Puff the Magic Dragon – l’insostenibile leggerezza del ritornar (bambini…)

Aperto da Jean, 17 Ottobre 2018, 22:59:51 PM

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Jean

https://www.youtube.com/watch?v=Vg2RcXC8KSk
 
Puff the Magic Dragon è stata scritta da Peter Yarrow nel 1958 e cantata dal trio nel 1961, durante il loro primo concerto. Il testo della canzone è basata su una poesia dell'amico Leonard Lipton, il quale, a sua volta, sembra essersi ispirato a The Tale Of Custard The Dragon di Frederic Ogden Nash (1902 – 1971). 

Lipton scrisse la poesia a soli 19 anni, quando lui e Yarrow erano ancora compagni di corso alla Cornell University di Ithaca, New York. 
Nella poesia di Lipton, Puff riusciva a trovare un altro bambino con cui giocare, ma nè l'autore nè Yarrow si ricordano esattamente i versi, e il foglio originale della poesia, lasciato distrattamente da Lipton nella macchina da scrivere di Yarrow, è andato perduto.

Quando la canzone divenne famosa, Yarrow accettò di dividere i credits (e quindi i guadagni) della canzone con Lipton (alcuni sostengono che abbia fatto questo spontaneamente, altri che Lipton abbia contattato il vecchio compagno di corso a seguito del primo concerto).

La canzone è molto conosciuta anche a causa delle numerose censure subite, visto che, secondo alcuni critici, conteneva "chiari riferimenti all'uso di stupefacenti" ("Jackie Paper" starebbe per "rolling paper", preparare la canna, "autumn mist" per "allucinogeno" e "Land of Hanah Lee" indicherebbe una cittadina hawaiana nota per le sue coltivazioni di marijuana).

Gli autori hanno sempre smentito questa ipotesi, e, per sottolineare la manifesta stupidità dei censori, cominciarono a suonare, durante i loro concerti, The Star-Spangled Banner, l'inno nazionale americano, soffermandosi alla fine di ogni strofa per spiegare come questa si riferisse in realtà all'uso di droghe.

https://www.fabiosroom.eu/it/canzoni/puff-the-magic-dragon/


... se avete visionato il video di  Peter, Paul and Mary  non vi sarà sfuggito il feeling che riescono a stabilire con il pubblico; usando la perfetta macchina del tempo (dell'arte musicale e umana...) gli spettatori vengono riportati indietro, alla loro infanzia, sì che non son diversi da quel bambino (min. 4.11) che magicamente si ritrova a cantarne le parole, mentre Mary e Paul chiamano il pubblico ad unirsi al coro, muovendo dolcemente le mani quasi ad invitarli a lasciarsi ricatturare dal tempo passato...

 
Tuttavia la canzone a causa di quel foglio dimenticato sulla macchina da scrivere aveva un finale triste, il bambino divenne grande e abbandonò Puff, il compagno d'avventure...
 

... ma si può riparar il destino, avere un'altra chances? O almeno veder le cose da un'altra prospettiva?

Ascoltate qui come finì la storia...

https://www.youtube.com/watch?v=HdmGSB1hjuE

 
un commento pubblico:  What a beautiful ending to a wonderful song. I am an old man now but this song still makes me cry thinking of lost childhood. Now it seems different. Childhoods are simply passed on to the next . Thank you for posting this video .

Che bel finale per una canzone meravigliosa. Sono un vecchio adesso ma questa canzone mi fa ancora piangere pensando all'infanzia perduta. Ora sembra diverso. L'infanzia viene semplicemente passata alla (generazione) successiva. Grazie per aver pubblicato questo video .

https://www.youtube.com/watch?v=z4KYsaDYrUg



Peter, Paul and Mary (per me) il miglior trio canoro.
https://www.youtube.com/watch?v=ZgXNVA9ngx8
https://www.youtube.com/watch?v=ADN1lLEp3H0


un cordiale saluto

Jean

Jean

Ciao Lou,

avevo fatto a tempo a vedere il video sulla canzone che hai postato 

(https://www.youtube.com/watch?v=IlRrb5LOnM4

prima che venisse rimosso, forse perché mancante di un commento... beh, un po' mi dispiace, sei stata l'unica persona che ha risposto all'insostenibile leggerezza del ritornar bambini... che si può dir sia la suprema arte... spogliarsi e metter da parte tutte le preziose e complesse architetture del nostro io per ritrovar l'innocenza perduta.

Guardate quante persone (nei commenti su youtube) son state rapite dal magico dragone... sin a piangere per il genitore, il figlio, il compagno... o per se stessi, rispondendo nell'unico modo immediatamente disponibile alla sollecitazione che (condotta dall'arte) è penetrata così in profondità nel loro essere.

Convengo che ci son cose più serie e discorsi più importanti... dar bada a canzoncine per bambini (tutti noi, un tempo...) è solo una perdita del nostro prezioso tempo?
 
Un cordiale saluto
Jean

Lou

Ciao Jean, effettivamente non avevo introdotto il video postato da un commento non pensando alle regole, video che è l'illustrazione ( che trovo ben fatta ) della canzone narrata al modo di libro di favole, favole
immortali  che rendono prezioso ogni tempo, nella nostalgia, il tempo, quello serio e gioioso dei gesti e giochi dell'immaginazione e dell'irrivente desoderio di riuscire a restaurare quello sguardo bambino con il suo stupore, meraviglia e audacia, compagno irrinunciabile.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

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