Menu principale

Galatea e Aci

Aperto da doxa, 12 Novembre 2020, 09:53:52 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

doxa

Galatea e Aci, due personaggi della mitologia greca che evocano il Mar Ionio, le falde dell'Etna, nove toponimi nel catanese, ma anche Roma e la Villa Farnesina dove è raffigurato in affresco parietale il mito ovidiano.



Roma, Villa Farnesina.  In questo edificio c'è l'affresco raffaellesco "Trionfo di Galatea".

La dimora fu costruita dal 1506 al 1512  su progetto dell'architetto e pittore Baldassarre Peruzzi per il ricchissimo banchiere senese  Agostino Chigi.

All'epoca il complesso edilizio era denominato "Villa Chigi".

Con la morte del banchiere, nel 1520, la villa decadde e venne depauperata degli arredi e delle opere d'arte. Nel  1580 fu acquistata dal cardinale Alessandro Farnese e fu denominata "Villa Farnesina".



Il giardino all'italiana che completava la villa è stato molto alterato nel tempo.

Nel  1884 l'apertura del  Lungotevere comportò la distruzione di una parte dei giardini e della loggia sul fiume.

Dal  1927 l'edificio appartiene allo Stato italiano, che l'ha fatto restaurare. E' sede dell'Acccademia Nazionale dei Lincei, ma è visitabile.



La loggia serviva da palcoscenico per le feste e le rappresentazioni teatrali organizzate dal proprietario.
Per la decorazione interna Agostino Chigi chiamò i migliori artisti del tempo per eseguire negli spazi interni cicli di  affreschi.


Una delle sale contigue alla loggia è la "Sala di Galatea", con archi aperti sul giardino, che vennero chiusi nel  1650.
La sala deve il nome all'affresco di Raffaello Sanzio, che dipinse il "Trionfo di Galatea"







Roma, Villa Farnesina, "Sala di Galatea", nel riquadro sulla sinistra, sopra la porta d'ingresso, è raffigurato Polifemo, dipinto dal pittore veneziano Sebastiano del Piombo (1512 – 1513); invece sulla destra è rappresentato il "Trionfo di Galatea", la bella ninfa fu raffigurata nel 1512 circa da Raffaello circondata da tritoni, nereidi e amorini.



Sebastiano del Piombo, "Polifemo", Sala di Galatea
Il pittore raffigurò Polifemo nudo;  in seguito, per "decenza", parte del suo corpo  fu coperto con una specie di  body clothes di tonalità azzurra.


"Trionfo di Galatea"


Questo dipinto fu ispirato da un episodio nelle "Metamorfosi" di Ovidio.

L'affresco parietale mostra la bella ninfa Galatea fra tritoni, nereidi e amorini. La giovane è su una conchiglia che funge da  cocchio tirato da due delfini.

In alto, tre eroti con archi e frecce stanno per lanciare i dardi amorosi contro di lei. Un quarto putto, quasi nascosto da una nuvola,  tiene un fascio di frecce.



La scena si svolge in mare: Galatea è  l'unico personaggio in piedi.  indossa una veste rossa, gonfiata dal vento, simile a una vela; ha le braccia tese in avanti,  le sue mani sorreggono le briglie  che comandano due delfini che trainano sull'acqua il fantastico cocchio a forma di conchiglia, guidato dal putto alato Palemone. 

Guardando il dipinto,  sulla destra ci sono due suonatori, di cui uno è un  tritone;  sulla sinistra  è raffigurata una nereide col braccio destro sollevato mentre tenta di sottrarsi all'amplesso  di un tritone. 

segue

doxa

/2

Il mito narra che Galatea  era innamorata del giovane  pastore Aci, ma della ninfa  era "invaghito" anche il ciclope Polifemo. 

Un giorno  il ciclope sorprese insieme i due giovani amanti.  Il geloso Polifemo, adirato,  lanciò  un  macigno contro Aci, uccidendolo.

Il dio Poseidone, commosso dal dolore di Galatea trasformò il sangue del ragazzo in un corso d'acqua, che venne chiamato Aci: scendeva dall'Etna e giungeva al mare.  Oggi scorre sotterraneo nei pressi di Acireale.

In provincia di Catania, alle falde  vulcano nove toponimi  ricordano il mito: Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Platani (frazione di Acireale)  Aci San Filippo (frazione di Aci Catena) Aci Sant'Antonio, Aci Santa Lucia (quartiere di Aci Catena), Aci Trezza (frazione di Aci Castello).

Ad Acireale, nella Villa Belvedere, c'è un gruppo scultoreo che raffigura  Galatea disperata vicino al corpo di Aci.


Rosario Anastasi, "Aci e Galatea", Villa Belvedere, Acireale. La ragazza col braccio destro sollevato inveisce contro Polifemo che ha ucciso Aci.


Acireale, ingresso principale di Villa Belvedere, dalla quale si può scorgere Taormina e la  montagna dell'Etna.



Antoine-Jean Gros, "Aci e Galatea",  1833, Chrysler Museum of Art, Norfolk, Virginia
I due giovani amanti si nascondono in una grotta per fuggire da Polifemo, che si vede su uno sperone roccioso al di fuori della spelonca.  Alcune ninfe, compagne di Galatea,  sono nel mare.