da Jacopus evidenzia la complessità della ricerca e mostra la differenza tra scienza e mitologia. Perfino il concetto di una unica umanità non regge di fronti ai reperti paleoantropologici e il dna aiuta a chiarire la natura di ciò che siamo e al contempo decostruisce le metafisiche a riguardo, o perlomeno le obbliga ad una ritaratura nel rispetto di aletheia.

Si, ho visto il filmato, e non posso che essere d'accordo, ma per evitare fraintendimenti, bisogna dire che seppure i criteri secondo i quali si dividono gli esseri viventi in specie fossero talmente ragionevoli da sembrare proporsi da soli alla nostra attenzione, tali da non poter non essere condivisi, rimangono pur sempre delle convenzioni, di modo che nessun tipo di queste convenzioni possa essere presa a giustificazione di nessun programma politico presente e futuro, proprio in quanto convenzione, avendo avuto nel passato esempi non edificanti di ciò.
Mauro Pastore e quelli che hanno opinioni simili, dovrà  allora essere chiaro che possono averle perchè rifiutano
che l'origine della specie possa risiedere in una convenzione scientifica, ma che risieda in un qualcosa d'altro, in nome della quale potrebbero sentirsi autorizzati quindi a portare avanti programmi politici, giustificare azioni e atteggiamenti, dei quali non debbano poi sentirsi responsabili in prima persona, avendoli portati avanti in nome di una eventuale ragione superiore , Dio, la razza, la patria, gli alieni.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Le vie dell'ideologia sono infinite. Su questo la specificità umana è incontrovertibile. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

PhyroSphera

Citazione di: Jacopus il 22 Maggio 2024, 18:52:38 PMIl problema di questi pensieri anacronistici non sta tanto nella discussione su questo forum, quanto nella possibile assunzione di essi nei processi formativi e didattici della scuola italiana e nella loro diffusione nell'opinione pubblica. Pensare di essere un semplice mattoncino di un edificio evoluzionista ci pone in un ottica diversa da quella di pensarci all'apice di una scala gerarchica, autorizzata da una divinità che ci protegge. In questo secondo caso, infatti, non abbiamo alcuna remora a sfruttare il mondo, perché il mondo ci è stato affidato da un ente metafisico, che fonda il potere, il significato e i rapporti sociali. La teoria evoluzionistica, invece è una teoria sistemica che pone in luce la complessità delle relazioni fra organismi biologici e ambiente e che, in ultima istanza, ci dice che noi siamo gli unici responsabili degli esiti ambientali. E ciò accade da secoli, ma solo oggi abbiamo acquisito questa sensibilità. Ad esempio la desertificazione del medio oriente è una conseguenza dell'agire umano, ovvero l'irrigazione, che comporta la trasmissione di salinità sulla terra. Solo in presenza di clima piovoso infatti può essere garantita la continuità dell'agricoltura. La crisi climatica è iniziata pertanto almeno cinquemila anni fa, come esito dell'avvento della tecnica. Questo è solo un esempio semplice per mostrare come le idee su una teoria (l'evoluzionismo) possano condizionare la stessa vita umana e il suo futuro.

Ps: a proposito del discorso su filogenesi e gravidanza non ci ho capito molto. Posso solo dire che un embrione è potenzialmente un essere umano, ovviamente, ma che è diritto della portatrice di quell'embrione decidere se portare a termine quella missione di dare la vita. Si tratta di diritti e garanzie politiche. L'evoluzionismo non so cosa "ci azzecca". La teoria della rivisitazione filogenetica nei nove mesi di gravidanza e  il suo rifiuto, parte sempre dal presupposto della superiorità qualitativa dell'uomo rispetto agli altri animali, ma mi spiace doverlo ricordare, anche homo sapiens è un animale. Un animale tecnologico ma pur sempre biologicamente un animale.

Non c'è nessun nesso tra il credersi superiori perché uomini e la fede nel Dio Creatore. Questo è creatore di tutto l'universo. L'uomo di fede ha buon diritto di insinuare che considerando l'origine del mondo lo si rispetta o lo si rispetta di più. L'idea del dominio prepotente non c'entra niente col dominare di cui si dice nel libro biblico della Genesi: quest'ultimo è un agire circostanziatamente e un attribuire significati — Adamo dà i nomi agli animali... Adamo agisce circostanziatamente, quale lavoratore di un giardino... fintantoché non trasgredisce la regola di Dio e il lavoro diventa per lui fatica...
Insomma esiste anche una ecologia monoteista, cristiana... Invece l'evoluzionismo, tentativo scientista di ricondurre tutto il divenire e l'essere all'evolversi, genera indifferentismo, competitivismo, prepara anche a un nichilismo, dato che se l'evoluzione è ciò di fondamentale nella vita si smarrisce il valore del presente, tutto sembra accadere in funzione di qualcosa... E non è giusto invadere la mente degli studenti con ciò, anche perché la vera scienza in fatto di origine dell'uomo si arresta senza poter basare un vero racconto.

Mauro Pastore

PhyroSphera

Citazione di: niko il 22 Maggio 2024, 20:13:26 PMVeramente l'ontogenesi di tutti i mammiferi, e se e' per questo anche di molti animali non mammiferi, ricapitola la (loro) filogenesi in maniera uguale identica a come succede (anche) per gli umani e per i feti umani: anche il feto di un cavallo, assume forme analogiche con i pesci, con i rettili e con altre forme di vita: esistite nel passato relativo dell'animale cavallo, e significative per la linea evolutiva dell'animale cavallo.

Ennesima prova, se mai ce ne fosse bisogno, che il genere umano non ha niente di assolutamente speciale o di assolutamente differente dagli (altri) animali, o anche dalle (altre) scimmie, delle (altre) specie.

Forse, e' "cavallinamente" che, nel grembo materno, i cavalli, imitano felici e contenti pure loro, e, incredibilmente, senza il nostro permesso, altri esseri viventi.

L'unica fortuna in tutto cio', e' che non esistono gli antiabortisti "pro life" tra i cavalli.

Oddio, mi sta venendo or ora qualche dubbio  :-[ 

Comunque, aspettiamo ancora di sapere:

> a cosa servono il coccige, l'appendice e i denti del giudizio.

> Se l'uomo non discende in linea evolutiva da altri animali, com'e' che esiste, e chi e' che lo ha messo dove sta.

A meno che la risposta non sia che:

"e' tutto un mistero".

Ma scusa eh, se e' "tutto un mistero"... perche' ti accanisci tu, su chi qualche risposta sensata ed empiricamente compatibile, prova a darsela.



Se si dice di ontogenesi si dice di distinzioni, senza confondere uomini, cavalli e quant'altro... E non mi attribuire di aver dato al Mistero il significato che dici tu.

Mauro Pastore 

Jacopus

CitazioneE non è giusto invadere la mente degli studenti con ciò, anche perché la vera scienza in fatto di origine dell'uomo si arresta senza poter basare un vero racconto.


Si arresta perché il modello scientifico moderno non può inventare, ma si basa su fatti che devono essere provati. Il metodo scientifico, compreso l'evoluzionismo, non è un fatto di fede ma una indagine alla Sherlock Holmes. Sull'invasione della mente degli studenti, ritengo che in Italia, la scienza non sia davvero così considerata come nel resto dell'Occidente e una delle conseguenze è la nostra progressiva arretratezza, in primo luogo culturale, che diventa inevitabilmente arretratezza economica, visto che queste due dimensioni sono strettamente collegate.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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