casa intelligente: si o no?

Aperto da lucapasque, 10 Ottobre 2021, 12:18:07 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

lucapasque

Ciao a tutti. Cosa ne pensate dell'idea di una casa intelligente? Ho letto molti articoli che una casa intelligente non è molto conveniente e che in assenza di elettricità, una casa del genere potrebbe rivelarsi una trappola... È davvero tutto male nella realtà? Al contrario, mi sembra che una casa del genere sia un investimento molto redditizio. Aiuta anche a risparmiare molto tempo (ad esempio, non è necessario aspirare quando è presente un aspirapolvere robot che esegue questo lavoro in base a un programma). Cosa ne pensate?

viator

#1
Citazione di: lucapasque il 10 Ottobre 2021, 12:18:07 PM
Ciao a tutti. Cosa ne pensate dell'idea di una casa intelligente? Ho letto molti articoli che una casa intelligente non è molto conveniente e che in assenza di elettricità, una casa del genere potrebbe rivelarsi una trappola... È davvero tutto male nella realtà? Al contrario, mi sembra che una casa del genere sia un investimento molto redditizio. Aiuta anche a risparmiare molto tempo (ad esempio, non è necessario aspirare quando è presente un aspirapolvere robot che esegue questo lavoro in base a un programma). Cosa ne pensate?


Salve lucapasque. Vedo che si usa chiamare "intelligente" tutto ciò che - a prezzo di bollette salatissime, totale dipendenza dalle macchine e dalle reti di distribuzione, smodato spreco ed inquinamento ambientale...............viene proposto - prima come "trendy", poi come "indispensabile", dai produttori e dai loro "suggeritori".


La cosa funziona semplicemente perchè gli acquirenti sono dei tonti che credono che per mostrarsi intelligenti sia sufficiente mostrarsi aggiornati.

E' poi anche un problema sociale di emulazione, basato su di un intelligentissimo ragionamento : la mia casa è più intelligente della tua.........quindi io sono intelligente e tu sei tonto !. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Argomento che se sviscerato potrebbe risultare molto interessante...
Tuttavia consiglierei di evitare di considerare il concetto molto pubblicitario di "casa intelligente", termine ombrello sotto il quale coesistono tecnologie più o meno intelligenti.. non solo in termini assoluti ma anche relativi, in alcune case un intervento potrebbe essere effettivamente intelligente, in altre no. L'aspirapolvere robot tuttavia, pur essendo un gadget moderno e tecnologico, non dovrebbe almeno in teoria far parte di questa categoria di tecnologie (più propriamente chiamate domotica) essendo che generalmente si intendono interventi fissi e non mobili, al massimo può essere considerato il punto più vicino alla guida autonoma di veicoli che l'uomo raggiungerà nel breve periodo (è una battuta).
Si, nel caso di un blackout le funzioni di una casa del genere sono piuttosto ridotte.. ma anche la mia casa molto stupida, in caso di blackout non ha molto da offrire (perlomeno la stufa funziona lo stesso)..Quindi, a patto che le funzioni principali rimangono escluse e meccaniche (es. serratura delle porte) il problema dei blackout, a meno non ti stia preparando per l'apocalisse o viva in alta montagna, dovrebbe essere residuale.
Quali altri interventi di domotica ti vengono in mente ?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

atomista non pentito

Mi pare dimostrato che tutte queste soluzioni "intelligenti" appena sotto pressione per evento inatteso vadano in crash ( vedi automobili strapiene di elettronica che quando c'e' un piccolo problema spesso diventa irrisolvibile o comunque molto ingigantito ed infatti non c'e' piu' un meccanico non specializzato e "monomarca" che ci sappia mettere le mani se non per cambiare olio e pastiglie). Pertanto la casa , in quanto possibile elemento di sopravvivenza me la tengo il meno intelligente possibile.

viator

Salve le applicazioni che vengono proposte o sono proponibili, saranno certamente infinite.


Per scuotere la testa basta pensare alla possibilità di azionare a distanza (smarphone) l'avvio del riscaldamento dell'appartamentino di montagna. Meravigliosa soluzione l'accensione a distanza di una caldaia in una casetta disabitata che verrà raggiunta (sperasi) dopo qualche ora.


In caso di corti circuiti, all'arrivo, saremo assolutamente sicuri di trovare il confort desiderato. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Phil

La tecnologia propone spesso una comodità/facilità nella fruizione inversamente proporzionale alla comodità/facilità della manutenzione (con tutte le conseguenze del caso); basti considerare la differenza fra moka, macchina espresso e macchina espresso domotizzata: il tempo e la manodopera necessarie alla prima per produrre un caffè diventano un'impresa biblica se paragonati all'avere un'app impostata che tutti i giorni, esclusi vestivi, ti fa trovare la tazza piena di caffè fumante con la giusta dose di zucchero alle 7:52, senza dove far nulla (oppure si pensi ad una macchina espresso a controllo vocale; se non c'è già la inventeranno a breve). Il contraltare è che la moka se cade magari scheggia una mattonella, ma funziona ancora, mentre uno sbalzo di corrente (o la sua assenza) possono rendere la "macchina espresso smart" inutilizzabile (e tocca andare al bar in pigiama o chiedere ai vicini se ci prestano... una moka); inoltre in caso di malfunzionamento la "mano" della manutenzione deve avere requisiti sempre più specialistici man mano che ci si allontana dalla semplicità del meccanico per approdare al digitale. Lasciando dunque da parte la sacralità del rituale di prepararsi il proprio caffè, pressandolo in base all'umidità dell'aria, e la soave melodia del gorgogliare che ci ricorda di quando nostra madre ci annunciava che la colazione era pronta (tutti elementi estetici che spesso cozzano con la quotidiana realtà di non dover arrivare tardi al lavoro, che rende talvolta i tre sorsi di caffè uno dei gesti vissuti con meno consapevolezza della giornata), se estendiamo le possibili criticità d'uso ad un'intera casa in versione IoT, "Internet of things", anche senza scomodare HAL9000 è facile immaginare scenari da trama hollywoodiana (con hacker al seguito).
Indubbiamente una casa smart può agevolare persone con difficoltà motorie o sensoriali (per età o per disabilità) quindi ha un valore di facilitazione da non sottovalutare, l'importante è accertarsi che l'assistenza tecnica sia h24 anche nei festivi, altrimenti si rischia di passare un brutto week end, proprio come quando (esacerbando ancora un cliché hollywoodiano) si rompe un tubo dell'acqua, oggetto per niente smart, di domenica e tocca inventarsi una "soluzione intelligente" per non arrivare al lunedì con una piscina indoor al posto del parquet.

InVerno

La complessità alcune volte è chiaramente un modo per trasformare operazioni semplici in operazioni che non si riesce a replicare indipendentemente, non avrete nulla e sarete felici dicevano, la caffetteria è un esempio chiarificante di ciò. Tuttavia, una volta combinato l'impianto elettrico con l'impianto termico la casa ha un unico vettore energetico (servirà l'induzione al fornello) questo sistema può essere integrato facilmente ad una fonte rinnovabile che per forza di cose, per la sua natura irrazionale ed imprevedibile, produrrà a tempi alternati (compresa l'acs da solare), avere una centralina unica che metta in comunicazione questi sistemi significa risparmiare anche migliaia di euro l'anno, è una complessità che può largamente giustificarsi perchè non c'è altro modo di sfruttare le fonti rinnovabili, data la loro natura "erratica" in un sistema casalingo, solamente degli accumuli (boiler e/o batterie elettriche) possono supplire le inefficienze di un sistema non centralizzato, tuttavia costano e sono inefficienti. Stante ai nuovi standard energetici, la domotica non è una scelta, ma un obbligo, perchè perlomeno ci sono dei pannelli acs da gestire.La domotica non è avere le luci che si spengono a schiocchi. Un sistema di questo tipo tralaltro come manutenzione richiede una figura abbastanza rara, ma probabilmente nel futuro sempre più presente, ovvero un idraulico che sappia fare anche l'elettricista, se si ha a disposizione un professionista tale la manutenzione è piuttosto semplice, per la caffetteria invece tocca rimandarla a Taiwan  :D .
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Phil

@InVerno
Giusto segnalare sia la "evolutiva" ibridazione dei lavori di manutenzione, sotto il segno dell'elettronica e dell'informatica (come ricordato anche da @atomista), sia che l'"intelligenza" della casa può essere rivolta anche ad un'ottimizzazione delle risorse (e delle bollette) in chiave green; ad esempio, una luce esterna che si spegne da sola se la luminosità ambientale supera una certa soglia è un buon antidoto tecnologico ed ecologico alle possibili sbadataggini umane. Si tratta, come sempre, di distinguere ciò che "fa mercato" perché piace e/o solletica la crescente "pigrizia termodinamica" umana (la scarsa propensione a compiere lavoro fisico per interagire con l'ambiente circostante) da ciò che "fa mercato" perché ha anche una sua funzione estetica o "etica" (sempre nei canoni affini al mercato, non filosoficamente parlando). Ad esempio, gli sciacquoni con fotocellula nelle toilettes sono riconducibili alla categoria della pigrizia, dell'eticità (igiene, risparmio acqua) o della facilitazione fisica? Un po' tutte e tre direi. Oppure si pensi alle tapparelle elettriche (piuttosto diffuse credo), che rappresentano bene l'ambivalenza dell'utente medio che da un lato tende a risparmiare soldi (anche per i pannelli solari scommetto sia quello il movente principale; l'interesse per l'autoproduzione o l'energia pulita è solitamente quantificato con «in quanti anni me li ripago? quando inizio a risparmiare sulla bolletta?») e dall'altro è disposto a spendere di più (come nel caso dell'elettrificazione delle tapparelle) per qualche confort non strettamente imprescindibile, per guadagnare tempo o risparmiare energia fisica (come dimostra anche la suddetta differenza, sia economica che energetica, fra moka ed espresso).
Ovviamente, ognuno è libero di pagare le bollette per ciò che meglio crede, così come usare litri d'acqua per lavare un'auto non deve necessariamanete far sentire in colpa pensando alla siccità che affligge paesi lontani, a cui l'acqua di quell'autolavaggio non arriverebbe comunque a dar sollievo. Resta dunque possibile interpretare e vendere l'"intelligenza della casa" secondo differenti parametri, facendo leva sul confort, sull'eticità, sul risparmio di denaro e/o tempo e/o energia, etc. Si tratta certamente di una "tendenza alla complessità" (eco di tutta la storia del genere umano) molto futuribile e crescente oggetto di legislazione, quindi è facile prevedere che i suoi sviluppi seguiranno le consuete ramificazioni di mercato, dal lusso sino al fai-da-te, passando per innovazioni tecnologiche e intensificato dialogo con quell'appendice del corpo umano che è ormai lo smartphone (che presto potrebbe diventare il "telecomando" con cui gestiamo e monitoriamo tutta la nostra casa, dal sistema di sorveglianza alla caldaia passando per il caffè, salvo rinunciare a un po' di praticità per avere un po' più di sicurezza usando qualche telecomando in più e/o qualche automazione in meno, accettando una complessità "scomoda" per aumentare la comodità complessiva in caso di problematiche tecniche, che avrebbero meno effetto domino).

JE

Mi limito a tradurre un famoso meme che circola da anni sulla questione (rientro, ovviamente, nella seconda categoria)


Entusiasti di tecnologia:


Tutto in casa mia é connesso allo IoT, e posso gestire ogni cosa dal mio smartphone! la mia casa é connessa al bluetooth e posso impartirgli ordini tramita Alexa! Amo il futuro!


Ingegneri e programmatori:


Il pezzo più moderno di tecnologia che ho comprato é una stampante retrò nel 2004 e tengo una pistola carica sulla scrivania, nel caso facesse rumori sospetti.

bobmax

Ciao JE

Sarà che appartengo a entrambe le categorie, degli ingegneri e dei programmatori, e che la stampante che utilizzo ha più o meno quella età... pur non possedendo una pistola nutro gli stessi sentimenti.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

viator

Salve Je (a proposito :ben- -venuto o -tornato anche da parte mia!) e bobmax.

Bravi ! Guai a delegare ad altri od altro da sè................il controllo del controllabile !!. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Discussioni simili (1)