Re dei colori - dipinto di Patrick Ezechiele

Aperto da PatrickEzechieleArt, 08 Maggio 2017, 19:43:49 PM

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PatrickEzechieleArt

Dipinto finito. L'ho chiamato "Re dei colori" lascio a voi l'interpretazione del nome. Come sempre sono curioso di sapere cosa ne pensate, che emozioni vi trasmette, commenti e consigli sono benvenuti! ciao un abbraccio.  :D

ps: ho dimenticato di indicarvi che è tratto dall'immaginazione. Ho fatto riferimento alle mie risorse imparate fino ad ora e poi ovviamente è l'istinto che domina.. se vi interessa vedere come l'ho realizzato, ecco il link - https://www.youtube.com/watch?v=UmQ5ot8Ci6k

Il vero valore di un'opera, nonché il valore più difficile da stimare, è come quest'opera ci fa sentire quando la guardiamo.

Sariputra

La 'valle eterna' si amplia e il torrente si fa fiume, ora avvolto dal sole al tamonto. L'atmosfera incantata prosegue. Manca solo una bagnante colta nella sua nudità ( soggetto del prossimo?...), simbolo quasi metafisico di desiderio di violare l'incanto...
Critiche: i monti non mi convingono del tutto e ho notato che usi il nero per le ombre ( almeno mi sembra...), mentre , a gusto personale, sarei andato con il verdescuro perché c'è uno stacco piuttosto netto tra gli alberi/soggetto in primo piano e il resto ( più sfumato) dell'opera ( a gusto mio avrei definito maggiormente anche i monti...).
Ciao  :)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

acquario69

bello anche questo!
Rispetto al precedente lo trovo più distensivo,incita alla calma e alla serenità quindi lo avverto anche come un immagine che incita alla speranza, forse per i bei colori,la prospettiva luminosa ed ampia.

Forse (ma e' solo un mio pensiero da inesperto) avrei fatto gli alberi di una  tonalità di colore diversa cosi da risaltarli e non troppo confonderli col resto 

Sariputra

Citazione di: acquario69 il 09 Maggio 2017, 08:43:38 AMbello anche questo! Rispetto al precedente lo trovo più distensivo,incita alla calma e alla serenità quindi lo avverto anche come un immagine che incita alla speranza, forse per i bei colori,la prospettiva luminosa ed ampia. Forse (ma e' solo un mio pensiero da inesperto) avrei fatto gli alberi di una tonalità di colore diversa cosi da risaltarli e non troppo confonderli col resto

Bravo acquario, la luce più calda del tramonto infatti investe l'acqua del torrente ma non gli alberi, che restano un pò 'freddi'. Una spruzzatina d'arancio/giallo anche su questi?
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

donquixote

Se l'arte (anche quella figurativa) è, come è, una forma di espressione, dovrebbe comunicare qualcosa, e quindi l'autore dovrebbe essere il primo a sapere che cosa vuole comunicare. Un tempo l'arte figurativa era una forma di linguaggio che intendeva comunicare (o meglio evocare) ciò che con le parole non era possibile fare (tutta l'arte cosiddetta "sacra" aveva questo scopo) oppure doveva essere una alternativa a beneficio di coloro che non potevano leggere sui libri le storie riprodotte,  perchè non sapevano leggere oppure perchè non potevano procurarseli. Dunque l'arte aveva i suoi codici di linguaggio come la scelta dei soggetti raffigurati, la loro posizione con l'enfasi posta su alcuni invece che su altri, gli sguardi e gli atteggiamenti, e anche i colori utilizzati, ognuno dei quali rimandava ad una particolare interpretazione (e a questo proposito è fondamentale a mio avviso l'opera di Goethe "La teoria dei colori" che si contrappone alla opposta visione newtoniana sul medesimo argomento e ne giustifica la simbologia nell'arte) . Poi vabbè tutto è cambiato e da un linguaggio condiviso si è passati a tutta una serie di linguaggi (le famose "correnti artistiche") condivise da sempre meno persone per poi arrivare all'espressione artistica che in sé non evoca più nulla ma deve suscitare solamente emozioni (e magari intonarsi con l'arredamento di casa). Non voglio e non mi interessa qui approfondire il discorso, ma nel caso di specie se l'autore non intende comunicare nulla in particolare è piuttosto difficile esprimere un'opinione in merito. Vista così l'opera mi sembra che più che suscitare emozioni le soffochi, perchè è una via di mezzo fra qualcosa che possa evocare pace e tranquillità (e allora una leggera foschia che pervade tutto l'ambiente, colori più confusi e indistinguibili tra loro e un tratto meno minaccioso delle nuvole alte avrebbero a mio parere reso meglio l'idea) oppure qualcosa che voglia rappresentare una realtà che si va perdendo (allora l'uso di più tonalità di verde per distinguere alberi monti ed erba sarebbe stato doveroso, come del resto segnali di vita animale o umana sarebbero stati i benvenuti) o ancora magari l'angoscia che la natura "selvaggia" provoca nell'uomo moderno (e allora si sarebbero dovute enfatizzare, caravaggescamente, le ombre e le luci, rendere minacciose e temporalesche le nubi e agitata l'acqua, e magari introdurre qualche inquietante ospite sul prato o nel torrente). In ogni caso, ma questa è una preferenza del tutto personale, io avrei reso più "curva" e meno simmetrica tutta la composizione, che magari anche a dispetto della correttezza della prospettiva avrebbe dato all'insieme una maggiore idea di movimento, di vita.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Fharenight

#5
... Questo quadro mi suscita suggestioni piú belle, piú positive; il colore roseo e al contempo luminoso del'acqua e del cielo insieme sembra richiamare l'antico e sempre presente anelito dell'uomo di elevarsi dalla propria condizione terrena, dalla propria animalità, .per superarsi e spiccare voli verso qualcosa d'oltre, verso il cielo,  inoltrandosi con slanci di poesia e, in quel limbo tra  cielo e terra, tutto  assume sembianze e significati piú dolci, piú tenui, piú nobili: ed è pace.

PatrickEzechieleArt

Citazione di: Sariputra il 09 Maggio 2017, 08:42:39 AMLa 'valle eterna' si amplia e il torrente si fa fiume, ora avvolto dal sole al tamonto. L'atmosfera incantata prosegue. Manca solo una bagnante colta nella sua nudità ( soggetto del prossimo?...), simbolo quasi metafisico di desiderio di violare l'incanto... Critiche: i monti non mi convingono del tutto e ho notato che usi il nero per le ombre ( almeno mi sembra...), mentre , a gusto personale, sarei andato con il verdescuro perché c'è uno stacco piuttosto netto tra gli alberi/soggetto in primo piano e il resto ( più sfumato) dell'opera ( a gusto mio avrei definito maggiormente anche i monti...). Ciao :)

Ciao e grazie per il tuo tempo e le tue parole! già capisco cosa intendi per i monti, me lo dissero anche in un forum inglese. Il nero l'ho abbinato ad altri colori come il blu oltremare e il terra d'ombra bruciata, ma se si nota allora devo calare un po' la dose di nero, grazie. Si un verde scuro tendente al blu magari, sarebbe stato meglio. ti ringrazio di cuore per il commento prezioso! ciao

Citazione di: acquario69 il 09 Maggio 2017, 08:43:38 AMbello anche questo! Rispetto al precedente lo trovo più distensivo,incita alla calma e alla serenità quindi lo avverto anche come un immagine che incita alla speranza, forse per i bei colori,la prospettiva luminosa ed ampia. Forse (ma e' solo un mio pensiero da inesperto) avrei fatto gli alberi di una tonalità di colore diversa cosi da risaltarli e non troppo confonderli col resto


Ciao caro acquario e grazie, si per gli alberi ho proprio cannato i colori, cioé volevo un fogliame che già di suo fosse marroncino, ma poi di non gli ho messo proprio i colori caldi che servivano per il tramonto. Ho idea che lo sistemerò prossimamente. sono contento ti trasmetta pace e rilassi, me lo dissero anche delle amiche, e mi fa piacere. ciao un abbraccio

Citazione di: acquario69 il 09 Maggio 2017, 08:43:38 AMbello anche questo! Rispetto al precedente lo trovo più distensivo,incita alla calma e alla serenità quindi lo avverto anche come un immagine che incita alla speranza, forse per i bei colori,la prospettiva luminosa ed ampia. Forse (ma e' solo un mio pensiero da inesperto) avrei fatto gli alberi di una tonalità di colore diversa cosi da risaltarli e non troppo confonderli col resto

Si, credo proprio che lo farò nei prossimi giorni :)

Citazione di: donquixote il 09 Maggio 2017, 13:28:23 PMSe l'arte (anche quella figurativa) è, come è, una forma di espressione, dovrebbe comunicare qualcosa, e quindi l'autore dovrebbe essere il primo a sapere che cosa vuole comunicare. Un tempo l'arte figurativa era una forma di linguaggio che intendeva comunicare (o meglio evocare) ciò che con le parole non era possibile fare (tutta l'arte cosiddetta "sacra" aveva questo scopo) oppure doveva essere una alternativa a beneficio di coloro che non potevano leggere sui libri le storie riprodotte, perchè non sapevano leggere oppure perchè non potevano procurarseli. Dunque l'arte aveva i suoi codici di linguaggio come la scelta dei soggetti raffigurati, la loro posizione con l'enfasi posta su alcuni invece che su altri, gli sguardi e gli atteggiamenti, e anche i colori utilizzati, ognuno dei quali rimandava ad una particolare interpretazione (e a questo proposito è fondamentale a mio avviso l'opera di Goethe "La teoria dei colori" che si contrappone alla opposta visione newtoniana sul medesimo argomento e ne giustifica la simbologia nell'arte) . Poi vabbè tutto è cambiato e da un linguaggio condiviso si è passati a tutta una serie di linguaggi (le famose "correnti artistiche") condivise da sempre meno persone per poi arrivare all'espressione artistica che in sé non evoca più nulla ma deve suscitare solamente emozioni (e magari intonarsi con l'arredamento di casa). Non voglio e non mi interessa qui approfondire il discorso, ma nel caso di specie se l'autore non intende comunicare nulla in particolare è piuttosto difficile esprimere un'opinione in merito. Vista così l'opera mi sembra che più che suscitare emozioni le soffochi, perchè è una via di mezzo fra qualcosa che possa evocare pace e tranquillità (e allora una leggera foschia che pervade tutto l'ambiente, colori più confusi e indistinguibili tra loro e un tratto meno minaccioso delle nuvole alte avrebbero a mio parere reso meglio l'idea) oppure qualcosa che voglia rappresentare una realtà che si va perdendo (allora l'uso di più tonalità di verde per distinguere alberi monti ed erba sarebbe stato doveroso, come del resto segnali di vita animale o umana sarebbero stati i benvenuti) o ancora magari l'angoscia che la natura "selvaggia" provoca nell'uomo moderno (e allora si sarebbero dovute enfatizzare, caravaggescamente, le ombre e le luci, rendere minacciose e temporalesche le nubi e agitata l'acqua, e magari introdurre qualche inquietante ospite sul prato o nel torrente). In ogni caso, ma questa è una preferenza del tutto personale, io avrei reso più "curva" e meno simmetrica tutta la composizione, che magari anche a dispetto della correttezza della prospettiva avrebbe dato all'insieme una maggiore idea di movimento, di vita.

Ciao e grazie del tuo commento! E' un dipinto dall'immaginazione, quindi è venuto fuori più l'istinto che la ragione e riguardo alla prospettiva, per quanto io abbia cercato di tenerla a mente durante l'esecuzione, ho tralasciato proprio di fare un suolo che non sia così piatto, aimè. Me lo hanno fatto notare già delle altre persone, mia moglie compresa.. :D e avete ragione, anch'io credo sarebbe stato più armonioso, credibile magari.. avrebbe avuto più vita come dici tu.  Gli animali ci starebbero a pennello, ero indeciso.. ma visto che lo voglio sistemare, un bel cervo potrei anche farlo.. e magari qualche gabbiano in lontananza.
Grazie del tuo parere, mi fa sempre piacere che qualcuno usi il suo tempo per commentare i miei quadri.

Citazione di: Fharenight il 09 Maggio 2017, 14:01:38 PM... Questo quadro mi suscita suggestioni piú belle, piú positive; il colore roseo e al contempo luminoso del'acqua e del cielo insieme sembra richiamare l'antico e sempre presente anelito dell'uomo di elevarsi dalla propria condizione terrena, dalla propria animalità, .per superarsi e spiccare voli verso qualcosa d'oltre, verso il cielo, inoltrandosi con slanci di poesia e, in quel limbo tra cielo e terra, tutto assume sembianze e significati piú dolci, piú tenui, piú nobili: ed è pace.


Fharenight tu con le parole sei capace ci creare arte, facilmente come bere un bicchier d'acqua :D grazie per queste preziose emoziosi e questa descrizione spirituale, mi è rimasta impressa. sei un poeta comunque, tu sei che sei un artista caro Fharenight! :)
Il vero valore di un'opera, nonché il valore più difficile da stimare, è come quest'opera ci fa sentire quando la guardiamo.

Lou

l'ho presa a imprinting per un'alba. =.=  Il re dei colori deve essere un burlone.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Fharenight

#8
Non sono molto sicura se essere d'accordo con Sari e con Acquario. Sari, non so, forse anche tu ti diletti nella pittura quindi sei molto più esperto di me, tuttavia non sono d'accordo con i vostri suggerimenti: un quadro è frutto dell'intuizione del proprio autore, non può dipendere da suggerimenti esterni (almeno se vogliamo parlare di arte), può darsi che i monti, gli alberi, le foglie così colorati abbiano un significato specifico, inconscio; io infatti non ci vedo tanta stonatura.

PatrickEzechieleArt

#9
Citazione di: Lou il 09 Maggio 2017, 20:40:32 PM
l'ho presa a imprinting per un'alba. =.=  Il re dei colori deve essere un burlone.

Hehe bella citazione Lou! :D beh vedi per me il Re dei colori è il sole, è quello che mi è venuto in mente quando l'ho guardato.. senza di lui non ci sarebbero tutti quei colori.. è lui l'artista! non io.. io sono il mezzo (onoratissimo) di cui si serve.. ma questa è la mia visiona da essere umano piccolo e inesperto.. :D

Citazione di: Fharenight il 09 Maggio 2017, 23:02:17 PMNon sono molto sicura se essere d'accordo con Sari e con Acquario. Sari, non so, forse anche tu ti diletti nella pittura quindi sei molto più esperto di me, tuttavia non sono d'accordo con i vostri suggerimenti: un quadro è frutto dell'intuizione del proprio autore, non può dipendere da suggerimenti esterni (almeno se vogliamo parlare di arte), può darsi che i monti, gli alberi, le foglie così colorati abbiano un significato specifico, inconscio; io infatti non ci vedo tanta stonatura.

Non fa una piega quello che dici eh, dico davvero. Tuttavia, ci tengo a dire che i consigli vanno bene, stà a me vedere poi quale di quei consigli vedo meglio nel mio percorso di crescita.

Cioè solo il fatto che una persona si ferma a scrivere qualcosa sul mio quadro, un bel commento ma anche se esprime per esempio: che pasticcio, na schifezza... (non in questo caso, ma in vita mia è già successo) vabé non è proprio un gran complimento :D però poteva benissimo non considerarlo neanche e fare qualcos'altro, come andarsi a bere qualcosa con gli amici. Io vi sono devoto a tutti veramente.

Poi di tutti i suggerimenti, ne farò uno solo quando col tempo acquisirò più consapevolezza di quello che voglio fare. Ho conosciuto artisti che facevano ritratti, paesaggi, iper realistici, surrealistici ma attuali eh, amici miei ci parlo di persona.. che poi dopo 30 anni di esperienza si sono messi a fare astratto, chi più chi meno è quasi stata un processo naturale. Che forza, io ancora non mi ci vedo.. però facendo questi quadri, se uno mi dice: guarda, lo vedo meglio così e un'altro mi dice: io lo vedo meglio in quest'altro modo, poi io faccio le mie valutazioni.

Come ti dicevo, non fa una piega il fatto che è l'autore a decidere, ma un'autore che si rispetti non si può definire arriato.. si ha sempre da imparare e quindi sempre aperti alla visione di chi guarda, chi ci osserva, chi apprezza o disapprova i nostri quadri. Il duro lavoro su se stessi, è un processo che non inizi oggi e finisci tra una settimana.. ma dura tutta la vita se noi glie lo permettiamo.

Prendi Dave Usher, un pittore inglese che ha 45 anni d'esperienza, ha iniziato a seguirmi su YouTube (ne sono onoratissimo) e lui è spontaneo, istintivo, ascolta sicuramente più quello che gli dice "la pancia" di quello che gli dice "la testa". Lo apprezzo molto, poi va a gusti.. glie l'ho mostrato a mia madre che non dipinge, ma ha piacere di guardare i quadri e magari averne qualcuno a casa e mi ha detto che preferisce altri artisti.

Cerco di essere abbastanza deciso col mio percorso così da poter vedere i frutti delle mie ricerche un giorno, come fa Dave Usher per esempio. Fare e continuare a fare, dipingere e continuare a dipingere. E' un concetto che ho imparato facendo Kung Fu (il cui significato è "duro lavoro") in cui se chiedi al Sifu (maestro): non ho capito bene questa tecnica! lui di dice: mettiti li e falla finché non l'avrai capita.
Il vero valore di un'opera, nonché il valore più difficile da stimare, è come quest'opera ci fa sentire quando la guardiamo.

HollyFabius

Simpatico esercizio tecnico, ma queste cose non sono Arte.

Sariputra

Citazione di: HollyFabius il 13 Maggio 2017, 16:35:21 PMSimpatico esercizio tecnico, ma queste cose non sono Arte.

Tipica presunzione concettuale di definire cos'è effettivamente l'Arte. Ci sono dei colori, dei pennelli, un uomo e un supporto cos'altro serve?
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Apeiron

Citazione di: Sariputra il 13 Maggio 2017, 16:50:50 PM
Citazione di: HollyFabius il 13 Maggio 2017, 16:35:21 PMSimpatico esercizio tecnico, ma queste cose non sono Arte.
Tipica presunzione concettuale di definire cos'è effettivamente l'Arte. Ci sono dei colori, dei pennelli, un uomo e un supporto cos'altro serve?

Concordo con Sariputra, se ho capito cosa intende  ;)

L'Arte per me è una disposizione dell'animo (o "anima" o "spirito" come volete chiamarlo). Per questo motivo tutto ciò che può suscitare il senso del bello o del sublime è "Arte". Cercare di definirla mi sembra voler limitare anche la propria libertà di sperimentare e apprezzare il bello e il sublime. Se decido "a priori" ad esempio che l'Impressionismo non è arte non apprezzerò nulla delle corrente artistica. Magari se non decido "a priori" cosa è Arte, finisco per apprezzare meglio le cose.

Decidere cosa è arte mi pare una volontà di "dominio" dell'io, che si ritorce alla lunga contro l'io stesso. 
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

HollyFabius

Citazione di: Sariputra il 13 Maggio 2017, 16:50:50 PM
Citazione di: HollyFabius il 13 Maggio 2017, 16:35:21 PMSimpatico esercizio tecnico, ma queste cose non sono Arte.

Tipica presunzione concettuale di definire cos'è effettivamente l'Arte. Ci sono dei colori, dei pennelli, un uomo e un supporto cos'altro serve?
Non è affatto presunzione e nessuno si senta offeso. Però esistono dei limiti a ciò che si deve chiamare Arte, altrimenti siamo tutti Artisti. Basta forse scrivere alcune righe per definirsi poeti? Basta recitare un paio di volte nel teatrino dell'oratorio per definirsi attori?
Il primo confine forte è tra Arte e Artigianato, vi siete mai chiesti quali siano le differenze tra i due termini e perché ha senso che ne esistano due?
Qualunque definizione sensata si voglia dare al concetto di Arte, questa si deve nutrire almeno di una qualche forma di originalità, di una qualche forma di pensiero caratteristico dell'autore o della corrente che lo distingua dalle altre persone. E non parlo dell'Arte che rappresenta un tempo storico e che rimane come memoria per i posteri, parlo dell'Arte che semplicemente vuole rappresentare una identità, una ricerca di un qualche tipo e che arricchisca un minimo l'Arte nel suo complesso.
Non si parla di Arte e Artista neppure di chi, uscito dall'accademia, sappia realizzare delle opere di notevole qualità. Però non voglio fare lunghe disquisizioni ma faccio notare che se qualunque forma espressiva banale viene riconosciuta come Arte stiamo togliendo di importanza all'Arte stessa, stiamo banalizzando l'Arte.

HollyFabius

Citazione di: Apeiron il 13 Maggio 2017, 18:38:35 PM
Concordo con Sariputra, se ho capito cosa intende  ;)

L'Arte per me è una disposizione dell'animo (o "anima" o "spirito" come volete chiamarlo). Per questo motivo tutto ciò che può suscitare il senso del bello o del sublime è "Arte". Cercare di definirla mi sembra voler limitare anche la propria libertà di sperimentare e apprezzare il bello e il sublime. Se decido "a priori" ad esempio che l'Impressionismo non è arte non apprezzerò nulla delle corrente artistica. Magari se non decido "a priori" cosa è Arte, finisco per apprezzare meglio le cose.

Decidere cosa è arte mi pare una volontà di "dominio" dell'io, che si ritorce alla lunga contro l'io stesso.

Questo mi pare un discorso interessante.
Però occorre anche sapere che l'estetica (il senso del bello) non è necessariamente il confine dell'Arte e quindi la tua "disposizione" in realtà lascia fuori dall'Arte molta parte dell'Arte Contemporanea, ovvero tutta quella che ha voluto (o tentato) di allontanarsi dalla pura estetica.
La definizione di Arte cambia nel tempo, cambia nei luoghi, cambia, per ironia della sorte, per definizione.
Esistono però dei semplici criteri per orientarsi nel giudizio (non per includere o escludere qualcosa).
Se io mi metto a fare dei tagli su una tela non divento un mito dell'Arte Contemporanea al pari di Fontana, se mi metto a bruciare delle tele non divento importante come un Burri. Se realizzo qualcosa di già esistente, di già pensato e sviluppato da altri non entro a far parte dell'Arte che ha senso ricordare. Mi pare semplice e lontano da qualsiasi pregiudizio, se ha senso avere una 'Storia' dell'Arte questa si fonda sulla originalità, sulla riconoscibilità, sulla iconicità degli autori che questa storia costruiscono. Il resto va dimenticato. Mi manca ora il tempo di approfondire ma forse alcune cose si chiariscono con qualche semplice riflessione su questi spunti.

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