Viaggi astrali, parliamone

Aperto da nubivago, 30 Settembre 2016, 11:04:08 AM

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nubivago

Sono sempre stata molto attratta dall'argomento, ma ancora oggi non so se essere scettica o crederci.
Se decido di crederci, durante il corso della mia vita ne avrò provati involontariamente 2-3, ma se decido di non crederci allora un normale sogno può spingersi a quei livelli di percezione e verosimiglianza?

Ricordo come se fosse ieri le sensazoni che provai prima-durante e dopo un sogno che feci ormai quasi quattro anni fa.
Sentii il mio corpo "sdoppiarti" e una parte di me iniziò a "fluttuare" nella stanza, accando al letto dove un'altra me dormiva.
Non fu questa scena a colpirmi particolarmente, ma le sensazioni provate. Se ci penso mi vengono i brividi per la loro intensità.
La vista non era chiarissima: tutto era molto scuro, quasi a macchie come quando stai per svenire. I miei piedi non toccavano terra, ma non si è leggeri come si pensa. Mi sentivò le gambe, le spalle e la testa pesantissime. Come se ci fosse una forza invisibile sopra di me che voleva spingermi sempre più in basso. Come se sentissi la forsa di gravità attorno a me. Spostarmi mi costava enorme fatica, ma riuscii ad andare in salotto dove vidi mio padre aiutare mia sorella a fare i compiti di storia. Le loro voci erano amplificate, ma non riuscivo comunque a capire bene i discorsi e tutto si muoveva quasi a rallentatore. Dopodichè, non so per quale motivo, ma la mia testa non ne poteva più e mi sono svegliata di soprassalto.
Al risveglio la testa mi doleva, tremavo e tutto il mio corpo era intorpidito. Sentii delle urla, andai a vedere e in salotto trovai mio padre rimproverare mia sorella perché non riusciva a memorizzate le date di storia.

Non so come definire questo mio sogno, ma quello che mi interessa sapere è: voi credete nei viaggi astrali? Si / No ? Perché? Che interpretazione gli date?

 
A quelli che volevano
che scendessi dalle nuvole
volevo dire solo
che adesso
sto ncora più in alto.

Mar.

Sariputra

#1
Ah!...I ricordi, cosa sono i ricordi?...Questo post di Nubivago mi ha fatto ripiombare nella mia giovinezza, quando ancora Villa Sariputra e il monte che la sovrasta erano pieni di mille voci , di vaghe speranze e di dolci ombre che, in questi giorni settembrini disegnavano mostri , orchi ed eroi minacciosi sui muri ricoperti dall'edera. Come i miei pomeriggi, terminati velocemente i compiti, si riempivano di giochi e schiamazzi felici con i miei fratellini, così le mie notti si riempivano di sogni e di incubi terribili. Credo che ho iniziato a lottare con i miei demoni già sui quattro-cinque anni. Erano presenze che mi costringevano a rannicchiarmi terrorizzato sotto le coperte e, quanto più spalancavo la piccola bocca per chiamare mia mamma, tanto più non riuscivo a produrre che silenzio. Ricordo che svariate volte ho vissuto quest'esperienza di "uscita dal corpo", di cui parla colei che vaga nelle nubi. La sensazione più intensa che provavo, mi par di ricordar, era la paura, anzi la Paura. Ero troppo piccolo allora e vedermi volteggiare sotto il soffitto, con una forza che mi attraeva sempre più in alto, mi faceva piangere, o così mi sembrava.  Sforzandomi, di solito, riuscivo ad uscire dalla mia cameretta e portarmi in quella dei miei. Li osservavo dormire dall'alto e urlavo con tutta la forza che avevo per svegliarli...ma nessun suono usciva. Volevo dire -Mamma , sono qui...aiutami, tirami giù con te!- Come scrive Nubivago sono sogni così intensi e reali, che la mente li scambia senza alcun dubbio per la realtà. Vengono studiati da molti scienziati e psicologi. Due dei più agguerriti sono Gabbard e Tuenlo e poi c'è la Susan Blackmore, ma lo scienziato re indiscusso è l'americano Stephen LaBerge, leader della ricerca sui "sogni lucidi". Questi fenomeni vengono denominati OBE (Out of body Experiences). Conclusioni non ce ne sono. Ci sono molte teorie. Una è che queste OBE siano esattamente quello che sono, cioè delle naturali  svolazzate extracorporee. Un'altra, pare più razionale, invece sostiene che "sono accadimenti personali durante i quali le persone provano la sensazione di percepire la realtà da un luogo esterno al proprio corpo fisico". Notare quel "provano la sensazione", che non vuol dire che qualcosa di reale ha effettivamente provocato la sensazione stessa. Un OBE par iniziare quando la persona perde il contatto con il proprio input corporeo ma conserva la sensazione di possedere un corpo. Questa sensazione però non deriva più dall'elaborazione dei dati che ci provengono dai sensi. La persona percepisce un mondo che di solito assomiglia moltissimo a quello in cui vive da "sveglio". Le vivide sensazioni del corpo e dell'ambiente che circonda il malcapitato durante un'esperienza OBE di svolazzamento, sono rese possibili dalla incredibile ( non smetto mai di esserne affascinato...) abilità del nostro cervello di creare immagini anche in totale assenza di stimoli sensoriali. Siamo tutti quanti esperti di sogni, dei nostri sogni, chi più vividamente, chi in modo più nebbioso e incerto. Tutti i sogni infatti potrebbero definirsi  esperienze extracorporee, in quanto viviamo situazioni che sono disgiunte dalla reale attività nello spazio del nostro corpo. C'è anche lo step successivo, quello delle OBE a occhi aperti, durante lo stato di veglia ( si fa per dire...) e allora si possono avere visioni mistiche, apparizioni, ecc. Che inganni ci gioca la mente. Ci prende in giro tutto il tempo...
Nel mio caso  le OBE erano precedute dalle famose "paralisi notturne". Praticamente ero sveglio e cosciente di esserlo...ma il mio corpo era totalmente paralizzato ( a parte gli occhi). Ero vivo ed ero morto allo stesso tempo...poi uscivo e me ne andavo in giro, sempre però con la netta impressione che alcune presenze poco "benevoli" mi attorniavano...
Questo "processo" assai fastidioso è durato fino alla pubertà, quando hanno fatto capolino sogni più "discinti e scosciati"...non so se mi spiego :D.  Si potrebbe anche definire come una sostituzione di demoni. ma dei secondi non avevo certo paura...anzi!! Non so se il mio stato cagionevole di salute influenzava questi voli notturni ( all'epoca, come ho già scritto, entravo e uscivo dagli ospedali), fatto sta che , con il passare degli anni, si sono , lentamente , dileguati tra gli alberi del monte . Mi son fatto l'idea, assai personale, che ci sia una stretta connessione con le abbuffate di formaggio Asiago che mia madre mi faceva ingurgitare per "vincere la mia cronica debolezza e gracilità". Queste abbondanti cene, neppur seguite, vista l'età, da un liquorino digestivo, penso fossero la linfa che nutriva i miei demoni, unite ad una morbosa e fantasiosa eccitabilità. Lo penso perchè, quasi in modo scientifico, poco tempo fa ho voluto mettermi alla  prova. Mi son fatto quattro etti di morbido Asiago dop verso la mezzanotte di una sera da Cime Tempestose. Sono andato a letto ( questo Sari che se ne va a letto sta diventando il leit-motiv di questi giorni...) tranquillo e...ti assicuro che, perfettamento sveglio, ho volato su per il camino di Villa Sariputra e dall'alto ho ammirato tutte le luci che coprivano, come un'immensa ragnatela, l'intera pianura... :)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Jean

Cari amici,

trovandomi in questo momento in viaggio (... un viaggio convenzionale, in treno) passo un po' il tempo leggendo la nostra rivista e per stare in argomento (viaggi) ho sfogliato i tropici, pardon, topic... pardon, discussioni (sgiombo ha ragione, troppi inglesismi...) che ne trattano. 
Cosi' eccomi qui a legger di codesti viaggi dei quali non ho capito dove acquistar il biglietto, che un po' di curiosita' m'e' venuta e mi auguro che se ne continui a parlare. Beh, se non son viaggi non convenzionali questi di cui trattate... 
Mi sono altresi' domandato se la loro collocazione piu' appropriata non fosse proprio nel tropico dei viaggi che testualmente recita: uno sguardo non convenzionale... ma effettivamente la designazione "percorsi ed esperienze" di questo forse e' maggiormente esaustiva. 
Certo che in un modo o nell'altro cio' che accade all'uomo e' proprio strano... e se non lo e' possiamo sempre farlo noi, famolo strano, appunto...

Niente di serio, d'altronde e' il 7 ottobre...



cordialmente

Jean

Human-X

Citazione di: nubivago il 30 Settembre 2016, 11:04:08 AM
Sono sempre stata molto attratta dall'argomento, ma ancora oggi non so se essere scettica o crederci.
Se decido di crederci, durante il corso della mia vita ne avrò provati involontariamente 2-3, ma se decido di non crederci allora un normale sogno può spingersi a quei livelli di percezione e verosimiglianza?

Ricordo come se fosse ieri le sensazoni che provai prima-durante e dopo un sogno che feci ormai quasi quattro anni fa.
Sentii il mio corpo "sdoppiarti" e una parte di me iniziò a "fluttuare" nella stanza, accando al letto dove un'altra me dormiva.
Non fu questa scena a colpirmi particolarmente, ma le sensazioni provate. Se ci penso mi vengono i brividi per la loro intensità.
La vista non era chiarissima: tutto era molto scuro, quasi a macchie come quando stai per svenire. I miei piedi non toccavano terra, ma non si è leggeri come si pensa. Mi sentivò le gambe, le spalle e la testa pesantissime. Come se ci fosse una forza invisibile sopra di me che voleva spingermi sempre più in basso. Come se sentissi la forsa di gravità attorno a me. Spostarmi mi costava enorme fatica, ma riuscii ad andare in salotto dove vidi mio padre aiutare mia sorella a fare i compiti di storia. Le loro voci erano amplificate, ma non riuscivo comunque a capire bene i discorsi e tutto si muoveva quasi a rallentatore. Dopodichè, non so per quale motivo, ma la mia testa non ne poteva più e mi sono svegliata di soprassalto.
Al risveglio la testa mi doleva, tremavo e tutto il mio corpo era intorpidito. Sentii delle urla, andai a vedere e in salotto trovai mio padre rimproverare mia sorella perché non riusciva a memorizzate le date di storia.

Non so come definire questo mio sogno, ma quello che mi interessa sapere è: voi credete nei viaggi astrali? Si / No ? Perché? Che interpretazione gli date?
Diciamo che si ha la sensazione che tutto sia "più vivo" del normale, più "ondulato", l'energia spiroidale è visibile, per questo si ha la sensazione di non vederci bene. Vero, si ha la sensazione come di scivolare, non si cammina, diciamo che si fluttua. La sensazione di sdoppiamento credo sia dovuta dal fatto che lasciando il corpo fisico rimane solo la parte essenziale di noi stessi, lo spirito intelligente, che è quello che siamo nel profondo, senza "fronzoli"; si ha anche la sensazione come se si usasse solo una parte del cervello. La pesantezza che si sente, probabilmente, è l'attrazione al corpo fisico, considerando la vicinanza dei due corpi (fisico e astrale). Non si può toccare la materia (nel senso di interagire con essa) 

graziashadow1

Subisco il fascino dell'incerto,sforzandomi com'è giusto di essere razionale,nel contempo ritengo sia lecito divagare ,per quanto sia possibile informarsi.Chi può sapere in quali dimensioni il nostro essere si dilata durante il sonno,sdoppiandosi o perdendo la sua identità ritrovando qualcosa attraverso dei  segnali inviati dalla nostra mente  .Perchè no?
Pluralità di esistenze
Pluralità di mondi abitati.
La mente umana è un potenziale poco sfruttato.
Percezione di una vita passata,ingoiata ne vortice del tempo in un mondo sconosciuto,la sensazione di aver perso una parte di me che stavo ritrovando attraverso l'estraneità di una figura femminile riccamente, stranamente abbigliata,forse un'adolescente  ribelle  che non aveva intenzione di sottostare alla   volontà dominante di una  figura femminile di rilievo.
Le sue emozioni ,le sue angosce ,i suoi timori ,erano i miei.Volevo scappare da quel quadro assurdo, fortissima la sensazione di un unione imposta.Improvvisamente il volto della giovane svaniva per lasciare il posto al mio.
Al mio risveglio ero allibita.

La dottrina delle reincarnazioni ha il suo compimento nella pluralità dei mondi abitati.L'intelligenza umana anticipa la percezione dei sensi.Nel Cosmo esistono molti mondi simili al nostro con le stesse leggi fisiche.Perchè in tali mondi non potrebbero abitare altri individui,le cui anime come le nostre,nei nostri corpi ,siano quelle di esseri che hanno già vissuto ,precedentemente in altri mondi avendo fugace coscienza della propria identità?

Non potevo fare a meno di divagare.

Colin

Buongiorno a tutti, ho provato queste esperienze almeno una decina di volte, ricordo benissimo la mia vogli di gridare e chiamare aiuto senza far uscire nessun suono. A volte ho provato pure la sensazione di essere legato, senza potermi muovere... Insomma non ho bei ricordi, ma devo dire che da un lato mi incuriosisce questa cosa.

Jacopus

Potrei rovinarvi lo spettacolo della "maraviglia"ma in psic, queste esperienze rientrano nella casella: "dissociazioni".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Colin

Citazione di: Jacopus il 23 Novembre 2018, 17:29:19 PM
Potrei rovinarvi lo spettacolo della "maraviglia"ma in psic, queste esperienze rientrano nella casella: "dissociazioni".

PARLIAMONE..  

Ipazia

Dall'interpretazione dei sogni è nata la psicoanalisi. Sicuramente un progresso rispetto agli spiriti e ai numeri del lotto. Io constato che il senso di costrizione o di libertà del mio mondo onirico si accompagna assai coerentemente alle fobie e gioie della vita quotidiana, per cui li considero un indicatore utile e obiettivo della salute del mio esserci. Più di una volta il sogno mi ha dato l'input per risolvere situazioni sgradevoli proponendomi, con le sue simbologie (leggerezza, volo, immersioni marine, corsa, in contrapposizione a situazioni claustrofobiche), la ricetta risolutiva. Come in una santa alleanza tra conscio e inconscio. Tra volontà e sua rappresentazione simbolica nel profondo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Una esperienza dissociativa classica è quella raccontata da molti bambini picchiati sistematicamente dai genitori o da persone effettivamente importanti. Nel corso delle aggressioni raccontano di sentirsi fluttuare nell'aria e osservare dall'esterno sé stessi venire picchiati dall'altro.
I fenomeni dissociativi sono (detto brevemente) una strategia disfunzionale per cercare di affrontare e gestire un problema che pone in pericolo l'integrità del proprio sé. Se questa strategia fallisce si può arrivare alla frammentazione del sé e quindi ad una malattia mentale "maggiore" (psicosi).
Altre dissociazioni hanno altre cause, fra cui la più nota deriva dell'abuso di stupefacenti.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Socrate78

E se le sostanze stupefacenti ci dessero, indipendentemente dai loro effetti nocivi soprattutto a lungo termine, una percezione più vera della realtà in cui viviamo? Non esiste nessun criterio obiettivo per dire che la percezione della realtà del "drogato" sia per forza completamente falsa e da rigettare, forse le droghe hanno la capacità di metterci in contatto con il mondo spirituale, non a caso gli sciamani ne fanno uso. Se cambia la composizione chimica del cervello cambia la percezione della realtà, ma ciò non significa che cambi per forza in peggio.

Jacopus

CitazioneE se le sostanze stupefacenti ci dessero, indipendentemente dai loro effetti nocivi soprattutto a lungo termine, una percezione più vera della realtà in cui viviamo? Non esiste nessun criterio obiettivo per dire che la percezione della realtà del "drogato" sia per forza completamente falsa e da rigettare, forse le droghe hanno la capacità di metterci in contatto con il mondo spirituale, non a caso gli sciamani ne fanno uso. Se cambia la composizione chimica del cervello cambia la percezione della realtà, ma ciò non significa che cambi per forza in peggio.
Bè, allora dovremmo parlarne nella discussione "cos'è la verità". il "drogato" moderno non credo che abbia una percezione della realtà vera nel senso della "realtà aumentata". E' possibile, oltre ad un uso ludico, anche un uso creativo di alcune sostanze e lungi da me demonizzare l'uso delle sostanze stupefacenti, che ci accompagnano dalla notte dei tempi e che ci seguiranno ancora per molti millenni. Mi limitavo solo a rimarcare come le sostanze, e in particolare quelle allucinogene (LSD e in misura minore cannabis) possono dare luogo a fenomeni di dispercezione del proprio corpo, senso di irrealtà, sdoppiamento. Non a caso è ormai abbastanza certa la correlazione fra uso di sostanze allucinogene e lo sviluppo di malattie psichiatriche ad andamento acuto o cronico.
L'ultima tua frase è molto interessante, perchè presuppone che non esiste una realtà al di fuori di quella che percepisce il singolo cervello. Mi sembra anche molto conforme all'attuale mondo sociale, intriso di realtà virtuali.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

enrico 200

ricordo come fosse solo un sogno che fluttuavo a pochi centimetri dall'asfalto della strada sotto casa mia, ad una trentina quindi circa di metri dal piano in cui sto o meglio stava forse il mio corpo mentre esso dormiva o dormivo. Infatti non percepivo alcun rumore da quel che ricordo ed era notte, c'era forse solo la luce dei lampioni perchè ricordo della luce che illuminava la strada che stavo percorrendo isolata appunto per l'ora tarda suppongo ma ricordo si e no solo 3 metri di quello strano percorso volteggiante ::) , quasi strisciando tra la strada e il marciapiede proprio di fronte al mio cancello, vicino ad un cartello stradale li accanto e faticavo a decollare, cioè a librarmi in aria perchè sapevo di questa capacità, di levitare cioè, di volare ma come un pulcino non riuscivo più di tanto, credo al massimo di essermi innalzato solo di qualche metro o 2 o non credo di più circa comunque. Ricordo il mio dispiacere di non riuscirci a salire più su :'( . E basta, ricordo solo questo breve spezzone, flash, di quello che allora credetti solo un sogno e forse lo è stato ma poi l'ho associato a certi racconti dell'astrale e siccome alcuni dicono che si può e nella maggior parte sarebbe così, dimenticare in parte o completamente queste uscite speciali  :)
;D