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Un "vecchio" pericoloso!

Aperto da Eutidemo, 27 Settembre 2023, 12:00:19 PM

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Eutidemo

PREMESSA
Ogni riferimento a persone realmente esistenti e ad eventi realmente verificatisi, è puramente casuale.
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CAPITOLO 1
Un vecchio "clochard", a sera inoltrata, stava ancora vanamente chiedendo l'elemosina in un sottopassaggio ormai deserto; in realtà, tra i fumi dell'alcool, si era mezzo addormentato senza neanche accorgersene.
***
Fu ridestato da un calcio sui piedi, e vide che incombeva su di lui la sinistra figura di un uomo incappucciato con una felpa che lo minacciava con un coltello.
- Fuori i soldi, nonnetto!- sibilò il tristo figuro agitando nell'aria il suo coltello - Se non vuoi che ti tagli la gola!-
***
Il vecchio accattone si alzò a fatica appoggiandosi al suo bastone, e, infilata una mano in tasca, ne trasse un pugno di monete che offrì al rapinatore.
Quest'ultimo le afferrò con aria disgustata, e poi le gettò in terra urlando: - Voglio le banconote che ti hanno sicuramente dato in giornata, non questi spiccioli! Avanti...dammi la "grana" vera!-
***
-Se cerchi "grane" hai trovato la persona giusta!-  rispose sorridendo il vecchio.
E sollevato il suo bastone da appoggio, glielo abbattè violentemente sulla testa, stendendolo in terra morto stecchito sul colpo.
***
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CAPITOLO 2
Il commissario Agresti, dopo aver ascoltato la testimonianza del "clochard" così come sopra sinteticamente da me riferita, leggendo il "referto autoptico", rimase molto perplesso dal suo contenuto.
Per cui chiese all'anatomopatologo: - Si rende conto che quello che ha scritto qui sopra suona alquanto contraddittorio?-
- Sì- rispose il medico Severi - Ma non ci posso fare niente se le cose stanno così come le ho clinicamente descritte.
Cioè, in sintesi:
- non c'è alcun dubbio che l'arma del delitto sia stato il bastone da appoggio dell'aggredito, sia confrontandolo con la ferita, sia perchè è ancora sporco della materia cerebrale del morto;
- però non c'è neanche alcun dubbio che il bastone dell'aggredito, che pesa pochissimo per agevolare la deambulazione di un vecchio o di un seminvalido, non dovrebbe essere in grado neanche di spaccare in due una mela.-
- Già!- convenne il commissario - Tanto più se manovrato da un ottantaquattrenne che si regge a malapena in piedi; sebbene ai suoi tempi, da giovane, sia stato un militare decorato sul campo!-
- Ha ragione, Commissario!
Non riesco proprio a capire come quel leggero bastone, nelle mani di un vecchio ottantaquattrenne debilitato dall'inedia e dall'ubriachezza, sia riuscito a fracassare la testa del suo robusto aggressore, sfondando anche la "dura madre" e spappolandogli la "neocorteccia frontale"!-
- Ha controllato se l'assassino avesse assunto droghe che potessero potenziarne le forze fisiche?- chiese Agresti.
- Certo!- rispose Severi -Ma il vecchio non aveva assunto alcuna droga che potesse potenziarne le forze; questo è sicuro!
Poteva senz'altro avere la forza per sollevare in aria quel bastone a due mani, ed anche uno più pesante, per colpire violentemente il suo aggressore, così come ammette di aver fatto; ma, non "coadiuvato" da un peso adeguato dell'"arma" improvvisata, quando lo  avesse calato sulla testa della vittima, non avrebbe avuto sicuramente la forza per spaccargliela come un cocomero, con la sola forza delle sue braccia! 
E se invece di lui fosse stato un altro, molto più giovane e forte di lui a colpire la vittima?-
- Ci avevo pensato anch'io!- rispose il commissario -Ma, sebbene nessuna telecamera abbia potuto riprendere la scena del delitto, ce ne sono due alle estremità del sottopassaggio che escludono tale eventualità: là c'erano solo loro, al momento dell'evento. Il vecchio ci ha chiamato usando il cellulare della vittima; che non aveva il "pin" perchè era "usa e getta"!-
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CAPITOLO 3
Il commissario Agresti, alla fine, si decise ad eseguire una "ricostruzione peritale" dell'accaduto.
Al vecchio "clochard", collegato con vari sensori ad una apparecchiatura di rilevamento nervoso e muscolare, venne messo in mano il suo bastone ed invitato a colpire con tutte le sue forze la testa di un manichino che aveva le stesse capacità di resistenza di un cranio umano; ma, sebbene l'apparecchiatura di rilevamento nervoso e muscolare avesse rilevato che, effettivamente, il vecchio aveva usato davvero tutte le sue forze nel colpire il bersaglio, il colpo non incrinò neanche minimamente il finto cranio del manichino.
- Hmm...- borbottò il Commissario - Forse ho capito quello che è successo!-
E voi?
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                                          FINE PRIMA PARTE
Il quarto capitolo, che, ovviamente, ho già scritto, contiene il mio "finale personale"; però, ciascuno di coloro che hanno letto fin qui il mio breve giallo, è libero di scegliere il proprio "finale personale" (ovviamente congruente col resto del racconto), che, magari, risulterà anche migliore del mio.
Il mio "finale personale", che, peraltro, è abbastanza facile da immaginare in anticipo, e che può comportare anche alcune interessanti considerazioni di diritto, lo pubblicherò tra qualche giorno, per darvi tempo, se volete, di scrivere il vostro.
Un saluto a tutti gli intervenuti, che hanno avuto la pazienza di leggere sin qui il mio breve racconto! :)
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Eutidemo

CAPITOLO 4
Il Commissario Agresti espose la sua tesi sull'omicidio al PM, in presenza del "clochard" e del suo avvocato d'ufficio, di nome Aloisi.
- I bastoni di appoggio di quel tipo, come sa chiunque ne possieda uno, sono internamente "cavi" per essere resi più leggeri; questo allo scopo di rendere più agevole la deambulazione del malato o della persona anziana, e di poterne regolare la lunghezza per mezzo di appositi "pulsanti".
Per cui, se si smonta in due pezzi un bastone di quel genere per trasportarlo meglio in valigia, essendo essi vuoti, possono essere riempiti di monetine fino ad aumentarne di molto il peso originario; come da noi sperimentato materialmente in laboratorio.
In pratica, in tal modo, un innocuo "bastone da appoggio", viene trasformato in una specie di "bastone da combattimento", che è foderato di alluminio, ma è fatto di pesante acciaio; il cui porto in strada è proibito dalla legge.
***
Con un bastone di alluminio reso così pesante, anche un debole vecchio può rompere la testa o il collo ad un aggressore, uccidendolo sul colpo; almeno se sa come usarlo adeguatamente!
Per cui si potrebbe anche teoricamente ipotizzare l'"eccesso di legittima difesa", in conseguenza di un "precedente" e "premeditato" appesantimento del bastone!-
***
- Perchè, avete forse trovato il bastone del mio cliente pieno di monetine?- chiese seraficamente l'avvocato del vecchio.
- No!- rispose il commissario -In quanto, evidentemente, lui lo aveva subito svuotato sull'asfalto prima che noi arrivassimo, chiamandoci con il cellulare del morto; ed infatti la strada era disseminata di monetine.
Ci vuole un attimo a separare le due parti del bastone ed a scaricarne il contenuto al suolo o in un tombino!
***
- Direi che questa è solo una congettura priva di riscontro!- eccepì Aloisi - Ed infatti le monetine della sua elemosina potevano essere sparse sulla strada in seguito alla colluttazione.-
- Questo è vero!- ammise il PM.
E l'avvocato aggiunse: - In ogni caso, anche ammesso e non concesso, in via meramente ipotetica, che il mio assistito avesse davvero occultato delle monete nel suo bastone, avrebbe potuto farlo al solo scopo di nasconderle ai ladri; usandolo, cioè, come "portamonete segreto", il che non è affatto proibito dalla legge!-
- Però è proibito dalla legge il "porto" di "armi improprie", subdolamente "camuffate" da oggetti innocui!- replicò il commissario - Soprattutto se letali, come in questo caso!-
- Ma anche in questo questo caso dovrebbe essere dimostrato il "profilo psicologico della condotta", cioè che l'"intenzione" del mio assistito fosse di natura "dolosa"; ed invece non è affatto dimostrabile che il suo "scopo" fosse quello di rendere il suo bastone "un'arma occulta" invece che un semplice "nascondiglio per le sue monete".
Sempre ammesso e non concesso che lo avesse davvero riempito di monete!
Comunque, a prescindere dalle sue "intenzioni" e da qualsiasi sia pur remota "premeditazione", il bastone è oggettivamente diventato un'"arma di protezione", mentre lui esercitava il suo "diritto di legittima difesa"; ed infatti il mio assistito non aveva a disposizione altri oggetti con cui difendersi da un aggressore armato di coltello, il quale pure è senz'altro un'arma letale!-
- Ed anche questo è vero- ammise il PM.- Secondo me, quindi, in questo caso, non c'è alcun dubbio che la "difesa" sia stata proporzionata all'"offesa"; per cui, a prescindere dalla circostanza che il bastone fosse stato o meno "caricato" di monetine, il caso viene da me archiviato come esercizio del "diritto di legittima difesa" da parte dell'aggredito!-