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"Madonna del bastone"

Aperto da doxa, 20 Aprile 2020, 09:44:46 AM

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Nella tipologia "Madonna del Soccorso" una variante interessante la raffigura mentre impugna un nodoso bastone per proteggere un bimbo dalle insidie del diavolo. Questa variante fu diffusa dagli Agostiniani per far comprendere ai fedeli il potere di Dio sulle "forze del Male", con la mediazione e l'intercessione della SS. Madre per la tutela dei piccoli.

Uno dei numerosi esempi è la "Madonna di Morrovalle"

                 
La Madonna scaccia il diavolo che tenta di impossessarsi di un bambino.

Dipinto del XVI secolo attribuito a Baldo De' Serofini, della scuola pittorica di Bernardino Mariotto (1478 – 1566); Morrovalle (Mc): pinacoteca nel museo civico.

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Nella stessa variante della "Madonna col bastone" è compresa  l'immagine della "Madonna del manganello", ideata in epoca fascista e diffusa durante quel ventennio in varie chiese calabresi nelle zone di Vibo Valentia e Lamezia Terme.

Nella mano destra la Madonna anziché il bastone impugnava il manganello.




Questa icona, realizzata in forma di statua in cartapesta e raffigurata in"santini", anche se non ebbe l'approvazione ecclesiastica fu diffusa negli anni '30 dello scorso secolo nell'ambito dello "spirito di collaborazione clerico-fascista".


Gli organi di partito la elessero "patrona degli  squadristi"  poi  "protettrice dei fascisti".

Nelle zone predette la venerazione verso tale icona finì dopo la caduta del fascismo.

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Anticipazione della "Madonna del manganello" è il noto pannello realizzato nel 1927 in ceramica dipinta che rappresenta la "Madonna del fascio".

cliccare sull'immagine per ingrandirla
   

                   
Il pannello di ceramica è formato da 398 piastrelle e misura mt 3,10 x 2,60. Fu realizzato in Portogallo dal marchigiano Leopoldo Battistini con la tecnica dell'azulejo lusitano.

Questo dipinto evoca i modelli iconografici del Rinascimento italiano.

Nella parte bassa dell'immagine  c'è  una coppia di angeli che offre un fascio littorio alla Madonna in trono con Bambino, contornata da angeli musicanti.


Nella parte alta la titolazione: "Madonna del Fascio".

L'opera fu presentata nel 1927 all'Esposizione internazionale di Milano, poi donata a Benito Mussolini, che la fece  trasferire Roma, in Palazzo Braschi, prospiciente piazza Navona, successivamente fu inviata a Predappio nell'asilo e oratorio di Santa Rosa.

Alla caduta del fascismo, la Madonna del fascio, come altri simboli del passato regime, rischiò di essere distrutta, ma la devozione delle suore riuscì a salvarla.

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