Lo strano caso di Elisa Lam!

Aperto da Eutidemo, 05 Luglio 2021, 13:28:48 PM

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Eutidemo

Non molto tempo fa, una ragazza canadese in viaggio turistico a Los Angeles, dopo essere entrata in uno degli ascensori del "famigerato" albergo CECIL (che, sembra, abbia ispirato Kubrick per il suo film SHINING), laddove fu regolarmente filmata dalla videocamera di sorveglianza, la si vede allontanarsene impaurita, sparendo poi letteralmente nel nulla.
Ed infatti:
- dalle altre numerose videocamere di sorveglianza dell'hotel, e da quelle di strada, risultò che, pur essendo uscita dall'ascensore, non era però mai uscita dall'albergo;
- tuttavia, dalle ripetute e minuziose perquisizioni della polizia (20 detective con agenti e con cani poliziotto al seguito), che ispezionarono persino gli armadi, risultò che nell'albergo non c'era più.
La polizia rese pubblico il "singolare" videotape, che sembra essere stato girato "ai confini della realtà", nella speranza che qualcuno l'avesse vista da qualche parte; però nessuno si fece mai vivo.
Ecco l'agghiacciante video!
https://www.youtube.com/watch?v=3TjVBpyTeZM

                                                                PREMESSA
Il video in questione (in verità davvero inquietante), in poche ore divenne "virale", e fu replicato, con i più disparati e fantasiosi commenti, in tutte le lingue; anzi, sembra che, all'epoca, fu quello che contò il maggior numero di visualizzazioni in tutto il mondo (e tutt'ora è uno dei più visti su YOUTUBE).
***
All'inizio, nel video, sembra tutto normale: Elisa entra nell'ascensore e preme dei pulsanti per programmare il piano dove vuole recarsi.
Però la porta resta aperta, e l'ascensore non si muove; pertanto Elisa, sospettando che qualcuno lo abbia bloccato premendo il pulsante esterno, si affaccia sul corridoio e guarda dal lato del pulsante esterno (a destra), ma, non vedendo -evidentemente- nessuno, torna dentro.
A questo punto comincia a comportarsi in modo alquanto strano, come se volesse nascondersi in un angolo.
Poi il suo comportamento diventa sempre più bizzarro, tanto che, ad un certo punto, gesticola in corridoio come se stesse parlando con qualcuno (che, però, non si vede); mentre è fuori, la porta si chiude e si riapre da sola, ma sembra che l'ascensore resti sempre al piano (14°).
Alla fine va via...ed è l'ultima volta che viene vista viva!
Spiegherò più avanti ciò che, almeno secondo me, deve essere successo!
***
Assodato che la ragazza non poteva essere uscita dall'hotel (che vantava da decenni un incredibile "record" di omicidi e suicidi avvenuti tra le sue mura), una squadra di venti detective, più un imprecisato numero di agenti e di cani poliziotto, setacciò ripetutamente l'intero edificio "palmo a palmo", dal tetto alla cantina; andando perfino ad ispezionare dentro gli armadi e le docce di ogni singola stanza (e addirittura sotto i letti).
Ma non trovarono nessuna traccia di lei; nè, i cani, il suo odore!
Dalle altre videocamere di sorveglianza interne all'albergo, non risultava nulla, nè da quelle delle strade intorno, per cui il mistero si infittiva sempre di più, diventando "virale" su INTERNET.
***
Dopo circa una ventina di giorni dalla sparizione della ragazza, però, alcuni clienti dell'albergo cominciarono a lamentarsi:
- della bassa pressione dell'acqua;
- dell'orribile odore e sapore della scarsa acqua che usciva dai rubinetti.
Pertanto la direttrice dell'albergo incaricò l'idraulico dell'albergo, di nome Diego Lopez, di effettuare un controllo dell'intero impianto idraulico dell'albergo.
Fu così che il corpo della ragazza venne ritrovato, nudo, in una delle quattro cisterne dell'acqua che si trovavano sul tetto dell'edificio; come si vede da questa mia foto satellitare (la cisterna in questione, l'ho indicata con una freccia rossa).
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/6b/99/e9/ME13KW9Q_t.jpg
***
Potete esplorare voi stessi il tetto dell'albergo (Cecil Hotel "Stay on Main", n°640 South Main Street LA), ravvicinandolo a piacimento attraverso il satellite, sul seguente sito.
https://www.google.it/maps/place/Cecil+Hotel/@34.0442399,-118.2508663,67m/data=!3m2!1e3!5s0x80c2c635124e8c25:0x4f03be26c263ccc4!4m18!1m9!3m8!1s0x80c2c6356cba2f43:0x64a00f8347fe5966!2sCecil+Hotel!5m2!4m1!1i2!8m2!3d34.0442788!4d-118.2507795!3m7!1s0x80c2c6356cba2f43:0x64a00f8347fe5966!5m2!4m1!1i2!8m2!3d34.0442788!4d-118.2507795

                                           LE PRIME IPOTESI
Così come riferito dai giornali e dalle TV:
- non si trovò nessuna scaletta ancora appoggiata alle cisterne, per salirvi sopra (là dove si sarebbe ancora dovuta trovare, se la ragazza fosse salita lassù da sola);
- si trovò chiuso lo sportello della cisterna dove si trovava il cadavere della ragazza (manovra che era impossibile effettuare da dentro).
Inoltre la ragazza non sarebbe potuta accedere da sola al tetto, trattandosi di un'area riservata al personale; ed infatti la porta era "allarmata" e chiusa a chiave.
Inoltre, sembrava che al "videotape" fossero stati "tagliati" circa 60 secondi; come per evitare che venisse riconosciuto qualcuno del personale dell'albergo (il quale, per il resto del video, aveva avuto l'accortezza di restare fuori campo).
Pertanto, si partì dall'ipotesi dell'omicidio da parte di membri del personale dell'albergo; almeno due, per poter effettuare un'operazione del genere.
***
Poi, però, tale ipotesi venne abbandonata per mancanza di impronte, DNA ed altri indizi che potessero corroborarla; inoltre tutto il personale dell'albergo aveva degli alibi inattaccabili.
Non era tuttavia da escludere che l'assassino potesse essere un altro ospite dell'albergo, il quale sembra aver avuto il più elevato tasso di morti violente e di suicidi di qualsiasi altro albergo degli USA; nè era da escludere che l'assassino potesse essere uno dei tanti disperati che "vivono" (si fa per dire) nel quartiere, cioè "Skid Row", ufficialmente conosciuto come "Central City East".
Io l'ho visto (per fortuna solo di passaggio), e vi assicuro che, una volta tanto, mi sono sentito orgoglioso di essere italiano e non americano: roba del genere non si vede neanche a Calcutta!
***
Tuttavia:
- a meno che una coppia di assassini l'avessero trasportata lassù indossando una tuta e uno scafandro "a tenuta biologica", era praticamente impossibile che sull'interno e l'esterno della cisterna ci fosse solo il DNA della vittima (e soltanto le sue impronte digitali);
- in ogni caso, dall'esame autoptico, risultò che la vittima non era stata nè stordita  nè drogata, e, inoltre non presentava la benchè minima scalfittura (inevitabile in caso di trasporto lassù) nè segni di violenza carnale o di altro genere;
- infine i vestiti non presentavano segni di essere stati tolti con la forza.
***
Su INTERNET, ovviamente, fiorirono "ipotesi paranormali" di tutti i generi, dai fantasmi agli extraterrestri; ed infatti, non ci si spiegava come Elisa Lam, da sola potesse essere salita senza scala sulla cisterna, e come avesse fatto a chiudere il portello da dentro (due cose effettivamente impossibili)
Le ipotesi più "ragionevoli", invece, erano fondamentalmente di carattere "complottistico":
- dalle più plausibili, consistenti in un complotto tra polizia e albergo per diminuire le responsabilità di quest'ultimo;
- alle meno plausibili, dovute alle più singolari concidenze con film e "serial" televisivi di contenuto molto simile; o, addirittura, allo stesso nome della vittima.
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Ed infatti, pochi giorni dopo la morte di Elisa Lam, un nuovo ceppo mutante di TBC iniziò a diffondersi proprio a Skid Row, che, come ho detto, era l'area in cui si trova il Cecil Hotel; e, guarda caso, il test per la TBC si chiama proprio come lei, cioè "Lam Elisa", per cui c'è chi è addirittura arrivato a teorizzare che "Elisa Lam" fosse il nome in codice (anagrammato) di un "agente cinese" inviato a Los Angeles per infettare la popolazione (non tanti anni prima del COVID19).
Ed infatti:
- Elisa Lam era di nazionalità canadese, ma immigrata dalla Cina;
- la società che ha ideato il test Lam Elisa, la "MyBioSource", è stata originariamente fondata a Vancouver, British Columbia, da dove, appunto, proveniva Elisa.
Secondo altri, invece, era un agente della CIA inviata lì per sterminare batteriologicamente i disperati di Skid Row.
***
Indubbiamente si tratta di una coincidenza davvero sorprendente, ma pur sempre di una mera coincidenza; ed infatti, i genitori di Elisa Lam, si chiamano David Lam e Ynna Lam, per cui lei si chiamava veramente così, e quindi il suo non era sicuramente il nome in codice di un agente segreto cinese (o di un agente della CIA).
Questo è poco, ma è sicuro!
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Ma lasciamo perdere le ipotesi più o meno strampalate, che potete trovare su INTERNET  in quantità industriale, e cerchiamo di capire, invece, quello che è "veramente" successo.
Il che, a mio avviso, risulta molto chiaramente dal "fascicolo processuale" di una causa civile che interessò, sia pure indirettamente, un mio conoscente che era addetto alla sicurezza del "Cecil Hotel" (un ex agente dei nostri servizi di "intelligence" ormai in pensione da parecchi anni).
Tale "fascicolo processuale", infatti, contiene documenti ufficiali incontrovertibili, i quali documentano in modo inequivocabile quello che è "realmente" successo; sebbene, a mio avviso, rimanga ancora qualche punto oscuro da chiarire (il quale, però, non inficia minimamente l'ipotesi principale).

SEGUE


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                     QUELLO CHE E' SUCCESSO VERAMENTE: "COME" E "PERCHE'!
Come avevo accennato sopra, la polizia escluse l'ipotesi dell'omicidio, optando per l'ipotesi della "morte accidentale"; per cui, i genitori di Elisa, David Lam e Ynna Lam, citarono il Cecil Hotel per il risarcimento dei danni (la morte della figlia) derivanti dalle mancate precauzioni volte ad evitare che gli ospiti dell'hotel potessero accedere al tetto, e rischiare di cadere di sotto (cosa molto più probabile)  ovvero di morire affogati nelle cisterne dell'acqua ivi esistenti (cosa, in verità, molto meno probabile)  .
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I "Plaintiffs" sono i querelanti, mentre i "Defendants" sono i querelati, mentre il Tribunale adito è la Corte di Giustizia della California, Contea di Los Angeles.
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***
Per accertare le responsabilità dell'albergo, e, in particolare, quelle dei "responsabili della sicurezza" dell'albergo stesso, il giudice domanda ad uno dei detective della polizia di LA che hanno condotto l'indagine se è stato verificato che la porta che conduce al tetto era debitamente allarmata; e quello, a domanda, risponde "YES", sì, lo era (e c'era pure scritto sopra).
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A) COME
Ne consegue che Elisa Lam non può essere assolutamente arrivata alle cisterne dell'acqua, passando per la porta chiusa e allarmata che consente di accedere al tetto.
Come ci è arrivata, allora?
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Proprio in fondo al corridoio verso il quale Elisa si avvia nel video, a pochi metri, c'è una finestra che consente l'accesso alla "scala di sicurezza" esterna all'edificio; per cui il Giudice chiede ad un altro detective, se anche le finestre erano allarmate, e se Elisa possa essere passata proprio da quella.
Il detective dice di non sapere se la finestra era proprio quella, ma che, in effetti, uscendo sulla scala di sicurezza si può accedere al tetto senza far scattare alcun allarme.
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Ed infatti, salendo una scala a pioli di pochi metri, accedere dal 14° piano al tetto è un gioco da ragazzi
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Una volta giunta sul tetto, però, come diamine ha fatto Elisa ad arrampicarsi sulle cisterne, alte quasi tre metri?
In effetti, sul tetto, c'era a disposizione una piccola scaletta portatile per potervi accedere, però:
- lei non poteva sapere dove fosse;
- anche se l'avesse saputo, e l'avesse usata, una volta salita sulle cisterne, al massimo la poteva ribaltare a terra, ma non poteva certo rimetterla al suo posto (dove, invece, è stata ritrovata).
Per cui è ovvio che non è "salita" sulle cisterne con un scala, bensì ci è "scesa" dall'alto.
***
Ed infatti, se date un'occhiata con il satellite al tetto del Cecil Hotel, come ho fatto io, potrete benissimo vedere che le quattro cisterne sono a ridosso di una piccola sopraelevazione edificatoria; sul cui tettuccio è facilissimo accedere con una scala di ferro inchiodata al muro.
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Una volta sulla cisterna , Elisa ha aperto il portello e si è tuffata dentro (vedremo poi per quale ragione); e, ovviamente, lo ha lasciato aperto, perchè, una volta dentro, non era certo in condizione di poterlo richiudere.
Ma allora come mai la polizia lo ha trovato chiuso?
***
A dire il vero, già all'epoca, pur non essendo ancora minimamente interessato al caso, la cosa non mi aveva stupito affatto; semmai, anzi, ero rimasto sorpreso dello stupore dei giornalisti della TV e degli "YOUTUBER", i quali la consideravano unanimemente la "prova del nove" di un omicidio (e anche oggi vedo che alcuni ancora insistono sul punto).
Ma, scusate tanto, se per caso vi diminuisce la pressione nell'impianto idraulico, e vi esce acqua sporca dai rubinetti, voi cosa fate, chiamate la polizia o i pompieri?
Io mi accontento di chiamare l'idraulico; e così fece la direttrice dell'albergo, che mandò a controllare le cisterne un suo impiegato, esperto di idraulica, di nome Diego Lopez.
***
Il quale Diego  Lopez, interrogato al riguardo dal Giudice, disse che, quando andò a controllare le cisterne, si accorse che quella in cui si trovava il cadavere della povera ragazza, aveva ancora il portello aperto; lui lo richiuse e corse ad avvisare la direttrice dell'albergo, la quale, ovviamente, chiamò subito la polizia.
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SEGUE




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SEGUE DA SOPRA


B) PERCHE'
Una volta compreso come ha fatto Elisa a infilarsi dentro una delle quattro cisterne che si trovavano sul tetto, resta però da capire "perchè" mai avrebbe compiuto una simile follia.
***
Al riguardo occorre tenere presente due circostanze:
a)
Elisa Lam era affetta da "disturbo bipolare", come poi risultò dalle sue cartelle cliniche.
b)
Tale disturbo era tenuto sotto controllo per mezzo dell'assunzione di appositi farmaci, ma sembra che in quei giorni avesse smesso di prenderli, come risultò:
- dalle lamentele delle sue compagne di stanza per il suo bizzarro comportamento (che indusse la direzione dell'albergo ad assegnarle una stanza singola);
- dall'autopsia del suo cadavere.
***
Circa quest'ultima, essa risulta fortunatamente acclusa al fascicolo processuale della causa per risarcimento danni; dal quale abbiamo già attinto le dichiarazioni testimoniali di cui sopra.
Da tale perizia autoptica, risulta quanto segue:
1)
Elisa non aveva assunto droghe di nessun genere, nè risultava aver bevuto alcolici.
2)
Risultava, invece, sotto terapia farmacologica per il contenimento dei fenomeni psicotici connessi al disturbo bipolare.
***
Però:
- il numero di pillole residue a sua disposizione, risultò superiore a quello che sarebbe dovuto risultare se le avesse assunte tutte e sempre in modo regolare;
- a conferma di ciò, la circolazione nel sangue dei principi attivi di tali farmaci, risultava inferiore a quella prescritta dai suoi medici curanti.
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***
Io non sono uno psichiatra, però è ben noto che il tipo di malattia in questione, se non contenuta adeguatamente dai prescritti farmaci, può provocare svariati effetti, tra i quali:
- pulsioni suicide;
- allucinazioni paranoiche (spesso di carattere persecutorio).
***
Al riguardo, anche stando alle risultanze dell'indagine:
a) Pulsioni suicide.
Il comportamento di Elisa non risulta molto compatibile con tale ipotesi, in quanto:
- il giorno prima aveva comprato dei libri da portare con sè in aereo, e, discutendo con la libraia, le aveva chiesto se, secondo lei, erano troppo pesanti per il bagaglio a mano (preoccupazione singolare per chi abbia deciso di suicidarsi);
- dal videotape sembra più che altro  aver paura di qualcosa, da cui cerca di fuggire e di "nascondersi" (cominciando dal cantuccio dell'ascensore), chiaro segno di chi è intenzionato a (soprav)vivere;
- in ogni caso, se davvero si fosse voluta suicidare, avrebbe fatto molto prima a gettarsi nel vuoto dal 14° piano o dal tetto, senza cercare di annegarsi dentro una cisterna.
b) Allucinazioni paranoiche.
E' molto più probabile che, invece, Elisa volesse fuggire e "nascondersi" da un persecutore immaginario; come le era capitato anche in altre occasioni.
Ed infatti, quando io vidi il video per la prima volta, durante un telegiornale, a distanza di pochi giorni dalla scomparsa, non mi incuriosii più di tanto; però mi sembrò che la ragazza cominciasse a manifestare segni di "alterazione comportamentale" solo dal momento in cui  l'ascensore sembrava non rispondere più ai suoi comandi.
Al riguardo, personalmente, io penso lo strano comportamento  dell'ascensore, fosse  dovuto al fatto che Elisa, senza accorgersene, doveva aver probabilmente premuto anche il tasto "hold"; una volta, è capitato anche a me, con un risultato molto simile al suo.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/ab/f5/ab/ME13KVX1_t.jpg.
Successivamente, ripensandoci, mi venne in mente  che quel banalissimo "incidente" potesse aver innescato in lei una crisi "allucinatoria-persecutoria"; cioè, invece di pensare ad un malfunzionamento dell'ascensore o di aver premuto per errore il tasto "hold" (come nel mio caso), la mente alterata di Elisa si figurò di essere vittima di un immaginario persecutore, che voleva impedirle di usare l'ascensore per poi farle del male. 
Con tutto ciò che, sventuratamente, ne conseguì; per cui, dopo essere salita sul tetto ed essersi guardata in giro, decise che il posto migliore per nascondersi era dentro un cisterna dell'acqua.
***
E bisogna riconoscere che, nonostante tutto, "c'era del metodo nella sua follia"; tanto è vero che la squadra di agenti e di cani poliziotto che esplorò il tetto, non ebbe alcun sospetto circa il fatto che la ragazza potesse trovarsi in una delle quattro cisterne.
***
Inoltre la sua soluzione, non era del tutto priva di una sua "pseudo-razionalità"; ed infatti il termine "paranoia" deriva dal greco "para" (accanto) e "nous" (mente).
***
Ed infatti, come pure prospettato da uno dei detective durante la sua audizione in qualità di testimone, probabilmente la ragazza pensò che, poichè la cisterna era colma fin quasi all'orlo, lei si sarebbe benissimo potuta tenere a galla a breve distanza dal portello, potendo così uscirne fuori quando avesse voluto; però non pensò che quando i clienti avessero cominciato a farsi le docce mattutine, il livello dell'acqua sarebbe drasticamente calato, per cui lei non sarebbe più riuscita a raggiungere l'apertura e uscire indenne dalla cisterna ("she could non longer reach out and escape, and she died that way").
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/9e/dc/6a/ME13L18V_t.jpg
***
A quel punto, probabilmente, si spogliò completamente per tenersi meglio a galla (facendo "il morto"); però questo, probabilmente, in poco tempo le provocò uno stato di "ipotermia", per cui ne morì.
Il che spiegherebbe la minore quantità d'acqua nei suoi polmoni rispetto ai classici casi di affogamento, e la sua posizione supina; ed infatti, in genere, gli annegati vengono trovati a galleggiare  bocconi (cioè "a pancia sotto") con i polmoni colmi d'acqua.
***
In ogni caso, l'esito delle perizie autoptiche e di altro genere, portò il Coroner a giungere alle seguenti conclusioni ufficiali, la cui copia risulta acclusa agli atti della causa civile.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/8c/83/61/ME13L196_t.jpg
***
Al riguardo, l'avvocato della controparte eccepì che l'originaria indicazione di "morte accidentale" datata "6/15/13" (gli americani mettono prima il mese e poi il giorno), era stata sostituita il "6/18/13" dall'indicazione di morte per "causa non determinata"; tale indicazione, però, era stata poi annullata con la nota ERROR, ripristinando la precedente.
Il che, secondo lui, era molto sospetto.
***
Al riguardo si fece rilevare -dalla parte convenuta- che, in realtà, l'originaria indicazione di "morte accidentale" non era affatto datata "6/15/13", bensì anch'essa era datata  "6/18/13", e, quindi, era contemporanea alla seconda, come risultava da una visione ingrandita del referto, da cui si vede che nella fotocopia era saltata una parte dell'occhiello inferiore dell'"8", facendolo sembrare un "5":
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/31/45/36/ME13L1A4_t.jpg
***
A dire il vero, se il processo si fosse svolto in Italia, l'avvocato della controparte avrebbe potuto eccepire che la correzione, e la relativa annotazione "ERROR", per avere validità, avrebbero dovuto recare la "sigla" dello stesso sottoscrittore dell'intero reperto; ma in California non funziona così.
***
In ogni caso, se davvero si fosse trattato di un ripensamento "complottistico", e non di un mero errore materiale nel quadratino da barrare, mi sembra ovvio che il Coroner avrebbe riempito "ex novo" il modulo, per non destare sospetti.

SEGUE

                                                                           

Eutidemo

                                                                                CONCLUSIONI
Concludendo, secondo me, la morte di Elisa Lam fu senz'altro dovuta allo stato di alterazione mentale nel quale la poverina si trovava; non si trattò, quindi,  nè di un suicidio premeditato nè, tantomeno, di un omicidio.
Le cause cosiddette "paranormali", non le prendo neanche in considerazione; ed infatti il "RASOIO DI OCCAM" me ne esenta!
***
Tuttavia, in effetti, a mio avviso restano ancora alcuni punti oscuri da chiarire; soprattutto per quanto riguarda il comportamento della polizia.
Ed infatti, prima di renderlo pubblico:
- il "segnatempo" del video è stato volontariamente reso indecifrabile;
- la "velocità" del video è stata appositamente rallentata.
Il che, però, è avvenuto anche in casi analoghi, in quanto:
- la visione dell'orario non era utile allo scopo di rintracciare Elisa, e, nel contempo, era un dato che non era opportuno rivelare agli ipotetici assassini o rapitori;
- il rallentamento del video, era invece opportuno per meglio rendere riconoscibili i connotati di Elisa a chi per caso l'avesse vista in giro.
Quanto al fatto che mancherebbero alcuni secondi del video, non è del tutto sicuro che ciò sia realmente avvenuto; e, comunque, se fosse realmente accaduto, potrebbe essere dovuto ad una "ridondanza di ciclo" durante la registrazione.
***
Quello che invece trovo davvero sorprendente, è come sia possibile che un'intera squadra di agenti alla ricerca di un potenziale cadavere, dotata anche di cani poliziotti, nel perlustrare il tetto, abbia trascurato di esaminare anche l'interno delle cisterne; ciò, anche considerando che l'intero edificio era stato setacciato "palmo a palmo" guardando persino dentro gli armadi e le docce di ogni singola stanza (e addirittura sotto i letti).
Personalmente, sul tetto, sarebbe stato il primo posto che io avrei accuratamente ispezionato.
Bah!
::)
***
Ci sarebbero anche altri aspetti interessanti da esaminare, ma ho già scritto anche troppo!
***
P.S.
Mi hanno appena riferito che su NETFLIX hanno da poco messo in "streaming" una "miniserie" di ben quattro puntate sulla vicenda; però non ho ancora avuto modo di vederla, perchè non mi hanno detto il titolo!
***                                                            

Eutidemo

P.S.
Un'altra spiegazione del motivo per il quale Elisa Lam si è spogliata completamente, mentre era nella cisterna, può essere individuato nel singolare fenomeno denominato  "paradoxical undressing" (spogliamento paradossale), che si registra in alcuni casi nei quali le persone che stanno morendo per ipotermia tendono a svestirsi.
:(

InVerno

Interessante caso e piacevole lettura, grazie per averlo condiviso con tutti questi dettagli... A sto punto penso dovremmo aprire la rubrica "Eutidemo risolve casi", prossima puntata : l'incidente del passo Dyatlov.
(scherzo ovviamente)  ;)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Ciao eutidemo, a me comunque stuzzica di piu la spiegazione di tipo paranormale, d'altronde un luogo in cui hanno avuto luogo molti suicidi ed omicidi e pieno di spiriti sofferenti che poi possono trasmettere la loro energia negativa.
C'è poi il particolare della porta dell'ascensore che si apre e chiude da sola....

Eutidemo

Ciao Inverno! :)
Mi fa davvero piacere che tu abbia trovato interessante il caso e piacevole la lettura; come io mi sono sforzato di renderla, sebbene non fosse cosa facile.
Quanto all'incidente del passo Dyatlov, a dire il vero, non ne so moltissimo; ma non posso esimermi dal soddisfare (come meglio posso) i tuoi desideri.
Per cui penso che aprirò a breve un topic anche su tale argomento.
Un caro saluto! :)


Eutidemo

Ciao Anthony :)
E' naturale che le spiegazioni di tipo paranormale risultano sempre le più stimolanti; però, se una mattina trovo il mio gatto morto in giardino, propendo a ipotizzare che sia morto di infarto o di indigestione, e non certo ucciso dal fantasma del cane del vicino.
Io mi faccio sempre la barba col "Rasoio di Occam"; è una mia abitudine!
;)
***
In ogni caso, se ci fossero delle prove convincenti circa l'esistenza  di spiriti sofferenti, che possano trasmettere la loro energia negativa, non mi rifiuterei certo di crederci "per principio"; il fatto è che non ho mai trovato uno straccio di prova al riguardo.
8)
***
Quanto al particolare della porta dell'ascensore che si apre e chiude da sola, se dovessi pensare che si tratta di una possessione diabolica, dovrei chiamare subito un prete per far esorcizzare il mio PC; a volte, infatti, ha dei comportamenti molto più strani di quell'ascensore.
???
***
Un caro saluto! :)
***

Alexander

#9
Buongiorno Eutidemo


Ma come si potrebbe dimostrare un fenomeno paranormale? Se si potesse dimostrare sarebbe un fenomeno normale, come tutti gli altri, giusto? Invece si chiama "paranormale" proprio perché non rispetta le stesse leggi dei fenomeni "normali". Presumo che non si ripeta sempre uguale o in modo prevedibile, o studiabile in qualche esperimento di laboratorio.
La tua ricostruzione comunque mi pare molto plausibile. l'unico dubbio che ho è relativo al fenomeno allucinatorio di cui avrebbe sofferto la ragazza. In generale il disturbo bipolare non crea allucinazioni terrificanti . Queste sono tipicamente di tipo maniacale grandioso (delirio di autostima) o depressivo. Però potrebbe essere, non sono uno psichiatra, per fortuna. Di solito si tende troppo in fretta ad attribuire la colpa se si è in presenza di una qualche patologia, dipendenza o devianza. Può essere vero nella maggior parte dei casi, ma non è detto che lo sia sempre. Mi sembra che l'ascensore si apra e si chiuda su piani diversi, perché la ragazza ha pigiato freneticamente molti tasti, prenotandolo.
Cosa ne pensi degli UFO, che gli stessi scienziati della NASA hanno definito come fenomeni inspiegabili ( senza fare complottismo, tipo:"Loro lo sanno, ma non vogliono dircelo" ;)  ) ?

Eutidemo

Ciao Alexander. :)
Secondo me, tu confondi due aspetti relativi ai fenomeni paranormali:
- la prova che effettivamente si verifichino.
- una volta che si è riuscito a dimostrare che effettivamente si verificano, la spiegazione del "perchè" si verificano.
Sono due dimostrazioni diverse!
Ad esempio, se tu affermi di essere in grado di galleggiare nell'aria:
- per prima cosa mi devi dimostrare che sei effettivamente in grado di farlo (sotto il controllo di due prestigiatori);
- soltanto dopo, mi devi spiegare in che modo ci riesci (ponendo al vaglio di due scienziati la tua spiegazione).
***
Quanto alla solita scusa che il fenomeno paranormale non si ripete sempre in modo uguale o in modo prevedibile, ovvero controllabile in laboratorio, si tratta del classico espediente dei "mistificatori", per evitare di sottoporre i propri trucchi al vaglio di prestigiatori professionisti.
Molto comodo!
;)
Il famoso prestigiatore Randi, infatti, aveva istituito il "One million dollar Paranormal Challenge", cioè un premio di un milione di dollari messo in palio per chiunque fosse in grado di mostrare un fenomeno paranormale di qualunque tipo, però sotto il suo controllo; in trenta anni, non si è presentato nessuno anche solo per cercare di ritirare il premio.
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Evviva San Tommaso!!!
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Quanto alla mia ricostruzione della morte di Elisa Lam,  ovviamente, non sono affatto certo che sia davvero quella esatta; mi sembra soltanto la più plausibile.
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Quanto alle "allucinazioni", neanche io sono uno psichiatra, però posso riferirti una esperienza diretta, che mi è stata personalmente riferita da un amico di mia figlia; il quale, pur soffrendo di "disturbo bipolare", è però un individuo assolutamente razionale.
Tempo fa, mentre di notte si trovava a transitare, solitariamente, su Ponte Sant'Angelo (il magnifico ponte pedonale davanti Castel Sant'angelo), ebbe come l'impressione di essere seguito; si voltò, e vide due sinistri figuri, vestiti di nero e incappucciati, che lo seguivano.
Però si accorse che camminavano a mezzo metro dal selciato del ponte, per cui comprese che si trattava di una semplice allucinazione; ed infatti l'amico di mia figlia è una persona "logica", la quale, pur soffrendo di "disturbo bipolare", in genere, è perfettamente in grado di distinguere una persona reale da un'allucinazione.
Mi ha però spiegato che, quando riduce troppo l'assunzione di "farmaci antipsicotici", la sua capacità di distinguere il reale dall'irreale si affievolisce; per cui apparizioni del genere innescano in lui irresistibili "impulsi di fuga", ovvero di "nascondimento".
Una volta mi raccontò che, in un caso analogo vicino a Piazza Navona, si era nascosto addirittura dentro un cassonetto dell'immondizia vuoto; dal quale uscì dopo quasi mezz'ora, quando la sua crisi psicotica si affievolì.
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Comunque hai sicuramente ragione nel dire che, "di solito si tende troppo in fretta ad attribuire la colpa se si è in presenza di una qualche patologia, dipendenza o devianza; può essere vero nella maggior parte dei casi, ma non è detto che lo sia sempre."
Nel caso di Elisa Lam, però, la cosa era sicuramente vera, così come:
- documentalmente risultante dalla sua cartella clinica;
- testimonialmente dichiarato dalle sue "ex" compagne di stanza;
- dal suo comportamento bizzarro registrato dalla videocamera;
- dalle risultanze autoptiche, che hanno rivelato un "sottodosaggio"  dei suoi "farmaci antipsicotici".
Per cui ritengo altamente "probabile" che Elisa, nella cisterna, abbia visto un temporaneo rifugio per sottrarsi ai suoi immaginari inseguitori.
Ma, ovviamente, la mia è solo una "supposizione per esclusione"; in quanto le altre congetture mi sembrano tutte o impossibili o molto poco plausibili.
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Quanto all'ascensore, è senz'altro possibile che si apra e si chiuda su piani diversi, perché la ragazza ha pigiato freneticamente molti tasti, prenotandolo.
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Quanto agli UFO, a dire il vero,  gli scienziati della NASA non si sono mai sognati di definirli "fenomeni inspiegabili", bensì, soltanto, con riferimento a qualcuno di loro ""fenomeni tutt'ora non spiegati"; il che è una cosa completamente diversa!
In ogni caso, bada bene, che U.F.O- significa semplicemente "Unidentified Flying Object" ovvero "oggetto volante non identificato"; il che non implica minimamente che si tratti di extraterrestri, nè che si tratti di oggetti "non identificabili".
Non confondiamo le desinenze "ato" e "abile"!
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Nel nostro sistema di monitoraggio aereospaziale, vengono definiti O.V.N.I.; la maggior parte dei quali, prima o poi, vengono sempre "identificati".
Ma ATTENZIONE!
Non è affatto detto che tutti quelli che restano  O.V.N.I. siano oggetti "misteriosi"; significa semplicemente che non sono stati identificati in modo sicuro.
Ad esempio, l'avvistamento AW651 del 14/5/2019, è rimasto classificato tra gli O.V.N.I., in quanto, dalle fotografie, non si è potuto accertare in modo sicuro:
- se si trattava di un pallone sonda;
- ovvero di un riflesso di luce.
Per cui, ripeto, non è affatto detto che tutti quelli che restano  O.V.N.I. siano oggetti "misteriosi"; significa semplicemente che non sono stati identificati in modo sicuro tra le varie ipotesi di identificazione possibili.
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Ma al riguardo andrebbe aperto un TOPIC a parte, perchè gli UFO con Elisa Lam hanno molto poco a che vedere!
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Un saluto! :)
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Alexander

#11
Buongiorno Eutidemo



Beh! Se esistessero i fantasmi, per esempio, mi sembra un po' difficile convincerli ad apparire davanti a degli scienziati o ad un abile prestigiatore, che può svelare il trucco, magari ad un'ora o ad un luogo ben precisi   ;D In quel senso intendevo come fenomeni "non prevedibili".  Nulla di mistificatorio. Basta non avere la necessità di convincere altri. Il famoso prestigiatore Randi poteva certo andare a colpo sicuro, scommettendo, visto che nessuno sarebbe riuscito a convincere un poltergeist, per dire, a seguirlo per farsi "analizzare" dal Randi. Quindi c'è da distinguere tra: quelli che pretendono che altri credano a quello che raccontano, senza però fornire alcuna prova, e quelli invece che vivono esperienze "strane" e nemmeno le raccontano, tenendole per sé, senza ovviamente necessità di presentare alcuna prova in questo caso (se ritengono se stessi e la propria condizione degni di fiducia ). Nel caso di Elisa Lam, essendo soggetta ad allucinazioni e all'assunzione di psicofarmaci (che spesso purtroppo hanno effetti collaterali pesanti quasi quanto la malattia stessa), ritengo probabilissima la tua spiegazione di come possa essersi sviluppato il dramma che la ragazza ha vissuto.

Alexander

Segue:


C'è il famoso argumentum ad ignorantiam:


A-Gli unicorni alati esistono. Puoi provare che non esistono?
B-No.
A-Allora esistono.


A-Ho visto un demone
B-Puoi provare che l'hai visto davvero?
A-No.
B-Allora il demone può esistere come non esistere, ma siccome comunemente si ritiene che i demoni non esistano, devi provare che l'hai visto ed esiste.
(La prova naturalmente è impossibile perché richiederebbe la collaborazione del presunto demone apparso)  :D




Eutidemo


Ciao Alexander. :)
Visto che ne ho fotografato uno proprio ieri notte, mi hai convinto ad aprire un TOPIC autobiografico in cui racconterò tutte le esperienze che ho personalmente vissuto con i fantasmi (o presunti tali).
Un saluto! :)


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