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7 di cuori

Aperto da doxa, 17 Maggio 2020, 18:36:29 PM

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doxa



Nelle carte da poker ognuna ha un significato simbolico. Quelle di cuori sono collegate con l'amore.

Il sette di cuori indica incertezza, ma allude anche alla possibilità di definire ciò che è rimasto incompiuto in una relazione amorosa interrotta. 
 
Interrotta dal Covid ? Questo ha ucciso un amore con  "patologie pregresse", dopo anni di "ventilazione forzata" ?

Oppure era una storia "asintomatica" che sarebbe vissuta ancora a lungo ?

C'è il rischio del "ritorno di fiamma" ?  A volte il legame sentimentale continua a perdurare oppure si desidera ricostruire la relazione per mancanza di un altro/a partner. E si comincia ad ammantare di nostalgia il  precedente rapporto, s'immagina che lui/lei ci ripensi e avvenga la riconciliazione tra due dimensioni dell'amore: Eros e agape.

Nell'ambito dell'antica filosofia greca agape significava "accogliere con affetto". A me interessa questo aspetto e non quello religioso cristiano.

Platone nei suoi "Dialoghi"  definisce il concetto, le forme e l'oggetto dell'amore.

Nel "Fedro" esalta l'amore dionisiaco e poetico. Ma è nel "Simposio" che l'amore diventa argomento esclusivo degli invitati.

Nell'antica Grecia l'agape ebbe l'estensione semantica da parte dei parlanti e passò a indicare anche l'amore spirituale, invece Eros era associato all'attrazione sessuale.

In Platone l'eros è un amore di tipo ascensivo, animato dal desiderio di possedere la persona amata, considerata come esigenza di completamento.

Eros e agape, di solito vengono contrapposti:  Eros allude al desiderio sessuale, agape all'amore spirituale: questo è un amore che non include l'altro/a nel proprio "Io" ma lo valorizza per ciò che è,  in modo disinteressato, prescinde dal possesso.

Se Eros e agape vengono considerati in modo complementare, essi  inducono gli amanti a stare insieme e la relazione può diventare amore di coppia.
Se c'è eros senza agape l'amore è di tipo passionale, riduce il/la partner a oggetto del proprio piacere. E' assente la dimensione della fedeltà e della donazione di sé.

L'agape senza eros è un "amore freddo", anche se è dono di sé. Sublima la passione erotica.  Può dar luogo a solide unioni affettive ma senza libido.

Eros e agape si alternano, s'intrecciano, si fondono. 

doxa

Nel mio precedente post ho scritto che il sette di cuori indica incertezza, ma allude anche alla possibilità di definire ciò che è rimasto incompiuto in una relazione amorosa interrotta, specie se l'addio temporaneo avviene con una telefonata, con un messaggio o con un msn.  Peggio tramite videoconferenza. Lasciarsi così è più doloroso, evidenzia l'antropologo Franco La Cecla in due suoi libri: uno titolato "Essere amici" (edit Einaudi), l'altro "Lasciarsi. I rituali dell'abbandono in epoca social" (edit. Eleuthera).

Se si decide di concludere la laison è meglio farlo subito e non lasciare al/la partner l'illusione della vita insieme. Ma di solito gli innamoramenti e gli amori non finiscono all'improvviso, quasi sempre hanno lo "strascico".

Comunque l'antropologo consiglia il no assoluto al "ghosting": non si deve lasciare intendere la possibilità di riannodare la relazione interrotta.

Ci sono diversi modi per chiudere un rapporto: c'è quello diretto, il vis a vis", e quello indiretto tramite i media, alcuni dei quali permettono alla fine della relazione di coppia di rimanere nel Limbo, consentono  di rivedere immagini dell'altro/a, di dare un'occhiata ogni tanto al profilo dell'ex. Più che garantire una presenza, Internet imprigiona  in una costante assenza.

Ipazia

Chiodo scaccia chiodo funziona sempre alla grande  8)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

doxa

#3
Se il moderatore e l'amministratore sono d'accordo si potrebbe continuare il topic dialogando sulla fine di un amore.

Ci provo aggiungendo un altro post per rispondere ad Ipazia, Ma se ritenete l'argomento troppo frivolo per Logos toglietelo.


Ma l'amore è argomento frivolo o un bel sentimento umano meritevole di approfondimento ?


Ipazia dice:
"Chiodo scaccia chiodo".  Certo è il modo più semplice per ricominciare una nuova relazione da parte di chi subisce la fine di amore.

Ma come dirlo al/la partner ? Io mi sentirei molto in difficoltà ad annunciare vis a vis la conclusione unilaterale del rapporto affettivo.


Da bambino mi hanno insegnato che ad ogni azione c'è una reazione. In che modo imprevedibile può reagire chi subisce il "torto" ?


Per ragioni di sicurezza personale preferisco il messaggio via telefono oppure tramite mail. Adesso va di moda la videoconferenza, va bene anche questa,  però fa vedere le espressioni del viso (soddisfatto ? triste  ?).


Le storie d'amore possono finire...bene... se entrambi i partner prendono atto della conclusione e giungono alla decisione di comune accordo. Se invece uno dei due interrompe la relazione ed il partner è ancora innamorato, allora sono dolori... che non sempre il tempo riesce a lenire, anzi suscita  diverse emozioni e diversi sentimenti, come la  nostalgia,  il rimpianto,  e il rimorso.



La nostalgia aiuta a mantenere il legame col passato che si vorrebbe rivivere, fa sognare ad occhi aperti, idealizza la persona amata, provoca malìa ma anche malinconia. Spesso la nostalgia modifica i ricordi d'amore, li "abbellisce", ed accresce l'insoddisfazione per la separazione.

La voglia di tornare indietro nel tempo può provocare anche il rimpianto, che logora se manca la rassegnazione al perduto amore, per non essere stata/o capace di mantenere viva la relazione, e si pensa continuamente a come sarebbe stato piacevole vivere con quella persona amata.

Il rimpianto dà sconforto, dispiacere, afflizione per non aver compiuto una determinata azione o scelta.

Il rimorso, invece, suscita senso di colpa, pentimento, disistima per aver compiuto un'azione sbagliata o contraria ai propri valori.

Perdere l'amore, la persona amata, provoca  dolore,  solitudine, si cerca una spiegazione alla fine della relazione. Il trascorrere del tempo di solito aiuta a superare l'infelicità, la frustrazione.


La vita continua ! Ed anche i post, se graditi.

Ipazia

Citazione di: altamarea il 19 Maggio 2020, 19:38:32 PM
Se si decide di concludere la laison è meglio farlo subito e non lasciare al/la partner l'illusione della vita insieme. Ma di solito gli innamoramenti e gli amori non finiscono all'improvviso, quasi sempre hanno lo "strascico".

Comunque l'antropologo consiglia il no assoluto al "ghosting": non si deve lasciare intendere la possibilità di riannodare la relazione interrotta.

Lo consiglia anche Ipazia sulla base della sua esperienza di vita vissuta e lo consiglia ancor più se si è dalla parte perdente dell'abbandonata/o. Prima si elabora il lutto meglio è: vi sono miliardi di potenziali sostituti, cominciando da quello più certo e irrinunciabile: se stessi.

Di solito gli amori che finiscono erano già finiti da tempo: si tratta di gestire con delicata decisione il rito del commiato e non fornire successivamente messaggi contraddittori o peggio, sadomasochistici, del tipo "restiamo amici". Se amicizia sarà - o addirittura un nuovo innamoramento - si ripristinerà dopo l'elaborazione del lutto da parte di entrambi, non durante. Ma più spesso quel rapporto ha già dato tutto e rimane solo il "ghost".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Se un amore finisce, vuol dire che amore non era.
Perché l'amore non è un qualcosa che inizia. E ciò che non inizia, non può finire.
Semmai non c'è mai stato.

Magari vi sono stati dei tentativi. Si sono aperte delle fessure nel nostro guscio, attraverso le quali si è provato ad amare. Ma senza esito.

E in effetti, nella ricerca della Verità, è inevitabile domandarsi se possa esistere il "vero" amore.
Perché davvero difficile è amare.

D'altronde, come non mi è possibile volere di volere, allo stesso modo non posso voler amare. Amo o non amo non dipende da me.

Tante sono le occasioni affinché l'amore si manifesti. Essere figlio, genitore, amico, e certamente l'attrazione sessuale sono circostanze che permettono un'apertura all'altro.

Se l'occasione è sprecata abbiamo il fallimento.
È fallita la possibilità per l'amore di manifestarsi finalmente.

Una manifestazione che comunque, anche nelle storie di vita più belle, non è mai completa.
Vi è sempre qualcosa che manca, un'ombra.
Nel mondo, l'amore è sempre mancanza.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

doxa

#6
Buon pomeriggio Bobmax.
 
Tu dici che "Se una amore finisce, vuol dire che amore non era".

Molte persone sono convinte di amare, cominciano a convivere o si sposano (pochi) credendo di essere fatti l'uno per l'altra, però dopo due o  più anni la coppia implode o esplode. Eppure era vero amore.

Purtroppo nel tempo le esperienze possono cambiare comportamenti ed atteggiamenti.  E può accadere di non credere più in una storia d'amore e rinunciarci perché uno dei partner od entrambi hanno esigenze diverse.

"Colpa mia o colpa sua ?"  Si tende ad attribuire la colpa all'altro/a. Ma non serve a nulla chiedersi chi è il colpevole. 

Spesso le relazioni falliscono perché la scelta del/la partner è stata fatta in base a quello che conta di più nell'immediato e non a quello che conta di più nel lungo periodo, oppure in base a "norme contrattuali" considerate implicite ma non dichiarate.

Altre persone preferiscono avere storie parallele perché "... mi spiace lasciarla, le voglio bene ed è una brava donna" (oppure: è un brav'uomo). Temo anche di restare solo dopo di lei o di non trovarne un'altra con determinate caratteristiche. Vorrei la donna "giusta" al mio fianco..."

Ma esiste la donna giusta ? Ognuno ha i propri difetti, che bisogna accettare, ma fino a che punto. Qual è il limite per dire basta, cambio partner ?

Le scelte "giuste" sono quelle che si prendono sulla spinta del coraggio e mai della paura. Perché non è la scelta in sé che conta, ma lo spirito con cui si affronta.

Rinnegare la "voce interiore" è il primo atto contro noi stessi che compiamo nella vita, coadiuvati spesso dai familiari, che con le loro paure alimentano le nostre. Cominciano a dire: "E se non ci riesci ?" "E se ti va male ?" Si evocano gli esempi di chi ha fallito come monito a non sfidare gli dei, mentre il successo di chi ce l'ha fatta viene accreditato alla fortuna.

Anche in amore è così. Trovi sempre qualcuno  pronto a dirti che l'uomo "giusto" o la donna "giusta" non esiste e che tutte le storie si equivalgono.

bobmax

Ciao Altamarea

Chi dice che non esiste la donna giusta, o l'uomo giusto, non sta parlando dell'amore.

Perché con "giusto" si intende che è adatto, conveniente, si confà.
Mentre l'amore non ha nulla che vedere con il ragionamento, con la valutazione, con il calcolo.

L'amore è manifestazione dell'Assoluto.
È l'Uno che cerca se stesso.

Noi viviamo nella regione della dissomiglianza del molteplice.
Siamo in povertà.

Così cerchiamo nell'altro ciò che ci manca.
E l'altro ci viene incontro, quale occasione dell'amato.

Occasione che dovremmo cogliere, solo riuscendo ad amare, veramente.
E quando ciò sembra davvero capitare, qui, ora con l'amata... ecco il Nulla!

Chi ha vissuto il Nulla d'amore, sa che quello è l'Assoluto.
Un amore che non ha inizio né fine.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Tornando coi piedi a terra penso che ognuno finisca con lo scoprire la sua dose ottimale di eros e agape e che tale dosaggio vari nel corso della vita degli ormoni e delle circostanze. Molti, nelle società in cui si è padroni del proprio corpo e delle sue emozioni, soprattutto donne per mia esperienza, arrivano alla fine a scoprire che la loro coppia ideale sono loro stessi. 

Ho vissuto tale parabola esistenziale avendo la fortuna di avere intercettato una sezione di spaziotempo che mi ha permesso di vivere liberamente la mia sessualità e affettività. Esperienza che per una donna non è garantita ovunque. Alla fine ho trovato la mia soluzione ottimale nel giusto intruglio di affinità che giustifica la convivenza e diversità che la pone al riparo dalla noia e omologazione. Ma tutto ciò è maturato nel corso degli anni dove mi sono, e mi è stato, offerta di tutto, compresa una buona dose di autosufficiente e consapevole solitudine.

Conoscendo se stessi si impara ad amarsi e amandosi si impara a non buttarsi via acquisendo l'autostima che permette di stimare al meglio la lega di chi ti sta di fronte e la compatibilità con le lega di cui tu stessa sei fatta.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

doxa

Buongiorno Bob.

Hai scritto
CitazioneL'amore è manifestazione dell'Assoluto.
È l'Uno che cerca se stesso.

E' un amore idealizzato ? Fideistico ?

L'amore è certamente un sentimento coinvolgente, che amalgama la vita  di due individui, li induce all'unicità, dal noi all'Io.

Ma chi decide se un tipo d'amore è  "Assoluto" ?  Ovviamente è un punto di vista soggettivo, è un amore che può diramarsi verso il trascendente oppure verso l'eros, l'amore passionale,  capace di dominare completamente una persona.

La passione amorosa è come un'ossessione concentrata sul/la partner, che si vorrebbe continuamente vicino. Induce la coppia a credere che la passione possa durare intatta nel tempo. Invece la coinvolgente passionalità si attenua. Rimane o dovrebbe rimanere l'amore, se questo non perdura la relazione langue, e poi finisce.

La passione è un sentimento monocentrico che può sfociare nella psicopatologia, nell'amore possessivo, nella gelosia violenta. Liti finite in tragedia perché uno dei due non consentiva la separazione. Ciò fa riflettere fino a che punto può spingersi il senso di possesso.

Amare significa donarsi, riconoscere il/la partner nella sua individualità e libertà.

Hai scritto
CitazioneChi dice che non esiste la donna giusta, o l'uomo giusto, non sta parlando dell'amore.

La vita è fatta di scelte, scegliere  il/la partner è difficile: è necessario capire cosa si vuole per poi agire.

Le scelte si basano sulle proprie esperienze,  le necessità, sulle informazioni che abbiamo riguardo le alternative, sulla comprensione delle conseguenze.
Due opzioni costituiscono un dilemma per chi è indeciso.

Si può essere attratti da due persone contemporaneamente. La scelta si impone, altrimenti si corre il rischio di provocare la propria e l'altrui infelicità.

Gli insicuri tendono a farsi strattonare verso una o l'altra.  Delle due vince chi sa lusingarlo, sedurlo e coccolarlo meglio. Ma un insicuro è ambito dalle donne ?

Tutto ciò che ci accade nell'infanzia ipoteca le nostre future relazioni amorose.

La sensazione di essere stati amati male ci fa cercare il/la partner capace di porre rimedio a questo deficit, capace di curare le ferite d'amore. Però gli amori costruiti sulla mancanza e su una ferita rischiano di essere temporanei: il bisogno resta insoddisfatto ed il/la partner si stanca.

doxa

Brava Ipazia ! Concordo con la tua filosofia di vita. :) 

L'uomo e la donna sono  due ontologie opposte, ma al termine di un ideale processo di integrazione essi tendono a quell'unità superiore chiamata Amore,  che non  cancella la dualità, ma la esalta, completa  la virilità maschile la femminilità della donna. La dualità nell'unità, e si ha la triade: "Uomo-Donna-Amore".

L'amore è il tertium "superiore" nella relazione. E' la realizzazione dell'ideale amoroso, racchiude la complementarità di opposti, e noi non abbiamo alcuna guida né teorica né pratica che ci indichi il corretto cammino per realizzarla. Ci aiuta l'esperienza.

Uno degli aspetti di questa dualità-dialettica da realizzare in amore riguarda la coppia di ideali "libertà-fedeltà". Il rispetto della libertà di chi si ama è un ideale etico, spirituale.

Scusami Ipazia, mentre sto scrivendo mi  "sorge" un fantozziano "leggerissimo dubbio", forse sto nella sezione filosofia e non me ne sono accorto. Per non fare brutta figura è meglio che in questo post mi fermo qui. :D

bobmax

Ciao Altamarea

L'amore non c'entra nulla con la scelta.
L'amore è una resa incondizionata.

Non si sceglie di amare.
Semmai è l'amore a sceglierti.

Davvero non sei mai stato colto dall'amore?
Lo ritengo impossibile.

È però possibilissimo non riconoscerlo.
E così si fanno ragionamenti su scelte e convenienze.
Quasi che l'amore fosse un affare, da condurre nel più conveniente dei modi...

Mi chiedi chi decide che l'amore è l'Assoluto? Se lo decide il soggetto?
Ma l'amore è annullamento di ogni  soggetto!

E non c'entra nulla l'idealistico o il fideistico.
Siamo al fondamento del reale!

"L'amor che move il sole e l'altre stelle"

Occorre intenderlo letteralmente!

Ma il vuoto che stiamo vivendo è tale da pensare all'"affare".
Perché convinti di essere concreti, razionali.
Mentre Dante...

E invece è proprio il contrario.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Bravo/a Altamarea, ma mi sa che la tua triade deve essere aggiornata al caos sessuale contemporaneo; e pure ai tempi di Platone le semimele in cerca della gemella non erano proprio la fotocopia della sacrafamiglia cristiana. Quanto poi al "maschile" e "femminile", grande è la confusione sotto il cielo, anche senza scadere nel becero stereotipo liberal-liberista della donna-con-le-palle.

Concordo con bobmax e Dante sulla forza travolgente dell'amore: mamma natura ha fatto le cose in grande quando si è avventurata a fabbricar viventi.

Meno certo è l'amor c'ha nullo amato amar perdona: Se il cotanto amante e la bella persona fossero stati Gianciotto invece che Paolo Malatesta, ci saremmo persi la pagina più bella della Commedia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Ma Ipazia, "l'amor c'ha nullo amato amar perdona" è lo stesso "amor che move il sole e l'altre stelle"!

Non vi è perdono possibile per chi non ha dato amore, quando avrebbe dovuto.

E questo è l'inferno.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

doxa

Buongiorno Bob,

dici che
CitazioneL'amore non c'entra nulla con la scelta. L'amore è una resa incondizionata. Non si sceglie di amare. Semmai è l'amore a sceglierti.

Lo so, l'esperienza dell'amore è unilaterale, prescinde dal/la partner o dall'animale da compagnia.

Però nell'ambito dell'amore di coppia quel che tu descrivi come "amore" a me sembra di tipo letterario, idealizzato, fermo alla fase dell'innamoramento e non dell'amore.

Per giungere alla fase dell'amore l'uomo e la donna devono prima percorrere un iter con step imprescindibili e necessari,  senza esserne consapevoli:
si comincia con la reciproca attrazione (non facile: lei può piacere a me, io non a lei, o viceversa); se c'è  la "scintilla" e la necessaria reciproca conoscenza, i due si scelgono come partner;  se non avvengono ostacoli comincia  l'infatuazione, poi l'attaccamento, l'innamoramento (fase in cui avviene l'idealizzazione della persona amata) infine  l'amore.

Nella relazione amorosa sono coinvolte pulsioni biologiche, motivazioni psicologiche e sociali.

L'innamoramento e poi l'amore hanno propri tempi ed evoluzioni.

L'innamoramento è transitorio, dura alcuni mesi, se tutto va bene conduce all'amore. 

Ci innamoriamo della persona che col suo comportamento, con i suoi sentimenti, con i suoi valori, i suoi progetti, ci fa sentire che, uniti a lei, possiamo realizzare le nostre potenzialità e desideri. Allora proviamo il bisogno di fonderci spiritualmente e fisicamente con lei. Di qui la necessità di idealizzare la persona amata.

Una delle frasi che comunemente  si dicono gli innamorati: "Io senza di te non posso vivere". Nel momento in cui la persona amata entra a far parte della mia quotidianità mi accorgo di non poter vivere senza di lei. La sensazione psicologica di unione con la persona amata, la fa diventare compartecipe della nostra esistenza.

Bob questa è la fase che tu chiami amore, invece è solo temporaneo innamoramento.

La psicologa Dorothy Tennov ha fa fatto delle ricerche sul fenomeno dell'innamoramento ed ha concluso che la durata media di questa esperienza è di circa due anni. Altri, invece, dicono che duri tra i 18 ed i 30 mesi, poi confluisce nell'amore. Comunque  ogni coppia ha il suo tempo di durata dell'innamoramento.

Chi resta ancorato all'utopia dello stato d'innamoramento finché vive,  può avere difficoltà  nel costruire un durevole rapporto di coppia. Un eterno innamoramento costringerebbe a vivere in simbiosi  e dedizione totale. Invece nella prassi "normale" la dinamica della relazione amorosa   induce, dopo un periodo, ad essere sempre più se stessi, a riavere gusti ed interessi non condivisi, ad incontrare amici trascurati, ecc.. Ciascuno dei due tende a riaffermare la propria personalità.  E' una fase  che non tutte le coppie riescono a superare senza problemi, perché si passa dalla simbiosi all'autonomia, dall'identificazione con l'altro/a alla differenziazione.  Però continua la volontà di esaudire le esigenze od aspettative del/la partner ed a trasformare l'io ed il tu in un noi.

L'innamoramento e l'amore puoi considerarli come un torrente e un fiume. Il torrente di montagna scende tumultuoso verso il basso, riceve affluenti, poi diventa un fiume che fluisce con tranquillità verso la foce.

L'amore  consiste in un rapporto duale basato sullo scambio affettivo e sessuale,  sulla reciproca fiducia, la complicità, la tenerezza.