Relazione tra arte e scienza.

Aperto da filosofia1, 02 Febbraio 2017, 13:24:37 PM

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Jean

Nella strada per andare al lavoro più o meno alla stessa ora mattutina, dall'auto che sto guidando incrocio alla mia destra, sulla pista pedonabile e ciclabile, una giovane e bella ragazza che con passo spedito ne percorrerà il paio di chilometri.

La giovane indossa un giubbino, pantaloni e scarpe da tennis che varia (anche il colore) nei giorni. 
I bruni capelli le arrivano sin sulle spalle e ondeggiano al suo passo elastico, atletico e veloce ma mai sforzato. 

Presumo si rechi anch'essa al lavoro ed è davvero elegante nel suo incedere, che da parecchio tempo osservo, così connaturato, in armonia con la sua figura.

Costei non saprà mai della sensazione che produce alla mia persona, a volte il tempo è brutto o magari non son in forma (non raramente, ahimè) ma quando appare cancella per quei pochi secondi ogni altro pensiero nella mia mente e mi son domandato se non vi sia qualcun altro nella sua macchina grigia (come la mia) che al vederla provi qualcosa di analogo... di bello...
 


Costei esiste davvero ed esiste come metafora dell'arte...
 


La macchina da cui la guardo è opera della scienza e sin che mi permette, anche comodamente, di esperire la bellezza (di questo si tratta) ha il suo posto ed un valore (nel reciproco rapporto arte-scienza). 

Ma quando la scienza diviene preponderante, oscurando i finestrini e proponendo infiniti gadget tecnologici a bordo, allora per star con quelli son tolto dalla "vera e viva" bellezza...  e col tempo pur se la saprò ancor riconoscere non mi riuscirà di "guardarla"...

Tuttavia il "pericolo" più grande, l'eventualità più infausta a cui forse siamo (non credo la mia generazione, in prossimità del capolinea) destinati è che quella ragazza venga presa a bordo d'una di quelle macchine grigie, fatta prigioniera da una scienza che ne disporrà - dopo averle tolto l'abiti sbarazzini e sostituiti con altri "moderni" al passo con i tempi (un ben altro passo che quello naturale...) – e proporrà secondo la propria visione.

Da quella bellezza che può capitar ad ognuno l'artista trae l'ispirazione per la sua opera (nel mio piccolissimo questo scritto) e nel proporla (qui attraverso la scienza informatica) adempie il suo compito, ringraziando del dono.

Ma se nessuno attraverso queste parole oppure un quadro, una musica (o l'eleganti formule matematiche di Navier-Stokes...) non ne percepisce almeno un poco l'origine, allora la frattura è compiuta... 
 


Un cordiale saluto

Jean

Lou

#46
O una poesia, che credo sia la forma d'arte che prediligo, questa sotto è un tratto tra quelle che preferisco, una immagine immortale che suona anch'essa una metafora dell'arte per come me la figuro: un modo di elevarsi al bello che nobilita, in una scienza delle forme che, attraverso le generazioni, risuona e non può non risuonare.

"Sottile catena di innumerevoli anelli
Ognuno si unisce al più lontano.
L'occhio legge presagi dove si posa,
E la rosa parla tutti i linguaggi. [...]"
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Phil

L'intelligenza artificiale scrive poesie:
http://www.ninjamarketing.it/2017/06/19/xiaoice-poeta-made-china-libro-intelligenza-artificiale/

Il titolo, se tradotto in inglese con "Sunshine misses windows" diventa persino autoironico ("Windows;) ), e sarei curioso di leggere qualche passo, ma devo ancora sguinzagliare google per trovare qualcosa...
Che le poesie, almeno formalmente, siano un'ars combinatoria di figure stilistiche e regole formali, agevola sicuramente i processori nella loro capacità di ricombinare parole seguendo schemi emulati dal passato; probabilmente scopriremo presto quanto sia difficile distinguere una poesia umana da una "pensata" ( ;D ) da un programma (già ora alcune poesie contemporanee sono piuttosto "caleidoscopiche", al punto che l'"umanità" è più negli occhi di chi legge che nelle "vibrazioni" del testo...).

Di certo, mi pare piuttosto improbabile che i computer riescano un giorno a godersi ciò che producono: già adesso possono addobbare i film con fantastici effetti speciali, ma nel guardarli solo l'uomo prova stupore e ne trae piacere...

Lou

#48
Ho sguinzagliato google che anch'io ero curiosa di leggere una poesia generata da un computer, ne ho trovata una a questo link
https://www.poetrygenerator.ninja/poem/9d991f3f7485efc2
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

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