Il problemino della scacchiera

Aperto da Eutidemo, 22 Febbraio 2023, 11:35:42 AM

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Eutidemo

Si consideri una scacchiera di 5 x 5 caselle, come la seguente, con un cilindro posato sopra "più o meno" in un angolo:
***
Ora, escludendo le caselle coperte anche solo in "minima" parte dal cilindro, secondo voi sono più numerose le caselle tutte scoperte del colore della casella  A, o sono più numerose le caselle tutte scoperte del colore della casella B?
P.S.
Spero di non fare la stessa figuraccia che ho fatto con il problemino dei triangoli! :D

bobmax

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bobmax. :)
No, mi dispiace, ma sono più numerose le caselle del colore della casella B; ed infatti, le tre caselle  che partono in diagonale dal cilindro, che sembrano più chiare della casella B per un'illusione ottica, sono invece tutte e tre dello stesso identico colore grafico della casella B.
Tingendo di nero tutte le altre caselle, si può notare la cosa, eliminando l'illusione ottica!
Tenendo conto di tali tre caselle, comunque si voglia effettuare il calcolo, le caselle dello stesso colore della casella B sono comunque più numerose  delle caselle del colore della casella A.
***
Un saluto! :)
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Phil

Conoscevo già l'illusione ottica quindi non ho partecipato; tuttavia mi pare che le caselle A, come giustamente detto da bobmax, siano di più (otto), di quelle B (sette), considerando le sei più scure (C?) all'ombra del cilindro.
A voler essere ancora più pignoli, l'illusione ottica è forzata, perché usando strumenti di identificazione del colore (come questo) c'è una leggera differenza cromatica fra gli scuri alla luce e i chiari all'ombra.

bobmax

La discussione attorno a questo indovinello, mi ha portato a interrogarmi su cosa consista una "illusione".

Ho utilizzato lo strumento di identificazione del colore proposto da Phil. E ho riscontrato che tra la casella in centro e la B vi è in effetti poca differenza di colore.
Nonostante la mia vista si ostini a distinguerli nettamente.

Però mi domando, cosa significa il "colore della casella"?
È davvero una illusione il ritenere che la casella di centro abbia lo stesso colore della casella A?
Perché lì non vi è in realtà nessuna scacchiera e quindi nessuna casella, ma solo una loro rappresentazione.
Una rappresentazione che simula i colori di una scacchiera "reale" ombreggiata parzialmente da un cilindro "reale".

Il colore di qualsiasi cosa, può essere comparato con quello di un altra cosa solo nelle medesime condizioni di illuminazione.
In caso contrario non si può parlare di cose con lo stesso colore.
Ma solo di medesimo colore.

Di modo che è a mio avviso corretto intendere il colore della casella di centro simile a quello di A.

Il discorso riguardo alla "illusione" mi interessa soprattutto per le ormai svariate volte in cui mi sono illuso.
Nella illusione vi è spesso una mia partecipazione attiva. Come in politica, per le tante volte in cui ho voluto credere nella bontà di proposte rivelatesi solo uno specchietto per allodole.
Ma nonostante queste illusioni, buon ultimo Renzi, resto convinto che ciò che conta sia sempre e solo la ricerca della Verità.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Phil

L'illusione, come la conoscenza, è una forma di relazione: fra aspettative e risultati (in politica, ma non solo), fra punti di vista (molti trucchi, in ogni campo, presuppongono un inganno di prospettiva), fra elementi che sembrano (illudendoci appunto) avere una certa relazione (di colore, ad esempio) invece ne hanno un'altra, etc.
In questi casi, mi piace ricordare che «illusione» deriva da in-ludere, che potrei maccheronicamente tradurre con «attrarre in un gioco», adescare in una realtà ambigua, in-gannare (etimo equivalente) mischiando realtà e finzione (come accade in tutti i giochi, nel momento in cui creano una loro dimensione ludica). L'illusione per rivelarsi tale, ha comunque bisogno del disincanto, di qualcosa di "oggettivo" che disilluda dalle aspettative e dalle apparenze; in questo caso è stato sufficiente un identificatore di colori, in altri casi l'"oggettività" è cosi caleidoscopica da essere sfuggente o così indecifrabile (forse proprio perché priva di "cifre") da essere un "Rorschach" (come dico spesso).
L'esempio dei colori è calzante: si tende a pensare che il colore appartenga all'oggetto, sia una sua proprietà, quando razionalmente sappiamo invece che il colore "appartiene" al cervello che guarda l'oggetto illuminato, non all'oggetto. Di notte gli oggetti cambiano colore (e diamo per scontato che il colore "vero" sia quello che hanno di giorno); per un daltonico o un altro animale l'oggetto ha un colore differente anche di giorno, ma in realtà tutto ciò accade perché l'oggetto non ha affatto un colore: ha solo una superficie che riflette la luce in un determinato modo ed è questa superficie a non cambiare mai, né di giorno, né di notte, né a seconda della luce né a seconda di chi la guarda (o se nessuno la guarda). Il colore dell'oggetto non esiste in esso intrinsecamente, noi ne vediamo solo la luce riflessa colorata per come il nostro cervello la elabora (queste illusioni della gestalt lo dimostrano). Il colore, come altre "realtà", è dunque tutto negli occhi (e più indietro) di chi guarda, al punto che guardandolo lo proietta prospetticamente sull'oggetto, vedendocelo.
Uscendo dal mondo dei colori (ma non troppo), la politica e la vita stessa (per come è spesso idealizzata) sono, a loro modo, illusione (nel senso di sovrastrutture ludico-estetiche) e ce ne accorgiamo se riusciamo ad "uscire dal gioco" per un attimo; per quanto siano indubbiamente un "gioco di società" così tentacolare, inculcato e omnipervasivo che è difficile non stare al gioco. Per questo alcuni, a suo tempo, seppero uscire dalla partita e dall'illusione solo con la scelta drastica dell'eremitaggio (in quanto riduzione delle relazioni, v. incipit).

bobmax

L'auto isolamento può essere una fase necessaria, per rientrare in se stessi e chiarirsi le idee. Ma poi occorre tornare nel mondo.

Perché l'eremitaggio non basta.
Vi è bisogno dell'altro.
Per fugarne ogni illusione.

Da illusione a illusione l'amore prosegue la sua ricerca della Verità.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Phil e Bobmax.
Il mio era solo uno scherzoso indovinello basato su un'"illusione ottica"; ma i vostri due interventi sono entrambi molto più profondi e danno veramente da riflettere!
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Ed infatti, se posso aggiungere qualcosa alle vostre interessantissime riflessioni, anche con riferimento al dialogo di Hylas e Philonous di Berkeley, laddove Philonous  si chiede se il "colore" di un tavolo sia una "realtà in sè", oppure una "allucinazione ontologica", anche io mi chiedo se il "colore" delle tre caselle in diagonale centrale sia davvero "qualcosa in se stesso", e non, invece, quale esso "appare" all'occhio umano nelle diverse condizioni di luce in cui esso si trova.
Tra l'altro, a parte i colori in "grigio chiaro" e in "grigio scuro" della mia scacchiera, basta inserire  una immagine "in bianco e nero" in un'apposita griglia, ed ecco che essa, ai nostri occhi (o meglio, al nostro cervello) diventa "a colori" ad una certa distanza, mentre torna ad essere una immagine "in bianco e nero" ad una distanza più ravvicinata.
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Grazie per le vostre interessantissime considerazioni, ed saluto ad entrambi!
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Phil

Ritornando più in tema, qui vengono riassunti alcuni principi della gestalt:

Propongo inoltre anche questa immagine (che funziona meglio se aperta a tutto schermo in un'altra scheda del browser):

fissando il punto nero al centro, quando l'immagine (animata) diventerà in bianco e nero, finché non distoglieremo lo sguardo dal punto nero, il nostro cervello ci illuderà facendoci vedere perifericamente l'immagine con colori naturali.

Questa funziona allo stesso modo:


Eutidemo

Citazione di: Phil il 23 Febbraio 2023, 10:02:24 AMRitornando più in tema, qui vengono riassunti alcuni principi della gestalt:

Propongo inoltre anche questa immagine (che funziona meglio se aperta a tutto schermo in un'altra scheda del browser):

fissando il punto nero al centro, quando l'immagine (animata) diventerà in bianco e nero, finché non distoglieremo lo sguardo dal punto nero, il nostro cervello ci illuderà facendoci vedere perifericamente l'immagine con colori naturali.

Questa funziona allo stesso modo:


Bellissime illusioni ottiche; non mi era mai capitato di vederle :)

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