Post, persone & riflessioni

Aperto da Jean, 02 Agosto 2019, 22:12:35 PM

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Jean

"Inviterei a considerare l' ipotesi di segnalare la discussione avviata dal buon Sariputra "prima ridere, deinde filosofare": potrebbe fare una cattiva impressione, ma (soprattutto considerando che se ne segnalerebbero anche tante altre) potrebbe forse attirare l' interesse di qualcuno, oltre a far capire che non ci prendiamo eccessivamente sul serio (certi interventi sono decisamente ameni)."
 
Nel mio girovagare tra nuovi e vecchi post presenti nel forum mi sono imbattuto in quello sopra riportato, risalente ad un tempo (appena passato prossimo) quando frequentavano l'Hotel Logos quelli che reputo miei amici e che lo saranno sempre indipendentemente dai nostri percorsi e scelte.

Da poco (sett.2018) se n'era andato Garbino la cui cultura e passione per Nietzsche su di me sortiva l'effetto di farmeli apprezzare entrambi, avendo colto in loro – lo studioso e lo studiato – l'ombroso riverbero della luce scura in perenne conflitto con l'altra, apprezzata a parole e negletta nei fatti, Yin e yang, direbbe Carlo Pierini.
Di Garbino non ho avuto più notizie (salvo un accenno da Green demeter, altro simpaticone che ogni tanto ritorna) e sarei contento stesse bene.

Un anno prima se n'erano andati Maral e Duc in altum!
Del primo non conosco il motivo, del secondo – il cui ultimo post è citazione della Merini: "A volte si va via per riflettere. A volte si va via perché si è riflettuto" - per far conto tondo, 700 post, pur se rimane il dubbio sia la prima o la seconda così può sempre scriverlo... magari chiediamo se è possibile cancellare un vecchio post, per mantenere il totale... da buon napoletano sa bene che è la somma che lo fa...

Eh, i numeri hanno potere, non c'è dubbio... e anch'io arrivato a 300 ritenevo d'aver raggiunto il limite... ma i 300 giovani e forti e tutti quelli a venire son morti appena scritti... che fare dunque per continuar ad esser vivo qui, in questa differente realtà dell'Hotel Logos?

Già, continuare a scrivere, secondo inclinazione; così son ritornato a far compagnia, da lontano, al nostro Ivo che seduto sulla riva ha osservato e osserva il fiume della scrittura trasportarne gli autori. 
Che per riapparire all'esistenza qui permessa riprendono con un altro scritto...

Ma se ci si attacca troppo a quegli scritti – son miei, son io! – come giustamente ci redarguiva Sgiombo vuol dire che ci siamo presi troppo sul serio, smarrendo la giusta misura... quel cammino di mezzo che per tanto tempo hanno qui percorso e condiviso Sariputra ed Apeiron, incappati in schermaglie di parole che pur rimaste presenti qui nel forum come memoria,  non valgono il click per leggerle. 
Mentre la loro presenza – certo, sempre attraverso le parole, ché non abbiamo altri modi d'esser in questo Hotel – si è sentita al di là di quelle.

Qui pochissimi scrivono e il già scarno numero, forse a causa dell'estate, è ancor più diminuito. È sicuro che prima o poi si prosciugherà il fiume che ci permette di far navigare il nostro foglietto (post) sino all'utenza silenziosa... c'est la vie...  

Ma io confido di poter ancora leggere il mio grande amico, l'incomparabile paul11 e tutti gli altri... questo clima pazzo ci sta poco a gonfiar d'acqua i vecchi, rinsecchiti rivoli... bisogna farsi trovar pronti, col nostro post-foglietto e farne una barchetta di carta, quelle di bimbi, e ritornar a giocarci, chè la vita è un lampo e gli amici che qui avete trovato son rari... le parole se non si usano per ringraziare son solo segni sul foglio che ognuno interpreta come vuole.

 
Cordialement
Jean   

Jacopus

Caro Jean. La tua grazia è una grazia di altri tempi, lasciatelo dire. Ci vorrebbero più Jean e meno...Jacopus, e forse l'Italia sarebbe un luogo più accogliente. Siamo in una fase di magra è vero. La corrente fresca dei pensieri si scioglie sotto la furia dei venti caldi del Sahara. Ma non importa, giungeranno altre acque. A noi spetta il compito di preservare e proteggere l'alveo del fiume, come Antichi Portatori della Corrente. E in qualità di  Antichi Portatori della Corrente, dentro di noi conserviamo in effige Maral, Garbino, Duc in Altum, Giona, Sgiombo e tutti coloro che hanno per un attimo attraversato i nostri discorsi.
L'acqua è fluida, si mescola. Così i nostri discorsi. Talvolta fino a creare un elisir, una bevanda che è possibile bere tutti insieme, altre volte le acque si sono scontrate, ma in quello scontro hanno trovato nuova linfa, nuovi motivi per combattere per le proprie ragioni. Non avresti potuti scegliere metafora migliore.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Jean

Caro Jacopus,

ricordo che mooolto tempo fa leggevo in testi alchemici e di yoga della possibilità di intervenire sul processo di invecchiamento organico per rallentarlo sino a fermarlo. 

Essendo giovane – con quella che si dice "la vita davanti" – gli ipotetici frutti futuri di tali "sentieri di conoscenza" non avevano l'appeal sufficiente per farmeli percorrere compiutamente e con zelo. La conoscenza è come una strada che sovente dirama in altre direzioni e  man mano ne ho percorso diverse, poi ho sentito d'esser giunto dove potevo giungere e il tempo, per me, s'è davvero fermato.

Non quello organico naturalmente, così che per esercizio ho cercato di immaginare, nell'improbabilissimo caso di ritrovarmi tra le mani una pietra filosofale o il conseguimento della siddhi (potere, nell'induismo) dell'immortalità, o almeno di una vita al par di Matusalemme, quale potrebbe essere il mio stato mentale in tale condizione.

Man mano vedrei scomparire (ed ad oggi son già molte...) le persone con cui ho camminato assieme e dubito di poterle mai dimenticare, in qualche modo ne bloccherei il completo scomparire e da parte loro, permanendo come ricordi, la chance d'essere liberato dal mio passato.

Nuove conoscenze riproporrebbero più avanti la medesima situazione, così che il mio nucleo di coscienza (io, la mia persona) a fronte dell'affrancamento dal divenire fisico si ritroverebbe imprigionato sempre più nella ragnatela della memoria.

Adesso fai trascorrere il tempo... mille, diecimila anni... mille, milioni di corpi venuti all'esistenza e dissolti davanti ai tuoi occhi (figurativo)...

... la figura del Bodhisattva - Guan Yin, comparabile alla nostra Madonna - che attende ognuno per procedere oltre nel cammino inizia ad assumere un senso.

Non c'è dissolvimento della memoria se permane in qualche nucleo di coscienza perché tutto è collegato... non c'è salvezza se non è per tutti.

Ognuno ha tanta storia, il suo posto nella memoria

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/al-di-la-dell'aldila/msg35316/#msg35316

recita la splendida e struggente canzone dell'immensa Gabriella.

Ci fosse un Jacopus di meno (in questo forum) non ci sarebbe questo post...



Post, persone & riflessioni.
 
https://youtu.be/PbFlVf2lB3I
https://youtu.be/Ik__dqsFZwY

 
Cordialement
Jean

paul11

#3
Caro Jean,
troppo buono nei miei confronti.
Penso che nonostante tutto , noi tutti frequentatori di questo forum, abbiamo lasciato impronte.
Anche il non esserci più presenti, lascia dei post, degli argomenti, che sono comunque letti, paradossalmente anche se non scrivessimo più.
Ci sono tre statistiche: coloro che attivamente scrivono, coloro che sono iscritti e non scrivono, e coloro che semplicemente leggono senza essere iscritti e quindi nemmeno scriventi. Penso che quest'ultimi siano la maggioranza.
La peculiarità di questo forum, e quello vecchio,è di essere riuscito a resistere ai social dove chattano e spesso il linguaggio e gli argomenti sono un "mostrarsi", un esibirsi anche solo per dire "anch'io esisto!". Sono finiti i tempi dei bar ed osteria di almeno due-tre generazioni fa, intesi come socializzazione di persone che si guardavano vis-a-vis.
Il pregio di questo forum è di porsi sopra la media di gran lunga dei social, senza essere d'altra parte accademico.Perchè a volte sono le domande semplici ed in apparenza banali che spiazzano scienziati e filosofi. Altro semmai è l'approfondimento.
I post ,e questo è un ulteriore pregio di questo forum, a volte sono come le antiche "lettere" che si scrivevano fino ad una generazione fa.
Poi semmai c'è il problema di chi entra nel forum dopo la "contaminazione" nei social. Ci sono subito sentenze ,senza argomentazioni.Si cerca la baruffa, soprattutto nel modo di approcciarsi agli altri, stiamo perdendo in comunicabilità di emozioni, di sentimenti e si tende ad "alzare la voce" e parlarsi addosso, senza ascoltare l'altro. E' impossibile che due esseri umani siano totalmente in contrasto, proprio perché sono entrambi umani. C'è chi vuole la contrapposizione senza vedere i punti in comune. E' ovvio che due persone non possono essere identiche e pensarla totalmente uguale, ma trovo paradossale l'esatto contrario.Temo che questo oggi sia lo specchio della società.

Un caro saluto

viator

Salve Paul11. L'andazzo odierno è semplice ed è dovuto alla "eccessiva" facilità con cui si può comunicare : E' sempre più facile comunicare la propria chiassosa apparenza che la propria silenziosa consistenza. La quale ultima è sempre stata merce abbastanza rara. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jean

Bentornato paul11,

a parte la stima (di vecchia data) se uso aggettivi certo un po' altisonanti nei tuoi confronti è perché (da sempre, si può dire) frequenti il forum, percependone come scrivi il valore e perciò spendendoci tempo ed energie. Ti rendo merito. 

Le inevitabili diatribe, difficoltà, fraintendimenti per finire ai veri e propri attacchi personali, che come ovunque anche qui accadono, mi hanno convinto della loro utilità rivelandosi specchio dell'immagine che lo si voglia o meno proiettiamo in questo scenario.
Così penso che a chi superi man mano queste difficoltà si aprano nuove prospettive o perlomeno ricevano dal forum più di quello che danno. Qualcuno come dici ci legge, rimanendo dietro le quinte o la tastiera. Si arriva ad avvertirlo al di là del contatore delle visite venendo stimolati ad averne maggior cura, agendo su forma e contenuto dei post.

In questo luogo di ritrovo si vien per diversi motivi e un po' ci fa l'abitudine, si familiarizza e ciò ha maggior valore quanto più sono distanti i nostri convincimenti, le nostre idee.

Alla fine, pur lasciando una traccia utile per la consultazione, non è primariamente a causa dei nostri post, delle nostre discussioni che del tempo qui speso si può dire ne sia valsa la pena.

Qui è un (piccolo) mondo, pur se confinato in quello che chiamo Hotel Logos, una differente realtà con i suoi gradi di libertà e modalità di interrelazione . 
Qui, come in tutte le realtà umane, vi sono flussi di informazioni tra coscienze che nel tempo producono una traccia, un collegamento. 

Così che, come poeticamente lo esprime Jacopus... a noi spetta il compito di preservare e proteggere l'alveo del fiume, come Antichi Portatori della Corrente. E in qualità di Antichi Portatori della Corrente, dentro di noi conserviamo in effige Maral, Garbino, Duc in Altum, Giona, Sgiombo e tutti coloro che hanno per un attimo attraversato i nostri discorsi.

Adesso immagina che alla fine dei tempi tutti noi, ormai residenti in un un'altra realtà, si venga chiamati a formar dei gruppi per giocar ad un nuovo gioco... così ecco che i nostri nomi e quelli citati poc'anzi risuonino e noi da distante si venga all'adunata, conoscendoci come tale realtà permette di conoscerci. 

Come quale gioco, questo...

 
Cordialement
Jean

Jean

C'è chi si aggrappa al presente e chi spera nel futuro.

Ma tutti viviamo nel passato, perché è quello che siamo, ricordi condensati nella struttura della nostra personalità.

Siamo una macchina del tempo che percorre  sentieri della memoria e sentieri dell'immaginazione, il tutto reso possibile dalla piccola scintilla creativa avuta in dono.

Questa (forse) è la nostra unica libertà, scegliere e seguire un flusso nella mente.



Cordialement

Jean

Hlodowig

Buon pomeriggio amici,
Innanzitutto, un doveroso e sincero grazie all' amico @Jean, per aver ri-portato questa discussione in vista, mi era sfuggita la sua profonda quanto semplice e bella condivisione di pensieri.
Vorrei poter contribuire, seppur nel mio piccolo, nel discorso.
Credo che oramai, siano molto pochi i posti come questo e in cui ogni-uno di noi, con il proprio vissuto e le proprie idee, possano ancora in qualche modo preservare e mantenere la pluralità dei pensieri, senza che questi scadano inutilmente in una tifoseria da squadre di calcio, le quali, oggi giorno, si fanno sempre più numerose.  (vedasi tutti gli ultimi nuovi termini e h-ashtag che invadono le diverse notizie e  che neanche un twitter..)
E si, credo che la eccessiva semplificazione, ma più che altro per me, la eccessiva frammentazione di pensiero, unita alla poca e superficiale cultura, ma nondimeno, alla scarsa quanto effimera cultura emotiva, creano senza dubbio lo stato di cose a cui noi tutti assistiamo oggi.
La Bellezza di un discorso, almeno per quanto mi riguarda, è proprio nella sincera descrizione che diamo alle parole, al nostro io (come coscienza intelligente, capace di relazionarsi con gli altri io coscienti), che appare per quel che è e non per quel che vorrebbe essere.
E la cosa che più meraviglia, sempre per quanto mi riguarda, è che questo io, cerca di districarsi dal resto per affermarsi in questo luogo, dove per affermarsi, almeno io, lo intendendo come un esser presenti e pensanti, capaci  di coglierne la o le essenze e mescolarle, valutarle e fonderle alla propria, ovvero al proprio personale bagaglio di viaggio.
Altro punto importante, almeno per me; il fatto che ogni coscienza sia vincolata solo a se stessa e non vincolante, in questo modo penso, si evitano le menti di gruppo (le squadre di calcio), che personalmente ho sempre rifuggito, perché trovavo alquanto devianti del mio personale percorso.
L' esser sempre presenti, l' esser attivi a se stessi e per se stessi, ma anche alle attenzioni dell' altro.
Quindi, ancora grazie per le vostre preziose parole, per me come motivo di ulteriore arricchimento.

Grazie✋

bobmax

Citazione di: Jean il 04 Ottobre 2019, 22:02:07 PM
C'è chi si aggrappa al presente e chi spera nel futuro.

Ma tutti viviamo nel passato, perché è quello che siamo, ricordi condensati nella struttura della nostra personalità.

Siamo una macchina del tempo che percorre  sentieri della memoria e sentieri dell'immaginazione, il tutto reso possibile dalla piccola scintilla creativa avuta in dono.

Questa (forse) è la nostra unica libertà, scegliere e seguire un flusso nella mente.

Cordialement
Jean

Forse neppure quella.

D'altronde la libertà non è mai un fine in sé, ma solo un mezzo.

Raggiunto il fine, il mezzo non è più di alcuna utilità.

Lo si può abbandonare quando non se ha più bisogno.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Jean

Grazie per l'apprezzamento, Hlodowig, ne approfitto per salutarti e approfondire solo un passo del tuo post (che ho rimaneggiato, semplificandolo, perdona la "licenza narrativa"):

"E la cosa che più meraviglia è che questo io cerca di coglierne le essenze, valutarle e fonderle alla propria, ovvero al proprio personale bagaglio di viaggio."

Hai espresso quello che potrebbe essere uno degli obiettivi (nobili) di chi partecipando ad un forum interloquisce, discute ecc. ed al termine, abbandonando la discussione quale che sia, abbia la sensazione che al di là dei contenuti qualcos'altro sia stato scambiato attraverso le parole.

Se non tutti gli "io" hanno quella disposizione a cogliere, fondere ecc., rispetto alla valutazione nessuno (o quasi) ne è privo (di tal abilità). 

Valutare è un processo così veloce nell'uomo che è quasi impossibile rendersene conto, ogni circostanza vi è sottoposta, la valutazione è (quasi) sempre la prima stazione da cui passa il tram di tutte le nostre azioni.

Il flusso nella mente "scelto" da Bobmax ha prodotto la valutazione che ha postato.
 

La luce vien meno, è notte tra poco
qualcosa ti prende e ti porta lontano,
tu pensi sia un gioco
e gli tendi la mano.
 


 
Cordialement
Jean

bobmax

Citazione di: Jean il 07 Ottobre 2019, 22:56:47 PM
Il flusso nella mente "scelto" da Bobmax ha prodotto la valutazione che ha postato.

Solo ad una condizione, che Bobmax esista davvero di per sé.

Non essendoci però niente di per sé, non esistendo alcun "io" reale, la "scelta" fa solo parte della commedia divina.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Jean

Sono un essere inadeguato per il vostro mondo, solo in questa grotta riesco a sopportare l'abisso che balugina d'una luce oscura dentro di me. 

Cosa vi sia al di là non oso immaginare... rifuggo, quando s'approssima, dal pensiero dell'aldilà che mi attende. 

Se mi credete distante da voi guardate meglio, sono quella persona nel tavolo là in fondo dell'osteria che tutti frequentiamo. 

Che beviate soli o in compagnia non fa differenza... tutti beviamo la stessa bevanda, la vita che fugge.
 

Sa.in.ja.je.

Jean

Dopo centinaia di post che non ci hanno certo sollevato l'umore, non resta che guardar ai giovani, come lo fummo un tempo, per aver sentore dell'insostenibile leggerezza... di qualcosa...

https://youtu.be/VKFgLNBpQK0?list=RDVKFgLNBpQK0


"Philipp Berry3 mesi fa
I was expecting something cute, not something amazing, but amazing it is."


Cordialement
Jean

Ipazia

Sia lode a tutti coloro che anche nel tetragono panopticon concentrazionario epidemico hanno saputo, senza nuocere ad alcuno, superato il muro irrazionale dell'isteria collettiva e del totalitarismo prescrittivo, far prevalere il principio del piacere su quello di realtà.

Ai vecchi pensionati cui il piacere delle carte ha aguzzato l'ingegno e ridato la parola. E ancor più alle coppie di amanti che in solido misurano contro l'avversa sorte il prezzo del loro amore da incorniciare, nei tempi che vivranno, come un talismano. E pure a chi, nelle strade deserte, ritrova il valore di un  corpo fuorilegge.

Un pensiero speciale al lupo, che scendendo dai monti ha attraversato la pianura, più silente che mai, raggiungendo i miei colli. Intrappolato da una telecamera che ne mostra la bellezza un tantino sofferente. Gli auguro tante scorpacciate di carne di cinghiale che lo renderebbero meno inviso agli umani ora in gabbia.

Ai quali ultimi auguro, nella forzata riflessione, di ritrovare il valore, gravido di responsabilità, della gaia scienza chiamata libertà.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jean

Ola, Ipa...

bel post che ha tra gli altri meriti quello d'aver suggerito ad Altamarea l'argomento per una delle sue encomiabili ricerche.

Sono contento del tuo navigare nelle varie sezioni del forum scegliendo dove e come, nel caso, rispondere. Così ho trovato qui la graditissima risposta al mio post: https://www.riflessioni.it/logos/presentazione-nuovi-iscritti/varie/msg42172/#msg42172

e non garbandomi (al momento) parlar di desolazioni & depressioni, considerato il livello di saturazione raggiunto (annamo al 3 maggio... certo che Taiwan...) raccolgo piacevolmente il testimone riguardo l'ipotetico luogo della rinascita.

Io sono già rinato qui: https://en.wikipedia.org/wiki/Sault,_Vaucluse 

e questo è l'inizio della mia storia: https://www.lamacchinadiluce.com/2019/07/la-couleur-secrete-de-la-lavande.html

che prima o poi renderò pubblica.




Cordialement
Jean

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