Tributo a MIchelangelo Buonarroti

Aperto da Aniel, 18 Luglio 2016, 10:46:54 AM

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Aniel

Michelangelo Buonarroti nasce a Caprese, nel cosentino,nel 1475. Nell'aprile del 1508, a 33 anni si reca a Roma a sottoscrivere l'impegno per affrescare la Cappella Sistina. Inizia un lavoro massacrante che si interrompera' nel 1512 e riprendera' successivamente. Infatti nel 1533 continuera' i lavori commissionati prima dal papa Clemente II e poi, alla sua morte dal papa Giulio VI.
Pare che i pittori che lo aiutarono in un'impresa cosi' titanica fossero stati scelti dallo stesso artista, non erano famosi :si trattava del vecchio amico Giuliano Bugiardini, di Aristotale da Sangallo e altri che non si mette in conto di citare perche' per lo piu' sconosciuti, all'inizio pare che i lavori andassero piuttosto a rilento sia per problemi tecnici ,come muffe sulle pareti, sia perche' cacciava sistematicamente alcuni dei suoi collaboratori, sia per la difficile preparazione dei cartoni , disegni preparatori. Ma sentite cosa scrive al padre in quel periodo:

GENNAIO 1509: 'e' gia' un anno che io non ho avuto un grosso da questo papa no' ne chiedo perche' el lavoro mio non va imnnanzi el modo che a me paia meritare. E questa e' la difficolta' del lavoro, e ancor non essere la pittura mia professione. E pur perdo el tempo mio senza frutto. Idio mi aiuti!'

17 OTTOBRE 1509 scrive al fratello : Io sto qui in grande affanno e con grandissima fatica di corpo, e non ho amici di nessuna sorte e no' ne voglio, e non ho tanto tempo che io possa mangiare el bisogno mio; pero' non mi sia dato piu' noia con richieste di denaro che io non ne potrei sopportare piu''.

Non ci e' dato sapere chi fosse Michelangelo Buonarroti, se ne sono dette tante,,,che fosse scorbutico e solitario, omosessuale, conoscitore della somma filosofia, condivisa con la sua musa VITTORIA COLONNA, era sicuramente un credente in DIo, un uomo buono e un GENIO. Come tutti gli artisti un uomo da capire attraverso le sue opere d'arte.

Aniel

A VITTORIA COLONNA

Un uomo in una donna, anzi un Dio,
per la sua bocca parla,
ond'io per ascoltarla
son fatto tal, che ma' piu' saro' mio.
I credo ben, po ch'io
a me da lei fu tolto, 
fuor di me stesso avrei di me pietate;
si sopra l'van desio
mi sprona il suo bel volto,
ch'io veggio morte in ogni altra beltate.
O donna che passate per acqua e foco l'alme
a' liei giorni,
deh, c'a me stesso piu' non torni.

-RIME - MICHELANGELO BUONARROTI -

Aniel

MADRIGALE

Il bianco e dolce cigno
cantando muore, ed io
piagnendo giungo al fin del viver mio,
Strana e diversa sorte:
ch'ei muore sconsolato,
ed io moro beato!
Dolce e soave morte,
a me vien piu' gradita
d'ogni gioiosa vita!
Morte che nel morire
m'empi di gioia tutto e di desire,
per te son si felice
ch'io moro e nasco al par de la fenice.

VITTORIA COLONNA - (1492 - 1547)