Uno sguardo critico sul Diario di Anna Frank

Aperto da Fharenight, 29 Aprile 2017, 14:01:31 PM

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Lou

#15
Allora innanzitutto chiarisco a Far che leggendo questo nel primo topic:
"Tuttavia, rileggendolo adesso mi pare evidente che non possa essere stato scritto da una ragazzina, da una quattordicenne/ sedicenne. La mano sapiente di un adulto si vede, eccome!
Del diario vero e proprio non c'é quasi nulla. Molte espressioni e riflessioni della protagonista mi sembrano spudoratamente opera di un adulto: sono troppo maturi per una ragazzina... per quanto intelligente possa essere. Dunque, per me èun falso.


P.S.: Pensate a quanti rimaneggiamenti simili vengono realizzati per raccontare gli avvenimenti storici... D'altronde, se la storia viene scritta dai vincitori..."


la domanda che ho posto mi è venuta spontanea proprio in ordine di due ragioni:

1)che anch'io leggendolo ho avuto l'impressione che alcune riflessioni svolte fossero assai mature, ma da ciò non sono giunta d'amblè a decretare la falsità del testo: le congetture proponibili per rendere conto di questa maturità riflessiva sono molteplici e al di là della mia impressione, volevo appunto avere indicazioni su sguardi critici, dato che sulla stesura dell'opera sono stati svolti studi recenti di cui non sono aggiornata di cui magari qualcuno era a conoscenza, che non solo condividessero, ma  supportassero (o smentissero) con analisi più approfondite questa impressione in modo da poter eventualmente renderne conto e sviluppare quale ipotesi possa essere la più plausibile per questa maturità che traspare nel testo. Io son fatta così non mi accontento della impressione di semplice lettrice quale sono, e non essendo nè una storica nè una letterata, mi riservo il dubbio che le impressioni che il testo mi da corso possano anche essere una cantonata per una mia mancanza o erronea comprensione da un lato, e dall'altro, non avvalorare senza elementi una ipotesi o l'altra per rispondere di quella che a me pare una evidenza di maturità.  Perciò se ho domandato l'ho fatto per questo e per estendere non solo a una mia impressione o al mio sguardo da quel che mi era parso essere il titolo del topic, non per malafede o poco rispetto per l'interlocutore: che ne so visto che è anni che non leggo studi a riguardo magari mi ero persa nuovi elementi emersi  per poter avvalorare che so, l'ipotesi della "dettatura" (faccio un esempio) o che so io, attraverso analisi comparative più approfondite con gli originali (che non ho mai fatto in prima persona e cmq ben mi cimentassi ora necessiterei di un traduttore perchè la lingua originale non sono in grado di leggerla) magari ne è uscito che Otto ha inserito parti farina del suo sacco, in quel caso dando vita a tutti gli effetti a un altra opera in cui è coautore, oppure analisi scientifiche sui materiali o analisi calligrafiche hanno apportato nuovi elementi per chiarire, oppure è possibile che una ragazzina che fugge da quando ha pochi anni per le persecuzioni magari acuisce una spiccata e precoce sensibilità riflessiva e una maturità d'eccezione rispetto alle coetanee...
Per sguardo critico intendo anche questo, non fermarmi a me, è perchè ho io quest'evidenza e allora è così, e sviluppare e ascoltare anche chi magari più in gamba di me e magari passa la vita a condurre studi su questi aspetti.

2) L'altra ragione per cui ho domandato è che, data proprio l'enorme rilevanza simbolica dei diari e le molteplici versioni e il ruolo determinante che ha assunto nella formazione di una coscienza collettiva in merito ai nefasti eventi del secolo scorso e sapendo che il testo è stato strumentalizzato da negazionisti, revisionisti e via dicendo cercando di dimostrarne la falsità, un trend "critico" assai discutibile ( a parer mio ) e sapendo che i curatori delle varie edizioni sono stati molteplici, mi era parso corretto non, come Far legge a muzzo,  "che non dobbiamo esprimere le impressioni personali", ma anche ragionevolmente inquadrare la storia delle varie edizioni, gli apporti ed evoluzioni critiche che nel tempo sono stati compiuti, i vari curatori, i tentativi di destiturne per fini ideologici l'autenticità etc., oltre che esprimere le proprie sacrosante impressioni e pareri, mi pareva lecito avere una visione della complessità del problema e, non perchè sono una collaborazionista del sistema dominante e accetto tutto quel che mi viene detto, ma per me stessa (e ho evidentemente sbagliato a proporlo in forma di domanda in questo topic) esigo di avere una visione quanto più accurata possibile delle dinamiche in gioco, degli elementi che emergono dagli studi, per formarmi un giudizio (che può benissimo radicarsi ed essere stimolato nell'impressione della lettura come punto di partenza, ma è qualcosina in più rispetto ad essa e necessita ampliamenti e ricerche per essere suffragata) sull'opera e decretarne eventuali passi "falsi".
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Fharenight

Sí, Lou, ora hai trovato la  giustificazione alla tue precedenti risposte che trovo un po' supponenti. Di fatti è  il modo di porsi, di esprimersi, di molti di noi che credo sia sbagliato e si finisce quindi non di discutere sul tema proposto, bensí di fare un processo alle intenzioni sottolineando di piú la nostra vena polemica che il reale desiderio di confrontarci tranquillamente su ciò che proponiamo di esaminare e discutere.
E certo che anch'io "esigo" avere una visione quanto piú ampia possibile, anch'io vorrei sapere se ci sono o se possano esserci ulteriori studi sul Diario di A. F.. Si apre un topic proprio per questo, per aprire una nuova pista e dare spazio e respiro a quante piú visioni, punti di vista, informazioni, impressioni, giudizi, considerazioni, ma con garbo, senza pensare a secondi fini, senza schierare fronti opposti, senza farne ogni volta un processo per difendere... non so... magari le proprie ideologie di fondo? Suvvia! Ogni volta se ne fa una battaglia di parte.
Quindi gli eventuali passi "falsi" da evitare per un sereno e fruttuoso dialogo tra noi è di porsi con senso di superiorità e trovare il pelo nell'uovo ad ogni pie' sospinto.

Lou

Ehm, a dire il vero questo lo trovo forum a bassissimo tasso polemico e tranquillissimo nelle discussioni.  :D Si poi i miei modi e toni sono perfettibili, mi impegno dai a migliorare ( però detto francamente io quella domanda che ho posto la considero legittima da fare, dovrei proprio autocensurarmi per non farla).
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

maral

#18
Sinceramente mi sfuggono le ragioni della "eventuale" polemica. Fharenight ha chiesto se si può condividere il suo parere critico sulla vera autrice del diario, Lou ha chiesto se vi siano contro studi rispetto a quelli accreditanti Anna Frank, ora Fharenight scrive che pure lei "desidera farsi un'opinione quanto più ampia possibile" e suppongo che sarebbe interessante pure per lei sapere se vi sono contro studi in merito che evidentemente andrebbero a corroborare il suo parere. Se poi non vi fossero sono più che convinto che la cosa non glielo farebbe cambiare per niente.
Nessuno mi pare abbia sostenuto che si debba essere tutti acritici. Quindi si è sempre stati d'amore e d'accordo, al di là delle suscettibilità personali che chissà perché vengono sempre enfatizzate nei paesaggi virtuali.

Acquario, Fharenight ha ragione, rischiamo di andare fuori tema, potremmo aprire una discussione specifica in merito alla critica, che peraltro ho sempre sentito fondamentale. Ma la critica bisogna saperla fare, occorre che sia fondata e non può fondarsi sui propri modi interiori e personali di sentire, anche se a questi farà inevitabilmente riferimento. Per criticare sensatamente occorre cominciare con il mettere in discussione i propri modi di sentire o almeno a sospenderli, cosa comunque difficile. Poi occorre che si conosca a fondo quello che si intende criticare e gli studi in merito, poiché quello che pensiamo, per quanto originale, non è nato per la prima volta nella nostra testa stanotte, e ancora bisogna rifletterci sopra cosicché non si finisca per criticare per il solo intimo piacere di farlo.
Come poi la scuola dovrebbe e potrebbe aiutare a crescere criticamente è appunto un tema interessantissimo, ma a parte e quindi chiudo qui, sperando di non avere urtato la sensibilità di nessuno. :)

Fharenight

#19
Ecco, Maral, avete proprio... travisato lo spirito di questo topic. Inoltre  ti permetti di formulare pregiudizi nei miei confronti sostenendo che seppur degli studi smentissero i miei dubbi, sei sicuro che non cambierei opinione.  Ti inviterei ad evitare considerazioni personali, giuduzi o pregiudizi su altri utentí (in questo caso, me). Hai proprio travisato il senso del topic.

Non intendevo chiedere un dibattimento processuale sulla possibilità che io possa avere il permesso (possedendo o meno i requisiti specifici noché titoli di storico e letterato, necessari) per esprimermi sul Diario di Anna Frank.
Voglio solo la libertà di esporre il mio pensiero, il mio parere, le mie impressioni, le mie considerazioni le mie riflessioni su quest'opera e possibilmente scambiare pareri con altri utenti se qualche lettore avrà la bontà di esprimersi in tal senso con semplicità, umiltà, garbo ed educazione.
Da ora in poi rispondo solo agli interventi riguardanti  il libro.

maral

Uhssignur, Fharenight, ma che suscettibilità sensibile! E dire che speravo davvero di non aver urtato la sensibilità di nessuno. Non pensavo di offendere dicendo che presumo che tu non sia una di quelle persone che cambiano facilmente le proprie opinioni. Puoi prenderlo anche come un apprezzamento se vuoi e poi può sempre essere che io mi sbagli e che a fronte di un'eventuale mancanza di riscontri tu cambi volentieri opinione, anche se finora non l'ho mai potuto constatare, ma sarà certo solo per mia poca attenzione. In ogni caso mi pare che possa essere interessante per tutti noi e per il proseguo della discussione cercare questi riscontri, se ci sono, no? 
Comunque spero che la parentesi possa considerarsi conclusa: ognuno è libero di esprimere le opinioni che crede e pure di tenersele e ognuno è libero di chiedere riscontri su quelle opinioni, così tutti restano soddisfatti. Torniamo quindi all'argomento  :)

Fharenight

#21
Benedetta testardaggine...
Maral, non è questione di mia suscettibilità, evidentemente non hai letto o capito i miei precedenti post, e poi i tuoi inutili giri di parole li trovo strani. Di ciò che tu pensi nei miei confronti (ma anche di ciò che pensi in generale) non mi tange minimamente.
Si tratta di lealtà e coerenza con sé stessi.



Tornando al tema principale del topic. Ecco, anche lou ammette di aver trovato determinati pensieri dell'autrice troppo maturi per una tredicenne, e si aggiunge al giudizio mio e di Acquario. Navigando in rete leggo che non sono pochi a dubitarne dell'autenticità.
Su Amazon addirittura ho letto la recensione di una cliente che ha acquistato il libro, che dice testualmente: "Libro bellissimo e commovente. Peccato che non l' abbia scritto Anna Frank, come ammette tranquillamente l' edizione Einaudi. Vogliamo rendere omaggio alle vittime del nazismo e considerarlo un simbolo? Mi sta bene."  

Non conosco l'edizione Einaudi.

Voglio ribadire ulteriormente e con maggior precisione, che prima di aprire questa discussione non ero a conoscenza delle critiche e diatribe varie scaturite su questo libro. Dall'età di 13 anni, cioè dopo la mia prima lettura del libro, non ho mai più affrontato qualsiasi argomento riguardante Anna Frank, pertanto non sapevo assolutamente nulla. Ciò, dunque, avvalora maggiormente la mia impressione in quanto non può trattarsi di valutazione derivante da influenze esterne, cioè lette o ascoltate altrove, e se la mia considerazione non è né l'unica, né rara, è lecito dubitare...

baylham

Appurato che Anna Frank è esistita, che fu vittima del nazismo, che i diari autografi di Anna Frank esistono, che la stessa Anna Frank li ha riscritti in una versione destinata alla pubblicazione, che in italiano c'è l'edizione Einaudi completa della due versioni di Anna Frank e quella del padre (edizione 2002, Anne Frank Diari, non Anne Frank Diario), chi è veramente interessato a conoscere Anna Frank può farsene un giudizio sufficientemente attendibile senza alimentare pregiudizi basati sul nulla.

Dopo avere letto il semplice sommario della storia dei diari su Wikipedia, un qualunque recensore dovrebbe specificare a quale edizione dei Diari si riferisce e secondo leggersi l'edizione completa, dato che l'accessibilità degli originali per ovvie ragioni è difficile, prima di esprimere un giudizio sulla loro autenticità.

Ciascuno è libero di manifestare le proprio impressioni, ma tali rimangono senza il sostegno dei fatti.

Lou

Citazione di: baylham il 10 Maggio 2017, 11:06:44 AM
Appurato che Anna Frank è esistita, che fu vittima del nazismo, che i diari autografi di Anna Frank esistono, che la stessa Anna Frank li ha riscritti in una versione destinata alla pubblicazione, che in italiano c'è l'edizione Einaudi completa della due versioni di Anna Frank e quella del padre (edizione 2002, Anne Frank Diari, non Anne Frank Diario), chi è veramente interessato a conoscere Anna Frank può farsene un giudizio sufficientemente attendibile senza alimentare pregiudizi basati sul nulla.

Dopo avere letto il semplice sommario della storia dei diari su Wikipedia, un qualunque recensore dovrebbe specificare a quale edizione dei Diari si riferisce e secondo leggersi l'edizione completa, dato che l'accessibilità degli originali per ovvie ragioni è difficile, prima di esprimere un giudizio sulla loro autenticità.

Ciascuno è libero di manifestare le proprio impressioni, ma tali rimangono senza il sostegno dei fatti.
Concordo su ogni punto.
L'edizione a cui mi riferivo è questa, l'unica per ora che ho letto.
Anna Frank, Il diario di Anna Frank, prefazione di Natalia Ginzburg. Torino, Einaudi, 1954. Prima edizione italiana; traduce il testo della prima edizione olandese del 1947.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Fharenight

Per chiarezza voglio correggere ciò che ho scritto all'inizio del mio precedente post.. e cioè: "non si tratta di mia suscettibilità, ma si tratta di lealtà verso gli altri e di coerenza con sé atessi". Punto.



Baylham, i pregiudizi trovo siano piú vostri che miei. Che diamine c'entra che sia appurato che l'autrice è esistita e che abbia scritto dei quaderni di proprio pugno? Il padre ha dichiarato di averlo riveduto e corretto con aggiunte, o sbaglio?
Se non erro anche un amico del padre a cui fu affidato per una revisione prima di inviarlo all'editore fece aggiunte e correzioni, e per ultimo anche il primo editore consigliò correzioni.
Mi chiedo quanto sia rimasto ri autentico scritto, perché di autentico pensato dall'autrice è ancor piú difficile da dimostrare.
Certo, Bylham dice che anche un'adolescente può esprimere pensieri molto piú maturi della sua età, però questa è una eccezione che conferma la regola, appunto. Quindi avrebbe dovuto trattarsi di un piccolo genio, ma coi dati a noi pervenuti non mi pare che fosse un piccolo genio.

Fharenight

inoltre, mi chiedo chi avrebbe interesse a richiedere dei contro studi piú approfonditi, a chi gioverebbe, eventualmente, se si scoprisse essere falso, perlomeno in parte?
Se non vi è un forte interesse e il potere di realizzarlo, a nessuno verrà in mente. Comunque l'edizione che ho da poco letto è l'ultima. Se avrò tempo lo rileggerò  e vi riporterò le parti che per sono dubbie.

Fharenight

#26
Citazione di: acquario69 il 07 Maggio 2017, 05:31:26 AM
FHARENIGHT hai davvero una bella testa.
Hai colto il punto essenziale, e cioe':

VIETATO PENSARE CON LA PROPRIA TESTA

dobbiamo accettare,punto! tutto quello che ci viene detto...il cervello non serve più a niente, anzi meglio se lo buttiamo al secchio perché se se ne accorgono vieni perseguito e ce' subito pronto l'intervento della

PSICOPOLIZIA.


Come aveva ragione Orwell...ha sbagliato solo la data.
Acquario, pensare con la propria testa deve essere un impegno, un esercizio mentale per cui allenarsi sempre, pena l'affievolimento delle capacità critiche.  Sai quante volte mi accorgo di star pensando non con la mia testa? Per comodità questo meccanismo l'abbiamo reso automatico, inconscio, siamo piú portati a credere subito valide ciò che ci arriva dall'esterno che dover riflettere di proprio conto o ascoltare quell'intelligenza interiore che ci suggerisce  il vero. Sarà per questo che pur avendo ricevuto un'educazione profondamente cristiana ho sempre messo in dubbio le verità indiscutibili della fede?
E a proposito di metodi di cui si parlava ...

Stavo ieri pensando che la storia del Diario di Anna Frank mi ricorda la vicenda della Sacra Sindone le cui controversie sulla sua autenticità non sono mai terminate neppure dopo il suo esame svolto dai periti nel 1988. Pare che ultimamente, col pretesto del restauro, abbiano definitivamente cancellato ogni traccia utile per ulteriori esami e smentire definitivamente che si tratti del lenzuolo che avvolse il corpo di Gesú.... Perché deludere il bisogno dei fedeli di venerare oggetti ritenuti sacri? Anche la Chiesa conosce il proprio gregge... :)

E dato che, come scrive Bylham, gli originali del Diario di A.F.,  per ovvi motivi, non sono accessibili... chissà che un giorno, per qualche sfortunato caso, non vadano perdute per sempre le possibilità di verificare ulteriormente la loro autenticità...

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