Una rapina quasi perfetta (giallo-indovinello).

Aperto da Eutidemo, 11 Settembre 2021, 12:01:59 PM

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Eutidemo

Il furgoncino portavalori rallentò, e poi parcheggiò nella corsia di emergenza a circa metà del traforo; il quale, essendo lungo circa dieci chilometri, dopo il traforo stradale del Frejus e il tunnel del Monte Bianco, costuituisce il più lungo traforo stradale realizzato interamente su territorio italiano.
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La BMW che lo seguiva ad una certa distanza, parcheggiò subito dietro il furgoncino, e ne scesero due uomini in tuta; appena li videro, i due agenti del furgoncino scesero anche loro, e, aperto il portellone blindato posteriore della loro vettura, ne trassero fuori una grossa "valigia portavalori".
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L'agente più anziano l'aperse con la chiave, e, tutti e quattro, si bearono alla vista di parecchi milioni di euro, suddivisi in ordinate "mazzette" "incellofanate" da cento, duecento e cinquecento euro.
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Uno degli uomini in tuta, di nome Alfredo, trasse fuori di tasca un "Rilevatore di segnali", e lo accostò alla valigia: l'apparecchio si mise subito a "trillare", indicando con un puntatore elettronico la direzione da cui proveniva il segnale, e, cioè, una delle numerose mazzette "incellofanate".
Dentro di essa, infatti, era nascosto un minuscolo "geolocalizzatore"; Alfredo lo prese, lo gettò in terra, e lo schiacciò con il tacco della scarpa.
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-Adesso, alla centrale, non potranno più sapere dove porteremo la valigia!- esclamò soddisfatto Gino, uno dei due agenti.
L'altro agente, però, un po' dubbioso, ribattè : -Ma non si accorgeranno di aver perso il segnale? Si insospettiranno subito, no?-
-Certo, Matteo!- ghignò Gino -Così come si insospettiranno quando vedranno che tarda a tornare anche il segnale GPS del nostro furgoncino; però abbiamo ancora qualche minuto a disposizione prima che comincino a preoccuparsi.
Ed infatti, da quando siamo entrati sotto la montagna, è naturale che nessun segnale possa raggiungerli!-
E fece la mossa di chiudere la valigia per caricarla nel bagagliaio della BMW dei complici.
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- Aspetta, imbecille!- lo arrestò Alfredo -Potrebbe essercene un altro,no?-
E continuò ad esplorare la valigia con il rilevatore a campo ristretto, senza però rilevare la presenza di nessun altro geolocalizzatore; nel frattempo l'altro uomo in tuta, Angelo, orientò un rivelatore a più lungo raggio e più ampio spettro, oltre che sulla valigia (per replicare il controllo con un rilevatore più potente), anche verso i due agenti.
- Bravi!- esclamò - Vedo che siete "puliti", e pure senza cellulare, come vi avevamo raccomandato; anche noi abbiamo fatto così. I cellulari, anche spenti, possono essere pericolosi!-
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Ciò detto, trasbordata la valigia nel bagagliaio della BMW, partirono a tutta birra; rallentando un po' soltanto all'uscita del traforo.
- Bene!- fece Alfredo, che era al volante -Al massimo tra dieci minuti usciremo dal primo svincolo, e poi cambieremo vettura; lì abbiamo lasciato parcheggiato il nostro Rhino GX .-
- Ma che motivo c'è di cambiare macchina?- chiese Gino -Come possono sapere che abbiamo trasbordato i soldi proprio su questa?-
- Lo scopriranno quando, vedendo che tardano troppo a "tornare" sia il segnale del furgoncino sia il segnale della valigia, correranno sul posto e troveranno il furgoncino vuoto.-
***
- E con questo?- chiese l'altro agente.
- E con questo, la prima cosa che faranno, sarà quella di  controllare  le "telecamere segna-targa/tempo percorrenza" all'entrata e all'uscita del traforo, che sono collegate ad un computer.-
- E allora?-
- E allora si accorgeranno subito, che, da quando il furgoncino è entrato nel traforo, per poi esservi abbandonato all'interno, tra tutte le automobili che sono entrate nel traforo dopo di lui, la nostra BMW è stata quella che ci ha messo più tempo ad uscire dall'altro lato!-
- Ho capito!- sorrise Gino dandosi una manata sulla fronte - Allora capiranno che il "ritardo" della BMW è dovuta al fatto che, sebbene per pochi minuti, ha dovuto sostare per consentirci il trasbordo!-
- Esatto Gino!- e Alfredo gli dette un buffetto sulla spalla.
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Intanto, usciti dallo svincolo, trovarono subito dopo lo spazioso SUV Rhino GX parcheggiato nel punto programmato; per cui, scesi dalla BMW, vi salirono sopra trasbordando la valigia con il soldi.
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Alfredo si sedette nel grande vano posteriore accanto ad uno strano apparecchio.
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- Che cosa diamine è quell'affare?- chiese perplesso Gino.
- E' un radar portatile- spiegò Alfredo accendendolo - Ormai si saranno accorti del furto e ci staranno cercando, per cui è meglio controllare di non essere seguiti da elicotteri o droni-
- Vabbè!- borbottò l'altro agente -Ma loro non possono sapere che ormai abbiamo cambiato vettura; per cui come diamine farebbero a individuarci?-
- Non si sa mai!- replicò Alfredo facendo lentamente ruotare l'antenna parabolica per 360 gradi.
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- E al satellite non hai pensato?- sghignazzò Gino -Se ci individuassero con quello, il tuo radar portatile non ci servirebbe a niente!-
- Ho già controllato che in questo orario nessun satellite controlla l'area che stiamo transitando- rispose Alfredo -Neanche quelli italiani del sistema COSMO-SkyMed-
- E che sei, un agente della CIA?-
- No, ma ne conosco uno!-
***
Usciti dalla statale, imboccarono una stretta stradina, completamente deserta, che si inoltrava per chilometri nell'aperta campagna; lì sarebbe stato davvero impossibile seguirli, senza essere subito scorti.
Infine giunsero alla collinetta dove si trovata l'isolato casolare circondato da alberi.
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Mentre gli altri entravano nel casolare portando dentro la valigia con i soldi, Alfredo spense il radar nella vettura; quindi la nascose sotto una tettoia in mezzo agli alberi
Infine, dopo aver scrutato tutto intorno con un potente binocolo ed essersi assicurato che, per chilometri, non c'era niente di cui doversi preoccupare, entrò in casa anche lui.
***
- Ora ceniamo, ragazzi- esordì entrando - Dopo, con calma, ci divideremo i soldi!-
Sul pavimento, infatti, c'erano già quattro zaini di dimensioni adeguate, affinchè ciascuno potesse metterci dentro la parte che gli spettava.
- Non vedo l'ora!- si fregò le mani Gino -Sono tutti soldi della "Centrale Bingo"; per cui,  trattandosi di banconote che provengono direttamente dalle tasche dei giocatori, non c'è rischio che possano essere "segnate"!-
***
- Già!- concordò Alfredo, cominciando a tirar fuori dagli scaffali il necessario per cucinare -Non dovremo neanche fare la fatica di contarli uno per uno, perchè sono già divisi in comode "mazzette"-
- Sì, però sono tante pure quelle!- commentò scherzando l'altro agente -Dovrebbero essere circa trecento!-
***
Passata circa mezz'ora, dopo aver chiuso e sbarrato tutte le finestre con delle serrande blindate, si misero a tavola e cominciarono a banchettare allegramente per quasi due ore; alla fine, tirato fuori dal frigo lo "champagne", Alfredo si accingeva a stapparlo, quando si bloccò raggelato sentendo bussare discretamente alla porta.
Estratte le armi, le puntarono tutti verso la porta, quando videro che era stato fatto passare un foglio sotto di essa.
Gino andò a prenderlo, e lo lesse a voce alta a beneficio di tutti.
- Siete circondati, arrendetevi!-
***
Per niente intimorito, Alfredo "scarrellò" la sua mitraglietta, pronto a resistere; però, non appena lo fece, venne nuovamente raggelato dalla voce proveniente da un'altoparlante.
- Abbiamo visto che, quello più altro tra di voi, ha appena scarrellato una Mitraglietta Heckler & Koch modello MP7-
- Come cavolo fanno a saperlo?- sbottò costernato Gino.
***
Ma la voce all'altoparlante glielo spiegò subito: - Abbiamo un visore termico che ci permette di vedervi abbastanza bene anche attraverso i muri; per cui, se non mettere subito a terra le vostre armi ed non alzate le mani in modo ben visibile, tra pochi secondi sarete tutti morti senza neanche avere la possibilità di reagire!-
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- Sta bluffando!- ringhiò Alfredo - Anche se riescono in qualche modo a individuare le nostre posizioni, non possono mica colpirci attraverso il muro!-
- Certo che possiamo!- rispose subito l'uomo all'altoparlante, il quale sentiva tutto attraverso un "rivelatore acustico" - Abbiamo a disposizione parecchi  "fucili antimateriale" Barrett M82A1, nella nuova versione potenziata, che sono in grado di bucare quelle mura come se fossero burro!-
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E subito dopo, a titolo dimostrativo, un proiettile blindato "sparato alto" perforò il muro distruggendo il lampadario.
***
Senza neanche scambiare una parola tra di loro, i quattro uomini deposero le armi e alzarono le mani.
Subito dopo la porta venne rapidamente abbattuta con un ariete, e il capitano Marco Sivieri entrò, preceduto da quattro uomini armati, tutti col volto nascosto dalla "balaklava" d'ordinanza.
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***
- Uno di noi quattro ha tradito!- ringhiò Alfredo ai compari mentre lo ammanettavano - Ma farà una brutta fine!-
- Stai calmo- lo tranquillizzò Sivieri - Ti garantisco che nessuno di voi quattro ha tradito; è stata solo la vostra eccessiva fiducia in voi stessi, a tradirvi.
Figuratevi che noi non sapevamo neanche che fosse in programma una rapina!-
- E allora come diavolo avete fatto a trovarci?- chiese costernato Alfredo.
E Sivieri glielo spiegò.
***
La soluzione, sempre che a nessuno di voi venga in mente prima, è rinviata  alla prossima puntata.
***
CONTINUA
***

bobmax

È stata fatta una ricerca delle auto con tracker che erano presenti nell'area dove è stata ritrovata la BMW.
La Rhino gx ha il tracker.

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bobmax. :)
Per prima cosa ti ringrazio per esserti interessato al mio piccolo gialletto estivo.
***
Poichè la Rhino gx era dei furfanti, il tracker -per routinaria prassi criminale- era stato da loro debitamente disattivato; ma solo come mera misura prudenziale (come avevano fatto anche per i cellulari), perchè andare in giro con una vettura che emetteva segnali "geoposizionali", considerate le circostanze, sarebbe stato comunque incauto.
Misura che però, in fondo, nel caso di specie, era pressochè superfua, in quanto i rapinatori hanno cambiato vettura poco dopo aver commesso il furto, e solo pochi minuti dopo che la polizia ha se n'è accorta; per cui era impossibile  che questa potesse essere già al corrente della Rhino gx.
***
A parte questo, sebbene la cosa sia sostanzialmente irrilevante ai fini della soluzione del giallo, tanto per la cronaca, colgo l'occasione per precisare che, quando ho parlato dei soldi della "Centrale Bingo", mi riferivo ad un "codice gergale", che si usa nella malavita quando ci si riferisce genericamente a banconote che provengono direttamente dalle tasche dei privati, e che, quindi, non c'è rischio che possano essere "segnate".
Visto che chi legge non è un delinquente, ho ritenuto che fosse doveroso precisarlo!
***
Grazie per l'intervento, ed un saluto! :)
***

sapa

#3
E' chiaro che, per poter localizzare un posto così remoto e nascosto, qualcosa deve aver permesso alla polizia di seguire una traccia. Il radar?

iano

L'agente della CIA li ha denunciati e ha fatto attivare il sistema satellitare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Ciao Eutidemo,
se il tracker era stato disattivato ok.
Ma se non lo fosse stato...
Ritengo sia possibile risalire alle auto con tracker che sono state in prossimità del luogo, dove è stata rinvenuta la BMW, nei minuti del suo abbandono.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bobmax :)
Hai perfettamente ragione nel dire che sarebbe stato benissimo possibile risalire alle auto con tracker che erano state in prossimità del luogo, dove era stata rinvenuta la BMW, nei primi minuti del suo abbandono.
Ma questo, ovviamente, lo sapevano pure i rapinatori; non erano mica scemi!
In ogni caso, anche se loro non avessero prudenzialmente disattivato il tracker della Rhino gx, quando la polizia avesse ritrovato la BMW, ormai sarebbe passato troppo tempo dal suo abbandono; per cui il raggio da sondare delle auto circolanti con tracker, sarebbe stato eccessivo (troppe, senza sapere quale fosse quella dei rapinatori).
Un saluto! :)

Eutidemo

Ciao Sapa. :)
Non hai indovinato, ma la tua è stata una osservazione davvero "eccellente".
Complimenti!
;)
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Ed infatti, il radar è una apparecchiatura che sfrutta la propagazione dell'energia elettromagnetica per rilevarne gli echi "di ritorno" quando incontra un "ostacolo"; pertanto, in genere, i  radar sono suscettibili di rilevamento da parte di determinate apparecchiature, se possedute e attivate da chi si trova dentro detto "ostacolo" (di solito un aereo militare).
I "rivelatori di radar", infatti, sono dei ricevitori destinati alla scoperta di radar avversari, la quale si ottiene esplorando successivamente le varie gamme di frequenza su un apposito commutatore (anche in modo automatico); in tal caso, un segnale acustico ci rivelerà la presenza di un radar nemico attivo che ci ha inquadrato.
***
Però, nel caso in esame, l'ipotesi non era ipotizzabile per varie ragioni:
a)
Alfredo non ha rilevato col radar nessuno che lo seguisse, da terra o dall'aria; per cui nessuno poteva rilevare lui.
b)
Anche se, per ipotesi. lui avesse rilevato sul radar un elicottero o un drone della polizia che lo "tampinavano", questi non se ne sarebbero accorti, perchè non dispongono di "rilevatori radar" (che sono appannaggio esclusivo delle forze armate).
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Un saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Iano. :)
A parte che quella di Alfredo era una semplice battuta di risposta ad un'altra battuta, anche se avesse davvero parlato sul serio,  pur conoscendo un agente della CIA, non gli avrebbe certo rivelato come intendeva utilizzare le informazioni da lui ricevute sulle traiettorie satellitari di sorveglianza routinaria del territorio.
A meno che, ovviamente, l'agente della CIA non fosse un complice anche lui!
In ogni caso, come disse Sivieri, era stata soltanto "l'eccessiva fiducia in loro stessi" (e nelle loro pur eccellenti  accortezze tecnologiche) , a fregare i rapinatori; non c'erano stati nè tradimenti nè "soffiate" da parte di altri.
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo

FINALE DEL RACCONTO
- Dammi il tuo rilevatore di segnali- disse Sivieri ad Alfredo; e quello ubbidì tirandolo a fatica fuori di tasca con le mani ammanettate.
Non appena il capitano lo accese, e lo passò sulle mazzette, l'apparecchio si mise subito a "trillare", indicando con un puntatore elettronico la direzione da cui proveniva il segnale, e, cioè, una delle altre mazzette "incellofanate".
Dentro di essa, infatti, era nascosto un altro minuscolo "geolocalizzatore", che il capitano prese e mostrò ai quattro criminali...che lo guardarono esterrefatti.
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***
- Questo è Polluce, il fratellino di Castore; che voi avete distrutto- spiegò Sivieri.
A quel punto Angelo sbottò: "Ma come diamine è possibile? Io, per sicurezza, poco dopo, avevo replicato il controllo sulla valigia anche con il mio rilevatore; che è più potente del suo. Ma non ha rilevato niente neanche quello!"
- Tranquilli, i vostri rilevatori funzionavano a perfezione, ma non potevano certo rilevare emissioni che non c'erano!-
***
Così dicendo, Sivieri trasse di tasca un altro minirivelatore, e lo esibì ai quattro a fianco di quello appena estratto dalla mazzetta.
E poi rivelò il mistero:
- Quello a destra è Castore,  il "tracker" primario, che invia costantemente il segnale che la nostra centrale riceve per monitorare la posizione geografica del denaro; quello a destra, invece, è  Polluce, che è sempre in un passivo "stand by", e quindi, non emettendo "segnali" di sorta, non può essere individuato da nessun "rilevatore di segnali".
Finchè riceve passivamente i "segnali" di Castore, rimane "dormiente"; confortato di sapere che suo fratello è vivo, vegeto ed "emittente"!.
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***
- Se, però, Polluce cessa di ricevere passivamente i "segnali" di Castore, dentro di lui viene innescato un "timer"; e, dopo il tempo programmato (non subito, per evitare di essere rilevato anche lui), inizia a sua volta ad emettere i segnali che la nostra centrale riceve per scoprire immediatamente la posizione geografica del denaro.
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***
- Ora che lo so, la prossima volta starò un po' più attento!- commentò con una smorfia Alfredo.
***
:)

sapa

Ciao Eutidemo, complimenti per il racconto! Sei, però, un autore un po' cattivello, potevi aiutare un po' il lettore, per esempio citando il nome (Castore) del geolocalizzatore scoperto dai malviventi....In questo modo, avremmo potuto almeno pensare che, se c'era un Castore, ci potesse essere anche un Polluce, come da relativo mito greco! A presto

Eutidemo

Ciao Sapa :)
Ti ringrazio per i complimenti; e sono contento che questo "gialletto" ti sia piaciuto più del precedente.
Quanto a Castore, in effetti era venuto in mente anche a me di nominarlo nel racconto con riferimento al primo tracker, ma poi ho pensato che sarebbe stato un indizio "troppo" eclatante; ed infatti sarebbe stato anche troppo ovvio che i "tracker" erano due (chi non conosce i famosi Dioscuri?).
Non sembra anche a te?
E poi come avrebbero fatto i criminali a conoscere il suo soprannome?
Così ho preferito evitare!
***
Un saluto! :)
***

sapa

Citazione di: Eutidemo il 12 Settembre 2021, 10:26:01 AM
Ciao Sapa :)
Ti ringrazio per i complimenti; e sono contento che questo "gialletto" ti sia piaciuto più del precedente.
Quanto a Castore, in effetti era venuto in mente anche a me di nominarlo nel racconto con riferimento al primo tracker, ma poi ho pensato che sarebbe stato un indizio "troppo" eclatante; ed infatti sarebbe stato anche troppo ovvio che i "tracker" erano due (chi non conosce i famosi Dioscuri?).
Non sembra anche a te?
E poi come avrebbero fatto i criminali a conoscere il suo soprannome?
Così ho preferito evitare!
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Un saluto! :)
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Bè, Eutidemo, le tue qualità narrative erano fuori discussione anche nell'altro giallo che ci avevi proposto, eh. Diciamo che l'altra volta avevo trovato la soluzione un po' troppo arzigogolata e, a mio avviso, improbabile, dati gli elementi che avevi fornito al lettore! Ma non avevo certo  l' intenzione di "bocciarti". Ciao

iano

#13
Citazione di: Eutidemo il 12 Settembre 2021, 06:10:30 AM
Ciao Iano. :)
A parte che quella di Alfredo era una semplice battuta di risposta ad un'altra battuta, anche se avesse davvero parlato sul serio,  pur conoscendo un agente della CIA, non gli avrebbe certo rivelato come intendeva utilizzare le informazioni da lui ricevute sulle traiettorie satellitari di sorveglianza routinaria del territorio.
A meno che, ovviamente, l'agente della CIA non fosse un complice anche lui!
In ogni caso, come disse Sivieri, era stata soltanto "l'eccessiva fiducia in loro stessi" (e nelle loro pur eccellenti  accortezze tecnologiche) , a fregare i rapinatori; non c'erano stati nè tradimenti nè "soffiate" da parte di altri.
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Un saluto! :)
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Mi era sfuggito che fosse un tuo racconto Eutidemo.
Allora va' lodato...ma anche amichevolmente criticato. ;)


In effetti queste eccellenti accortezze tecnologiche a 360 gradi lasciavano pensare che fossero contigui ai servizi segreti e che potessero essersi fatti uno scambio di favori con un agente della CIA.
È vero, sarebbe stato strano che poi lo avessero rivelato ai portavalori, ma in generale comunque hanno rivelato troppo a dei semplici portavalori.
Queste due coppie di protagonisti sembrano molto distanti fra di loro infatti, e stona quindi la troppa confidenza reciproca.
Come ci si può davvero fidare dei due portavalori, che al contrario sembrano , appunto, poco accorti?
Come hanno fatto allora a trovare un accordo che sembra fatto di reciproca profonda fiducia.
Si immaginerebbe più realisticamente un connubio occasionale non destinato a durare, dove i portavalori alla fine pagheranno il loro ingenuo fidarsi.
Eppure sembrano complici di lunga dat che sembrano fidarsi molto fra loro.
Avranno fatto le elementari insieme?
Mi sarei aspettato allora che la cena fosse una scusa per avvelenare i portavalori.
Così mi sono detto, ecco, adesso pagheranno la loro ingenuità.
Invece no. Avrebbero davvero diviso in parti uguali ...da bravi ragazzi.
Ma ammetto, la critica vale se fosse solo un giallo e non anche un indovinello.
Però io proverei a riscriverlo come un giallo, svelando solo alla fine che si tratta di un indovinello.


Hai aperto un nuovo filone letterario. Vai Eutidemo, e grazie per là tante chicche con cui ci allieti.


Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano. :)
Ti ringrazio sia per le lodi che per la critica.
Quanto a quest'ultima, che, comunque, mi sembra assolutamente ragionevole, posso replicare soltanto quanto segue:
1)
In effetti si trattava di un semplice raccontino, senza nessuna pretesa!
2)
Il desiderio di impossessarsi di qualche milioncino di euro, può spesso procurare "strani compagni di letto", se necessari per realizzare i propri piani; nei quali "compagni" occorre confidare finchè è necessario.
3)
Ed invero, io non ho affatto escluso che, finita la cena, al momento di spartirsi i soldi, avrebbero cercato di scannarsi a vicenda; non solo tra le due coppie, ma, poi, anche all'interno della coppia vincente.
Ma, poichè la polizia è arrivata prima, questo non lo sapremo mai!
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Un saluto! :)
***