LOGOS - STATISTICHE SUPPLEMENTARI

Aperto da viator, 25 Ottobre 2018, 16:16:54 PM

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Sariputra

#30
cit.Everlost
Ma ti ringrazio per l'amore (platonico) del tutto ricambiato.
A proposito, per caso avete fatto qualche discussione o accenno a questo tipo di sentimento?


Nella sezione SPIRITUALITA' trovi a pag.8 la discussione , aperta dal sottoscritto, dal titolo: Parliamo d'amore? (Tra il serio e il faceto). E' un pò al maschile, ma forse ti può interessare. E' una di quelle in cui ho dato il meglio (sigh!) di me... :-[
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

sgiombo

#31
Citazione di: everlost il 27 Ottobre 2018, 22:20:11 PM
CitazioneMa non mi sono proprio accorto dell' "atteggiamento censorio verso il politicamente scorretto" da parte di moderatori e gestore che alcuni lamentano e/o paventano. Personalmente mi ritengo politicamente scorrettissimo e nel forum ho parlato (o meglio scritto) più volte malissimo (e senza troppi eufemismi) dell' ideologia "gender", di quelle che considero pretese di assurdi e ingiusti privilegi per i loro "consimili" (non mi viene un termine migliore; questo non ha intenzioni offensive ) da parte di talune tendenze di opinione di omosessuali, transessuali et similia, ho parlato malissimo di madre Teresa di Calcutta, "santosubuto GP2", Basaglia, Nietzche, Emanuele Severino, sionismo e Israele, perfino delle pretese di ingiusti privilegi da parte di diversamente abili (come dice che ha un po' di coda di paglia in proposito -non io!- fino al prossimo eufemismo), per non parlare di "Eurooooooooopa", banche, usurai della finanza legale, Monti, Fornero (che ho ripetutamente detto -e lo ripeto convintamente- che se potessi sottoporrei senza indugio a un trattamento "alla Robespierre - Stalin" in quanto nemici del popolo: ghigliottina o fucilazione a loro scelta) capitalisti in generale, governi USA, ecc. senza mai neanche una tirata si orecchie (qualcuna l' ho avuta per qualche "avvitamento polemico eccessivamente personale" verso CarloPierini e altri amici da cui dissentivo fortemente e dai quali mi sentivo provocato in maniera particolarmente forte). P.S. delle18,55: Aggiunta che mi sovviene ora: pornocrazia USA" con presunte violentate mezzo secolo fa o giù di lì che si ricordano solo ora (ora che, guarda caso, i presunti violentatori possono ambire a ruoli di potere ed essere ricattati che "a pensarci bene non gli era piaciuto" (e chissà di quante altre scandalose tirate politicamente scorrettissime da parte mia nel forum non mi ricordo al momento)


Io non c'ero, peccato averle perse. Magari se trovi qualche link postalo, che leggerò con molto interesse.
Delle censure  non so nulla. Ho notato però che siete tendenzialmente di sinistra e molto poco filogovernativi, anzi un po' irritabili su certi argomenti, ma ci sta, ci sta.


CitazioneNon mi sento di andare a sfogliare le molte discussioni cui ho partecipato con numerosissimi interventi per documentare quanto qui scritto (fra l' altro, oltre a richiedermi un po' di tempo che preferirei impiagare più proficuamente, mi sembrerebbe un po' narcisistico da parte mia; che dimostro già platealmente di essere non poco presuntuoso anche senza andare ad autocitarmi).

Spero mi creda sulla parola.

Comunque, poiché ulteriori bersagli della mia polemica politicamente scorretta (di cui é evidente che vado molto fiero, probabilmente troppo) che mi sovvengono ora sono molte tendenze dell' arte contemporanea e anche il generalmente veneratissimo impressionismo, ti segnalo i miei interventi # 65 e # 68 nella discussione "Arte moderna?" nelle Riflessioni sull' arte (ma é bellissimo l' intervento #71 del Sari, che ti consiglio pure di leggere).

Per parte mia trovo che molti frequentatori e moderatori del forum sono non realmente "di sinistra" bensì di quella che definisco "pseudosinistra politicamente corretta alla Boldrini", ovvero, secondo i miei personali criteri di valutazione, in  realtà decisamente di destra.

Comunque concordo che sono molto poco filogovernativi, anzi un po' irritabili su certi argomenti, ma ci sta, ci sta.
E mi compiaccio che anche tu non abbia trovato traccia delle censure da altri lamentate.

Freedom

Bè per quanto riguarda la partecipazione al Forum nettamente inferiore ai "bei tempi" non nutro alcun dubbio: essa è figlia dei tempi ingenerosi nei quali viviamo. Basta guardarsi attorno per vedere una società, consentitemi una parola grossa: una "civiltà" precipitata nell'apatia più totale. Paradossalmente questa assoluta passività melanconica si sposa ad una frenesia assurda ed insieme generano veramente un sonno della ragione.

Potremmo guardarla da tante angolature e ricercarne con relativa facilità le cause e concordare sull'assenza di medicine, perlomeno allo stato attuale. In verità l'abbiamo anche fatto ma è un esercizio tafazziano che non genera alcun vantaggio.

In altre e più rozze parole a nessuno frega niente delle domande veramente importanti che un essere umano dovrebbe farsi. Sempre che ambisca a rimanere umano.  E pur nella ovvia difficoltà della ricerca di risposte soddisfacenti si dovrebbe comprendere che queste domande arricchiscono la persona nel suo complesso. Eppure tutte le "agenzie" che si occupano di queste tematiche sono quasi morte. La religione, la filosofia, la massoneria, le facoltà universitarie umanistiche, etc.

E' così. Non c'è niente da fare. 

Qualcuno lamenta l'alto livello culturale ma qua ci sono veri ricercatori che sono quasi "condannati" allo studio mentre sarebbero ben felici di riporre i libri in libreria e afferrare, catturare almeno un barlume di luce barattando i congiuntivi e non solo quelli.

Altri lamenta la mancanza di vis polemica e l'attribuisce alla mancanza di personalità forti o linfa nuova nel Forum. Mah, un pò è vero però c'è anche da dire che l'educazione ed il rispetto sono prodotti dal maggior autocontrollo che noi utenti, dopo anni e anni di scuola, siamo in grado di esprimere. Infatti una delle "trappole" di internet è che la parola, non mediata dalla carne, è molto più affilata. E fa male. Allora dopo un pò, stai più attento. E' un inevitabile percorso di crescita. E' un pochino anche merito della moderazione che, i primi tempi, aveva, a volte, parecchio lavoro, mentre oggi molto meno. Grazie dunque all'impostazione che si è data e, questo sì, grazie alle entrate non numerosissime che raramente stravolgono l'impostazione medesima.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Jacopus

Dopo aver letto l'intervento di Fredom, non posso dire altro che mi mancano i suoi interventi. :)
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve Freedom. Apprezzo. Pensa a cosa diverrebbe l'"ambiente" Logos se gli iscritti diventassero 40.000. Consulto saltuariamente un Forum assai importante e frequentato che si occupa di argomenti seri.

Esso presenta ed aggiorna un breve sommario statistico circa l'attività dei suoi iscritti. IL totale generale dei post dovrebbe essere intorno ai 13 milioni.

In esso c'è la voce "Top poster dal 2002". Sai quanti interventi hanno totalizzato i primi quattro ? Rispettivamente, 117.000, 116.000, 114.000, 111.000. Cioè intorno a 7.000 all'anno a testa. Cioè intorno ai 18 al giorno a testa.

Queste sono cifre da "poster" intesi come posteggiatori di automobili, non di idee.

Forum grosso, argomenti seri, interventi per forza di cose quasi tutti cialtroneschi (con rincorsa al vertice delle classifiche).
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Elia

#35
Freedom: "Eppure tutte le "agenzie" che si occupano di queste tematiche sono quasi morte. La religione, la filosofia, la massoneria, le facoltà universitarie umanistiche, etc."

E chissà quale ideologia ha lavorato così bene e a fondo da decretarne la morte.

Citazione: "Qualcuno lamenta l'alto livello culturale ma qua ci sono veri ricercatori che sono quasi "condannati" allo studio mentre sarebbero ben felici di riporre i libri in libreria e afferrare, catturare almeno un barlume di luce barattando i congiuntivi e non solo quelli."

Molto bravo nell'esprimerti. Non nascondo che a volte penso che mi piacerebbe conoscervi, sapere chi siete veramente, cosa fate.

Citazione: "Altri lamenta la mancanza di vis polemica e l'attribuisce alla mancanza di personalità forti o linfa nuova nel Forum. Mah, un pò è vero però c'è anche da dire che l'educazione ed il rispetto sono prodotti dal maggior autocontrollo che noi utenti, dopo anni e anni di scuola, siamo in grado di esprimere. Infatti una delle "trappole" di internet è che la parola, non mediata dalla carne, è molto più affilata. E fa male. Allora dopo un pò, stai più attento. E' un inevitabile percorso di crescita. E' un pochino anche merito della moderazione che, i primi tempi, aveva, a volte, parecchio lavoro, mentre oggi molto meno. Grazie dunque all'impostazione che si è data e, questo sì, grazie alle entrate non numerosissime che raramente stravolgono l'impostazione medesima."

Mah... se andiamo a leggere molti post e commenti per esempio del simpatico Eutidemo, nella sezione Attualità, non ci vedo tanto autocontrollo.
La moderazione è di parte.

Non è né il livello culturale, né la mancanza di vis polemica (io ci sono, e non solo io). Piuttosto è lo stile ad essere stucchevole, poco accogliente, noioso, tiene lontani sia i meno colti che i colti ma brillanti e vivaci oltre che creativi.
I commenti qui sembrano spesso dialoghi tra anime dell'oltretomba.... Ahahah...
Si può dire?
Lunghi... arzigogolati... straricchi di citazioni, complessi... con un linguaggio serio, pesante, forbito, quasi arcaico...
Cioè, con voi non c'è la possibilità di ridere, né di sorridere. Vi prendete troppo sul serio.
"L'egemonia di sinistra ha creato un deserto e l'ha chiamato cultura".
(M.V.)

viator

Salve Elia. Beh, considerazioni degnissime, le tue.

Chiudi lamentando la mancanza di allegria dei contenuti. Io non sento la mancanza di allegria qui dentro. D'altra parte il sito si chiama Riflessioni ed il forum Logos ed iscrivendosi dovrebbe essere chiaro a quale tono generale ci si avvicina.

Ma forse quella che tu chiami allegria è quella che io chiamo "leggerezza", cioè la volontà e la capacità di trattare un argomento senza rinunciare all'ironia indirizzata equamente a sé, agli altri, ai "sacri dogmi".

Ovviamente qui dentro ci sono anche i monomaniaci e perfino i grafomani. Non possiamo e secondo me non dobbiamo certo limitare la varietà del mondo umano.

Infine c'è la presenza delle citazioni. Che personalmente io evito come la peste, per due precise ragioni :
1) sono semianalfabeta, ho letto assai  poco e quindi non saprei neppure chi e cosa citare;
2) sono qui per comunicare cosa penso dal fondo della mia ignoranza, non per ripetere ciò che altri hanno detto dal sommo della loro sapienza.

Io, essendo assai drastico, penso che la quantità di citazioni all'interno di un testo risulti inversamente proporzionale all'autonomia di giudizio e di argomenti di chi le usa. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Le citazioni sono necessarie, di fronte a bufale e sproloqui, per ripristinare la veridicità del testo. Un uso modico, quando è proprio necessario, è consigliato. Orrendo invece è l'uso delle citazioni per convalidare una tesi ab auctoritate.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Citazione di: Elia il 05 Novembre 2018, 01:16:04 AM
Non è né il livello culturale, né la mancanza di vis polemica (io ci sono, e non solo io). Piuttosto è lo stile ad essere stucchevole, poco accogliente, noioso, tiene lontani sia i meno colti che i colti ma brillanti e vivaci oltre che creativi.
I commenti qui sembrano spesso dialoghi tra anime dell'oltretomba.... Ahahah...
Si può dire?
Lunghi... arzigogolati... straricchi di citazioni, complessi... con un linguaggio serio, pesante, forbito, quasi arcaico...
Cioè, con voi non c'è la possibilità di ridere, né di sorridere. Vi prendete troppo sul serio.

Non posso che essere d'accordo.

Tuttavia ho pure l'impressione che vi siano qui anche potenzialità inespresse.
Frenate forse dal timore di esporsi, di azzardare troppo finendo magari con l'avventurarsi in luoghi sconosciuti.
Si preferisce allora restare nel "conosciuto", o nel supposto tale...
Ma questo autolimitarsi comporta un sostanziale vuoto comunicativo.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

acquario69

Vi dico io come stanno le cose:

al posto del "LOGOS" ce' rimasto solo un inutile,quanto vuoto e insignificante Verbalismo





bobmax

Citazione di: acquario69 il 05 Novembre 2018, 15:04:04 PM
Vi dico io come stanno le cose:

al posto del "LOGOS" ce' rimasto solo un inutile,quanto vuoto e insignificante Verbalismo

Purtroppo è proprio così.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Lou

#41
Amen.
Quindi?
Al vuoto che incombe, che fare?
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

bobmax

Citazione di: Lou il 05 Novembre 2018, 19:06:46 PM
Amen.
Quindi?
Al vuoto che incombe, che fare?

La questione dipende esclusivamente dalla fede nella Verità.
Senza questa fede, ogni autentica comunicazione è impossibile.

Qui questa fede è latitante, come del resto in buona parte della società.

Eppure basterebbe rifletterci per convenire su quanto sia indispensabile.

Qualsiasi scienziato, degno di questo nome, ha necessariamente fede nella Verità.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

acquario69

Citazione di: Lou il 05 Novembre 2018, 19:06:46 PM
Amen.
Quindi?
Al vuoto che incombe, che fare?

Più che incombere direi che e' ormai da molto tempo gia presente,e la tendenza (a quanto pare inarrestabile) la possiamo immaginare come un venire risucchiati da un buco nero ad una velocità in costante aumento.

CitazioneChe fare?

(In teoria) bisognerebbe capovolgere tutto, poiche tutto, ma proprio tutto, e' improntato in direzione avversa e contraria  
questo mettersi al contrario consiste più semplicemente nel fatto fondamentale che l'uomo da un certo punto in poi ha creduto,molto ingenuamente, direi pure infantile al massimo grado, di sentirsi superiore alla Natura (di fatto separandosene) di cui in realtà fa invece parte integrante a tutti gli effetti e senza la quale non potrebbe nemmeno esistere, secondo la più elementare logica.
Da qui discendono tutte le derive, fino ad arrivare agli estremi attuali di un mondo popolato da individui che cecati sempre più dall'orgoglio originario di cui sopra e dal suo conseguente io ipertrofico smisurato in costante crescita,non potranno che rispondere più o meno alla maniera "meccanica" tutt'al più scambiando gli effetti per le cause (che per l'appunto non riescono nemmeno più a vedere) rimanendo percio permanentemente fissati sulle prime (cioe in superficie) cosi come farebbe un criceto che gira a vuoto sulla ruota

Jean

Citazione di: Lou il 05 Novembre 2018, 19:06:46 PM
Amen.
Quindi?
Al vuoto che incombe, che fare?

Continuare a fare le cose che si fanno, credendoci o meno.

Per l'uomo (e tutto l'universo, siamo in affollata compagnia...) il vuoto che incombe non è una novità, c'è stato e ci sarà sempre... quale allora il tempo migliore, l'età dell'oro?

Il 12 marzo 2018 il forum ebbe 241 utenti online, tra i quali il sottoscritto. 

Ricordo che quel giorno c'era qualcosa di nuovo nell'aria (o nell'etere) o forse d'antico...

Quello fu l'apice e sin dal giorno seguente iniziò il declino come ben evidenzia la cronologia.

C'è un perché? O ce ne sono più d'uno? O alcuno?

Poiché qui si parla di statistiche e di numeri... fantasticando supponiamo che la risposta (o più d'una) si trovi in quel che accadde quel giorno...

Eh, oggi è facile, per saperlo c'è Google... inseriamo la data e abbiamo circa 577.000.000 risultati... accidenti, come procedere? 
Ragione o sensazione?
Entrambe, limitiamoci alla prima pagina e poiché ben tre dei risultati riguardano la figura di Gesù e l'incipit di Lou inizia con Amen... a caso ne scelgo uno, questo:
 

La liturgia della settimana (che comprende il 12 marzo 2018) propone questa lettura del Vangelo secondo Giovanni:

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».

Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va' a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.


Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l'elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: "Va' a Sìloe e làvati!". Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov'è costui?». Rispose: «Non lo so».


Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest'uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c'era dissenso tra loro. 


Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l'età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l'età: chiedetelo a lui!».

Allora chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l'ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». 


Rispose loro quell'uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.

Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell'uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane».

 

Un cordiale saluto
Jean