Limiti della cultura umanistica?

Aperto da Claudia K, 01 Aprile 2023, 23:57:08 PM

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Claudia K

Posto qui perchè la causa occasionale del quesito risale a un mio ricordo da bambina, anche se a tenerlo vivo è la percezione (anche da adulta, e sempre più) di una sorta di totale rifiuto della cultura scientifico-tecnologica da parte di chi abbia coltivato quella umanistica. 

Il ricordo è quello di una parente (che oggi avrebbe superato i 100 anni vita) di discreta cultura (insegnante) e cattolicissima osservante, che in una sera da noi (cioè dai miei) si produsse in un accorato interrogativo a mio padre, che ancora mi stravia. 
Era da poco che l'uomo aveva posato il piede sulla luna, e io ero bimbetta di elementari. Quindi NON potevo avere nessuna idea dell'universo, se non quella pervenuta subliminalmente...anche soltanto dalla lettura di Topolino! 
In realtà ricordo anche l'imbarazzo di mio padre alla stupidità della domanda accorata della parente. Ma siccome lo provai in contemporanea con lui...il suo imbarazzo non mi fu di guida, bensì solo di intimo e silente conforto. 
La domanda della parente Cattolicissima e praticante, con suo evidente turbamento da pure senso di colpa, era "ma...ma...ma...non so più....sono arrivati anche sulla Luna, ma Dio dov'è?". 
:-X
Ripeto che io ero una nullità assoluta di forse seconda o terza elementare, ma mi era del tutto ovvio che Terra-Luna siano uno sputino nell'universo, così come davo istintivamente per ovvio che non esistesse un luogo fisico (per di più tra Terra e Luna) di insediamento FISICO dell'ultraterreno. 
Unica notazione interessante potrebbe essere, alla luce di alcune derive odierne, che ella non dubitò dell'uomo sulla luna, ma dubitò dell'esistenza di Dio (con una sofferenza che era tangibile). 

Sintesi e mia domanda : quante strane prospettazioni genera una cultura umanistica che manchi dell'ABC di quella scientifica? 

iano

Un piccolo passo per l'uomo, un grande trasloco per Dio.  ;D
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

Mia zia,leggendo questo thread, ha esclamato:"Ussignur..."

Ipazia

Lo disse anche Gagarin, dopo il suo primo volo nello spazio che non aveva visto Dio. L'ingegnere astronauta non era certo accusabile di non avere cultura scientifica. Dio non c'entra col tipo di cultura, ma di fede.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Infatti mi sa che a quest'insegnante era rimasta nella memoria proprio la frase di gagarin, al punto che aveva dimenticato l'insegnamento cattolico che: " Dio é in cielo, in terra e in ogni luogo" solo che non puoi vederlo. 
Oltretutto proprio riguardo agli astronauti nello spazio mi risulta che alcuni di loro abbiano testimoniato di avere avuto strane allucinazioni, di aver sentito musiche di sottofondo e voci per nulla ospitali che li invitavano a tornare a casa loro! 

Claudia K

Citazione di: Ipazia il 02 Aprile 2023, 08:01:46 AMLo disse anche Gagarin, dopo il suo primo volo nello spazio che non aveva visto Dio. L'ingegnere astronauta non era certo accusabile di non avere cultura scientifica.
Gagarin non era accusabile di non avere cultura scientifica, e in realtà pare non sia accusabile neanche di aver pronunciato questa frase, ma certo faceva un bel gioco all'ateismo di Stato imboccare questa frase ad una persona amata dal Popolo come lui.

Non posso escludere, invece, che l'anziana parente potesse essere rimasta suggestionata proprio dalla frase imboccata a Gagarin, proprio perchè la sua profonda fede cattolica non entrò mai in rotta di collisione con la scienza (era anche moglie di medico, e il loro passatempo preferito e condiviso erano i giochi matematici, oltre alla lettura). Ma entrambi provenivano da studi classici.

Mi pongo invece molto seriamente il problema di chi assolse gli studi superiori più o meno negli Anni 20-30 , secondo il dictat tuttora vigente, grazie a Gentile, di una metafisica che possa disinteressarsi della fisica.  ???

Pio

Ormai sono tutti morti gli studenti degli anni 20 - 30. Adesso il problema non si pone perché, a parte chi studia teologia e fa un percorso proprio a parte, della metafisica non si occupa quasi più nessuno.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Claudia K

Citazione di: Pio il 02 Aprile 2023, 12:20:02 PMdella metafisica non si occupa quasi più nessuno
Tu dici? 
Anche solo a leggere questo Forum...non mi pare...

davintro

Pensare che, qualora Dio esistesse, dovrebbe essere visto con i 5 sensi corporei, vuol dire non tenere conto della distinzione tra piano spirituale e materiale, intelligibile e sensibile, e ciò che sovrintende a questa distinzione è la filosofia. Confondere i piani epistemici dunque è la conseguenza di una lacuna filosofica, non scientifica, dato che l'epistemologia è una branca della filosofia, non della scienza. Non spetta alla scienza porsi il problema dei suoi limiti e possibilità, e di conseguenza dei suoi rapporti con la metafisica, perché non è logicamente possibile che, restando all'interno di un certo sapere specifico (scienza) ci si possa rendere conto dei propri limiti.

davintro

Citazione di: Pio il 02 Aprile 2023, 12:20:02 PMOrmai sono tutti morti gli studenti degli anni 20 - 30. Adesso il problema non si pone perché, a parte chi studia teologia e fa un percorso proprio a parte, della metafisica non si occupa quasi più nessuno.
Apparentemente sì, la metafisica sembra da anni caduta nel dimenticatoio. Ma in realtà gli stessi annunciatori materialisti della morte della metafisica fanno inconsapevolmente metafisica, in quanto per affermare che "tutto è materia, tutto ciò che esiste è studiabile dalle scienze naturali, non c'è nulla di metafisico oltre la fisica", devono usare la categoria della totalità, di cui non abbiamo alcuna esperienza sensibile, cioè siamo fuori delle stesse possibilità delle scienze. E qua è il motivo della strutturale contraddittorietà interna di ogni scientismo, rinnegare la metafisica assumendo implicitamente un punto di vista metafisico.

Ipazia

C'è materialismo e materialismo. Solo lo scientismo fa metafisica a sua insaputa. L'ateismo umanistico riconosce la sfera spirituale nell'agire umano. L'etica non può essere tratta da una metafisica scientista, ma è fondativa delle relazioni umane appena un po' sopra il livello della clava. Pertanto lo scientismo non basta, è monco.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Phil

@davintro

Concordo che lo scientismo, nell'assolutizzare impropriamente la scienza (che smentisce tale velleitario assolutismo proprio nel suo metodo scientifico, prima che nell'evidenza dei risultati delle sue applicazioni), sia una sorta di culto metafisico. La scienza operativa, dal canto suo, invece non assolutizza bensì studia; ossia non afferma «tutto è materia», «non c'è nulla di metafisico oltre la fisica», etc. quanto piuttosto: «tutto ciò che finora abbiamo verificato o studiato epistemologicamente è stato materia, energia, etc.», posizionando così la meta-fisica nell'infalsificabile (come lo è la "totalità" di cui la metafisica parla) e quindi fuori dal campo di interesse delle scienze e dei loro metodi.

Claudia K

Citazione di: Phil il 02 Aprile 2023, 20:01:29 PMLa scienza operativa, dal canto suo, invece non assolutizza bensì studia; ossia non afferma «tutto è materia», «non c'è nulla di metafisico oltre la fisica», etc. quanto piuttosto: «tutto ciò che finora abbiamo verificato o studiato epistemologicamente è stato materia, energia, etc.», posizionando così la meta-fisica nell'infalsificabile (come lo è la "totalità" di cui la metafisica parla) e quindi fuori dal campo di interesse delle scienze e dei loro metodi.
Infatti. E questa è scienza.

Ma si potrebbe gentilmente avere un esempio contemporaneo di "scientismo" o meglio di "scientista" ? Perchè continuo a sentirne parlare più del covid, senza che riesca a venirmi in mente un solo "scientista".
Grazie.

Ipazia

Il darwinismo sociale è scientismo, in quanto arbitraria estensione dell'evoluzionismo darwiniano alla società umana. Anche la lucina rossa di cui parlava green è scientismo: l'illusione di spiegare l'anima con un elettroencefalografo. O di spiegare l'attitudine al crimine coi tratti somatici (Lombroso) aggiornato e corretto con la genomica creativa. Per non parlare delle indebite estensioni della fisica, quantistica e astronomica, alle relazioni umane...Tralascio la sottospecie "economicismo" perchè è come sparare sulla Crocerossa.

Insomma, la scienza alla moda applicata all' "infalsificabile". La covidemia, no. E' solo una truffa colossale in cui l'unico elemento scientista è alla base della piramide intellettuale: "io credo nella scienza". Da non sottovalutare, perchè su questa base lo scientismo può vivere metafisicamente e prosperare materialmente, altrimenti muore.

Scientismo
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

davintro

Di scientismo oggi se ne trova a bizzeffe, tutti coloro che ritengono la scienza in grado di assumere un punto di vista totalizzante, al punto da poter  escludere la possibilità di qualunque tesi non si basi sul metodo scientifico, non solo in campo fisico, ma anche riguardo quello spirituale, anziché correttamente riconoscere i limiti relativi alle fondamenta din tale metodo, adeguato a studiare il mondo fisico ma non quello spirituale. Si tratta di posizioni che trovo oggi estremamente diffuse nel senso comune, specie, purtroppo nelle nuove generazioni. I social sono pieni di ragazzini saccenti che pongono il loro ateismo come basato su una superiorità scientifica rispetto alle credenze religiose e metafisiche, e questa posizione presuppone l'idea che la conoscenza scientifica non si limiti a indagare il mondo fisico, ma sia capace anche di entrare nel merito delle questioni filosofiche è giudicare, sulla base dei propri limiti, il valore di verità delle varie tesi. Ecco il florilegio di battutine sul fatto di associare la fede in Dio con la credenza in Babbo Natale, oppure la citazione di statistiche sul fatto che la maggior parte degli scienziati oggi sia atea, come se la questione dell'esistenza di Dio sia di tipo scientifico anziché filosofico/teologico. Lo stesso pensiero riguardo al mettere in discussione l'esistenza di Dio perché sulla Luna non si è visto, se si vuole è una forma, certo estremamente ingenua, di scientismo, si prende l'esperienza sensibile, fondamento delle scienze naturali come criterio di verità in base a cui valutare l'esistenza o inesistenza di enti per definizione spirituali e dunque oggetto di una conoscenza intelligibile come Dio. Il fatto che pensieri del genere vengano espressi da persone che si considerano cattolici e religiose cambia poco. Sia perché non basta partecipare ai riti o definirsi fedeli di una religione per coglierne lo spirito autentico, e poi anche perché in fondo una componente di materialismo è presente in seno a tutte le religioni fondate sulle rivelazioni storiche, nella misura in cui attribuiscono importanza a presunte manifestazioni fisiche del divino, miracoli, apparizioni. Per me uno che basa la sua fede su apparizioni o visioni "in carne ed ossa" di Dio, santi e madonne, è a tutti gli effetti un materialista. La persona veramente spirituale non vede Dio, lo pensa, lo esperisce non con gli occhi del corpo, ma dell'anima.

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