Il senso del viaggio.

Aperto da Freedom, 06 Agosto 2016, 22:25:53 PM

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Freedom

Non ho mai scritto su questa sezione poiché oggi, a mio modesto avviso, si è un po' perso il senso del viaggio per come lo intendo io.

Arricchimento, avventura, cambiamento, scoperta.

Queste le parole guida che mi hanno sempre ispirato e guidato. Oltre ad una spiccata attitudine naturale.

Oggi, ahimè, vedo una grande industria del viaggio che ha colonizzato ogni centimetro del pianeta e ha reso tutto così.......come dire.......incasellato....peggio che andare a lavorare! :-[

E', naturalmente, anche colpa mia: poco tempo, una famiglia impegnativa e........l'età non aiuta!  :'(

E così, attualmente, il senso del viaggio, per me, è riposo.

Ho sbagliato qualcheccosa? :)
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Dora

I viaggi
Ognuno ha il proprio modo di viaggiare questo è certo.
Con il viaggio si conosce, ci si emoziona, si scopre, si assaggia, si confronta e ci si confronta.
È un "apri-mente" potentissimo. È fonte di idee, di ragionamenti, di novità.

Il semplice viaggiatore-turista si accontenta di vedere luoghi e opere d'arte facendosi dire, nella maggior parte dei casi, da una guida cosa è interessante, sorprendente e significativo e cosa no. Ha quindi un ruolo più passivo.
Il viaggiatore-esploratore esce dai percorsi dei tour e scopre quel paese con il proprio intuito, cerca gli angoli meno turistici che lo fanno entrare in contatto con gli usi e costumi di quel popolo. Cerca nella quotidianità differenze e spunti, cerca di capire un popolo e di trovare le origini del suo comportamento nella sua storia insomma è anche un po' antropologo.
Il viaggiatore-solutore si affaccia in quel diverso mondo alla ricerca di soluzioni utili nel proprio, confronta gli oggetti della quotidianità tra popolo e popolo, tra passato e presente, i mezzi di trasporto, le costruzioni, le apparecchiature. Tutto.
Il viaggiatore documentatore "deve" fare una foto ad ogni cosa che vede e appuntare sul taccuino situazioni, impressioni, emozioni, riflessioni e magari fare anche un disegno di ciò che vede. Con questo atteggiamento avrà nel futuro a sua disposizione un portale, ricco di elementi, che gli permetterà di riaccedere a quei momenti come se si trovasse lì.
E c'è il viaggiatore che viaggia assumendo l'atteggiamento un po' dell'uno e un po' dell'altro...
Poi c'è il viaggiatore che è arrivato in un paese ma potrebbe essere ovunque perchè che sia a Parigi, Londra o Tokyo passa comunque la maggior parte del suo tempo dividendolo fra il solarium e la piscina dell'hotel, piuttosto che tra la palestra e sala TV e fa acquisti nei negozi della stessa catena in cui compra quando è nel suo paese.

Si viaggia anche per riposarsi, per stare con le persone che ci accompagnano, per dividere con loro quell'esperienza, per costruire insieme dei ricordi e fare mille foto che un giorno ci aiuteranno a ritornare anche per pochi attimi in quell'atmosfera.

Si viaggia per fuggire e per sfuggire. Ma se si fugge da se stessi conviene stare a casa. Se si fugge dalla propria realtà si può trovare sollievo in un angolo di mondo con regole e stile di vita diverso dal proprio ma le nostre origini ci seguono contaminando inevitabilmente l'esperienza di vita in quel paese. C'è infatti un approccio condizionato alla realtà di un posto nuovo, l'uomo che vi arriva lo interpreta secondo gli schemi cui è abituato. Comunque anche se in un primo tempo le ignora ci sono delle cose di cui sentirà la mancanza perchè fanno parte del suo patrimonio di abitudini a cui è difficile rinunciare.

Ma si viaggia anche con il pensiero, si vola seguendo un'idea, si nuota nei ragionamenti, si scava alla ricerca di risposte, si arde di gioia quando si inventa qualcosa; è un bel viaggio quello che ci porta ad avere un'idea.

Si viaggia in un rapporto... è uno splendido viaggio nell'altro quando si comincia a conoscere una persona, si viaggia nella parte di interiorità che questa ci apre, si conoscono splendidi e complessi mondi interiori.

Si viaggia in se stessi ed è un viaggio impegnativo, difficile e di continua scoperta...

Viaggiare è bello ed interessante ed è un'esperienza assolutamente personale.




mchicapp

il vero senso del viaggio è il ritorno a casa
con in valigia vestiti sporchi, depliant, mappe accartocciate e acquisti vari, da tenere o regalare. 

o, magari, forse il senso del viaggio potrebbe essere il selfie inviato in whatsap con la tour effeil sullo sfondo, molto più efficace della foto con i piccioni in piazza s. marco. il senso del viaggio come un 'ci sono stato pure io' forse è ancora valido. 

o forse       https://www.youtube.com/watch?v=3wHLyvzYKiM

Jean

Citazione di: Freedom il 06 Agosto 2016, 22:25:53 PM
Non ho mai scritto su questa sezione poiché oggi, a mio modesto avviso, si è un po' perso il senso del viaggio per come lo intendo io.

Arricchimento, avventura, cambiamento, scoperta.

Queste le parole guida che mi hanno sempre ispirato e guidato. Oltre ad una spiccata attitudine naturale.

Oggi, ahimè, vedo una grande industria del viaggio che ha colonizzato ogni centimetro del pianeta e ha reso tutto così.......come dire.......incasellato....peggio che andare a lavorare! :-[

E', naturalmente, anche colpa mia: poco tempo, una famiglia impegnativa e........l'età non aiuta!  :'(

E così, attualmente, il senso del viaggio, per me, è riposo.

Ho sbagliato qualcheccosa? :)

Arricchimento, Avventura, Cambiamento, Scoperta
A,A,C,S
CASA
 
Come vedi è implicito nel viaggio
Il ritornar a casa

Molti si son fermati
O non son neppur partiti

Ma per quelli che si son mossi
Che hanno iniziato il viaggio

Verrà il tempo
Sorgerà il ricordo

E qualcosa chiamerà  
Donde venirono

Difficile resistere...
Al ricordo...

Del profumo dei tigli in fiore
Or che siamo in maggio

A breve tutta l'aria ne sarà pervasa
Nulla è più potente

Del profumo dei tigli in fiore
Del ricordo di una carezza... di un bacio

Dove tutto accadde
Era casa tua

Molti son scappati
O son stati scacciati

Dalle loro case
Dalle loro speranze
Dai loro sogni
Dalla loro dignità
Dal mondo

Ma il loro non sarà un viaggio
Se non avranno

Almeno nel cuore
La possibilità di ritornare

A casa

E riposare

Per sempre

Felici

D'aver vissuto.


 
J4Y

iano

Citazione di: Freedom il 06 Agosto 2016, 22:25:53 PM
Non ho mai scritto su questa sezione poiché oggi, a mio modesto avviso, si è un po' perso il senso del viaggio per come lo intendo io.

Arricchimento, avventura, cambiamento, scoperta.

Queste le parole guida che mi hanno sempre ispirato e guidato. Oltre ad una spiccata attitudine naturale.

Oggi, ahimè, vedo una grande industria del viaggio che ha colonizzato ogni centimetro del pianeta e ha reso tutto così.......come dire.......incasellato....peggio che andare a lavorare! :-[

E', naturalmente, anche colpa mia: poco tempo, una famiglia impegnativa e........l'età non aiuta!  :'(

E così, attualmente, il senso del viaggio, per me, è riposo.

Ho sbagliato qualcheccosa? :)

Non hai sbagliato niente.
Controlla solo il colesterolo e ....tieniti forte....perché al prossimo viaggio che prima o poi farai.avrai triste conferma che l'Italia è sempre più un villaggio turistico.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Freedom

Il ritorno a casa? Sì certo ma.......non mi pare sufficiente. E temo che Iano abbia detto una verità che ogni giorno si fa più onnipervadente.......oramai tutto il mondo è.........no non paese bensì catena economica. In tutti i sensi. Catene di negozi di abbigliamento, alimentari, alberghiere, etc.

Una concentrazione pazzesca. Aveva ragione chi affermava che le multinazionali controllano, millimetricamente, il mondo. Il paradigma McDonalds ha vinto in tutto il pianeta. E puoi tranquillamente mangiare le stesse cose a Tokyo, a Roma e a New York. E dormire e vestire nello stesso modo. Le uniche cose diverse sono la storia di ogni Paese. Ma è talmente turisticizzata che preferisco studiarmela sui libri. E' un incontro più autentico.

A me piace spaparanzarmi al mare (mi piacciono i colori dell'acqua dunque isole!) e camminare in montagna. Solo Dolomiti però. Le amo immensamente. Val Gardena per essere preciso.

Sono vecchio? A me sembra solo realistico.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

InVerno

Citazione di: Freedom il 05 Maggio 2018, 18:38:11 PM
Il ritorno a casa? Sì certo ma.......non mi pare sufficiente. E temo che Iano abbia detto una verità che ogni giorno si fa più onnipervadente.......oramai tutto il mondo è.........no non paese bensì catena economica. In tutti i sensi. Catene di negozi di abbigliamento, alimentari, alberghiere, etc.

Una concentrazione pazzesca. Aveva ragione chi affermava che le multinazionali controllano, millimetricamente, il mondo. Il paradigma McDonalds ha vinto in tutto il pianeta. E puoi tranquillamente mangiare le stesse cose a Tokyo, a Roma e a New York. E dormire e vestire nello stesso modo. Le uniche cose diverse sono la storia di ogni Paese. Ma è talmente turisticizzata che preferisco studiarmela sui libri. E' un incontro più autentico.

A me piace spaparanzarmi al mare (mi piacciono i colori dell'acqua dunque isole!) e camminare in montagna. Solo Dolomiti però. Le amo immensamente. Val Gardena per essere preciso.

Sono vecchio? A me sembra solo realistico.
A mio parere il tuo ragionamento non è viziato dall'esser vecchio, ma da continuare a intendere il viaggio come una traslazione di posizione (lo si intende dal fatto che valuti diverse mete anzichè percorsi) che è un "vizio" molto più diffuso che il Macdonald. Prima le autostrade, poi gli aerei, hanno fatto intendere che il "viaggio" consista nell'essere nel punto B, come se percorrere una maratona equivalesse a tagliare il traguardo. Il turismo però ha un origine diversa, la parte interessante del "grand tour" era il percorso,la meta spesso sottostava necessità formali (salutare, portare cose etc) ma il "viaggio" è viaggiare, incontrare persone, cercare e trovare,adattarsi alle situazioni, rimanere meravigliati, magari anche essere costretti a tornare indietro. Tutto questo nelle autostrade (anche dei cieli) e nelle "tirate" per arrivare a destinazione non c'è..Visto che la rubrica si chiama "senso del viaggio", beh lo dico chiaro se non si fosse capito: per me il senso del viaggio non è arrivare, ma camminare.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Freedom

Citazione di: InVerno il 06 Maggio 2018, 14:29:02 PM
per me il senso del viaggio non è arrivare, ma camminare.
Sì. Condivido. Un po' come la filosofia. Amore per la verità, certo, ma, poiché è alquanto remota la possibilità di arrivare all'agognata verità; il senso vero della filosofia è la ricerca tout court.

Non escludo che sia il tempo, il vero dittatore delle nostre vite, che influisce in modo determinante anche sul mio viaggiare. Quando la schiavitù del lavoro ti concede quelle settimane di ferie e quelle rimangono cerchi di "ottimizzare" i tempi in modo.....come dire..."produttivo". E qualsiasi ritardo o intoppo che dir si voglia, che da studente appare addirittura come opportunità, diventa invece un pernicioso ostacolo al raggiungimento, come bene hai scritto, del punto B.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

InVerno

Hai ragione, ma nel lowcost ciò che viene mascherato è che viaggiare è davvero un lusso, il che sarebbe contradditorio visto che tutti lo fanno, ma per farlo bene servono davvero risorse, tempo, etc oltre alla disponibilità della maggior parte che però non vogliono privarsi del piacere di farlo. Io personalmente riesco a organizzare un viaggio ogni due anni circa (se tutto va bene) e mi appoggio spesso a conoscenze sul percorso che fortunatamente non mancano quasi mai, per ridurre un minimo le spese necessarie e mettere un po di umanità, oltre alle tabelle che indicano le direzioni. Spero ad ottobre di riuscire a percorrere il pellegrinaggio verso Compostela sulla ben nota via, ma solo parzialmente a piedi come fanno i "veri pellegrini", perchè non penso di permettermi "il lusso" di andare a piedi, fa ridere ma è cosi..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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