Nella follia si rivela la vera natura della psiche?

Aperto da Socrate78, 02 Gennaio 2023, 17:57:12 PM

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daniele22

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 05 Gennaio 2023, 12:12:58 PMLa teoria di Freud sull'inconscio, l'Io e il Super-Io è una delle più influenti della storia della psicologia. L'inconscio, secondo Freud, è la parte della mente che contiene tutti i nostri desideri, pensieri, emozioni e ricordi che sono repressi e non disponibili alla coscienza. L'Io è la parte della mente che si occupa della percezione, dell'attenzione e del pensiero razionale, mentre il Super-Io è la parte della mente che rappresenta le norme morali e i valori che ci siamo imposti o che ci sono stati imposti dall'ambiente in cui siamo cresciuti.

Secondo la teoria di Freud, nella psicosi l'Es emerge alla coscienza e il soggetto perde il contatto con la realtà e compie azioni e fa associazioni senza senso, spesso influenzato da pulsioni irrazionali. Tuttavia, non è detto che la follia rappresenti l'emergere della vera natura dell'essere umano. La psicosi può essere causata da una serie di fattori, tra cui stress emotivo, abuso di sostanze, malattie mediche o altre condizioni di salute mentale. Non dobbiamo confondere la psicosi con la personalità autentica di un individuo. La follia può essere una manifestazione di una condizione mentale temporanea o di una patologia, ma non rappresenta necessariamente la vera natura di una persona.
Ciao Gianni, a prima vista mi sembra che vi sia qualcosa di sfasato, ma non mi intendo di questa materia, in realtà un po' di tutte. Chiedo, le pulsioni non fanno parte dell'inconscio?

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Citazione di: daniele22 il 05 Gennaio 2023, 14:30:24 PMCiao Gianni, a prima vista mi sembra che vi sia qualcosa di sfasato, ma non mi intendo di questa materia, in realtà un po' di tutte. Chiedo, le pulsioni non fanno parte dell'inconscio?
Ciao Daniele, sì, le pulsioni fanno parte dell'inconscio secondo la teoria di Freud.
Le pulsioni sono gli istinti naturali dell'essere umano, come la fame, la sete, il sesso e la sopravvivenza. Secondo Freud, le pulsioni sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita e sono alla base dei nostri comportamenti e dei nostri desideri. L'inconscio, sempre secondo Freud, è la parte della mente che contiene tutti i nostri pensieri, emozioni, ricordi e desideri che sono repressi e non disponibili alla coscienza. L'inconscio agisce sulla nostra vita quotidiana, influenzando il nostro comportamento e le nostre azioni, anche se non siamo consapevoli di questo.

La teoria di Freud sull'inconscio, l'Io e il Super-Io è ancora considerata importante e influente nell'ambito della psicologia, anche se non è più accettata come l'unica spiegazione della mente umana. Oggi, la maggior parte degli psicologi accetta l'importanza dell'inconscio e della sua influenza sulla nostra vita, ma ci sono anche molte altre teorie e modelli che cercano di spiegare come funziona la mente umana. Ad esempio, la teoria dell'attaccamento di John Bowlby e Mary Ainsworth, la teoria dell'intelligenza emotiva di Daniel Goleman, la teoria della personalità di Carl Jung e la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner sono tutte teorie importanti e influenti nell'ambito della psicologia.

daniele22

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 05 Gennaio 2023, 16:08:19 PMCiao Daniele, sì, le pulsioni fanno parte dell'inconscio secondo la teoria di Freud.
Le pulsioni sono gli istinti naturali dell'essere umano, come la fame, la sete, il sesso e la sopravvivenza. Secondo Freud, le pulsioni sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita e sono alla base dei nostri comportamenti e dei nostri desideri. L'inconscio, sempre secondo Freud, è la parte della mente che contiene tutti i nostri pensieri, emozioni, ricordi e desideri che sono repressi e non disponibili alla coscienza. L'inconscio agisce sulla nostra vita quotidiana, influenzando il nostro comportamento e le nostre azioni, anche se non siamo consapevoli di questo.
Buongiorno, direi quindi che la sopravvivenza racchiude l'inconsapevolezza di tutto; ci aggiungerei pure il gioco. Non so se questo sveli infine il significato di "represso". Cioè, se ho fame penso di sapere di averla. Diverso invece sarebbe il fatto di sapere che posso comportarmi in modo violento in determinate situazioni. Però qui corriamo sul filo del rasoio, perché se analizzassimo i nostri comportamenti in modo distaccato potremmo pure avere coscienza di questa cosa. In entrambi i casi, fame e rabbia, sarebbero quindi non disponibili alla coscienza solo perché verrebbero innescati nel "qui e ora", cioè nel momento di vivere una situazione: ne risulterebbe infine che in un certo senso le pulsioni non sarebbero predeterminabili

Ipazia

Wo Es war soll Ich werden, dove era Es deve diventare Io, è la ricetta risolutiva di Freud.

Una ricetta perentoria, imperativa, kantiana (sollen=dovere) che rieccheggia alla lontana il "conosci te stesso" classico e da vicino il nicciano "diventare ciò che si è", passando per il medioevale dantesco "considerate la vostra semenza, nati non fuste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza", messo in bocca, non a caso, all'ellenico Ulisse.

Questa è la sintesi della natura umana e della sua psiche.

Ciò  che rende Freud il padre legittimo della psicologia moderna è non aver contrapposto istinto Es e ragione Io, ma averli congiunti in un processo di formazione (Bildung) che dall'istinto fa emergere la specifica razionalità umana, la quale, razionalmente, riconosce le ragioni dell'istinto e persegue la via di una loro ragionevole soddisfazione

(suscitando le ire dei bigotti del tempo e ponendo fine di una deresponsabilizzante demonizzazione millenaria).

Gettato il dado, esso sarà raccolto da pedagogisti, sessuologi, desideranti e antipsichiatri per sondare le ragioni della follia e imputare al colpevole, il Super Io, le convenzioni sociali, le sue responsabilità ("il disagio della civiltà")

Riguardo a ciò non è il caso di fare processi sommari: nevrosi e psicosi sono malattie degenerative serie non facilmente curabili, ma ogni tessera del mosaico va collocata al suo posto se si vuole la guarigione dalla follia dell'individuo e della società che la genera.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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Citazione di: daniele22 il 06 Gennaio 2023, 07:31:28 AMBuongiorno, direi quindi che la sopravvivenza racchiude l'inconsapevolezza di tutto; ci aggiungerei pure il gioco. Non so se questo sveli infine il significato di "represso". Cioè, se ho fame penso di sapere di averla. Diverso invece sarebbe il fatto di sapere che posso comportarmi in modo violento in determinate situazioni. Però qui corriamo sul filo del rasoio, perché se analizzassimo i nostri comportamenti in modo distaccato potremmo pure avere coscienza di questa cosa. In entrambi i casi, fame e rabbia, sarebbero quindi non disponibili alla coscienza solo perché verrebbero innescati nel "qui e ora", cioè nel momento di vivere una situazione: ne risulterebbe infine che in un certo senso le pulsioni non sarebbero predeterminabili
Secondo la teoria di Freud, le pulsioni sono istinti naturali che sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita. Queste pulsioni, come la fame, la sete, il sesso e la sopravvivenza, sono alla base dei nostri comportamenti e dei nostri desideri. L'inconscio agisce sulla nostra vita quotidiana, influenzando il nostro comportamento e le nostre azioni, anche se non siamo consapevoli di questo.

Quando parliamo di represso, ci riferiamo a pensieri, emozioni o ricordi che sono stati repressi dall'Io e che non sono disponibili alla coscienza. Questi pensieri e emozioni possono essere repressi perché sono considerati pericolosi, sconvenienti o intollerabili dall'Io o dal Super-Io. Tuttavia, questi pensieri e emozioni possono ancora influire sulla nostra vita e sul nostro comportamento, anche se non siamo consapevoli di questo.

In risposta alla tua domanda, sì, le pulsioni potrebbero essere innescate dalle situazioni che viviamo nel "qui e ora", ma ciò non significa che non siano predeterminabili. Le pulsioni sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita e possono essere influenzate dall'ambiente e dalle esperienze che facciamo nel corso della nostra vita. Ad esempio, se sperimentiamo situazioni di privazione di cibo durante l'infanzia, potremmo sviluppare una pulsione molto forte verso il cibo e potremmo avere difficoltà a controllare la nostra fame. Allo stesso modo, se sperimentiamo situazioni di stress o di trauma durante l'infanzia, potremmo sviluppare una pulsione verso il comportamento violento in situazioni simili in seguito. Quindi, anche se le pulsioni possono essere innescate dalle situazioni che viviamo nel "qui e ora", queste pulsioni sono anche influenzate dalle nostre esperienze passate e dall'ambiente in cui siamo cresciuti.

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Citazione di: Gianni Paolo Tia il 06 Gennaio 2023, 14:50:19 PMSecondo la teoria di Freud, le pulsioni sono istinti naturali che sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita. Queste pulsioni, come la fame, la sete, il sesso e la sopravvivenza, sono alla base dei nostri comportamenti e dei nostri desideri. L'inconscio agisce sulla nostra vita quotidiana, influenzando il nostro comportamento e le nostre azioni, anche se non siamo consapevoli di questo.

Quando parliamo di represso, ci riferiamo a pensieri, emozioni o ricordi che sono stati repressi dall'Io e che non sono disponibili alla coscienza. Questi pensieri e emozioni possono essere repressi perché sono considerati pericolosi, sconvenienti o intollerabili dall'Io o dal Super-Io. Tuttavia, questi pensieri e emozioni possono ancora influire sulla nostra vita e sul nostro comportamento, anche se non siamo consapevoli di questo.

In risposta alla tua domanda, sì, le pulsioni potrebbero essere innescate dalle situazioni che viviamo nel "qui e ora", ma ciò non significa che non siano predeterminabili. Le pulsioni sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita e possono essere influenzate dall'ambiente e dalle esperienze che facciamo nel corso della nostra vita. Ad esempio, se sperimentiamo situazioni di privazione di cibo durante l'infanzia, potremmo sviluppare una pulsione molto forte verso il cibo e potremmo avere difficoltà a controllare la nostra fame. Allo stesso modo, se sperimentiamo situazioni di stress o di trauma durante l'infanzia, potremmo sviluppare una pulsione verso il comportamento violento in situazioni simili in seguito. Quindi, anche se le pulsioni possono essere innescate dalle situazioni che viviamo nel "qui e ora", queste pulsioni sono anche influenzate dalle nostre esperienze passate e dall'ambiente in cui siamo cresciuti.

Ciao Gianni, scusami ma forse ho usato la parola sbagliata. Il termine giusto sarebbe "determinabili"; quindi, quel che sostengo sarebbe che le pulsioni non possono essere determinate da me. Questo equivale a dire che io sono una causa agente nel mondo e io, perfettamente consapevole della realtà che mi circonda anche se strampalata agli occhi degli altri, innesco le mie pulsioni senza che sia io a governarle. Ma in ogni caso la fuorvianza che sta dentro di me fa emergere comportamenti del tutto adeguati, razionali e dedicati alla fuorvianza che vi è in me

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Citazione di: daniele22 il 06 Gennaio 2023, 21:02:57 PMCiao Gianni, scusami ma forse ho usato la parola sbagliata. Il termine giusto sarebbe "determinabili"; quindi, quel che sostengo sarebbe che le pulsioni non possono essere determinate da me. Questo equivale a dire che io sono una causa agente nel mondo e io, perfettamente consapevole della realtà che mi circonda anche se strampalata agli occhi degli altri, innesco le mie pulsioni senza che sia io a governarle. Ma in ogni caso la fuorvianza che sta dentro di me fa emergere comportamenti del tutto adeguati, razionali e dedicati alla fuorvianza che vi è in me
Capisco cosa vuoi dire. Potresti pensare che le tue pulsioni sono così forti e potenti che non riesci a controllarle e che in qualche modo "ti governano". Tuttavia, come esseri umani abbiamo la capacità di scegliere come reagire alle situazioni che ci troviamo ad affrontare e possiamo sviluppare le nostre capacità di autocontrollo e di autodeterminazione attraverso l'educazione, l'auto-riflessione e il lavoro su noi stessi. Anche se le pulsioni possono influire sul nostro comportamento, abbiamo la possibilità di scegliere come reagire a queste pulsioni e di governarle invece di essere governati da esse.

daniele22

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 07 Gennaio 2023, 11:23:17 AMCapisco cosa vuoi dire. Potresti pensare che le tue pulsioni sono così forti e potenti che non riesci a controllarle e che in qualche modo "ti governano". Tuttavia, come esseri umani abbiamo la capacità di scegliere come reagire alle situazioni che ci troviamo ad affrontare e possiamo sviluppare le nostre capacità di autocontrollo e di autodeterminazione attraverso l'educazione, l'auto-riflessione e il lavoro su noi stessi. Anche se le pulsioni possono influire sul nostro comportamento, abbiamo la possibilità di scegliere come reagire a queste pulsioni e di governarle invece di essere governati da esse.
No Gianni, non hai capito grazie al fatto che ho sbagliato un verbo. Volevo dire "senza che sia io a deciderlo", oppure "senza che sia io a governare l'affioramento della pulsione".
Penso che il nostro inconscio più profondo dovrebbe trovare un campo di confine con la personalità, nel senso che questi proverrebbe da prima che la cellula fecondata inizi a differenziarsi, e durerebbe fino a lì. Pertanto l'inconscio riguarderebbe l'impronta genetica. Quel che vien dopo, in senso temporale, costituirebbe già l'insieme della sessualità e della personalità

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Citazione di: daniele22 il 07 Gennaio 2023, 13:49:07 PMNo Gianni, non hai capito grazie al fatto che ho sbagliato un verbo. Volevo dire "senza che sia io a deciderlo", oppure "senza che sia io a governare l'affioramento della pulsione".
Penso che il nostro inconscio più profondo dovrebbe trovare un campo di confine con la personalità, nel senso che questi proverrebbe da prima che la cellula fecondata inizi a differenziarsi, e durerebbe fino a lì. Pertanto l'inconscio riguarderebbe l'impronta genetica. Quel che vien dopo, in senso temporale, costituirebbe già l'insieme della sessualità e della personalità
Alcune teorie suggeriscono che l'inconscio possa includere anche informazioni che sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita, come l'impronta genetica o le esperienze prenatali. Tuttavia, questo è un argomento controverso e non c'è consenso scientifico sulla questione. In generale, l'inconscio è una concept psicologico complesso e non facilmente definibile, e ci sono molte teorie diverse su come funziona e su come influisce sulla nostra vita.

daniele22

Citazione di: Gianni Paolo Tia il 07 Gennaio 2023, 18:25:54 PMAlcune teorie suggeriscono che l'inconscio possa includere anche informazioni che sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita, come l'impronta genetica o le esperienze prenatali. Tuttavia, questo è un argomento controverso e non c'è consenso scientifico sulla questione. In generale, l'inconscio è una concept psicologico complesso e non facilmente definibile, e ci sono molte teorie diverse su come funziona e su come influisce sulla nostra vita.
Avevo parlato di fobie all'inizio. La psicologia parla della zoofobia e ho motivo di pensare che molte persone abbiano dei sentimenti di repulsione nei confronti di determinati animali senza che questo desti scandalo nei salotti dove se ne parla. Però c'è misura nelle paure. Mi viene dunque il dubbio che nell'impronta genetica possa figurare anche quello che si potrebbe definire come "l'animale che proprio non è in me".
Detto ciò, visto che siamo nella sezione "esperienze personali", ti dirò che percepisco in te uno che vorrebbe screditare in certa misura la figura del folle. Io mi rendo conto che esistano dei casi di cosiddetta malattia mentale, ma ti segnalo pure che la mia malattia non è stata certificata da alcun medico. Sono io a parlare di esperienza di follia e ti dirò che quando lessi in seguito dell'esperienza di "satori" come la descrive il dott. D.T. Suzuky in un suo libro, pensai che assomigliasse molto a quello che provai in quella manciata di secondi. La differenza, in termini di reazioni mentali, forse la fece il fatto che io non ero un monaco Zen, bensì un normale uomo di strada che era forse fortemente afflitto da problemi di ordine esistenziale; e penso quindi che la mia follia sia emersa in un certo senso tutta all'interno dell' "io" e della mia personalità. Data quindi questa eccezionalità sono comunque propenso a pensare che molte forme ossessive, quindi malate, possano derivare da conflitti tra personalità ed "io" e probabilmente con il contributo del "super io". Ma naturalmente la mia è un'opinione. Inoltre, concludendo, è vero che abusi di sostanze possono generare disturbi, ma è altrettanto vero che un disagio possa portare all'abuso di sostanze

iano

Citazione di: Ipazia il 06 Gennaio 2023, 08:53:48 AM Es deve diventare Io, è la ricetta risolutiva di Freud.


Illuminante per me questa osservazione.
Col senno di poi quella di Freud non sembra una buona ricetta, se nell'es risiede la garanzia della nostra sopravvivenza.
Sarebbe un pò come curarne uno per ammazzarne cento.
Io valuterei il viceversa, piuttosto, che l'io debba diventare Es.
Ma poi in effetti niente ''deve'' , e le cose vanno come devono andare,. e mi pare che un Io che diventa Es sia esperienza quotidiana
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Citazione di: iano il 07 Gennaio 2023, 23:08:41 PMIlluminante per me questa osservazione.
Col senno di poi quella di Freud non sembra una buona ricetta, se nell'es risiede la garanzia della nostra sopravvivenza.
Sarebbe un pò come curarne uno per ammazzarne cento.
Io valuterei il viceversa, piuttosto, che l'io debba diventare Es.
Ma poi in effetti niente ''deve'' , e le cose vanno come devono andare,. e mi pare che un Io che diventa Es sia esperienza quotidiana

Nell'Es non risiede la garanzia della nostra sopravvivenza: saremmo ancora dei primati impauriti in balia di ogni predatore più dotato di zanne, artigli e vigoria animale.

L'Io "benriuscito" è  la nostra ricetta di sopravvivenza, individuale e sociale, sano e vigoroso nel corpo e nello spirito.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#27
Siamo ancora animali, Ipazia, impauriti quanto basta.
L'io benriuscito è stata una scommessa vinta, ma continua a rimanere una scommessa.
L'esplicitazione di ciò che lavora allo scuro sembra essere comunque la strada che abbiamo preso, e anzi io lamento che di ciò non si abbia piena consapevolezza.
Non è una strada che và presa, è la strada che abbiamo preso, e prima lo capiamo e meglio è, per percorrerla al meglio.
Ci siamo giocando  gli ultimi spiccioli di verità, di ciò che cioè non è confutabile finché fà il suo lavoro non riconosciuto al buio, ma di verità ancora troppo si parla, quando l'unica verità è che non vi è alcuna verità che non sia alimentata da ignoranza, con il che affermo una rivoluzione di paradigma, ma una rivoluzione radicale è comunque quello che dobbiamo aspettarci se rivoltiamo fra loro Io ed Es.
Mi chiedo quanti cosiddetti folli possano essere le vittime di questa rivoluzione in corso, folli che non si curano facendo emergere l'Es, ma che perciò invece si ammalano.
Folli come Freud che sbaglia la soluzione, ma solo perchè hanno intercettato il problema.
Folli come quelli che seduti al tavolino di un bar di Vienna si sentono  in prima linea.
Folli perchè apparentemente non c'è nessuna guerra in corso.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

Gli è però che pure l'inconscio, inteso come oggetto di studio, si è evoluto e si evolve. Per quale motivo dovremmo essere ancora degli scimmioni?
Sarebbe quindi vero che l'inconscio ci garantisce la sopravvivenza, e sarebbe per questo che Dio non gioca a dadi, ma noi si. Lo faremmo quindi arrampicandoci sugli specchi con le nostre speculazioni iperbolicamente logiche, ma la cui logica deforma il principio di realtà che il senso comune degli individui condivide innanzi tutto e per lo più. Vedi Re-enzi nella piazzola dell'autogrill

green demetr

Citazione di: Socrate78 il 02 Gennaio 2023, 17:57:12 PMSecondo Sigmund Freud la psiche umana è composta sostanzialmente da tre strutture: l'Inconscio o Es (Essere), l'Io cosciente e il Super-Io che rappresenta le norme morali ed è espressione dell'autorità soprattutto paterna, poiché nell'ottica freudiana il padre rappresenta colui che dà le regole etiche e di comportamento. Nella condizione di normalità l'Es rimane in ombra e non emerge alla coscienza, ma l'Es rappresenta le vere pulsioni della psiche, rappresenta in effetti la vera natura dell'uomo, che è oscurata e messa in ombra dalle sovrastrutture sociali, dall'educazione e dal contesto in cui il soggetto vive. Nella psicosi (definita comunemente follia o pazzia) l'Es emerge alla coscienza con le sue pulsioni e il soggetto in quel frangente non è più mosso dalla razionalità, ma compie associazioni apparentemente senza senso ed agisce mosso da pulsioni irrazionali. Ma la domanda che mi pongo è: non è che proprio nella follia emerge la vera natura dell'essere umano? La follia rappresenterebbe l'emergere di ciò che l'essere umano sente davvero al di là delle convenzioni sociali e dell'educazione, quindi il folle rappresenta l'archetipo dell'uomo autentico. Il delirio psicotico non sarebbe quindi un delirio, ma semmai l'espressione della vera natura di ogni persona, che nel suo intimo è mosso da pulsioni irrazionali e non dalla ragione, che invece è una sovrastruttura che nasce dall'educazione e dal contesto sociale. Che cosa ne pensate?
Psicosi e Schizo sono cose diverse.
Ma se rimaniamo all'interno dell'es mi trovi d'accordo, e' proprio dall'es che l'uomo ottiene le sue più profonde e durature intuizioni, per non parlare del senso stesso dell'esistere.
In questo il compito analitico dell'uomo è proprio indagare l'es e comprenderne le sue strutture più intime.
Per esempio Freud ne ricavò importanti concetti come quello di Edipo, di Elettra, di Castrazione, e molti altri ancora.
Nel folle invece non vi è più alcuna mediazione, per cui la prima struttura a cadere è proprio quella del linguaggio, arma primaria e selvaggia dell'asservimento al potere (appunto l'Edipo).
E' su questo che le scienze della psi-, invece che fare analisi, fanno barbarica Terapia.
Che vuoi, il folle disturba la quiete pubblica! 8)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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