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Possedere

Aperto da Mariano, 20 Gennaio 2021, 22:52:25 PM

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Mariano

Non tutti hanno chiaro che possedere un bene significa gestire quanto ci viene lasciato da chi ci ha preceduto e quanto siamo capaci di creare per noi stessi e per chi viene dopo con un sano equilibrio.

atomista non pentito

Poiché nessun possesso e' eterno.

viator

Salve Mariano : i "non tutti" che tu citi.....secondo me sono sono una secca minoranza.




Salve Atomista : il "perchè il possesso non è eterno"......sempre secondo me, è appunto la ragione per la quale i "non tutti" di Mariano sono e saranno sempre una secca minoranza di forse saggi o forse ingenui idealisti.


Infatti la consapevolezza della caducità del possesso rappresenta - per la secca maggioranza dei forse saggi o forse cinici egoisti ...............la precisa ragione per la quale essi preferiranno avventarsi sul possesso cercando di goderselo sinchè dura.


Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Mariano

Ciao viator, mi farebbe piacere che tu e gli eventuali altri partecipanti si pronunciassero sulla loro personale idea di saggezza sull'argomento.
un caro saluto.

viator

Salve Mariano. Dal mio punto di vista la saggezza consiste nel :



       
  • disporre di un certo (il più possibile ampio) patrimonio esperienziale (sotto forma di "quantità" di vita e di nozioni - neonati e fanciulli, anche se potenzialmente dotatissimi e sovrumanamente ispirati, non potranno mai risultare SAGGI);
  • saperlo utilizzare secondo buonsenso, cioè in modo da individuare i comportamenti più adatti a garantire un equilibrio (ovviamente dinamico) tra la individualità delle proprie scelte e la pressochè infinita molteplicità delle situazioni e delle scelte altrui, dalle quali siamo circondati.
Quindi, più in generale, la saggezza consiste nell'evitare di entrare in urto con la realtà pur agendo al suo interno. Quindi ancora nel riuscire ad essere di massimo giovamento a sè stessi e di minimo o nessun danno agli altri. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Mariano

Ciao viator, il mio invito a chiarire l'idea di saggezza era dovuto al fatto che nel tuo post avevi scritto: 
..."una secca minoranza di forse saggi o forse ingenui idealisti" e ...."una secca maggioranza di forse saggi o forse cinici egoisti" (per i quali la caducità del possesso rappresenta la precisa ragione per godersi il possesso sinché si possa) , lasciando intendere che un saggio possa essere un ingenuo idealista o anche un cinico egoista.
Il mio parere è diverso: io penso che  per saggio si debba intendere chi, consapevole che in qualunque circostanza della vita non esistono soluzioni assolute, si adoperi (per quanto a lui possibile) per evitare che si generino situazioni conflittuali promuovendo armonia.

viator

Salve Mariano. La saggezza si acquisisce durante la vita (oppure non si acquisisce mai). Ho già spiegato che nessuno mai nascerà saggio.Viceversa alla nascita (o appena dopo la nascita, a seconda delle esperienze prenatali, neonatali o forse addirittura anche su base genetica - ancora non sappiamo) si fissa il temperamento personale di ciascuno, quindi l'insieme degli aspetti che faranno di noi un introverso piuttosto che un estroverso (aspetto questo importantissino !!), e che quindi forniranno una netta "direzione" al nostro relazionarci con il resto del mondo.



Ovvio che, prima di diventare EVEMTUALMENTE dei saggi, noi svilupperemo una sensibilità ed una visione del mondo che sarà conseguenza di introversione oppure estroversione oppure esperienze affettive positive oppure negative oppure sensibilità verso il mondo dell'astrazione oppure verso il mondo della concretezza, oppure verso il senso del dovere oppure verso le occasioni di piacere.........oppure. oppure, oppure, oppure...........



Quindi il diventare del saggi piuttosto che il restare dei bambocci non ha nulla a che vedere con la visione del mondo, i precetti morali, il carattere o temperamento delle persone.............perciò la saggezza non c'entra un cavolo con le virtù civiche, morali o spirituali.



Quindi potranno tranquillamente esistere dei saggi cinici, dei saggi speculatori, dei saggi "ispirati" etc. e qualsiasi altro genere di saggezza eticamente e moralmente lodabile o censurabile. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Mariano

Ciao viator, ritengo che tu abbia ragione nel dire che la saggezza non c'entra con le virtù civili, morali o spirituali.
Concordo inoltre che la saggezza sia anche una dote naturale che necessita ovviamente di essere sviluppata con il succedersi delle esperienze ( se queste ultime vengono ben "digerite" e per "ben" non esprimo un giudizio morale, ma intellettuale) e che i "miei non tutti" possano essere forse saggi o forse ingenui idealisti, ma non penso che un cinico egoista possa essere saggio.
Del resto il tuo affermare giustamente che essere saggi significa "riuscire ad essere di massimo giovamento a se stessi e di minimo o nessun danno agli altri ",  a mio avviso contrasta con la possibilità di esistenza "....dei saggi cinici, speculatori...".