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Conversione di Saulo

Aperto da doxa, 17 Aprile 2023, 21:20:23 PM

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doxa

L'apostolo Paolo in una lettera indirizzata ai cristiani residenti a Filippi (attuale Kavala, in Macedonia), narra la sua vicenda, accaduta mentre percorreva la strada per Damasco, ed usa il verbo greco katelémften (= fui afferrato, conquistato) da Cristo (3,12).

 In altri passi del suo epistolario allude alla divisione tra un "prima" e un "poi", linea di demarcazione tra il Saulo persecutore e Paolo apostolo di Cristo.
 
 Nella prima lettera ai Corinzi Paolo chiede con una domanda retorica: "Non ho io visto Gesù, il Signore?" (1Cor 9,1) e conferma: "Ultimo fra tutti apparve anche a me" (1Cor 15, 8).
 
 Per saperne di più di ciò che accadde su quella strada per Damasco dobbiamo leggere gli Atti degli Apostoli, scritti da Luca, che per un periodo fu con Paolo nei suoi viaggi missionari.
 
 In quel testo l'evangelista per tre volte narra la conversione che fece di Paolo un missionario di quella "setta" cristiana, che egli in precedenza voleva contrastare fin nel territorio della Siria.
 
 La prima narrazione è nel capitolo 9 degli Atti degli Apostoli: l'incontro di Paolo con Gesù e poi con un membro della comunità cristiana di Damasco di nome Anania, che non solo gli va incontro accogliendolo come un fratello, ma che lo libera anche dalla cecità causata dal bagliore della visione, che Luca così descrive: "All'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Rispose: Chi sei, o Signore? E la voce: Io sono Gesù, che tu perseguiti!" (Lc 9,3-5).
 
 Questa frase evidenzia che Saulo non cadde da cavallo, come invece fanno immaginare i dipinti dedicati a quell'evento (ad esempio quello celebre di Caravaggio nella chiesa Santa Maria del Popolo a Roma), ma di una folgorazione che lo fa inciampare e cadere a terra.


 

Michelangelo Merisi, detto il "Caravaggio", Conversione di San Paolo (particolare), dipinto a olio su tela, Cappella Cerasi nella basilica di Santa Maria del Popolo, Roma
 
 La Cappella Cerasi è a fianco del presbiterio. Ma chi era Cerasi ? Il tesoriere del pontefice Clemente VIII. Fu quel Cerasi nel 1600 a commissionare due dipinti a Caravaggio: la "Crocifissione di Pietro" e la Conversione di Paolo". Questa fu realizzata dall'artista nel 1601: l'immaginaria scena si svolge sulla strada per Damasco. Saulo (è il nome ebraico dell'apostolo prima della sua conversione) stava andando in quella città per far incarcerare i discepoli di Gesù.
 
 
3 "E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4 e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». 5 Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! 6 Adesso alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». 7 Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. 8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, 9 dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda" (At 9, 3 – 9).
 
 Nel dipinto di Caravaggio Paolo è riverso a terra con le braccia spalancate, mentre ode la voce di Gesù Cristo che gli appare nella forma di luce folgorante.
 
 Il palafreniere regge le briglie di un cavallo nell'atto di alzare la zampa anteriore destra per non calpestare Saulo.
 
 E' il momento della conversione di Paolo, descritto negli Atti degli Apostoli (Atti 26, 12 – 18).
 
 L'audacia di Caravaggio è stata quella di far invadere la tela dal cavallo (non citato negli Atti degli Apostoli), trasformando la veduta quasi in un incidente di scuderia che preoccupa il palafreniere.
 
 segue

doxa


Caravaggio, "Conversione di San Paolo (particolare), 1601

Il cardinale Gianfranco Ravasi sulla rivista cristiana "Jesus" dello scorso mese di gennaio ha scritto: "E' significativa una nota apparentemente marginale ma forse allusiva: Saulo rimane accecato per tre giorni (9,9) e quando viene battezzato si dice che i suoi occhi si illuminano ed egli 'si alza': il verbo greco anastàs, l'"alzarsi", è lo stesso che viene usato nel Nuovo Testamento per la risurrezione di Cristo. Ai tre giorni oscuri del sepolcro subentra il levarsi luminoso della risurrezione-rinascita: non si dimentichi che nella Lettera ai Romani Paolo descrive il battesimo in modo analogo, secondo lo schema della 'sepoltura-risurrezione' di Cristo (6,3-9).

Ai cristiani di Corinto Paolo evidenzia che Cristo, dopo le apparizioni pasquali alle pie donne e ai discepoli, "apparve anche a me".

Comunque, il racconto di questa esperienza è negli Atti degli Apostoli, scritti dall'evangelista Luca. Per tre volte è narrato l'evento della conversione del persecutore Saulo nell'apostolo Paolo.

La prima relazione è nel capitolo 9. Luca presenta quel momento come una visione: mentre Saulo sta recandosi a Damasco per arrestare i discepoli della nuova setta cristiana, "all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: 'Saulo, Saulo, perché mi perseguiti ?' Rispose: 'Chi sei, o Signore ?' E la voce: 'Io sono Gesù, che tu perseguiti' " (At 9, 3 – 5).

In questo racconto è evidente che non c'è la caduta da cavallo ma di una folgorazione che acceca Saulo per tre giorni
 (At 9, 9).

Quell'evento induce Saulo a cambiare nome in Paolo.

Il secondo resoconto dell'incontro col Risorto è nel capitolo 22 degli Atti.

La narrazione è in prima persona. Siamo nel tempio di Gerusalemme e Paolo sta per essere linciato dai suoi correligionari. Ma il comandante della coorte romana di stanza in quell'area lo sottrae alla folla e lo conduce nella fortezza Antonia (sede del governatore imperiale), ove gli concede di parlare alla folla a lui ostile, rievocando la storia della sua conversione al cristianesimo.

Mentre nel primo racconto solo Paolo fu il destinatario della visione divina, i suoi compagni "Sentivano la voce, ma non vedevano nessuno" (At 9, 7), nel secondo, anche i suoi compagni di viaggio "videro la luce, pur non udendo la voce di colui che mi parlava".

Quindi per Paolo fu un'esperienza personale e interiore. Alcuni critici definiscono quell'esperienza un'allucinazione.

In realtà, la menzione dei personaggi coinvolti (anche con nomi propri, come Giuda che ospita Paolo a Damasco nella sua casa sulla "via Dritta" o come il citato Anania) attesta il realismo dell'evento.

La terza testimonianza conferma quell'evento.

L'apostolo è agli arresti presso il governatore romano Festo nella città di Cesarea Marittima, la residenza degli alti funzionari imperiali in Palestina (qui si svolge anche la vicenda del centurione Cornelio, descritta nel capitolo 10). In visita ufficiale in quella città costiera si presenta la coppia principesca di Agrippa II, discendente del re Erode, e di sua sorella Berenice che era anche la sua compagna incestuosa.
Ebbene, Paolo davanti a loro – in attesa di essere trasferito a Roma per il processo d'appello da lui richiesto come cittadino romano – ripete la storia della sua conversione al cristianesimo (At 26, 12 – 23).

La sostanza dell'evento è sempre la stessa, ma appaiono anche alcune variazioni e novità.

Non è citato Anania; a terra oltre a Saulo cadono pure i suoi compagni di viaggio verso Damasco; Cristo cita un proverbio greco, attestato anche dagli scrittori Euripide e Pindaro, che è però detto, secondo l'affermazione dell'apostolo Paolo, in lingua ebraica: "Duro è per te recalcitrare contro il pungolo" ( At 26,14). Questo detto è desunto dal mondo agricolo: il contadino stimola l'animale da soma con un bastone chiodato in punta.

Comunque in questo racconto le parole di Cristo vanno oltre e delineano la futura missione dell'apostolo Paolo, "ministro e testimone": quella di «aprire gli occhi (a ebrei e pagani, proprio come era accaduto allo stesso Paolo) perché passino dalle tenebre alla luce, dal potere di Satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e l'eredità» della salvezza (26,18). Sono queste le ultime parole di Cristo, negli Atti degli Apostoli, come suggello alla storia di un convertito, che per tutta la sua vita e con tutta la sua stessa esistenza ripeterà le prime parole di Gesù citate dai Vangeli: "Convertitevi e credete! (Marco 1,15).

bobmax

Citazione di: doxa il 17 Aprile 2023, 21:20:23 PM8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla

Una ipotesi suggestiva è che più che non vedere nulla, in quel momento Saulo vide "il Nulla".
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

baylham

#3
Strana concezione di testimonianza, si tratta di ricostruzioni di terza o quarta mano, come minimo. Le variazioni sul tema sono divertenti, sono chiari indizi che i fatti sono ricostruzioni della memoria.
Trovo interessante, essenziale, chiedermi, chiedere chi è il testimone dei fatti narrati nei testi, soprattutto in quelli religiosi.



Pensarbene

#4
La schizofrenia inizia con momenti di benessere e flash luminosi che i pazienti descrivono come illuminazioni.
Un attacco schizofrenico dovuto a sensi di colpa e a stress da "anticristiani omicidi" sarebbe esattamente quello che Saulo soffrì sulla via di Damasco.
Ezechiele dal canto suo,vide cose dell'altro mondo ma lui era in stato di "arresto in esilio",non era certo felice e in uno stato d'animo allegro:una visione maniacale e superluminosa non è da escludere.
Elia rapito su un carro di fuoco...molti passaggi dell'Apocalisse di san Giovanni...
le estasi e le visioni di santi,le esperienze sciamaniche  l'uso dell'Amanita Muscaria nella cultura umana:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://groups.google.com/g/it.cultura.religioni/c/mKEKFce9I54&ved=2ahUKEwjiq9j_krj-AhUwg_0HHRp1DwUQFnoECBYQAQ&usg=AOvVaw32XkfHNkW-vZqwAmxUaEry
ii
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.farmacista33.it/storia-e-antropologia-dellagarico-muscario/fitoterapia/news--59867.html&ved=2ahUKEwjiq9j_krj-AhUwg_0HHRp1DwUQFnoECCIQAQ&usg=AOvVaw0uph7Yz-jLilcctI4my1tM

Nel cervello umano ci sono i recettori del cannabinolo,non potrebbero esserci se i nostri antichissimi e meno antichissimi antenati non ne avessero fatto uso quotidiano fino a fissarne i recettori nell''ambito dell' endorfinica
cerebrale!
La storia della cultura umana  artistica, religiosa,spirituale,esoterica und so weiter, è ANCHE storia di droghe,stupefacenti, allucinogeni ,follia e qui pro quo biochimico elettrici cerebrali.
Bisogna dirlo:la specie umana è il risultato di razze DNA compatibili e esperienze di ogni genere,una "specie" da prendere con le molle e ignorare in molti dei suoi aspetti ,specie i peggiori.



taurus

Citazione di: baylham il 19 Aprile 2023, 09:52:01 AMTrovo interessante, essenziale, chiedermi, chiedere chi è il testimone dei fatti narrati nei testi, soprattutto in quelli religiosi.


Chi fu testimone di quei fatti ??

NESSUNO  !!

taurus

Citazione di: Pensarbene il 20 Aprile 2023, 11:37:17 AMUn attacco schizofrenico dovuto a sensi di colpa e a stress da "anticristiani omicidi" sarebbe esattamente quello che Saulo soffrì sulla via di Damasco.

Hai per caso letto il testo di P. Rodriguez, direttore della clinica madrilena per pazienti che soffrono forti crisi epilettiche e/o gravissime patologie mentali ? 

Nel suo capitolo:
- Paolo, l' ebreo avventizio che fondo' il cristianesimo a misura dei suoi deliri mistici e delle sue frustrazioni personali ! 
(Editori Riuniti).

Egli, in quanto esperto di gravi malati mentali descrive la diagnosi cosi' come le nefaste conseguenze DOPO le varie crisi.. di questi poveretti.

In particolare il ruolo determinante che ha il sole cocente su questi pazienti !
Esso infatti aggrava la loro situazione _ da qui quelle crisi che conosciamo (occhi stralunati, copiosa bava in bocca, emissione di rantoli..ecc..eccc..)

Infatti proprio l' autore di Atti riporta: "verso mezzogiorno".. eccc.. fino a cadere per terra e battere la testa !! eccc..e.ccc...

Dopo la crisi, continua Rodriguez, il paziente è spossato....e soprattutto abbattuto per i suoi sensi di colpa (!). Infatti il misogino tarsiota partecipo' all' uccisione di Stefano..ecc..eccc...             

un testo questo di Rodriguez che potrebbe contribuire a comprendere quell' invasato e le sue frequenti "gravi crisi" (sedicenti) mistiche.. come quelle strane Visioni del 2.o Adam che lo esortava a continuare a diffondere questa storiella dell' apparizioni del RI-tornato vivente (seppur pneumatico..).

Grave è pero' che quelle sue supposte e "strane visioni"  lo hanno convinto di essere il legislatore della nuova religione.. quella che ha pesantemente (e negativamente) condizionato la storia.. per Troppi secoli !

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Pensarbene

#7
mah...la storia è piena di Leaders con problemi mentali più o meno evidenti! Parafrasando Marx io dico:"la storia è storia di psicosomatiche patologiche travestite, spesso, di buone intenzioni "
Io amo la "gente comune", cioè il 95% degli esseri umani che segue la storia quel tanto che basta per non esserne feriti o uccisi uscendone ,ogni tanto, con qualcosa di meglio di quanto c'era prima!
Il primo leader dell'umanità fu un tizio che ascoltando il suggerimento di "ignoti Dei" decise di essere più ok degli altri avendo quindi il "dovere" prima che il diritto, di comandarli!
La leadership umana ha questa caratteristica sconosciuta agli animali:
la pazzia!
Infatti, immaginate il piccolo gruppo umano originario di cacciatori raccoglitori nomadi: se ci fosse stato un leader,sarebbe stato paradossalmente il più servizievole di tutti,un factotum governante!
Questa sarebbe stata la leadership più  logica e utile forse anche condivisa.
Al di là di questo, non vedo alcuna altra possibilità se non quella descritta all'inizio.
Dal momento che essa è stata quasi sempre così,viene da pensare che  essa sia stata istigata  insegnata e premiata da qualcuno che aveva interesse a mettere sotto gli esseri umani anche indirettamente tramite  loro stessi!
Questo non solo in campo religioso ma in ogni ambito significativo della vita umana:la storia conferma alla grande quello che dico e l'attualità anche!