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Etere

Aperto da Aumkaara, 29 Settembre 2020, 11:58:07 AM

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Aumkaara


Con la funzione di ricerca di parole del forum, non mi sembra ci sia già stato un argomento del genere. Che di solito si trova, nelle librerie, solo avvicinandosi al reparto esoterismo, insieme a libri con titoli come "Contatta il tuo Angelo Guida", "Gli Alieni Sono già tra Noi" e "Il Nuovo Ordine Mondiale degli Illuminati". Senza voler denigrare titoli del genere (confesso: quelli simili al terzo titolo un po' li sfoglio...), mi sono imbattuto in una spiegazione di "pseudiscienza" piuttosto interessante, pur nella sua facilità di comprensione (quindi attraente per un profano come me che di scienza ha forse una buona infarinatura rispetto alla media ma che sfigurerebbe di fronte anche solo ad uno studente del primo anno di una qualunque facoltà scientifica), ma forse proprio per questo scientificamente sospetto, visto che la vera scienza (o per lo meno ritenuta tale) di solito si presenta ben poco semplicistica. A me sembra comunque una soluzione più che convincente nell'attenuare le incompatibilità tra relatività, quantistica, e anche se di solito è un problema che sembra meno sentito, anche tra queste due e la fisica classica.
Una soluzione che, pur non impedendo a priori secondo me (ma forse un po' meno, secondo coloro che la supportano e la divulgano) di continuare a ritenere almeno parzialmente valide queste tre teorie quando vengono applicate nelle rispettive situazioni specifiche in cui funzionano meglio, e che non impedisce anche di cercare soluzioni matematicamente più complesse ed "elevate" per poterle unificare (che sia la teoria delle stringhe nel caso di quantistica e relatività, oppure altre ancora più moderne, adesso poco importa), a me sembra comunque degna di nota per come va ad appianare incongruenze e fatti bruti accettati e non spiegati un po' troppo pedissequamente per i miei gusti.
Tale soluzione sarebbe quella che la maggioranza vede come uno stupido "rigurgito" dell'Ottocento, e che altri viceversa vedono come una scienza superiore ma complottisticamente nascosta per fini economicamente più vantaggiosi: la teoria dell'Etere. Essa è stata negata in un modo che a me pare essere stato un po' frettoloso: un vecchio esperimento la cui conclusione è stata ripresa come conferma anche per la teoria della relatività, ma che mi sembra di capire che potrebbe benissimo anche confermare invece quella dell'etere, se teniamo conto della possibile contrazione di Lorentz-Fitzgerald nella direzione del moto (come accennato al secondo punto del paragrafo "Conseguenze" qui: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Esperimento_di_Michelson-Morley
Ma lasciamo stare, a me interessa quello che la teoria sull'Etere va a chiarire:
1) la dualità onda-corpuscolo non sarebbe più una strana incongruenza di comportamento delle cosiddette particelle, ma il diverso comportamento dell'etere, che apparirebbe come una normale onda di un fluido (quale sarebbe appunto l'etere) quando si comporta appunto come onda, e apparirebbe come corpuscolo quando forma piccoli vortici.
2) ancora più evidente è la spiegazione che darebbe ai comportamenti, altrimenti inspiegati e semplicemente accettati come fatti bruti, che hanno sempre gli oggetti quando si muovono, ma che diventano evidenti e rilevabili solo a "velocità relativistiche": il fatto che, anche nel cosìdetto vuoto, si contraggono in senso opposto alla velocita del loro moto, aumentino la propria massa, con lo spazio stesso che si contrae (ma non era un vuoto?). Gli stessi scienziati affermano che, al pari della dualità onda-corpuscolo, questi sono eventi strani la cui spiegazione sarebbe che "la natura si comporta così".
Presupponendo invece un etere, sarebbe normale che, per quanto possa essere rarefatto tale etere, prima o poi aumentando la velocità di un oggetto (che comunque sarebbe solo una composizione di tanti piccoli vortici dello stesso etere) questo incontrerebbe una resistenza che lo farebbe schiacciare in senso contrario rispetto al moto, che sembrerebbe aumentargli la massa e che contrarrebbe anche il mezzo fluido in cui si trova, appunto l'etere-spazio. Proprio quello che vediamo avvenire nei fluidi più densi a velocità più ridotte: se vai veloce nell'aria, ti senti schiacciare all'indietro, fai più fatica come se fossi diventato più massiccio, e l'aria stessa che spingi, oltre che spostarsi, si contrae davanti a te.
Effettivamente sembrano spiegazioni troppo semplicistiche (ma potrebbe essere la conseguenza delle troppe astrattezze della scienza di oggi, con cui ottiene comunque risultati, ma che magari potrebbero essere persino migliori con spiegazioni più semplici, come pensano i sostenitori di Nikola Tesla che pare seguisse proprio teorie "eteriche"). Probabilmente apparirà tutto ridicolo a chi si interessa di scienza più di me, al pari del voler rispolverare la teoria della terra piatta come fanno alcuni oggi, ma non si può negare che siano soluzioni per lo meno divertenti e meno ridicole rispetto alla suddetta piattezza terrestre.


Ipazia

Se qualcosa corrispondente all'etere esistesse, o avesse qualche possibilità di esistenza, penso che al CERN di Ginevra gli avrebbero dedicato tutti gli esperimenti del caso. Son tutte belle le teorie fisiche, ma tali rimangono finchè non vengono dimostrate a livello sperimentale. Il riscontro ontologico è obbligatorio per il metodo scientifico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Aumkaara

Certo, ma ho il dubbio che anche al CERN seguano linee di pensiero che, una volta prese, per quanto più tortuose di altre, ti portano a non concepire altro, e quindi a non poterlo proprio vedere, e tanto meno cercare.

Ipazia

Credo che sulle ipotesi di campi, materie oscure, radiazioni, particelle più o meno di Dio, granuli di spaziotempo,... al CERN abbiano considerato cose che noi umani ... E' il loro mestiere fare ipotesi e testarle e sulla materia (in tutte le accezionii) ne sanno molto più di noi. Non mi pare che l'etere ottocentesco sia tra le ipotesi più gettonate. E poi come la mettiamo col vuoto ? ... che è un soggetto privilegiato di sperimentazione sulla navetta spaziale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Aumkaara

#4
Credo di avere il problema di non lasciarmi impressionare dagli esperti. Quei pochi che ho conosciuto, in vari campi, erano di sicuro come computer (almeno quelli che conosciamo, lasciamo perdere i computer quantistici, ecc.): efficienti, veloci, precisi, e più stupidi di un lombrico. Ci saranno di sicuro eccezioni, ma non so quanta voce in capitolo potrebbero avere, se promuovono idee troppo eretiche per i colleghi.
Tornando alla teoria, il fatto che il vuoto sia spazio privo (o meglio, con pochissime) particelle, non esclude che sia pieno di qualcosa di molto più sottile: per esempio è pieno della cosiddetta "schiuma quantistica", quel "ribollimento" di particelle che sorgono e affondano continuamente nel campo quantistico. Il vuoto non è mai totalmente vuoto, anche se può essere sufficientemente vuoto per certi contesti e per certe finalità (vedere certi esperimenti che è utile fare proprio nel vuoto relativo, per esempio proprio quello dello spazio esterno, quasi privo di oggetti, gas, ecc.).
Forse si potrebbe sostituire l'idea più astratta di campo con quello di fluido, ovvero le particelle non emergerebbero da un nulla quantistico, come dicono poco fisicamente e molto metafisicamente i fisici, ma sarebbero semplici conformazioni momentanee di qualcosa che si comporta come un fluido. Probabilmente un fisico mi ucciderebbe e poi si suiciderebbe ritualmente sentendo questo, ma visti i punti che ho riportato nel primo messaggio, la trovo un'idea elegante anche se un po' grossolana. E poi, ripeto, la particolare unilateralità che vedo negli esperti, rende utili le loro attività ma li rende gli ultimi a poter mettere una parola definitiva. Soprattutto nel loro campo.

Ipazia

Il mio non è un richiamo all'autorità ma all'autorevolezza di chi studia una vita ricerca fondamentale. Dubito di poter elucubrare qualcosa che non sia stato pensato e/o testato da qualcuno dei 18000 collaboratori del Cern (dato fornito in diretta da Fabiola Gianotti).

Ti consiglio la lettura di Helgoland, ultimo lavoro del fisico-filosofo e sapiente divulgatore Carlo Rovelli. Vedrai che i fisici di rango sono aperti a tutte le stranezze teoriche possibili, perchè nulla è più strano di ciò cui si assiste facendo ricerca sui fondamenti della realtà fisica.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Aumkaara. Prova a pensare che il cosiddetto "vuoto" sia invece sempre pieno. Di energia radiante, ad esempio. O pensi che esistano "luoghi" ("spazi", "volumi", "dimensioni") nei quali l'energia radiante non sia presente ?.


Ovviamente il "vero vuoto assoluto" non può esistere, diversamente in esso regnerebbe la temperatura di 0°K, aspetto che non voglio fare la fatica di spiegare anche perchè penso che già conoscerai. Perciò l'esistenza dell' "etere", pur restando argomento divertentissimo a fecondissimo di parole ed ipotesi.......semplicemente non è necessaria in quanto non giustificherebbe alcun aspetto noto del mondo fisico. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Aumkaara

Ipazia: sì, l'autorevolezza non la metto in dubbio, ma spesso la vedo molto "settoriale": il che è un bene, perché la scienza non funzionerebbe se fosse troppo generalista e poco precisa. Ma ovviamente c'è il lato opposto, quello di una certa rigidità. Che magari in questo caso è anche un bene, perché può essere veramente troppo superficiale questa idea dell'etere, o non necessaria, come dice:


Viator: penso anche io che non sia molto necessaria per i vari settori della fisica così come sono oggi, visto quanto sono andati avanti senza di essa, e, se proprio vogliono riunificarsi come ogni tanto tentano, hanno ipotesi più raffinate che non necessitano di fare passi indietro (ma che sono talmente complicati e indimostrabili da rallentare molto qualsiasi passo avanti di questo tipo). Però, visto che io, da non specialista, da non stipendiato dal settore scientifico, e con meno rigidità (che, come dicevo a Ipazia, è invece utile per fare scienza, se favorisce il rigore), posso permettermi di fare qualche passo indietro, e dire: non è per lo meno un'idea elegante, anche se per la sua semplicità e non certo per la raffinatezza? Visto che, a volte, l'eleganza è un buon sintomo anche nella scienza, ci dicono... Magari tornando indietro per quella strada scopriamo che l'idea di un comportamento fluidico giustifica per lo meno quei "fatti bruti" a cui accennavo nel primo post e che gli scienziati tutt'oggi spiegano con un "è roba strana, ma è così...".

Dante il Pedante

Ciao Aumkaara
Sono Dante  :)
E quando si parla di FORMA ETEREA cosa si intende? Una bella ragazza, leggiadra quasi evanescente o c'è dell'altro?Di più sottile e importante?
Padrone dacci fame, abbiamo troppo da mangiare.La sazietà non ci basta più. Il paradosso di chi non ha più fame,ma non vuol rinunciare al piacere di mangiare.(E. In Via Di Gioia)

Aumkaara

Forse intendi la teoria, della parapsicologia e di alcuni esoterismi, sui corpi eterici. Se è così, meglio parlarne nella sezione spirituale! 😉

Ipazia

L'etere è un po' come il flogisto dei chimici settecenteschi. Una volta scoperto da Lavoisier il meccanismo della combustione si è capito che l'agente era un elemento chimico denominato ossigeno e non il fantomatico flogisto. Le misure quantitative, stechiometriche, hanno certificato la scoperta. Anche la certezza, declinata al relativo, esiste. Come talvolta si verifica nelle aule giudiziarie. E la misura è un buon metodo per acquisire certezze.

Pure l'etere ottocentesco, una volta sviluppata la teoria dei campi e certificato sperimentamente il comportamento delle onde elettromagnetiche nel vuoto è diventato un orpello inutile. Che però, mutatis mutandis, potrebbe risorgere in nuova forma scientificamente corretta, come l'intuizione atomistica di Democrito nelle teorie corpuscolari della fisica quantistica.

Ovviamente, trattandosi di fisica, non basta la postulazione meta-fisica, sorretta solo dall'immaginazione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri