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Il delitto impossibile!

Aperto da Eutidemo, 10 Agosto 2022, 06:56:55 AM

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Eutidemo

Alexander Godunov, spia russa catturata, sentì che qualcuno stava aprendo la porta della sua cella: era l'agente della CIA Maxim Taylor, con una bottiglia di vino in mano.
- Ciao Sasha- lo salutò entrando -Come vedi, porto doni!-
- "Timeo Danaos et dona ferentes"!- gli rispose Godunov - Chi mi dice che quel vino non sia avvelenato?-
- Ma ti pare che ti vogliamo avvelenare prima che tu ci riveli quello che sai!- ribattè Taylor: -Non essere sciocco!-
- La CIA sicuramente no!- replicò la spia russa -Ma chi mi dice che tu non sia un "doppiogiochista" che lavora per l'FSB? Loro sì che mi vorrebbero morto prima che io parli!-
***
Taylor sorrise, e tolto di tasca un apribottiglie estrasse il tappo di sughero e ingollò una piccola sorsata dalla bottiglia.
- Soddisfatto?- chiese ridendo.
Per tutta risposta, Godunov gli mise davanti un bicchiere, e glielo riempì per metà di vino - Mi sentirò più tranquillo se ti vedrò berlo da questo bicchiere; una sorsata alla bottiglia si può anche simulare.-
***
Taylor lo accontentò, e si scolò pian piano il bicchiere fino all'ultima goccia.
- Ottimo!- esclamò -E' uno Château Lafite-Rothschild 2010, Sasha! Mi raccomando, va centellinato, non te lo bere tutto insieme come fai con la Vodka!-
- Non sono mica un troglodita, Max; so benissimo come si beve il vino di classe. Passerò tutta la notte a berlo, un po' alla volta; tanto non riesco a dormire!-
- In effetti andrebbe pasteggiato mentre si mangia- osservò Taylor- ma mi hanno detto che ti rifiuti di mangiare prima di essere interrogato!-
- Certo! Ed infatti, una volta che avrò parlato, l'FSB non avrà più interesse ad avvelenarmi; e controllare se un intero pasto non è avvelenato, non è così facile come farlo con una singola bottiglia.
Quindi, per ora, mi accontenterò di scolarmi quella.
Ti ringrazio sentitamente; anche se non devi credere che, diventando un po' brillo, sarò più malleabile!-
***
- Prego!- si schermì Taylor -Ma come fai a sapere che io non mi sia "mitridatizzato" contro il veleno che stava nel vino? Ovvero che poi io non corra a farmi una lavanda gastrica?-
- Perchè, a parte il fatto che la bottiglia era ancora tappata e sigillata con la carta stagnola, sia noi dell'FSB che voi della CIA siamo stati tutti "mitridatizzati" contro "quasi" qualsiasi possibile tipo di veleno; meno che contro il "solfato di tallio", il quale è l'unico tipo di veleno che ha il duplice pregio di essere completamente insapore, e per il quale non esiste nessuna possibile "mitridatizzazione", nè possibile successiva "lavanda gastrica".
Per cui, visto che ti sei bevuto quel bicchiere, i casi sono due:
- o il vino non è stato affatto avvelenato;
- oppure si tratta di un veleno contro il quale sia io che te siamo stati immunizzati.
Altrimenti, adesso, saresti già morto!-
- Hai ragione!- convenne Taylor.
Dopodichè, lo salutò e se ne andò.
***
La mattina dopo Alexander Godunov fu trovato morto, avvelenato con il "solfato di tallio"; con cui il residuo vino nella bottiglia regalatagli da Taylor fu trovato  mescolato in massicce dosi letali.
Ma nessuno era al corrente di chi gliela avesse data!
***
Io ho già scritto la mia soluzione; vediamo se corrisponde con la vostra!
***

Phil

L'assassino potrebbe essere un apribottiglie modificato: dopo aver fatto la sua funzione, stappando la bottiglia, mentre i due conversavano e l'agente assaggiava il vino (senza riattappare la bottiglia, verosimilmente), l'apribottiglie ha nel frattempo iniettato nel tappo di sughero una massiccia dose di veleno, così da contaminare irrimediabilmente, una volta riattappato, il collo della bottiglia e il vino al suo interno (coerentemente con il "premuroso" consiglio dell'agente di non finirla tutta d'un fiato, così da dare modo al veleno di compromettere sia il contenitore che il contenuto...).
Pare che il solfato di tallio impieghi giorni ad uccidere, ma non credo sia rilevante ai fini del racconto.

Eutidemo

#2
Ciao Phil.
La tua soluzione è molto intelligente e intrigante: mi piace! :)
***
La mia, invece, era la seguente.
Maxim Taylor era un doppiogiochista al servizio dell'FSB, che aveva utilizzato il seguente stratagemma per avvelenare Alexander Godunov.
1)
Con una siringa dall'ago sottilissimo aveva estratto attraverso il tappo di sughero e la copertura di stagnola quasi tutto il vino che si trovava nella bottiglia.
2)
Poi, con la stessa siringa aveva iniettato nei due decilitri di vino rimasto dentro,  l'insapore e velenosissimo "solfato di tallio", che si erano mescolati insieme.
3)
Quindi aveva tenuto la bottiglia in un "freezer",  fino a che i due decilitri avvelenati in essa contenuti sul fondo non si fossero completamente congelati.
4)
Dopo di che, estratta la bottiglia dal  "freezer", sempre con la stessa siringa, aveva iniettato di nuovo nella bottiglia gli otto decilitri di Château Lafite-Rothschild 2010 allo stato liquido e puro, senza dentro nessun veleno.
***
Per cui, nella stessa bottiglia, coesistevano, senza mescolarsi tra di loro:
- sul "fondo" due decilitri congelati di vino avvelenato con l'insapore "solfato di tallio";
- nella "parte superiore" otto decilitri di Château Lafite-Rothschild 2010 allo stato liquido e puro, senza nessun veleno.
***
Fatto ciò, era corso nella cella di Godunov per regalargli la bottiglia; e, poichè il vino avvelenato, sul fondo, era ancora ghiacciato, nel bicchiere Taylor si era versato del liquido assolutamente innocuo.
Pian piano, però, il vino ghiacciato ha cominciato a sciogliersi in quantità sempre maggiori, avvelenando quello "puro" che era nel resto della bottiglia; per cui, senza accorgersene, Godunov bevendolo si è avvelenato da solo.
***
 L'avvelenamento da tallio può essere "cronico" o "acuto", a seconda della modalità di somministrazione; nel primo caso ci può mettere giorni ad uccidere, ma nel secondo caso il veleno è molto più veloce nel produrre i suoi effetti letali.
Ed infatti, se la concentrazione è elevata, può farlo anche in poche ore, e sicuramente può farlo in una notte; soprattutto se la vittima muore soffocata dal proprio vomito mentre dorme (come a volte è accaduto).
***
Però, per la precisione, a differenza di quello che ho scritto:
a)
Per il solfato di tallio esiste come possibile antidoto il "ferrocianuro ferrico".
b)
Inoltre una "lavanda gastrica" effettuata immediatamente può salvare la vittima.
Però nel mio racconto Godunov era solo in una cella, per cui si sono accorti troppo tardi del suo avvelenamento; soltanto la mattina dopo, per cui era ormai troppo tardi per ricorrere a tali rimedi, visto che era già morto.
***
Un saluto! :)
***

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