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libri

Aperto da roberta, 12 Ottobre 2016, 21:37:33 PM

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roberta

il giorno del mio compleanno mi è stato regalato un libro.
il titolo mi ha un po' impaurito, e poi leggendo la quarta di copertina mi son sentita ritratta  ero io. hahahaa paura... 8)
Era la storia d'amore esclusivamente epistolare, che puo' diventare molto intima e profonda ma allo stesso tempo finisce senza un perchè, magari perchè
dall'altra parte qualcosa succede, chissà.

ma volevo riportare la dedica che c'e' all'inizio:
"Quando la parola si farà corpo e il corpo aprirà la bocca e pronuncerà la parola che l'hà creato,
abbraccerò questo corpo e lo adagerò al mio fianco"

Sariputra

#1
Gli amori epistolari !!... Che teneri ricordi suscitano in me. Avevo vent'anni,  o giù di lì, molti più capelli  sulla testa e pantaloni sempre troppo larghi. Conobbi una ragazza dolcissima durante un'esperienza "forte" spirituale ( in realtà me la ricordo come "forte" proprio perchè c'era quella ragazza...) e naturalmente, come tutti gli esseri inadeguati, me ne innamorai profondamente all'istante. Ho sempre avuto questa morbosa , decadente, tendenza al facile innamoramento, così che mi basta che il soggetto della mia devozione incroci il suo sguardo con il mio e...è fatta...sono perduto! E' una questione direi quasi patologica, tanto che non ricordo più nemmeno quante volte mi sono arreso a questo trepidare, al tumulto del cuore ( e dei sensi...devo ammetterlo :-[ ). Il problema però risultava essere dall'altra parte...ché infatti , come non ricordo quanti amori ho sognato, non ricordo neppure qualcuna che abbia sognato il mio... :'(
Questa fanciulla pensò bene di farsi suora di clausura e rinchiudersi in un eremitaggio lontano ( non malignate sul fatto che lo abbia deciso proprio dopo avermi conosciuto!...). Da quel luogo di preghiera e solitudine però...mi inviava con cadenza quasi regolare delle lettere ( devo ammettere che all'epoca provavo una sorta di maligna eccitazione al pensiero della  "delicatezza" della situazione...). In queste scambiavamo riflessioni e considerazioni sulla nuova vita che conduceva. C'era sempre il problema della censura . Ogni lettera che usciva dal monastero doveva passare, ed essere analizzata e verificata nella sua purezza, dalla badessa, una santa donna...molto solerte nel suo lavoro di censore. Allora l'impavida postulante architettò il diabolico piano ( ...Giona non legge questa sezione,vero? Sapete niente?... :-\ ) che riscosse la mia ammirazione. Quelle poche volte che i suoi genitori andavano a trovarla, la ragazza passava a loro le missive e loro pensavano bene di recapitarmele via posta, correttamente senza averle visionate ( penso che in cuor loro sperassero in me per far uscire la loro unica figlia dal convento...). Erano letterine piene di nobili sentimenti, di amore verso Dio, di sicurezza nella scelta effettuata. Spesso erano incorniciate da cuoricini . Maliziosamente osservavo attentamente, con la lente d'ingrandimento, se, all'interno di questi si poteva scorgere, magari, il nome di Sari...ma niente! Solo tanti Gesù, Gesù mio...(Confesso che provavo un'insana gelosia verso questo Gesù). Era una ragazza che aveva delle esperienze mistiche molto particolari...ma non vado oltre per non dare troppi dettagli.
Dopo un anno , in cui ci scambiammo più di una ventina di lettere, ne ricevetti una che mi annunciava l'uscita dal convento...una lettera piena di ringraziamenti e di altri cuoricini ( senza il mio nome!!).
Seppi dai suoi genitori che se n'era andata all'estero, forse al seguito di una carovana di circensi,,, :o
Conservo ancora tutte quelle lettere, tenute raccolte da uno spago di gavetta. Anni fa la mia donna le trovò e volle che le raccontassi tutto...stranamente interessata, ma non del tutto colpita.
Confessò in seguito di aver vissuto un'esperienza simile a quella della ragazza...
Da allora un tarlo mi tormentò per diverso tempo...che fosse stata la...santa donna?...la badessa? ;D ;D ;D ;D ;D
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

roberta

#2
come scrivi bene!

"e naturalmente, come tutti gli esseri inadeguati, me ne innamorai profondamente all'istante. Ho sempre avuto questa morbosa , decadente, tendenza al facile innamoramento, così che mi basta che il soggetto della mia devozione incroci il suo sguardo con il mio e...è fatta...sono perduto!"

leggendoti mi ritrovo specialmente in questa frase. [anche io mi innamoro all'istante, e divento rossa, invecchiando pensavo migliorare invece mi scopro quasi peggiorata  ::)

Jean

Che bella coincidenza, Sari racconta la sua relazione epistolare e tu citi il romanzo di Grossman imperniato su un'analoga situazione...

... i fili della trama dell'universo a volte s'accavallano e risplendono per un attimo... magari su una pagina del libro visite dell'Hotel Logos...    


 
Che tu sia il mio coltello,
più non temo il cuor che crolla
se alfin smetto il mio fardello.
Poi l'amor sarà la colla.