Una seconda verginità può dare al proprio marito una felicità mai provata?

Aperto da tristetriste, 22 Marzo 2017, 20:17:54 PM

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tristetriste

[font="Lucida Grande", "Trebuchet MS", Verdana, Helvetica, Arial, sans-serif]Buonasera, questo è il mio primo post in questo gruppo. Scrivo perchè ho bisogno di un parere spassionato su un argomento che riguarda me e mio marito...e il nostro passato. Vi racconto brevemente come si sono svolti i fatti. Nel 2001 io ero fidanzata con un ragazzo col quale ho avuto una storia di circa 3 anni ...non fatevi ingannare dalla lunghezza della storia perchè in sè è stata un disastro a partire dalla mia prima volta ...[è stata un disastro totale...nel senso che non ero preparata, ero tesa, lui non ha fatto nulla per mettermi a mio agio, nessun preliminare, ho subito una penetrazione brusca ed irruenta, un colpo secco che mi ha causato un'emorragia, il rapporto è durato pochi secondi perchè la quantità di sangue è stata talmente abbondante che sono dovuta correre in bagno. ho passato la notte in bianco a piangere in bagno e a cercare di fermare il sangue che non la smetteva di uscire. Durante tutto questo il mio "ragazzo" ha pensato bene di fumarsi una sigaretta e mettersi a dormire come se nulla fosse accaduto. Non ha pensato minimamente di dire una parola di conforto, di dare un bacio, una carezza, un abbraccio alla sua ragazza che piangeva in bagno disperata. E la mattina dopo con non so quale faccia tosta ha detto pure che voleva rifarlo perché la sera non era stato soddisfatto, poi ha chiesto se volessi fare una foto ricordo al letto insanguinato, e il giorno dopo mi ha detto che non mi ero impegnata abbastanza.. Quando ho raccontato queste cose a mio marito lui si è addolorato davvero tanto e mi ha detto che avrebbe voluto esserci lui al posto suo, che mi avrebbe dato tutto l'amore, il conforto e la dolcezza che mi sono mancate quella sera. Tutto da qui è nato in me quel desiderio di rivivere una vera prima volta, e dimenticare quella squallida che ho vissuto]. Nel 2005 ho conosciuto mio marito (a marzo) e dopo pochi mesi siamo andati a convivere...io ero pazza di lui (e lo sono tuttora). Durante questi 12 anni nessuno dei due aveva toccato l'argomento "passato"...finchè a gennaio di quest'anno lui ha iniziato a farmi domande sui miei trascorsi... e automaticamente io sui suoi (nemmeno lui era vergine quando ci siamo conosciuti). Per farvela breve è venuto fuori che in tutti questi anni ha sempre provato una grandissima sofferenza dal momento che la mia verginità è , purtroppo, andata alla persona sbagliata...e nemmeno ora che ormai di anni ne abbiamo 36 ( e abbiamo anche costruito una famiglia) quest'idea non gli da pace...io sono mortificata di questa cosa, tanto più che quei 3 anni in cui sono stata con quella persona sono stati miseramente sprecati( il sesso era praticamente disastroso, non ero mai rilassata, a mio agio...). Ora dopo 3 mesi passati a parlare della cosa, avendo capito che mio marito prova più di un semplice rammarico sono arrivata ad una decisione che lui non approva del tutto. Vorrei ricorrere ad una imenoplastica per 3 motivi: 1) vorrei che lui provasse la sensazione di stare con una donna vergine visto che così non è mai stato; 2) io potrei avere la mia prima vera volta visto che non l'ho praticamente mai avuta...e potrei averla con la persona che amo con tutta me stessa; 3) sicuramente la nostra vita di coppia ne uscirebbe rafforzata perchè avremmo qualcosa di unico e grande da condividere.Tengo a precisare che mio marito sta male principalmente perchè gli ho raccontato alcuni particolari della mia prima volta che sono stati molto cruenti. Quello che vi chiedo ora è un giudizio disincantato, senza lanciare insulti e offese gratuite...come mi è già capitato in un altro forum. Semplicemente mettetevi nei miei panni e ditemi la vostra opinione. Grazie a chiunque perderà due minuti per rispondermi.[/font]

InVerno

Ho paura che tuo marito non approvi completamente perchè sa che la questione non è tanto legata all'imene quanto a strane immagini che capitano in testa a lui mentre ti pensa con degli altri (ma di questo dovresti ovviamente chiedere conferma) e che non saranno placate da questo "revival" che hai in mente, probabile non voglia mentirti dicendo che "ha funzionato" come tu speri mentre in realtà per lui il problema resta, ovvero non sei di suo possesso esclusivo e le sue fantasie saranno comunque invase da elementi estranei perchè la storia non si cancella. Se lo fai per te stessa e per te ha un significato, fallo. Se lo fai per lui, io ho questo sospetto ma dovresti chiedere ovviamente conferma a lui. Non so che altro possa dirti, se non che a mio avviso tutto il male non vien per nuocere, il fatto che non si possa recuperare in qualche modo la tua verginità (realmente) e non si possa sfogare la sua voglia di possesso esclusivo,è una situazione che se ben gestita, non può che essere un elemento mitigatore e benefico nel rapporto. Ma questo è più che altro un mio giudizio personale riguardo a certe "pulsioni" maschili che richiedono l'eslusività totale del partner. Tutto soggettivo ovviamente.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Ciao Tristetriste (Tristetriste :o?).
Condivido più o meno quello che ha detto Inverno. Se a te fa stare bene e a lui (forse) pure, fatelo. Lo dovresti fare più per te che per lui, comunque, perché il corpo e la sua storia è il tuo e la tua storia. Il suo senso del possesso del tuo passato  a me sembra piuttosto infantile, ma del resto ho già conosciuto anche quarantenni bambini, quindi nessuna meraviglia. Non aspettatevi miracoli da questo giochino. Prendetelo appunto come gioco e non come atto titanico e magico per scindervi dal vostro passato. Questo sarebbe un giochino pericoloso.
 Da bravo ligure mi viene anche da chiedere quanto costa questo intervento. Anzi ho visitato un sito e vedo che i prezzi sono molto variabili, fino ad un max di 6000 euro. A questo punto dipende anche quanto siete benestanti. Personalmente farei tante altre cose con quei soldi.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

donquixote

Io penso che sia un'idea di cui vi pentireste dopo un attimo e quasi sicuramente non otterrebbe il risultato desiderato. Questa cosa avrebbe potuto (e sottolineo il condizionale) funzionare se l'avessi fatta al termine della prima relazione e prima di iniziare quella attuale;  tutto il problema psicologico sarebbe rimasto a tuo carico e lui non avrebbe saputo nulla. In questo caso avreste "davvero" potuto vivere una vera "prima volta" a patto che tu ti fossi ripromessa di non rivelare mai cosa accadde nella precedente relazione. Ma una "prima volta" ricostruita, programmata e tutto sommato profondamente falsa perchè sia per te che per lui non vi sarebbe nulla che si avvicini ad una prima volta ed entrambi dovreste "fare finta che", sarebbe a mio avviso di una tristezza disarmante. Ne rapporti intimi credo sia fondamentale la spontaneità, l'istinto, la passione, non certo la razionalità e la programmazione, e una "operazione" di questo genere comporta fra le altre cose un incontrollabile aumento delle aspettative che certamente andranno deluse (niente è mai come ce lo si immagina, e a maggior ragione in questi casi) e che vi costringerebbe poi, dopo, a mentire pietosamente l'uno all'altra per nascondere l'inevitabile delusione. Molto meglio adoperarsi con passione, amore, dolcezza, fantasia, spontaneità, per fare in modo che ogni volta sia "la prima volta", e riviverla tante volte in tanti modi diversi. La verginità della donna (al di là dei tabù e delle implicazioni culturali) è importante per l'uomo perchè in quel caso non deve confrontarsi e competere con altri a livello di  "prestazione", cosa che può condizionarlo psicologicamente determinando a volte reazioni indesiderate. Meno razionalità si usa nell'intimità e meglio le cose andranno, meno sangue si farà scorrere nel cervello per indirizzarlo altrove e più soddisfazioni si avranno, e se proprio volete un simulacro di "prima volta" potete sempre usare il metodo del "collant" ridendoci anche su.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Fharenight

Cara Tristetriste... mi viene in mente la canzone interpretata da Ornella Vanoni "Tristezza per favore vai via" che ti dedico di cuore...

Penso anch'io che da parte di tuo marito potrebbe trattarsi di un nascosto e subdolo sentimento di gelosia derivante dalla possessività più che dall'autentico affetto. Purtroppo non abbiamo avuto ancora modo di educare ed emancipare gli uomini dall'ancor presente maschilismo che altro non è che il senso di sopravvalutazione dell'uomo rispetto donna. I traumi bisogna superarli, imparare dai propri errori per migliorare sé stessi e al contempo imparare a giudicare e scegliere con più consapevolezza le persone a cui ci affidiamo.
Certo ravviso nel tuo comportamento con il tuo ex fidanzato forse (non ti conosco quindi non posso essere sicura) un'incoscienza, forse superficialità o un pizzico di masochismo o di poca stima in te stessa, perché credo non dovesse essere poi così difficile accorgersi subito che quell'ex non fosse un ragazzo degno di considerazione e non arrivare quindi al rapporto intimo. Ma non vorrei te ne facessi una colpa perché sono errori in cui si cade abbastanza frequentemente e spesso incosciamente.
Purtroppo l'attività sessuale che molti giovanissimi oggi considerano quasi un gioco o un passatempo, in realtà un gioco non è, di conseguenza andrebbe affrontato con maggiore senso di responsabilità specialmente da parte delle donne, e questo non per ribadire il vecchio stereotipo del "mito della verginità" derivante da pseudo valori imposti dall'antico patriarcato e trasmessi poi nelle norme religiose, ma semplicemente per affermare che, pur sullo stesso piano dei diritti e della dignità, la donna è differente dall'uomo e non per porsi in competizione con lui bensì per essere complementari e completarsi vicendevolmente.

Detto questo, ormai il passato è passato, e ciò che resta e vi sta tormentando sono solo fantasmi. Fantasmi che sorgono, per quanto riguarda te, quando non si riesce a perdonare sé stessi, quando non si è elaborato la sofferenza, il trauma. E non credo, come donna, che potresti superare quella cattiva esperienza con la recita (perché di una recitazione si tratterebbe, a mio modesto parere) di una nuova "prima volta". Converrebbe ad entrambi non dare più peso a quell'esperienza e non pensarci più, godendovi la vita e la vostra relazione al meglio. Dopo tutto anche agli uomini capita di vivere esperienze negative le prime volte oppure escono sconvolti e perdenti da relazioni precedenti. Quindi voltate definitivamente pagina.

Permettimi comunque di fare un appunto che è valido per tutti noi. Anche nelle relazioni più serie e piene di comprensione e amore, credo sarebbe meglio non confessare proprio tutto, nei minimi particolari, le esperienze passate spiacevoli e che possono risultare molto spiacevoli anche al/alla proprio compagno/compagna; se ne può parlare, se necessario, vagamente o non scendendo nei particolari, poi sta alla sensibilità e all'intelligenza dell'altro intuire ciò che non si è detto, capire, comprendere, tacere e... voltare pagina.
Spero di esserti stata di aiuto.

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