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Nun Me Scuccia'

Aperto da acquario69, 25 Giugno 2016, 05:51:44 AM

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acquario69

#15
e mentre le riunioni di condominio continuano... (vedere qui sotto -Grazie Paolo!)
https://www.youtube.com/watch?v=DFmaLaHskl0


...quella dell'élite è una religione segreta

C'era una volta il massone. Un giorno indossò il cappuccio ma dimenticò squadra e compasso, fino a diventare qualcos'altro. Un paramassone: non più un iniziato alla ricerca della divinità, ma un contro-iniziato che si crede Dio. Sembra una fiaba nera, ma sta dando spettacolo: la grande crisi e il terrorismo permanente non sono che due facce, entrambe atroci, dello stesso show. Ed è così potente, l'incantesimo, da incrinare la storia, compromettendo la pace sin dal dopoguerra, già da Yalta, quando i massoni Roosevelt e Churchill – insieme a Stalin – non accordano ai palestinesi la nascita di un loro Stato, in equilibrio col futuro Stato ebraico, innescando così il provvidenziale focolaio da cui nascerà il primo terrorismo dell'Olp. Quando il miracolo economico travolge anche l'Italia, spalancando orizzonti impensabili, viene fermato e "sacrificato" l'uomo che meglio incarnava un possibile futuro democratico anche per gli arabi, Enrico Mattei. Se ancora l'Europa crede in un modello diverso, socialista, in Svezia viene prontamente ucciso l'apostolo del welfare, Olof Palme. E in Israele finisce assassinato Rabin, colpevole di aver costruito una vera pace geopolitica, che coincide con «una autentica pax massonica». Morte a Rabin, dunque, perché l'odio deve continuare a vincere. Fino a quando?
Può sembrare incredibile, ma Gianfranco Carpeoro – l'autore del saggio "Dalla massoneria al terrorismo", che denuncia la matrice massonica della "sovragestione" del terrorismo, attraverso élite che controllano servizi segreti – sostiene che, infondo, la colpa è anche nostra. O meglio: la nostra ignoranza consente al super-potere di manipolarci indisturbato, costruendo mostri. Capeoro cita il suo antico maestro, Francesco Saba Sardi, grande intellettuale inserito dal Quirinale tra le più eminenti personalità culturali della storia italiana: nel mini-saggio "Istituzione dell'ostilità", riportato testualmente nel libro di Carpeoro, Saba Sardi (traduttore di Borges, Simenon, Pessoa, Joyce e Garcia Marquez, nonché biografo di Picasso) sostiene che solo la nostra disponibilità all'odio ci rende inconsapevoli "soldati" della causa altrui, nient'altro che docili strumenti. Siamo pigri, non ci accorgiamo di vivere in un Truman Show. Prendiamo per buono perfino l'Isis, il cui capo – il "califfo"Abu-Bakr Al Baghdadi – fu stranamente liberato nel 2009 dal centro di detenzione di Camp Bucca, in Iraq, dopo esser stato affiliato alla Ur-Lodge "Hathor Pentalpa", nella quale (secondo Gioele Magaldi, autore del libro "Massoni") hanno militato George W. Bush e Condoleezza Rice, il politologo Michael Ledeen, Nicolas Sarkozy, Tony Blair, il leader turco Erdogan.
Impressionante, nella ricostruzione di Carpeoro, l'affollamento dei messaggi simbolici che "firmano" i recenti attentati in Francia, affidati a manovalanza islamista: la strage del Batalclan (13 novembre) è il "calco" della data-simbolo della persecuzione dei Templari, mentre quella di Nizza (14 luglio) colpisce al cuore i valori della Rivoluzione Francese, "sacri" per la massoneria democratica, devastando peraltro la città natale del massone progressista Garibaldi. E anche gli attacchi di Bruxelles (aeroporto e metropolitana, "come in cielo, così in terra") richiamano universi simbolici tutt'altro che islamici, «secondo un preciso schema operativo – scrive Carpeoro – che sceglie di utilizzare un linguaggio estraneo o addirittura "avverso" agli esecutori», giusto per inquinare le acque. Bruxelles, 22 marzo: stessa data del decreto di soppressione dei Templari, nel 1312. Giorno fatale, il 22 marzo: nel 1457, Gutenberg stampò la prima Bibbia. Nel 1831 venne fondata la Legione Straniera, in funzione anti-araba. Ancora: sempre il 22 marzo (del '45) nasceva la Lega Araba, «che l'Isis vede come il fumo negli occhi». E nel 2004 venne ucciso a Gaza lo sceicco Ahmed Yassin, leader spirituale di Hamas. Ma il fatidico 22marzo "parla" anche ai cattolici osservanti: le letture liturgiche per la messa di quel giorno propongono la restaurazione del regno di Israele (Isaia), che abbreviato è "Is", come "Islamic State".
Non è un gioco: per Carpeoro, la matrice massonica della "sovragestione" ricalca in modo quasi maniacale – ribaltandoli – gli insegnamenti di Vitruvio, «personaggio storico che ha avuto grande rilievo nella massoneria», perché nel "De Architectura" il grande architetto romano enuclea i principi-cardine, anche etici e spirituali, che devono orientare la scienza della costruzione, riflesso terreno della bellezza universale. Ebbene, i contro-iniziati che incarnano la "sovragestione" li capovolgono in modo puntuale e speculare, secondo lo stereotipo del satanismo: «Hanno utilizzato tutti gli strumenti descritti da Vitruvio: le lettere, per organizzare la disinformazione; il saper disegnare, per delineare il simbolismo dei loro atti; la geometria, per concatenare le distruzioni; l'ottica, per stabilire i punti di osservazione; l'aritmetica, per i tempi degli attentati; la storia, per il linguaggio simbolico delle date». I fantasmi della "sovragestione" «sono colti, sanno disegnare», padroneggiano matematica e filosofia, medicina e giurisprudenza, astronomia e astrologia». Chi sono, in realtà?
Massoni, tutti. O forse no: si tratta di paramassoni, ma in fondo ormai «è solo questione di termini», ammette Carpeoro, che – massone lui stesso, già gran maestro dell'"obbedienza" di Palazzo Vitelleschi, poi dimissionario dopo aver disciolto la sua stessa loggia – accusa la massoneria di aver "perso l'anima", riducendosi a mera struttura di potere. Nel suo libro accenna alle antiche ascendenze della libera muratoria (bibliche, egizie) come cemento culturale delle primissime corporazioni di arti e mestieri, quelle dei costruttori di cattedrali, gelosi custodi dei loro "segreti professionali", basati sulla sacralizzazione del lavoro al servizio della bellezza. Poi, con la fine dei grandi edifici sacri, la nascita della massoneria "speculativa", tra ortodossia metodologica e devianze, sbandamenti, infiltrazioni. Pietra miliare, il 1717: brucia Londra, ma l'architetto Chistopher Wren, leader della massoneria inglese, incaricato di riedificare la città, rifiuta di ricostruire il Tempio. «Il 1717 è considerato l'anno di nascita della massoneria moderna, ma in realtà segna l'inizio della fine della vera massoneria», network necessariamentecosmopolita che, come tale, faceva gola al potere: gli ex costruttori di cattedrali erano un'élite della conoscenza ben radicata in tutta Europa.
Più che gli Illuminati di Baviera, il gruppo visionario creato sempre nel '700 da Jean Adam Weischaupt (nuovo ordine mondiale da costruire radendo al suolo il sistema, cominciando dall'abolizione della proprietà privata), secondo l'indagine di Carpeoro la malapianta della "sovragestione" che sta stritolando il pianeta va ricercata, in radice, nel pensiero oligarchico di personalità più recenti e magari sconosciute ai più, come Joseph Alexandre Saint-Yves, marchese d'Alveydre, un medico francese di fine '800 che compare tra le figure di maggior rilievo dell'esoterismo del XIX secolo. Al sorgere del socialismo (e dell'anarchia), Saint-Yves contrappose la "sinarchia": un modello di governo pre-ordinato, basato su schemi universali, con «ruoli e funzioni sociali secondo un ordine di strati e condizioni rigide, in una concezione piramidale della società». Il tutto, «legittimato da una mistica teocratica tipica delle società più antiche», Egitto e Persia, India. «Significa che alcuni sono naturalmente destinati a comandare». In altre parole, l'esoterista Saint-Yves (fervente cattolico, in strettissimi rapporti col Vaticano) «auspicava il governo di un'élite predestinata e piuttosto aristocratica».
Pochissimi sanno "quel che si deve fare", tutti gli altri devono sottostare alle indicazioni di un'élite demiurgica e "provvidenziale". E' qualcosa di davvero diverso dal pensiero che sembra promanare da Christine Lagarde del Fmi, che Magaldi dichiara affiliata alle Ur-Lodges "Three Eyes" e "Pan-Europa"? E' tempo di sacrifici? Bisogna ("dovete") soffrire? A parlare è il marchese Saint-Yves o Mario Monti (Gran Loggia di Londra e Ur-Lodge "Babel Tower"), discepolo dell'economista ultra-conservatore Friedrich von Hayek, da cui l'ordoliberismo germanico, al quale obbedisce il "venerabile" Mario Draghi della Bce ("Edmund Burke", "Pan-Europa", "Compass Star-Rose", "Three Eyes" e "Der Ring")? La nascita delle superlogge internazionali era assolutamente ineluttabile, osserva Carpeoro: la stessa tensione civile e sociale che durante l'Illuminismo aveva condotto i massoni a battersi «per i valori democratici e libertari, propri della dottrina muratoria»condusse le logge di fine '800 a coordinarsi, «anche al di fuori dell'organizzazione rituale», affiliando – nelle Ur-Lodges – anche «presidenti, banchieri, industriali», non necessariamente passati per la tradizionale procedura iniziatica.
Per quello spiraglio, sottolinea Carpeoro anche nell'articolata trattazione del capitolo italiano su Gelli e la P2 (dove emerge un'Italia di fatto tuttora "sovragestita" da una fantomatica P1, protetta da silenzi e pesanti omissioni), il potere avrebbe definitivamente svuotato il network massonico di ogni autentica valenza esoterica e libertaria. Tutto sarebbe ridotto a una piramide che parla una sola lingua, quella del denaro, imposta con la globalizzazione forzata del pianeta a beneficio di una casta di "eletti" che, della massoneria, mantengono solo il linguaggio cifrato, magari per "firmare" crisi, guerre e persino attentati terroristici, sanguinose tappe di una strategia della tensione progettata per imporre agli "inferiori" il dominio della paura. Cosa c'è nella testa dei fantasmi della "sovragestione"? Probabilmente, il verbo di Saint-Yves, la "sinarchia", una filosofia addirittura mistica, secondo cui «l'élite è in armonia con le leggi universali, in pratica è una classe sacerdotale». La "sinarchia", conclude Carpeoro, è dunque «una forma di teocrazia, un governo di sacerdoti o di re-sacerdoti». Il dogma del rigore, imposto all'Europa, impossibile da discutere: «La "sinarchia" arriva a suggerire che quest'élite illuminata sia in diretto contatto con le intelligenze spirituali che governano l'universo e da cui riceve istruzioni». Per i comuni mortali, nessuna speranza. A meno che non si "risveglino", nell'unico modo possibile: disertando, rifiutando le illusioni del sistema economico e la quotidiana  "guerra dei poveri" su cui si regge, complici un po' tutti.


FONTE:
http://www.libreidee.org/2016/12/massoni-terroristi-quella-dellelite-e-una-religione-segreta/
Giovanni Francesco Carporeo

acquario69

L'italiano nuovo: ignorante, solo, inerme ..e il mondo capovolto (il corsivo lo aggiungo io)

Non è mai stata una questione di soldi.
Siamo stati poveri, pezzenti e luridi, ma siamo rimasti noi stessi.
I soldi non sono il problema, l'economia non è il problema. È l'acculturazione coatta il problema, l'indottrinamento. I soldi neanche esistono; se esistono, son solo il mezzo per distorcere l'umanità, sradicarla da ciò che è sempre stata e volgerla in barzelletta.
L'usura è usata per ridurre il vecchio ordine a un balocco in disuso, altro che ricchezza.
Dominare culturalmente reca il vero potere, e il potere, eventualmente, i soldi, la parte più evidente e meno importante tanto che i veri potenti i soldi manco se li portano appresso.
Gianni Agnelli girava (giustamente) senza portafoglio.
L'economia è il sicario della nuova etica al contrario.

Non è questione di bene o di male, bensì di sopravvivenza. La morale e l'etica nacquero per conservare, non per giudicare. Essere razzisti, avere costumi razzisti, misogini, antisemiti, omofobi significa essere sopravvissuti come italiani ai millenni. Solo un imbecille può credere che i comportamenti di un popolo obbediscano a moti reazionari o progressisti. Un popolo non è mai crudele invano, o spietato o dolce o babbeo perché, come credono su commissione i Saviano, i Mentana, i Lerner, le Gruber, vi è una sorgente favolosa di retrogradi e sciovinisti in grado di far sgorgare italiani retrogradi e sciovinisti. 
Un italiano odiava certi individui o etnie o comportamenti per istinto; e quell'istinto era istinto di sopravvivenza, consolidato nel tempo. 
Se obbediamo alla nostra natura conserviamo noi stessi; se la rinneghiamo in nome di una nuova etica imposta con l'inganno saremo perduti.

Questo sradicamento è voluto? Sì.


Come distruggere l'Italia e l'Europa, l'unico vero baluardo razionale al nulla? Questo fu l'enigma che affascinò i Saviano, i Mentana, i Lerner e le Gruber di ogni tempo. E la risposta fu: inventiamo un mondo al contrario. Abbiamo inventato i soldi, perché non questo?

Il mondo al contrario l'ho spiegato (Il mondo al contrario), è semplicissimo. Ciò che era ritenuto (a torto o a ragione non importa, come detto) valoroso, degno, pudico, giusto, razionale, bello è ora giudicato privo di valore, indegno, vizioso, ingiusto, irrazionale, brutto.
E viceversa!
E viceversa!

Vladimir Luxuria e Lady Gaga sono progressisti, una donna che non si offre al primo venuto una minorata mentale o una repressa; un uomo che non approfitta di una quattordicenne un eunuco o un omosessuale sotto mentite spoglie. Notate che il termine "omosessuale" applicato al grande Vladimir "col Vitalizio" Luxuria è migliorativo; applicato, invece, a un uomo del vecchio ordine suona peggiorativo e irridente. Miracoli del PolCor, capace di rendere il truffatore Freud un bel Fregoli in fregola.

Si cominciò a distruggere la morale, la scuola, poi la lingua, poi la terra, i ruoli sessuali.
Sembrano sciocchezze?
La scuola è nozionista! Occorre cambiarla, riformare continuamente i programmi, liofilizzarla, renderla sterile e partecipe a tutti, geni e somari. Risultato: un esercito di cretini che non sa compitare il proprio nome, ha notevoli problemi con gli ausiliari e trova le tabelline un astruso enigma.
Ridateci le stanghette e le cornicette, per carità, il sette in condotta e le bacchettate in classe.

Il trionfo della tecnica!
Ricordiamo che la tecnica non è la scienza. La tecnica è buona per gli idioti sapienti. Sanno tutto i tecnici, di economia matematica computer aviogetti. Ignorano tutte le materie profonde che rendono uomini a più dimensioni: storia arte letteratura lingue antiche filosofia. Si intende alla fine questa guerra all'umanesimo? Il latino non serve, la filosofia non serve, occorre sveltire i programmi, togliere anni, mettere in condizione i nostri ragazzi di competere sul mondo del lavoro!
Si intende finalmente la tagliola?
Questi maiali parlano sempre con lingua doppia!
Attenti!
Gliene frega assai a questa feccia del lavoro, loro che il lavoro l'hanno umiliato e azzerato, costantemente!
Il lavoro, ma quale lavoro! È lo spessore umano e storico che donava la formazione scolastica il vero bersaglio. Gente con la quinta elementare arrivava a guidare multinazionali, e anche bene. Oggi dei dottorandi non sanno posporre il predicato verbale al soggetto. E i tecnici? Loro sono la crema della società. Loro muovono le fila del mondo! Tecnici che sanno dialogare con un PC, ma non conoscono Carlo Magno e di nascosto compulsano l'oroscopo di Branko.

Ora siamo diventati tutti dottori. Ignoranti come cipolle lesse, disoccupati, inoccupati, sottoccupati, ma dottori. Ce lo ripetevano: studiate! E adesso? Non sappiamo più fare nulla. Tutto è stato ordito per renderci inetti al lavoro della sopravvivenza: la caccia (di fatto) abolita (quale orrore), il servizio militare abolito (non vorremmo, signori, allevare gente che sa sparare!), l'agricoltura dismessa, i mestieri dileggiati e di fatto aboliti anch'essi.
Non si sa far nulla: macellare una bestia, coltivare ortaggi, accendere il fuoco, sparare, usare un coltello, una bussola, avviare un automobile, costruire un muro, riparare un tetto. Non si ha più commercio con pietre, legni, metalli, calce, chiodi.
Hanno tolto agli italiani l'arte di arrangiarsi in proprio.

La tragedia del cinema e dell'arte. Anche qui il mestiere dell'attore, costruito in anni di apprendistato teatrale, o il mestiere di pittore e scultore, edificati nelle botteghe del maestro, o il semplice artigianato del legno e del ferro che produceva capolavori – tutto si sta perdendo.
Un tizio come Verdone che, negli anni Sessanta, avrebbe forse fatto l'aiuto di un regista minore oggi s'impalca a generale. Taccio di Sorrentino: lui è stato cooptato direttamente dal direttivo PolCor, come Benigni e Mereghetti.

Come mai Paolo Mereghetti dona due semplici pallini (su quattro) a Il vedovo, di Dino Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri, considerato un classico della commedia all'italiana? Non lo sapete? Guardate il film e lo scoprirete.

L'abolizione, di fatto, della scuola ha distrutto la lingua. Ormai si parla un pidgin ristretto e imbastardito di poche parole. Vi ripropongo il consueto sillogismo: meno parole si conoscono, meno realtà si conosce. Ignorare aggettivi e nomi desueti significa ignorare le sfumature di senso e storia di cui quelle stesse parole sono circonfuse. Dire "grande" e usare solo "grande" invece di "largo", "maestoso", "cospicuo", "sterminato", "interminato", "imponente", "esteso" equivale a sopprimere parti del nostro encefalo che, sull'onda di tali suoni, giudica e riconosce in nostra vece, per istinto infallibile.

Luigi Berlinguer, altro comunista pentito e in vendita a tranci sul mercato PolCor, si compiace: finalmente la scuola con un anno in meno!
Ma sì, ancora un passetto e la si toglierà di mezzo questa maledetta scuola.
L'importante è non insegnare nulla, per carità!
Una sola cosa è sicura: i traditori e i maiali da scannare si riconoscono subito.

Hanno abolito la comunità, il paese, il partito, l'amicizia sul campo, la solidarietà, il cameratismo, il gineceo, il collegio, i legami con le madri, il rispetto per i padri. Non c'è più neanche la solidarietà fra criminali. Tutto è individuale, distaccato, superficiale, senza rimandi. Gli esseri umani sono soli, sempre. Se ami tua madre, secondo il mondo al contrario, sei un degenerato: cosa ci dicono i Mentana, i Zucconi, le Gruber? In America sono tutti liberi, indipendenti sin da diciotto anni, se ne vanno loro, mica come questi mammoni! Si comincia a capire? I padri, poi, non ne parliamo ... l'etica del mondo al contrario si è abbattuta sul patriarcato come una furia ... il padre è sempre un despota, un porco incestuoso, un misogino ... guardate i film del mondo al contrario sui padri ... L'uomo deve essere solo, deve ...

Quanti di noi hanno fatto a pugni da ragazzi, hanno insultato il compagno grasso o effeminato o ricco ... sì, perché il ricco era stupido! Un citrullo bleso, un essere inutile, uno che non si sporcava col fango --- quanti di noi hanno offeso qualche ragazza, qualche ritardato o ucciso una bestiola ... il mondo al contrario ha detto basta: chi uccide una lucertola è uno psicopatico in erba! E allora si castra tutti, magari con le pillole, con lo psicologo in cattedra, con le reprimende PolCor ... questi bimbetti sono rincoglioniti già a dieci anni. Ma il carattere non ne guadagna: ignoranti, cupi, traviati, viziosi, arroganti. Ma questo vuole il PolCor, eserciti di evirati e sciocchi devianti.


Quale conforto da Dio? Nessuno, Dio era il male. Dal passato? Nessuno, il passato era il male.
I classici? Chi li capisce più! E chi intende, oramai, tali note di Machiavelli che rinveniva la verità in Ovidio e Omero:
"Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio ... [ed] entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro".

Se chiudessero i supermercati quanti Italiani scanserebbero la morte? Ben pochi.
L'apocalisse ci coglierebbe da soli, senza amicizie e solidarietà, senza risorse e mezzi intellettuali, stupidi, privi di riferimenti. Ancora pochi anni e al vero potere basterà propalare qualche notizia falsa o chiudere qualche rubinetto per annientare milioni di individui.

Inetti, inermi, soli: l'uomo europeo è pronto per lo scannatoio.
Negri e islamici sono fra noi, su commissione. 
I negri senza coscienza e introspezione, spensierati e pimpanti, gli islamici ancora imbevuti di credenze e pronti all'apostolato.
Entrambi pronti, ma non alla sostituzione!
Alla distruzione!
E noi cosa opponiamo?
Nulla! Alla distruzione, dunque, perché di questo si tratta.
Quale africano o algerino potrà mai sostituire il mio amore per l'Italia?
No, qui si vuole sradicare millenni di principio di non contraddizione, bellezza, logica, devozione.
Sostituito l'ultimo ostacolo con il regno del tam tam e dei bonghi il potere non avrà più freni.
Gli araldi della dissoluzione non  hanno mai suonato trombe più assordanti.

Fonte
http://alcesteilblog.blogspot.com.au/2017/08/litaliano-nuovo-ignorante-solo-inerme.html

Sariputra

Caro Acquario
Ricambio con piacere la visita che gentilmente hai fatto nella mia "stanza" ("Sono un essere inadeguato"). Stanza che ovviamente ha sempre porta e finestre ben aperte, direi quasi spalancate, per tutte le osservazioni del caso. L'avevo pensato quello spazio,  all'inizio, come una sorta di racconto e in parte così è stato, salvo poi aggiungervi riflessioni personali, appunti, pensieri in libertà ed è così diventato una sorta di bacheca su cui appuntare un pò di tutto...comprese ovviamente le note autobiografiche.

Ricordo perfettamente il fascino degli occhi di una bella cameriera di pasticceria, che hai così minuziosamente descritto (suscitando in me un interiore moto... di invidia  :)) credo l'anno scorso di questi tempi , quando discutevamo , tra il serio e il faceto, d'amore.  E se ben rammento, dopo aver amoreggiato con Odisseo per l'intero Mediterraneo, eravamo rimasti con la convinzione che alla malìa di due occhi "che non concedono nulla all'artifizio" l'uomo solitario, finanche l'asceta , difficilmente resiste. E perché poi non perdersi in essi? Cosa c'è di più innocente di due sguardi che s'incontrano, a maggior ragione se vengono accompagnati da un abbozzo di sorriso?... Un archetipo dici? Una complementarietà degli opposti?...Senza scomodare la filosofia, condita di psicologia e spruzzata d'alchimia che mi sembra non ci conceda il sapore di uno sguardo reale ( e in verità sarei ben disposto ad abbandonare la mia poca conoscenza delle suddette materie per una concreta e tangibile visione... "degli occhi che mi avrebbero trasportato negli affascinanti deserti arabi,dove il riverbero del sole cade a picco in tutto il suo fulgore all'ennesima potenza...    " che magnificamente descrivi...) direi che ancestrale, questo richiamo della femmina ( Ecco! L'ho detto ancora...perché continuo a dir femmina?...Che sia per via del fatto che è veramente ancestrale? :-[ ...) sembra proprio esserlo. Non sembra anche a te, delle volte, di sentire come un richiamo che proviene dalla notte dei tempi? Un dolcissimo richiamo: "Adamoooo! Adamoooo! ...Vieni Adamuccio bello...guarda che cosa ho trovato!...Vieniii!!". Per questo, quando incontriamo lo sguardo seducente ( perché è seducente Acquario, dobbiamo essere onesti con noi stessi...la desideriamo quella femmina, diciamocelo tra uomini...la desideriamo in tutti i sensi e in particolar modo desideriamo la sua dolcezza ...che non tutte hanno purtroppo, ma questo già si capisce dallo sguardo ...) di una giovane cameriera o di qualcuna che ci rimanda ad infuocati tramonti, ci perdiamo, ci dimentichiamo finalmente di noi, delle nostre finzioni, delle nostre costruzioni concettuali, perché è proprio questo l'effetto benefico che fa una vera femmina sul nostro animo. Mi sentirei quasi di sostituire il famoso "Solo in Dio lo spirito riposa" con "Solo avvinghiato alla femmina il nostro spirito riposa"... ;D ;D 
Però temo che non sia il contrario...già Eva sembrava quasi considerare il suo amato Adam ...un semplice accessorio! :(  
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

acquario69

#18
Citazione di: Sariputra il 26 Agosto 2017, 23:38:23 PM
Caro Acquario
Ricambio con piacere la visita che gentilmente hai fatto nella mia "stanza" ("Sono un essere inadeguato"). Stanza che ovviamente ha sempre porta e finestre ben aperte, direi quasi spalancate, per tutte le osservazioni del caso. L'avevo pensato quello spazio,  all'inizio, come una sorta di racconto e in parte così è stato, salvo poi aggiungervi riflessioni personali, appunti, pensieri in libertà ed è così diventato una sorta di bacheca su cui appuntare un pò di tutto...comprese ovviamente le note autobiografiche.

Ricordo perfettamente il fascino degli occhi di una bella cameriera di pasticceria, che hai così minuziosamente descritto (suscitando in me un interiore moto... di invidia  :)) credo l'anno scorso di questi tempi , quando discutevamo , tra il serio e il faceto, d'amore.  E se ben rammento, dopo aver amoreggiato con Odisseo per l'intero Mediterraneo, eravamo rimasti con la convinzione che alla malìa di due occhi "che non concedono nulla all'artifizio" l'uomo solitario, finanche l'asceta , difficilmente resiste. E perché poi non perdersi in essi? Cosa c'è di più innocente di due sguardi che s'incontrano, a maggior ragione se vengono accompagnati da un abbozzo di sorriso?... Un archetipo dici? Una complementarietà degli opposti?...Senza scomodare la filosofia, condita di psicologia e spruzzata d'alchimia che mi sembra non ci conceda il sapore di uno sguardo reale ( e in verità sarei ben disposto ad abbandonare la mia poca conoscenza delle suddette materie per una concreta e tangibile visione... "degli occhi che mi avrebbero trasportato negli affascinanti deserti arabi,dove il riverbero del sole cade a picco in tutto il suo fulgore all'ennesima potenza... " che magnificamente descrivi...) direi che ancestrale, questo richiamo della femmina ( Ecco! L'ho detto ancora...perché continuo a dir femmina?...Che sia per via del fatto che è veramente ancestrale? :-[ ...) sembra proprio esserlo. Non sembra anche a te, delle volte, di sentire come un richiamo che proviene dalla notte dei tempi? Un dolcissimo richiamo: "Adamoooo! Adamoooo! ...Vieni Adamuccio bello...guarda che cosa ho trovato!...Vieniii!!". Per questo, quando incontriamo lo sguardo seducente ( perché è seducente Acquario, dobbiamo essere onesti con noi stessi...la desideriamo quella femmina, diciamocelo tra uomini...la desideriamo in tutti i sensi e in particolar modo desideriamo la sua dolcezza ...che non tutte hanno purtroppo, ma questo già si capisce dallo sguardo ...) di una giovane cameriera o di qualcuna che ci rimanda ad infuocati tramonti, ci perdiamo, ci dimentichiamo finalmente di noi, delle nostre finzioni, delle nostre costruzioni concettuali, perché è proprio questo l'effetto benefico che fa una vera femmina sul nostro animo. Mi sentirei quasi di sostituire il famoso "Solo in Dio lo spirito riposa" con "Solo avvinghiato alla femmina il nostro spirito riposa"... ;D ;D
Però temo che non sia il contrario...già Eva sembrava quasi considerare il suo amato Adam ...un semplice accessorio! :(  

Ma si certo e non l'ho manco nascosto quel desiderio (e appunto inteso in tutti i sensi)...secondo me arriva a coinvolgere tutto..per questo prima dicevo;

"puo forse (mi chiedo) esserci un richiamo di tipo archetipo/ancestrale in tutto questo?  
diciamo che quest'ultima frase può essere allora intesa in due opposte versioni..."  
..ed aggiungo ora,che secondo me sono entrambe valide se le consideriamo da i diversi punti di vista, relativi ..insomma in un modo o in un altro si arriverebbe sempre al suo "congiungimento"..chiaro che per comprenderlo bisogna comunque starne al di sopra per "vederli" entrambi.

le cose che dici sopra offrono poi tanti altri spunti di riflessione (evidentemente la fantasia non ci manca :) )

CitazioneNon sembra anche a te, delle volte, di sentire come un richiamo che proviene dalla notte dei tempi? Un dolcissimo richiamo: "Adamoooo! Adamoooo! ...Vieni Adamuccio bello...guarda che cosa ho trovato!...Vieniii!!"

:)
eccome no!  ...io non conosco a fondo la leggenda (o il mito?) di Adamo ed Eva..ma secondo questi non era proprio Eva che dopo essere stata convinta dal serpente a mangiare la mela poi la offri ad Adamo?...almeno cosi mi pare che venga descritta,e al di la dei facili accostamenti un senso lo deve pur avere..o no?! (sarebbe interessante se qualche esperto in materia ci darebbe ulteriori e interessanti delucidazioni!)
Comunque sia pare proprio che, almeno per come lo interpreto io, tra i due e' adamo ad essere il più debole.

Citazionegià Eva sembrava quasi considerare il suo amato Adam ...un semplice accessorio!  :(

Non so se esiste una qualche relazione anche a quello che ho appena detto sopra ma quello che mi sembra più certo e' che nel frattempo,semmai esiste una tale tendenza, questa si sarebbe sempre di più accentuata, cosi che invece di ri-unire i due poli, si sarebbero sempre di più allontanati (e separati)
Forse non ce manco bisogno di andare tanto lontano nel tempo per avere una verifica in tal senso...
A un certo punto (diciamo a partire dagli anni 50) e' successo qualcosa che ha sconvolto radicalmente tutto..innanzitutto bisognava eliminare ogni differenza  e a partire da quella sessuale, gli uomini e le donne, rimanendo in questo ambito specifico,d'ora in poi andavano anch'essi livellati ed omologati e sempre di più in funzione di un preciso modello, utilitarista e mercantile e questa nuova mentalità non poteva non finire per coinvolgere l'uomo e la donna nelle loro qualità più intime e specifiche...insomma diventa tutto estremamente più superficiale e qualsiasi criterio si baserà quasi esclusivamente su basi "quantitative" e in perfetta analogia allo stesso modello di appartenenza...

...una volta mi capito un episodio che risale già a molti anni fa ad indicare secondo me come era già tutto molto avanzato
e a prescindere che fosse anche un caso ristretto (e personale) rispecchiava a mio avviso quella stessa tendenza che ho spiegato prima e che almeno per quanto mi riguarda notavo che era già parecchio diffusa (la cosa ovviamente vale per entrambi i sessi)
Avevo appena diciannove anni e in quel periodo avevo una macchina che all'epoca (1988) costava venti milioni delle vecchie lire....tra parentesi oggi me ne vado beatamente in giro con la bicicletta ed evito il più possibile di usare la macchina, che ha ormai 15 anni, quasi sempre ferma parcheggiata sotto casa e che di tanto in tanto mi ci faccio un giro di palazzo e solo per evitare che la batteria si esaurisca)
..eravamo io e un paio di amici, uno di loro doveva fare una telefonata (all'epoca cerano le cabine telefoniche :) ) cosi mi accosto parcheggiando in doppia fila... viene una ragazza,all'incirca della nostra eta in attesa che la cabina si liberi e a un certo punto chiede se la macchina fosse la nostra...il mio amico fa; "si perché?..che te ce voi fa un giro?" :)..e lei; "si ma di chi e' ?" ..insomma hai capito che bella conversazione!  ::)
Ora non ricordo esattamente come andarono le cose subito dopo..fatto sta che ci uscii con questa ragazza e per non farla inutilmente lunga a me venne in seguito di avvicinarmi a lei in una maniera che oggi sicuramente non ripeterei e che fino a un certo punto (ma solo fino a un certo punto) pare andasse bene anche a lei...solo che quando terminata la serata l'avrei riaccompagnata a casa era molto cambiata..e un po, forse un bel po,ce l'aveva con me.
Ora come ho già detto, non mi permetterei più di comportarmi in quella maniera (comunque mettici pure l'inesperienza e l'asprezza di quell'eta da parte di entrambi) pero quello che si può dire e' che eravamo senz'altro condizionati entrambi da modelli profondamente sbagliati, estremamente superficiali.
dall'inizio mi sembrava palese che lei fosse interessata prima ancora all'automobile ed io devo averlo come registrato dentro perché poi mi venne di non tener conto di altro.

Naturalmente e' solo un mio personale episodio, una mia personale esperienza..che pero non ho dimenticato

Sariputra

#19
@acquario scrive:
Avevo appena diciannove anni e in quel periodo avevo una macchina che all'epoca (1988) costava venti milioni delle vecchie lire....tra parentesi oggi me ne vado beatamente in giro con la bicicletta ed evito il più possibile di usare la macchina, che ha ormai 15 anni, quasi sempre ferma parcheggiata sotto casa e che di tanto in tanto mi ci faccio un giro di palazzo e solo per evitare che la batteria si esaurisca)[/font][/size] ..eravamo io e un paio di amici, uno di loro doveva fare una telefonata (all'epoca cerano le cabine telefoniche :) ) cosi mi accosto parcheggiando in doppia fila... viene una ragazza,all'incirca della nostra eta in attesa che la cabina si liberi e a un certo punto chiede se la macchina fosse la nostra...il mio amico fa; "si perché?..che te ce voi fa un giro?" :)..e lei; "si ma di chi e' ?" ..insomma hai capito che bella conversazione! ::) Ora non ricordo esattamente come andarono le cose subito dopo..fatto sta che ci uscii con questa ragazza e per non farla inutilmente lunga a me venne in seguito di avvicinarmi a lei in una maniera che oggi sicuramente non ripeterei e che fino a un certo punto (ma solo fino a un certo punto) pare andasse bene anche a lei...solo che quando terminata la serata l'avrei riaccompagnata a casa era molto cambiata..e un po, forse un bel po,ce l'aveva con me. Ora come ho già detto, non mi permetterei più di comportarmi in quella maniera (comunque mettici pure l'inesperienza e l'asprezza di quell'eta da parte di entrambi) pero quello che si può dire e' che eravamo senz'altro condizionati entrambi da modelli profondamente sbagliati, estremamente superficiali. dall'inizio mi sembrava palese che lei fosse interessata prima ancora all'automobile ed io devo averlo come registrato dentro perché poi mi venne di non tener conto di altro. Naturalmente e' solo un mio personale episodio, una mia personale esperienza..che pero non ho dimenticato [/quote]

Condizionamenti pesanti certamente: culturali, sociali e di ruolo che si perdono nella famosa notte dei tempi. Da sempre l'uomo e la donna si sono mal compresi, interpretati a vicenda in modo approssimativo, blanditi e bastonati allo stesso tempo. Personalmente sono convinto che le donne siano migliori dell'uomo, l'ho spesso pensato anche se...proprio ieri, guardando alla tv un servizio su quella signora americana che ha sbancato la lotteria, vincendo 700 e spiccioli milioni di $, mi è sorto il solito dubbio che mi attanaglia. Osservando con quanta "delicatezza" masticava il suo chewing-gum davanti ai giornalisti e alla telecamere, priva di qualunque grazia, di qualunque magnetismo femmineo, mi son chiesto:" Non è che forse le idealizziamo troppo queste donne? O, per essere più precisi...non è che io le idealizzo troppo?". Infatti , mentre osservavo la scena, il mio solito spiritello maligno mi ha spinto a chiedermi...lo so che è un pò cinico..."Ma quanto chewing-gum si potrà comprare con 700 e passa milioni di $?"... :o
Ecco, di fronte ad un simile esemplare di femmina, ma sarebbe più preciso definire come "oma" o "donno", tutta la poesia di cui andiamo parlando, caro Acquario, svanisce, si dilegua, fugge a gambe levate. E questo proprio in ragione dei pesanti condizionamenti subiti, che ci fanno vedere un archetipo ( tanto per restare in tema con quello che si dibatte aspramente, attualmente, sul nostro forum...) di femmina che forse non è reale, non è concreto, una pura illusione...
Pensa che, da giovane, cresciuto in una famiglia di soli maschi, a parte mia madre ( ma la mamma è un'altra cosa, lo sanno tutti...) e dopo aver frequentato una scuola d'agraria in cui la presenza femminile era ridotta a due esemplari su circa 5oo studenti (poveracce!...) mi ero convinto, senz'altro a motivo della mia inesperienza, che le ragazze fossero esseri angelici, più spirituali che materiali. Quindi esattamente al contrario di te che, probabilmente già "svezzato" nelle cose di mondo, le valutavi in base all'attenzione dedicata al tuo nuovo bolide...ingannandoti a tua volta!
E mentre tu cercavi di capire , concretamente  ;), quanto valeva siffatta attenzione...io sognavo! Idealizzavo, componendo sonetti d'amore per lo sguardo  e il mezzo sorriso, mal interpretato, che qualche giovane fanciulla mi degnava ( in realtà temo che osservassero con curiosità più la mia incipiente calvizie e i miei strani occhiali ...ma io volevo illudermi...e soffrivo. Quanto soffrivo, allora! :'( :'(...Ci son voluti anni per realizzare che le donne osservano tutto anche per sola curiosità, mentre pensavo che, spirituali com'erano, senz'altro comprendevano la mia solitudine e si volessero degnare di alleviarla...).
Pensa che inganni ci costruisce la mente , nel valutare erroneamente le percezioni visive... :(
Raggiunsi il fondo quando, tutto preso da questi sorrisi di una bellissima fanciulla di nome Beatrice ( va beh!...si chiamava davvero così...non sto idealizzando ancora...) mi risolsi di inviarle una patetica ( già all'epoca) lettera di vibrante amore, in cui avevo riversato ettolitri di nobile sentimento, restando sveglio sino all'alba per comporla...
Qualche giorno dopo averla spedita...me ne vergogno ancora, ma lo racconto a guisa di monito per tutti gli illusi come me... l'incontrai per strada insieme ad un gruppo d'amiche ( tutte assai carine , mi sembrarono al momento...solo al momento...) e fui fatto oggetto di risatine sommesse, di lazzi e financo di distorte e spassossime citazioni tratte dalla mia povera letterina... :-[ :-[  
Fu in quel periodo che mi risolsi di iniziare a studiare il buddhismo... :'(
Lo so che, detta così...non mi fa onore! Ma rifletti, caro Acquario, alla base di ogni risoluzione di abbracciare la spiritualità non vi è forse un amore deluso? Una femmina  malvagia?...Scherzo, ovviamente ;D ...

Ah, Donna! Mistero senza fine bello. (G.Gozzano-Signorina Felicita)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

acquario69

CitazioneCondizionamenti pesanti certamente: culturali, sociali e di ruolo che si perdono nella famosa notte dei tempi. Da sempre l'uomo e la donna si sono mal compresi, interpretati a vicenda in modo approssimativo, blanditi e bastonati allo stesso tempo. Personalmente sono convinto che le donne siano migliori dell'uomo, l'ho spesso pensato anche se...proprio ieri, guardando alla tv un servizio su quella signora americana che ha sbancato la lotteria, vincendo 700 e spiccioli milioni di $, mi è sorto il solito dubbio che mi attanaglia. Osservando con quanta "delicatezza" masticava il suo chewing-gum davanti ai giornalisti e alla telecamere, priva di qualunque grazia, di qualunque magnetismo femmineo, mi son chiesto:" Non è che forse le idealizziamo troppo queste donne? O, per essere più precisi...non è che io le idealizzo troppo?". Infatti , mentre osservavo la scena, il mio solito spiritello maligno mi ha spinto a chiedermi...lo so che è un pò cinico..."Ma quanto chewing-gum si potrà comprare con 700 e passa milioni di $?"... :o
Ecco, di fronte ad un simile esemplare di femmina, ma sarebbe più preciso definire come "oma" o "donno", tutta la poesia di cui andiamo parlando, caro Acquario, svanisce, si dilegua, fugge a gambe levate. E questo proprio in ragione dei pesanti condizionamenti subiti, che ci fanno vedere un archetipo ( tanto per restare in tema con quello che si dibatte aspramente, attualmente, sul nostro forum...) di femmina che forse non è reale, non è concreto, una pura illusione...
Pensa che, da giovane, cresciuto in una famiglia di soli maschi, a parte mia madre ( ma la mamma è un'altra cosa, lo sanno tutti...) e dopo aver frequentato una scuola d'agraria in cui la presenza femminile era ridotta a due esemplari su circa 5oo studenti (poveracce!...) mi ero convinto, senz'altro a motivo della mia inesperienza, che le ragazze fossero esseri angelici, più spirituali che materiali. Quindi esattamente al contrario di te che, probabilmente già "svezzato" nelle cose di mondo, le valutavi in base all'attenzione dedicata al tuo nuovo bolide...ingannandoti a tua volta!
E mentre tu cercavi di capire , concretamente  ;), quanto valeva siffatta attenzione...io sognavo! Idealizzavo, componendo sonetti d'amore per lo sguardo  e il mezzo sorriso, mal interpretato, che qualche giovane fanciulla mi degnava ( in realtà temo che osservassero con curiosità più la mia incipiente calvizie e i miei strani occhiali ...ma io volevo illudermi...e soffrivo. Quanto soffrivo, allora! :'( :'(...Ci son voluti anni per realizzare che le donne osservano tutto anche per sola curiosità, mentre pensavo che, spirituali com'erano, senz'altro comprendevano la mia solitudine e si volessero degnare di alleviarla...).
Pensa che inganni ci costruisce la mente , nel valutare erroneamente le percezioni visive... :(
Raggiunsi il fondo quando, tutto preso da questi sorrisi di una bellissima fanciulla di nome Beatrice ( va beh!...si chiamava davvero così...non sto idealizzando ancora...) mi risolsi di inviarle una patetica ( già all'epoca) lettera di vibrante amore, in cui avevo riversato ettolitri di nobile sentimento, restando sveglio sino all'alba per comporla...
Qualche giorno dopo averla spedita...me ne vergogno ancora, ma lo racconto a guisa di monito per tutti gli illusi come me... l'incontrai per strada insieme ad un gruppo d'amiche ( tutte assai carine , mi sembrarono al momento...solo al momento...) e fui fatto oggetto di risatine sommesse, di lazzi e financo di distorte e spassossime citazioni tratte dalla mia povera letterina... :-[ :-[  
Fu in quel periodo che mi risolsi di iniziare a studiare il buddhismo... :'(
Lo so che, detta così...non mi fa onore! Ma rifletti, caro Acquario, alla base di ogni risoluzione di abbracciare la spiritualità non vi è forse un amore deluso? Una femmina  malvagia?...Scherzo, ovviamente ;D ...

Ah, Donna! Mistero senza fine bello. (G.Gozzano-Signorina Felicita)

Quando ti ho scritto,puoi vedere l'orario, in Italia l'invio del post e' delle 7,25 e lo avevo cominciato a scrivere almeno una buona mezzora prima...(considera pure che io sono 8h di fuso in orario in avanti)
Ebbene poco fa ho dato un occhiata a questo sito che riporto pure sotto come firma (arianna editrice articoli) ed ho letto un articolo, questo qui sotto
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=59332

- che ti invito a leggere attentamente - e che prima di scriverti non poteva esserci e infatti non cera!
e che pare come avesse proseguito e approfondito il filone dei discorsi che stiamo facendo!...se lo leggi credo si possano trovare molte risposte alle tue (e alle mie) domande sull'argomento...ed e' firmato da una donna! 
Quindi Sariputra io penso che noi (maschi di questo scorcio temporale, di quest'epoca) non abbiamo affatto torto ad aver pensato determinate cose o nell'aver "idealizzato" in un certo modo (ecco qui forse ritorna proprio l'archetipo e che molto probabilmente ora può tornare alla sua immutabile Verità..e per troppo tempo oscurata)

Riprendero il discorso più tardi (perché lo ritengo molto interessante, anche per provare a dire la mia sulle altre questioni che poni e che ritengo non siano da meno, oltre che strettamente collegate) :)
 

acquario69

#21
No in realta gia all'epoca non mi ero fatto nessuna illusione, ed anzi da esperienze come quella che ti ho raccontato non faceva che confermarmelo in maniera sempre più inequivocabile .. la differenza e' che non riuscivo ancora ad inquadrarla, a darne una risposta del perché di certe cose che sentivo profondamente che erano completamente sbagliate e ovviamente ci soffrivo eccome, anche perché come appena accennato per questo motivo mi sentivo "diverso" e sicuramente sai bene anche tu che quando si e' molto giovani diventa una questione preponderante che può finire di condizionare tutto il resto e spesso sono tanti i casi in cui in quei momenti si fanno delle pessime scelte proprio per provare ad "inserirsi" ma quello poi sarebbe solo il modo per conformarsi (e crescendo,da adulti la trasformazione si completa diventando burattini) e perdere perciò la propria identità e quindi la propria libertà!...e quest'ultima considerazione non può non avere il suo fedele riflesso in ambito più ampio e corrispondente a quello sociale che ne diventa lo specchio.

Ad ogni modo per riprendere momentaneamente il filo del discorso dall'inizio..si diceva delle illusioni...ma dietro queste illusioni non vi sarebbe invece qualcosa che a ben vedere tali non potevano esserle ma che invece vi sarebbe dietro un richiamo ed un significato che ne svelerebbe la sua effettiva portata reale, ossia corrispondente alla Realtà?

Io credo che a questa domanda la risposta l'ha sintetizzata molto bene l'articolo che ho indicato prima...
la corrispondenza e' sulla trasposizione dell'Essere che si manifesta attraverso le due polarità (maschio-femmina/yin-yang)
Evidentemente si e' fatta strada un ottusità senza pari che ha le sue radici nell'illuminismo (mai parola più paradossale di questa!)
equivalente ad un allontanamento e un disconoscimento rispetto alla reale natura dell'uomo che da quel momento si sente "separato" ed abbiamo visto come siano state appunto oscurate per negarle quasi completamente..la donna ha perciò perso la sua peculiarità, la sua essenza che si bilanciava perfettamente a quella maschile opposta ma complementare

Il nodo sta tutto qui! E in tal senso la donna e' la maggior vittima (e si capisce bene da come e' stata strumentalizzata e in maniera assai profonda da almeno cinquant'anni a questa parte...che dici se ne staranno rendendo conto finalmente? Mah!) che poi si ripercuote logicamente e conseguentemente all'uomo

CitazioneFu in quel periodo che mi risolsi di iniziare a studiare il buddhismo... :'(
Lo so che, detta così...non mi fa onore! Ma rifletti, caro Acquario, alla base di ogni risoluzione di abbracciare la spiritualità non vi è forse un amore deluso? Una femmina malvagia?...Scherzo, ovviamente  ;D ...

Puo' darsi  ;D  ... (be'..scherzando scherzando..  ;) ) ..

Probabilmente succede che si arrivi a un certo punto dove ci si scontra su qualcosa che non permette a primo impatto di "superarlo"..e allora in quel momento cominciano a sorgere delle domande che si sente forte il bisogno di dare delle risposte...magari succede che ce chi ci rinuncia quasi da subito,oppure chi invece che elevarsi, sprofonda o chi come dicevo pure sopra ce chi sceglie di trasformarsi in burattini abdicando definitivamente a se stessi..per la "gioia" mefistofelica perversa dei burattinai !

acquario69

Evidentemente non basta aver toccato il fondo.. bisogna continuare a scavare!!  ;D 
(la foto -nel link sotto - dice gia tutto!!  come siamo ridotti !!   

https://comedonchisciotte.org/con-le-migliori-intenzioni/

Sembrava un fake, l'immagine qui sopra, quando un paio di giorni fa l'ho trovata che girava su Twitter.
Invece no, è davvero inserita nel pieghevole che promuoveva una manifestazione culturale – "Insegui l'arte" – organizzata dal comune di Badolato e Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, in quel di Catanzaro, Calabria.
Leggendo il programma del volantino qui sotto, scovato in rete, apprendo che l'iniziativa proponeva un itinerario artistico e culturale allo scopo di far conoscere i bei borghi della zona, ed è senza dubbio programma meritevole.
Peccato che quell'immagine abbia provocato in me tutt'altra suggestione.
In ogni caso, capisco che la santificazione nazionale del Buon Selvaggio, quello da salvare da guerre e fame, richieda ormai a ogni comitato feste e sagre locale di far entrare nei pacchetti di promozione turistica la questione migranti: bisognerà pur trovar loro una qualche collocazione sociale che sostenga la favoletta dell'integrazione, no?
Quindi, perché non buttar nel programma "borghi" anche un "momento di riflessione su temi quali: l'accoglienza e l'integrazione dei migranti, l'operato dei volontari e missionari nei campi profughi e in Africa, la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e demo-etno-antropologico" ?
Non che mi sia così chiaro come stiano insieme i "borghi" da riscoprire con il "patrimonio naturalistico e demo-etno-antropologico".
Diciamo che mi da l'idea di un voler includere tutto lo scibile umano nel titolo pur di trovare una qualche ragione pregevole per giustificare la presenza (ovviamente "attiva") di nigeriani (?) o senegalesi (?), in quell'itinerario fra i borghi catanzaresi.
Che c'entrano?
E va be', non è questo il punto.
Il punto è che la prima cosa cui mi ha fatto pensare l'immagine sopra non è tanto ai borghi, quanto a una promozione di vacanze esotiche per signore attempate e in fregola. Avete presente?Quelle vacanze per sole signore che, da ormai parecchi anni, le vedono partire per paesi sole e mare per tornare come rivitalizzate da una segreta passione.
Le vacanze infatti sono su isole o paesi esotici dove si sanno essere disponibili amanti neri occasionali.
I quali,  regalano l'illusione di un romanzo d'amore in formato mordi&fuggi (ma prima di fuggire, paga), che contempla l'approccio sgamato e saputo da parte di giovani mandrilli locali.
Questi, addestratissim gigolò e astuti quel che basta, interpretano alla perfezione il ruolo dell'innamorato (le signore non fanno mai "turismo sessuale", vivono solo brevi intense storie d'amore, si sa) allo scopo di ottenerne in cambio soldi (anche se di soldi non si parla mai, basta metterglieli in tasca o lasciarglieli sul comodino), regali (possibilmente rivendibili) e (perché no?) la pur remota possibilità di raggiungere "l'amata" a sue spese.
E con questa, magari, un lussuoso permesso di soggiorno in quel ricco occidente che la signora gli rappresenta.
Del fenomeno del turismo sessuale femminile cui mi riferisco ne ha parlato qualche tempo fa Linkiesta, caso mai qualcuno volesse farsene un'idea.
Così, di suggestione in suggestione, m'é venuta pure questa: ecco forse perché ci importano giovani manzi nel pieno della loro esplosione ormonale: qui la popolazione invecchia, e molte sono le signore di una certà età che non se la passano male economicamente. E, si sa, saper esibire un amante/servetto di pelle nera ha sempre quel certo fascino fin da quando i servetti neri si esibivano nei salotti settecenteschi.
Poi, per le signore in miseria che il servetto nero non se lo possono permettere, si può sempre consentirgli di arrotondare strappando loro dal collo catenine d'oro o rubando i loro risparmi gelosamente nascosti per il previsto trapasso sotto al materasso. 
Insomma, a ragionar di amanti esotici e pronti all'uso, vien facile capire come finisca (quasi) sempre che a sostenere col cuore in mano il migrante che scappa dalle guerre e dalla fame, poi trovi puntualmente delle signore arzille e benestanti che la mettono sugli scambi culturali e sull'inclusione sociale, ma solo quel che basta a giustificarsi quel recondito desiderio di servetto negro da tenere in salotto, che fa tanto antica nobiltà.
Non volendolo, perché sicuramente sono stati mal consigliati nell'uso di quella immagine, ringrazio tuttavia gli organizzatori dell'evento culturale calabrese per avermi ricordato come, spesso, dietro le più nobili intenzioni si nasconda quel virus bifido che da una parte puzza di bieco paternalismo, dall'altra di sottostante desiderio di schiavismo.
Fosse anche "d'amore".
Insomma, accogliamoli purché non ci sporchino i tappeti e sappiano portare in tavola con grazia i flut con lo champagne.
Se poi ci scappa pure un friccico extra, perché no? Se paghi, puoi avere qualunque cosa.
In fondo loro poi amano così tanto i poveri, i derelitti e i neri: per questo fanno tanto volontariato e stanno sempre per canoniche: è lì che se ne trovano in abbondanza.
Ma mica son razziste, le signore perbene, anzi: lo fanno per il bene altrui, per far sentire poveri e pidocchiosi un po' "amati".
Illudendosi naturalmente di esserne riamate.

Ed è lì, di solito, che le prendono sui denti...

Fonte: https://comedonchisciotte.org/con-le-migliori-intenzioni/

CONFUSIONEEEE.... 
https://www.youtube.com/watch?v=heVtMxIexrI

acquario69

#23
Come l'idea stessa del progresso ha eliminato il tempo
(riflessioni personali dalla lettura di un paio di articoli)

L'idea di progresso appare come uno dei presupposti teorici della modernità. Non senza ragione, si è persino potuto vedervi la vera "religione della civiltà occidentale".

...Il progresso può definirsi come un processo che accumula tappe, la più recente delle quali è sempre giudicata preferibile e migliore, ossia qualitativamente superiore a quella che l'ha preceduta. Questa definizione comprende un elemento descrittivo (un cambiamento interviene in una direzione data) e un elemento assiologico (questa progressione è interpretata come un miglioramento). Si tratta dunque di un cambiamento orientato, e orientato verso il meglio, al contempo necessario (non si ferma il progresso) e irreversibile (non c'è globalmente un ritorno indietro possibile). Essendo il miglioramento ineluttabile, se ne deduce che domani sarà sempre migliore.
I teorici del progresso si dividono sulla direzione del progresso, il ritmo e la natura dei cambiamenti che lo accompagnano, eventualmente i suoi attori principali. Nondimeno, tutti aderiscono a tre idee-chiave: 1) Una concezione lineare del tempo e l'idea che la storia ha un senso, orientato verso il futuro. 2) L'idea dell'unità fondamentale dell'umanità, chiamata nella sua totalità a evolvere nella stessa direzione. 3) L'idea che il mondo può e deve essere trasformato, il che implica che l'uomo si afferma come sovrano padrone della natura.
Queste tre idee provengono in origine dal cristianesimo. A partire dal XVII secolo, lo sviluppo delle scienze e delle tecniche comporta la loro riformulazione in un'ottica secolarizzata.

...La teoria del progresso secolarizza questa concezione lineare della storia, da dove derivano tutti gli storicismi moderni.

...Per pervenire alla sua formulazione moderna, la teoria del progresso aveva dunque bisogno di elementi supplementari, che appaiono a partire dal Rinascimento, e sbocciano a partire dal XVII secolo.
Lo sviluppo delle scienze e delle tecniche, aggiunto alla scoperta del Nuovo Mondo, nutre allora l'ottimismo sembrando aprire il campo di un'infinità di possibili miglioramenti. Francesco Bacone, che è il primo a utilizzare la parola progress in un senso temporale e non più spaziale, afferma che il ruolo dell'uomo è di dominare la natura conoscendo le sue leggi. Cartesio propone ugualmente agli uomini di diventare padroni e possessori della natura. Questa, scritta per Galilei "in linguaggio matematico", diventa allora muta e inanimata. Il cosmo non è più portatore di senso di per se stesso. Non è altro che una meccanica che bisogna smontare per conoscerla e strumentalizzarla. Il mondo diventa puro oggetto dell'uomo-soggetto. L'uomo sperimenta la convinzione che, grazie alla ragione, può affidarsi solo a se stesso.
Il cosmo degli Antichi cede così il posto a un mondo nuovo, geometrico, omogeneo e infinito, governato da leggi di causa-effetto.
Il modello che vi si applica è un modello meccanico, più particolarmente quello dell'orologio. Il tempo steso diventa omogeneo, misurabile: è il "tempo dei mercanti" che sostituisce il "tempo dei contadini" (Jacques Le Goff). La mentalità tecnica sorge da questo nuovo spirito scientifico. La tecnica ha l'obiettivo principale di accumulare cose utili, ossia di aiutare a produrle.

...Georges Sorel vedrà più tardi nella teoria del progresso una "dottrina borghese".
Nel XVIII secolo, gli economisti classici (Adam Smith, Bernard Mandeville, David Hume) riabilitano dal canto loro il desiderio insaziabile: i bisogni dell'uomo, secondo loro, sono sempre suscettibili di essere aumentati. È dunque nella natura stessa dell'uomo volere sempre di più e agire di conseguenza, cercando costantemente di massimizzare il suo miglior interesse.

...Con una particolare insistenza, si sottolinea il carattere cumulabile del sapere scientifico. La conclusione che se ne trae è il carattere necessario del progresso: se ne saprà sempre di più, dunque tutto andrà sempre meglio. Essendo un buon ingegno "composto da tutti quelli che l'hanno preceduto", se ne deduce la costante superiorità dei Moderni: "Siamo nani collocati su spalle di giganti", dice Bernardo di Chiaravalle, ripreso da Fontenelle. Dunque non c'è più un'autorità degli Antichi. La tradizione è al contrario percepita come un naturale ostacolo alla marcia in avanti della ragione. Il confronto fra presente e passato, sempre a vantaggio del primo, permette nello stesso tempo di svelare il movimento dell'avvenire. Il movimento comparativo diventa così predittivo: il progresso, posto in un primo tempo come il risultato dell'evoluzione, si instaura come il principio di questa evoluzione.

...La nozione di progresso implica ancora l'idolatria del novum: ogni novità è a priori migliore per il solo fatto che è nuova. Questa sete di nuovo, sistematicamente considerato sinonimo di migliore, diventerà rapidamente una delle ossessioni della modernità. In ambito artistico, essa sfocerà nella nozione di "avanguardia" (che ha anche in politica le sue contropartite).
La teoria del progresso possiede ormai tutte le sue componenti. Turgot, nel 1750, e poi Condorcet, la esprimono sotto forma di convinzione: "La massa totale del genere umano marcia verso una sempre più grande perfezione". La storia dell'umanità è così percepita come definitivamente unitaria. Ciò che si conserva del cristianesimo, è l'idea di una futura perfezione dell'umanità e la certezza che l'umanità si dirige verso un fine unico.

...Parallelamente, l'uomo è posto non soltanto come un essere di desideri e bisogni continuamente rinnovati, ma anche come un essere indefinitamente perfettibile.

...Si presume che l'uomo realizzi la sua umanità solo opponendosi a una natura da cui gli è necessario affrancarsi per "civilizzarsi".
L'umanità deve allora affrancarsi da tutto ciò che potrebbe intralciare l'irresistibile marcia in avanti del progresso: i "pregiudizi", le "superstizioni", il "peso del passato". Indirettamente, qui si rasenta la giustificazione del Terrore: se l'umanità ha come fine necessario il progresso, chiunque ostacoli il progresso può a buon diritto essere soppresso; chiunque si opponga al progresso dell'umanità può a buon diritto essere posto fuori dell'umanità e considerato "nemico del genere umano" (di qui la difficoltà di riconciliare le due affermazioni kantiane dell'uguale dignità degli uomini e del progresso dell'umanità).
Questo atteggiamento di rigetto della "natura" e del "passato" è frequentemente rappresentato come sinonimo di un affrancamento da ogni determinismo. In realtà, la determinazione mediante il passato è sostituita dalla determinazione mediante l'avvenire: è il "senso della storia".
L'ottimismo inerente alla teoria del progresso si estende rapidamente a tutti gli ambiti, alla società e all'uomo. Si presume che il regno della ragione sfoci in una società al contempo trasparente e pacificata.  :o

...Condorcet propone di perfezionare razionalmente la lingua e l'ortografia. La stessa morale deve presentare i caratteri di una scienza. L'educazione tende ad abituare i bambini a sbarazzarsi del "pregiudizi", fonte di ogni male sociale, e a far uso della loro sola ragione.
La marcia dell'umanità verso la felicità è così interpretata come il completamento della felicità morale. Per gli uomini dell'Illuminismo, dato che l'uomo agirà in futuro in modo sempre più "illuminato", la ragione si perfezionerà e l'umanità diverrà moralmente migliore. Il progresso, lungi dall'interessare solo il quadro esteriore dell'esistenza, trasformerà dunque l'uomo stesso. Un progresso acquisito in un ambito si ripercuoterà necessariamente in tutti gli altri. Il progresso materiale causa il progresso morale.

...I termini di "progresso" e "civiltà" tendono contemporaneamente a diventare sinonimi. L'idea di progresso serve a legittimare la colonizzazione, che dovrebbe diffondere ovunque nel mondo i benefici della "civiltà".
Si riformula la nozione di progresso alla luce dell'evoluzionismo darwiniano, essendo la stessa evoluzione del vivente reinterpretata come progresso (in particolare in Herbert Spencer, il quale definisce il progresso come evoluzione dal semplice al complesso, dall'omogeneo all'eterogeneo). Le condizioni del progresso si trasformano allora sensibilmente. Il meccanicismo illuminista si coniuga d'ora in avanti con l'organicismo biologico, mentre il suo ostentato pacifismo cede spazio all'apologia della "lotta per la vita". Il progresso risulta d'ora in poi dalla selezione dei "più adatti" (i "migliori"), in una generalizzata visione concorrenziale. Questa reinterpretazione rafforza l'imperialismo occidentale: essendo la civiltà dell'Occidente presumibilmente la più "evoluta", essa è anche la migliore.
L'evoluzionismo sociale, che deve anch'esso tutto all'idea di progresso, arriva allora al massimo della popolarità. La storia dell'umanità è divisa in "stadi" successivi, che segnano le differenti tappe del suo "progresso". La dispersione delle differenti culture nello spazio è ritrasposta nel tempo: le società "primitive" rimanderebbero agli occidentali l'immagine del proprio passato (sono "antenati contemporanei"), mentre l'Occidente presenterebbe loro quello del loro avvenire. Già Condorcet faceva passare l'umanità attraverso dieci tappe successive. Hegel, Auguste Comte, Karl Marx, Freud, ecc., propongono schemi analoghi, che vanno dalla "credenza superstiziosa" alla "scienza", dalla "mentalità primitiva" (magica o teologica) alla mentalità "civilizzata" e al regno universale della ragione.

..Il razzismo appare così direttamente legato all'universalismo del progresso, che a sua volta ricopre un etnocentrismo inconscio o mascherato.

...La tematica del progresso resta tuttavia pregnante, anche solo a titolo simbolico. La classe politica continua a fare appello al raggruppamento delle "forze del progresso" contro gli "uomini del passato" e l'"oscurantismo medievale" (o i "costumi di un'altra epoca"). Nel discorso pubblico, la parola "progresso" conserva globalmente una risonanza o una carica positiva.
L'orientamento verso il futuro resta ugualmente dominante. Anche se si ammette che il futuro è carico di minacciose incertezze, si continua a pensare che, logicamente, le cose dovrebbero globalmente migliorare in futuro. Sostituito dallo sviluppo delle tecnologie di punta e dalla programmazione mediatica delle mode, il culto della novità resta più forte che mai. Si continua così a credere che l'uomo è tanto più "libero" quanto più completamente si strappa alle sue appartenenze organiche o a tradizioni ereditate dal passato.

...Ma soprattutto, la teoria del progresso resta largamente presente nella sua versione produttivista. Essa nutre l'idea che una crescita indefinita è al contempo normale e desiderabile, e che un avvenire migliore passa necessariamente attraverso l'accrescimento costante del volume dei beni prodotti e attraverso la mondializzazione degli scambi. Questa idea ispira oggi l'ideologia dello "sviluppo", che continua a guardare le società del Terzo mondo come (economicamente) in ritardo rispetto all'Occidente, e a fare del modello occidentale di produzione e di consumo il destino necessario di tutta l'umanità. Questa ideologia dello sviluppo è stata perfettamente formulata da Walt Rostow che, nel 1960, enumerava le "tappe" che tutte le società del pianeta debbono percorrere per accedere all'universo del consumo e del capitalismo mercantile. Come hanno mostrato diversi autori (Serge Latouche, Gilbert Rist, ecc.), la teoria dello sviluppo non è altro, alla fin fine, che una credenza. Finché non avremo abbandonato questa credenza, non l'avremo fatta finita con l'ideologia del progresso.

——

...Ed eccoci cosi " final-mente " arrivati nel mondo dello shock del presente, dove tutto accade così veloce da essere simultaneo.
Benvenuti nel mondo del Grande Adesso!..l'imprigionamento nell'eterno presente puntiforme
Il senso radicale di questo fenomeno è escatologico e metafisico. Ogni uomo oggi fa esperienza della accelerazione crescente del tempo: una sensazione, una illusione, gli dicono gli scienziati – che si sono dotati di orologi precisissimi. Il tempo matematico, oggettivo, segnato da quegli orologi, non accelera affatto. La vostra è una «impressione». Proprio così: il tempo «quantità», materialmente misurato, scorre sempre uguale. Ma è la «qualità» del tempo ad essere più veloce. Ed è più veloce perché è più povera – e precisamente, più povera di significato: e il significato, il senso delle cose, lo coglie lo spirito umano, non gli orologi atomici.

https://www.youtube.com/watch?v=ySaYrlW-6y4


"Al suo limite estremo, la contrazione del tempo dovrà avere come conseguenza finale la riduzione di esso in un unico istante, e la durata allora avrà cessato di esistere (...) Così il tempo divoratore finisce per "divorare sé stesso"
(Rene Guenon)

Fonte e articoli in questione:
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=14809
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=318425&Itemid=100021

Sariputra

#24
Bel post Acquario, molto ben sviluppato!
L'idea di progresso materiale continuo, che diventa volontà di dominio e d'imposizione a tutti, volenti o nolenti, di doversi adattare a questo sviluppo tecnologico incessante, e sempre più veloce, crea pure parecchia..."ansia", soprattutto nellla moltitudine di esseri inadeguati, come il sottoscritto, di imparare costantemente come funzionano le nuove tecnologie ,che si susseguono sempre più velocemente. Molti ne sono affascinati e ci sguazzano in questo, altri...non finiscono di imparare come funziona un accidente di computer o di cellulare e...già lo devono buttare, perchè sorpassato e ricominciare di nuovo con un altro più sofisticato. Mia figlia mi dice che mi aiuta a tenere la mente "allenata" e giovane  ::)...lei, come tutti i giovani "nativi digitali" ne è affascinata ovviamente. Io cerco sempre di instillarle anche qualche pillola di sana critica e autocritica...spero che nel tempo funzionerà!...
Però, una cosa che mi fa deprimere un pò, è che , poco a poco, in nome del "progresso", ci tolgono anche dei piccoli piaceri della vita. Per esempio, tra vent'anni dicono che la guida delle auto sarà totalmente autonoma, così che potremo restare connessi ai social e alla rete in maniera continua e incessante senza dover perdere tempo a guidare, concentrandoci solo su quello che possiamo acquistare online. Ma io...io amo guidare!...Uno dei piaceri della mia misera vita è prendere con il mio scassone d'auto una bella strada di montagna, di quelle semideserte, e godermi il semplice piacere di guidare. Spengo persino la radio e mi ascolto il suono del motore, intavolando una danza "armoniosa" con le curve che si succedono una dopo l'altra. :)
Un giorno questo piacere non sarà più possibile. Non troverai più un'assicurazione che ti copra se vuoi guidare "in manuale"...Questo per me è un autentico "furto di piacere" nei miei riguardi ( e penso anche in quello di molti altri...).
E' pericoloso guidare in manuale, si intasano le tangenziali? E bè...può essere un piacere anche un smoccolare verso un semaforo! ;D...Allora dico, ma concentratevi a trovare una soluzione per la moltitudine di malattie che ci fanno soffrire! ( e non solo quelle di noi panzoni occidentali...) e lasciatemi con il mio volante e con il mio cambio manuale a cinque marce +retro... ;D

P.S. L'ho messa un pò sul ridere, però credo che sia anche in tema con quel "Nun Me Scuccià" del titolo. Infatti a me , 'sta cosa, "scoccia" parecchio!... :'(
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

acquario69

Citazione di: Sariputra il 12 Settembre 2017, 10:55:38 AM
Bel post Acquario, molto ben sviluppato!
L'idea di progresso materiale continuo, che diventa volontà di dominio e d'imposizione a tutti, volenti o nolenti, di doversi adattare a questo sviluppo tecnologico incessante, e sempre più veloce, crea pure parecchia..."ansia", soprattutto nellla moltitudine di esseri inadeguati, come il sottoscritto, di imparare costantemente come funzionano le nuove tecnologie ,che si susseguono sempre più velocemente. Molti ne sono affascinati e ci sguazzano in questo, altri...non finiscono di imparare come funziona un accidente di computer o di cellulare e...già lo devono buttare, perchè sorpassato e ricominciare di nuovo con un altro più sofisticato. Mia figlia mi dice che mi aiuta a tenere la mente "allenata" e giovane  ::)...lei, come tutti i giovani "nativi digitali" ne è affascinata ovviamente. Io cerco sempre di instillarle anche qualche pillola di sana critica e autocritica...spero che nel tempo funzionerà!...
Però, una cosa che mi fa deprimere un pò, è che , poco a poco, in nome del "progresso", ci tolgono anche dei piccoli piaceri della vita. Per esempio, tra vent'anni dicono che la guida delle auto sarà totalmente autonoma, così che potremo restare connessi ai social e alla rete in maniera continua e incessante senza dover perdere tempo a guidare, concentrandoci solo su quello che possiamo acquistare online. Ma io...io amo guidare!...Uno dei piaceri della mia misera vita è prendere con il mio scassone d'auto una bella strada di montagna, di quelle semideserte, e godermi il semplice piacere di guidare. Spengo persino la radio e mi ascolto il suono del motore, intavolando una danza "armoniosa" con le curve che si succedono una dopo l'altra. :)
Un giorno questo piacere non sarà più possibile. Non troverai più un'assicurazione che ti copra se vuoi guidare "in manuale"...Questo per me è un autentico "furto di piacere" nei miei riguardi ( e penso anche in quello di molti altri...).
E' pericoloso guidare in manuale, si intasano le tangenziali? E bè...può essere un piacere anche un smoccolare verso un semaforo! ;D...Allora dico, ma concentratevi a trovare una soluzione per la moltitudine di malattie che ci fanno soffrire! ( e non solo quelle di noi panzoni occidentali...) e lasciatemi con il mio volante e con il mio cambio manuale a cinque marce +retro... ;D

P.S. L'ho messa un pò sul ridere, però credo che sia anche in tema con quel "Nun Me Scuccià" del titolo. Infatti a me , 'sta cosa, "scoccia" parecchio!... :'(


il post e' molto interessante ma il merito non va certo a me che l'avrei solo riportato e poi diciamo che certe idee esistono gia,(tra l'altro anche a me scrivere mi aiuta a chiarirle ancora meglio) 
la bravura degli autori e' quella di averle fatte emergere per farcele "vedere" anche a noi e in maniera limpida, chiara e pienamente riscontrabile..il che di questi tempi e' pure merce rara.

sulle auto automatiche non so,l'impressione che ne ho io e' che dietro ce' il solito abbaglio e la solita bella fregatura (un po alla Uber)..
a me viene piuttosto da chiedermi se tra vent'anni potrà ancora esserci uno spazio fisico libero e se nel frattempo il sistema intero non si sarà definitivamente congestionato...
be' male che va forse tu un piccolo vantaggio lo potresti gia avere...ed e' villa Sariputra!  :)  un pezzetto di terra per tirarci fuori le patate, un po di ortaggi, ci aggiungi qualche gallina e stai alla grande  :D ...scherzo ma in fondo mica tanto!...al posto tuo un pensierino ce lo farei (sul serio)  :)

Sariputra

#26
Citazione di: acquario69 il 12 Settembre 2017, 14:45:42 PM
Citazione di: Sariputra il 12 Settembre 2017, 10:55:38 AM(
il post e' molto interessante ma il merito non va certo a me che l'avrei solo riportato e poi diciamo che certe idee esistono gia,(tra l'altro anche a me scrivere mi aiuta a chiarirle ancora meglio) la bravura degli autori e' quella di averle fatte emergere per farcele "vedere" anche a noi e in maniera limpida, chiara e pienamente riscontrabile..il che di questi tempi e' pure merce rara. sulle auto automatiche non so,l'impressione che ne ho io e' che dietro ce' il solito abbaglio e la solita bella fregatura (un po alla Uber).. a me viene piuttosto da chiedermi se tra vent'anni potrà ancora esserci uno spazio fisico libero e se nel frattempo il sistema intero non si sarà definitivamente congestionato... be' male che va forse tu un piccolo vantaggio lo potresti gia avere...ed e' villa Sariputra! :) un pezzetto di terra per tirarci fuori le patate, un po di ortaggi, ci aggiungi qualche gallina e stai alla grande :D ...scherzo ma in fondo mica tanto!...al posto tuo un pensierino ce lo farei (sul serio) :)

Il mio obbiettivo sarebbe infatti quello di trasferire la Villa dalla bassa quota attuale ad una più elevata. Ho adocchiato un rustico completamente ristrutturato in una vecchia borgata di montagna, a circa 800 m di altitudine. Un luogo incantevole, lontano dalle strade e circondato da prati , boschi di abeti e di larici e frutteti di una fattoria più giù, a valle...il prezzo sarebbe pure accessibile ( in pratica non lo vuole nessuno...), ma il vero problema è convincere chi so io... :-\
Comunque non posso nemmeno lamentarmi. Villa Sariputra , sotto il monte, è già un luogo che si potrebbe definire "di campagna" ( almeno per un cittadino lo è senz'altro...), ma non sufficiente per me e le mie aspirazioni..."ascetico-contadinesche"  ;D . Questa scelta, che ho già raccontato, l'ha fatta un mio caro amico che ha abbandonato una bella villetta in una città della Contea, dotata di tutti i comfort e prossima a tutti i servizi, per trasferirsi in un rudere semi-abbandonato sulle colline, con un enorme podere, in gran parte ricoperto da boschi abbandonati. Ne ha tratto una fattoria didattica meravigliosa, dove si può gustare dell'ottimo prosecco doc, con lo sguardo che spazia sui dolci pendii, snocciolando bagigi tostati in casa...un luogo veramente... "spirituale"  :-[  :-[...
Comunque, in ogni caso, ci sarebbe sempre il "problema", non superabile al momento, di spostare il vecchio artista novantenne dall'attuale Villa sariputra...diciamo che potrebbe essere un investimento per il futuro, quando la situazione diverrà insostenibile...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

acquario69

Caro Sariputra...conosci Jean Giono?
Qui sotto un meraviglioso video animato del suo più celebre e bellissimo libro (più sotto ancora il link)

https://www.youtube.com/watch?v=YIFDlYqtXDA

http://www.giuliotortello.it/uomo/uomo.pdf

Jean

Mi sa che Sari ne ha sentito parlare di una personalità come Jean... Giono...

Io lo conosco bene e ho visitato il luogo di nascita (Manosque) e in più occasioni Le Redortiers, un luogo agreste dove diede vita a relazioni (umane) basate sulla condivisione e semplicità... che penso troveresti interessanti (da quel che scrivi).

Cosi dopo Buzzati apprezziamo entrambi anche Jean Giono e la cosa non può che farmi piacere, come me l'ha fatto vedere il video dell'uomo che piantava gli alberi (il video è un capolavoro).

Se non l'hai colta presenta delle analogie con la storia del film di Wenders: Il sale della terra

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_sale_della_terra_(film_2014)

altro capolavoro (anche etico).

 
Tutto è collegato... forse anche la scogliera dell'amico Patrick ti par d'averla già vista... perché l'ho vista io...
 

Un saluto
Jean 

Sariputra

Citazione di: acquario69 il 12 Settembre 2017, 16:20:00 PMCaro Sariputra...conosci Jean Giono? Qui sotto un meraviglioso video animato del suo più celebre e bellissimo libro (più sotto ancora il link) https://www.youtube.com/watch?v=YIFDlYqtXDA http://www.giuliotortello.it/uomo/uomo.pdf

Sì, conosco Jean Giono e il suo racconto. Era tra i libri consigliati dal prof. di italiano di mia figlia, che lo doveva leggere durante un'estate di vacanza. Lo acquistai, lei non lo lesse, ma lo lessi io...
Concordo con Jean che il video d'animazione è un capolavoro. Ti ringrazio perché non l'avevo mai visto..
Nella biblioteca della Villa occupa un posto accanto a"La terra dei semi" di Mariano Borgognoni...
"Una terra fatta di attese, di lotte e di speranze. Tuttavia una terra per un impegno e una responsabilità, non per una fuga. Come attorno ad un fuoco, tante amiche e amici di ieri e di oggi raccontano la storia di una speranza antichissima e semplice: quella di un mondo più giusto e felice..." ( dall'introd. a "La terra dei semi").
Sulla strada del bosco
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