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L'albero degli uccelli!

Aperto da Eutidemo, 17 Gennaio 2023, 11:22:24 AM

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Eutidemo

La "Fonte dell'Abbondanza" è un'antica fontana pubblica situata nel centro storico di Massa Marittima; sopra la quale venne realizzato successivamente un grande magazzino, poi denominato  "Palazzo dell'Abbondanza".
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Secondo una leggenda locale, il vescovo che aveva ordinato la costruzione della fontana (il cui nome rimane sconosciuto), era un ammiratore del famoso affresco raffigurante un "Albero con Uccelli", dipinto sulla lastra orientale  della Tomba 21, nell'area archeologica di Paestum dei primi decenni del IV secolo a.C.
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Per cui il vescovo ordinò ad un pittore (il cui nome pure rimane sconosciuto) di riprodurre un "Albero con Uccelli" anche sopra la "Fonte dell'Abbondanza"; ispirato all'originale della tomba, però di dimensioni molto più grandi.
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Il vescovo non ne rimase soddisfatto, perchè il pittore di uccelli ne aveva dipinti solo due (neri, come nell'originale); e, quindi, gli ordinò di dipingerne altri.
Però il pittore aveva esaurito la tinta nera, che, all'epoca era costosisissima; per cui ne aggiunse solo altri tre, ma un po' più sbiaditi rispetto ai primi due.
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Il vescovo non risultò ancora soddisfatto, perchè, secondo lui, gli uccelli dovevano trovarsi in gran quantità anche tre le fronde.
Però il pittore:
- aveva quasi del tutto esaurito il colore nero;
- non trovava spazi sufficienti per inserirli nelle fronde già disegnate.
Per cui, borbottando tra di sè "ma quanti cxxxx va cercando 'sto prete!", e ben sapendo che il vescovo era un grande estimatore di "uccelli", anche se di diverso tipo, riempì le fronde di "uccelli" anche di tale differente genere.
Come si può notare dal seguente ingrandimento.
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Questa volta il vescovo, tutto contento, non ebbe niente da ridire; e, quindi, l'affresco è ancora lì, così com'è!
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Ovviamente, anche se possibilissima, la "leggenda" di cui sopra è soltanto una mia scherzosa ipotesi del cxxxx! :D
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Parlando più seriamente, invece, le ipotesi più accreditate sono due:
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1)
I ben venticinque falli maschili appesi all'albero, sotto al quale due donne si accapigliano per contendersene uno caduto, aveva una funzione "apotropaica".
Ovvero:
a)
Di buon augurio per i raccolti affinché fossero sempre abbondanti.
b)
Allo stesso tempo, però, doveva scansare la malaugurata possibilità di ricorrere alle scorte del magazzino; e quindi gli organi maschili a simbolo di fertilità e abbondanza ed i corvi neri ad insidiare i preziosi frutti (nel mentre figure femminili tentano di cogliere i "frutti" e si accapigliano per strapparli una all'altra).
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2)
L'esperto di arte toscana medievale George Ferzoco, invece, ricorda che all'epoca dell'affresco (XIII – XIV sec.) in Toscana circolavano leggende di streghe che tagliavano il pene agli uomini per metterli nei nidi di uccelli (tanto sempre "uccelli" erano); per cui, almeno secondo Ferzoco, sono streghe le donne rappresentate sotto l'albero.
Delle quali:
- una sembrerebbe raffigurata proprio nell'atto di aggiungere un fallo all'albero;
- le altre sulla destra si starebbero masturbando.
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Ci sarebbero anche interpretazioni politiche, relative al contrasto tra Guelfi e Ghibellini; sulle quali sorvolo, perchè bisognerebbe risalire alla data precisa di realizzazione, e, cioè, a chi governava la città all'epoca.
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CONCLUSIONE PERSONALE
Al di là delle varie teorie al riguardo, più o meno fantasiose, comunque l'affresco in questione dimostra inequivocabilmente due cose:
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PRIMO
Nel medioevo gli europei non erano affatto "sessuofobi" come generalmente si crede, ma avevano una visione molto liberale e "libertina" del sesso; ed invero, raffigurazioni del genere, oggi, verrebbero proibite su qualsiasi fontana pubblica (e vengono subito cancellate se qualcuno ce le disegna di sua iniziativa).
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SECONDO
La "sessuofobia", probabilmente, cominciò a prendere piede soltanto dopo la Riforma e la Controriforma; per durare sino al 1968 (e, in una certa misura, anche oltre).
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