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La noia

Aperto da daniele75, 16 Aprile 2020, 12:08:25 PM

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daniele75

Chi di noi non ha mai sperimentato la noia? Insomma non si può stare fermi con se stessi, che subito si cerca una distrazione per non affogare nei pensieri. Il corpo produce energia, il pensiero è energia, tutto porta a cercare il movimento. Esistono migliaia di distrazioni nel mondo, proprio per evitare di stare soli con se stessi. Sono pochi quelli che hanno una mente pacifica e riescono a stare fermi e soli con se stessi. Come definite voi la noia? Avete dei metodi specifici per affrontarla?

Davide

Non ho mai capito le persone che hanno sempre bisogno di fare qualcosa e non sanno stare solo con i propri pensieri, anzi io a volte ne ho bisogno. Secondo me la noia è una situazione di stallo, non fisica ma mentale, in cui non hai stimoli emotivi ed intellettuali diversi e non impari nulla di nuovo rispetto a quello che fai e sai già. Siamo fatti per apprendere continuamente e quando non ne hai la possibilità ti annoi.
Ci sono infiniti metodi per affrontarla, se proprio non si ha nulla su cui indirizzare le proprie energie anche la meditazione su se stessi è un buon utilizzo del tempo e per nulla banale

daniele75

Citazione di: Davide il 16 Aprile 2020, 12:20:16 PM
Non ho mai capito le persone che hanno sempre bisogno di fare qualcosa e non sanno stare solo con i propri pensieri, anzi io a volte ne ho bisogno. Secondo me la noia è una situazione di stallo, non fisica ma mentale, in cui non hai stimoli emotivi ed intellettuali diversi e non impari nulla di nuovo rispetto a quello che fai e sai già. Siamo fatti per apprendere continuamente e quando non ne hai la possibilità ti annoi.
Ci sono infiniti metodi per affrontarla, se proprio non si ha nulla su cui indirizzare le proprie energie anche la meditazione su se stessi è un buon utilizzo del tempo e per nulla banale


Confermo davide, anche io pratico meditazione, divento testimone della mia mente. Sono curioso di sentire come la gente affronta la noia. Nonostante tutto comunque, non puoi meditare a lungo o pensare, perché la mente tende a produrre pensieri automatici. Ci vuole molto allenamento. Anche io sono curioso e penso spesso alla mente e ai suoi meccanismi

doxa

Mio zio prete, vecchio curato di campagna, la noia la chiama "acedia", termine latino medievale per indicare l'inazione, la nostra accidia.

Ho cercato di spiegargli che è uno stato d'animo, ma non ci sono riuscito. E' ostinato ! Per lui l'acedia è un peccato mortale e nulla più. E' uno dei sette vizi capitali. Induce a non perseguire i beni spirituali ma neanche materiali.
L'acedia di solito colpiva come un virus chi si dedicava alla vita contemplativa, nel nostro tempo chi si dedica alla meditazione... :) 

L'accidia ha implicazioni  moralistiche ed ha tratti condivisibili con la noia, ma questa è studiata dalla psicologia. Per questa disciplina la noia è uno stato di apatia, irrequietezza,  riduzione della percezione e delle risposte agli stimoli interni ed esterni.

La noia è una condizione psicologica che può essere transitoria o permanente.

La noia transitoria è reattiva, causata da peculiari contesti o situazioni sociali. Può motivare alla reazione per tentare di raggiungere la soddisfazione.
 
La noia permanente è endogena, non dipende dall'ambiente esterno ma dall'insoddisfazione per varie cause, per esempio frustrante vita soggettiva, progetti o desideri irrealizzati, non sentirsi amati, ecc..

La noia è proteiforme e può manifestarsi in diversi modi. Sono diffuse la "noia irrequieta" e la "noia apatica".

"Noia irrequieta": deriva da uno stato ansioso che motiva l'individuo ad agire, a cercare situazioni stimolanti, che possano placare l'insoddisfazione.

"Noia apatica":  induce alla rassegnazione, all'indifferenza, allontana i desideri, l'interazione con gli altri, ha contiguità con la depressione, ma si distingue  da questa per la conservazione dell'autostima, l'assenza di sentimenti di inadeguatezza e di colpa.

Per evitare la noia molte persone si creano motivazioni per viaggi, acquisti compulsivi,  gioco d'azzardo, alcolismo, dipendenza da droghe.

La noia può talora rappresentare un blocco difensivo oppure di distanziamento critico dalla realtà, che mette in movimento una crescita psicologica, un riadattamento o un rimodellamento dei rapporti tra mondo interno e mondo esterno.

Daniele per questa consulenza la parcella te la mando a casa o preferisci fare un'offerta adeguata alla chiesa agreste dove officia mio zio prete circondato da animali da cortile ?

Comunque quando ti senti triste e annoiato oltre la meditazione fatti una cantata, per esempio potresti cantare la canzone di Franco Califano titolata "Tutto il resto è noia".

Ipazia

Citazione di: altamarea il 16 Aprile 2020, 21:53:29 PM
L'acedia di solito colpiva come un virus chi si dedicava alla vita contemplativa, nel nostro tempo chi si dedica alla meditazione... :) 

C'è del vero in ciò. Ho meditato per tutta la vita in tutti i modi possibili: orientali, occidentali, ibridi e faidatè. Non ne ho ricavato nulla più, e talvolta molto meno, che un piacevole, igienico, trattamento con onde alfa. Ma nessun sapere. L'anima mundi l'ho incontrata altrove: nella cima del Similaun coronata di montagne, nelle profondità viola del mare di fronte alle infocate dune di Arbus, negli occhi di chi, umano e non, mi ha dato amore.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jean

... nella cima del Similaun coronata di montagne, nelle profondità viola del mare di fronte alle infocate dune di Arbus...
                        ... come dire... ho visto cose che voi meditanti....

Qualcuno ha detto che ogni attività (lo sono anche le meditazioni e quant'altro disponibile nello "spiritual market") al suo cessare lascia la persona in uno stato diciamo di (relativo) vuoto dove la percezione del solito e dell'insolito procede (più o meno) ostacolata dalle zavorre psicologiche, culturali e di ogni altro tipo che la filtrano (eufemismo).

Parafrasando Bobmax e Altamarea si potrebbe dire che al fondo v'è il vuoto, tutto il resto è noia... (o intrattenimento, in altre parole).
 

Cordialement
Jean

Ipazia

Il passaggio dalla noia alla metanoia è assicurato quando gli scrutatori dell'anima, detti volgarmente strizzacervelli, aggiornabile in brainstormers, calano i loro assi.  :P
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Sariputra

Quando si pratica la meditazione dobbiamo lasciar andare l'orgoglio. Possiamo dire che l'impazienza e l'orgoglio sono i due pilastri del fallimento della nostra pratica meditativa. L'orgoglio è come un macigno, un peso enorme da portare, ma è l'ultimo peso che siamo disposti a lasciar andare. Se pensiamo di lasciar  andare la nostra presunzione, figlia prediletta dell'orgoglio, temiamo che non resti nulla e quindi , ad un certo punto, piuttosto che sbarazzarcene...gettiamo la pratica intera ! La meditazione non serve, non mi porta a nulla, diciamo...Ma chi è che lo dice? Il nostro orgoglio e la nostra impazienza. La pazienza è una grande dote spirituale, forse la più importante di tutte. Coltivare la pazienza indebolisce proprio l'orgoglio e la presunzione. Sento e leggo spesso di gente che scrive di "sbarazzarsi dell'io", ma ...anche qui...chi vuole sbarazzarsi dell'"io"? Osserviamo come l'orgoglio si nutra anche di questo ("Io mi sono sbarazzato dell'io. Io sono una persona speciale"... :(  ). Deporre l'orgoglio e vivere con pazienza la sofferenza, stare con la sofferenza...ecco una buona pratica! Se lo facciamo, qualche volta, capiamo da soli la gioia del non-attaccamento e il senso di sollievo che proviamo nel rinunciare a difendere il nostro orgoglio. La noia è una forma di dukkha (sofferenza). Quando sorge questa noia, invece di fuggire verso altre sensazioni più piacevoli, più coinvolgenti, me ne sto con la noia.  Fa bene stare con la noia, la sopportiamo con pazienza.Mi addormento per la noia mentre sto meditando? Benissimo. Se sto con la noia coltivando la pazienza, un pò alla volta questa noia perde  quella certa dose di rabbia e insofferenza che è tipica della 'noia ordinaria' e si accede ad una noia di qualità diversa, priva di quella mancanza d'accettazione, una noia di tipo spirituale: il "disincanto". Quando una sensazione piacevole ( o di tranquillità..) emerge nella nostra mente, vediamo che non durerà. Vediamo bene la sua impermanenza in noi. Vediamo bene che, se cerchiamo sensazioni piacevoli o la tranquillità nella meditazione...non dureranno. La meditazione non ci mette al riparo dall'impermanenza, nè dalla sofferenza, né dall'illusione. Ci abitua, con molta pazienza, solo ad esserne consapevoli...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

iano

#8
Io non conosco noia , se non indirettamente attraverso l'ansia di chi la prova.
Posso quindi solo intuirla.
Mi sembra come lo stato inattivo di un elettrodomestico , che però continua a cosumare energia , perché non gli hanno staccato la spina.
È lo stato di chi pensa di essere lì per fare qualcosa , senza però  aver nulla da fare.
Ma in effetti c'è sempre qualcosa da fare , come ad esempio meditare , che è un po' come ricordarsi di staccare la spina., quando non serve.
Tutto ciò, come ogni attività umana ,può sembrare così piacevole ad alcuni ,da farne il proprio obiettivo .
È un lusso di cui godere fra tanti  , ma non un peccato come si pensava ai tempi dello zio di Altamarea , perché allora non era un lusso che potevano permettersi.
La differenza è  che allora veniva percepita come un lusso  ,mentre oggi no.
Quelli come me una volta li chiamavano pigri. ;D
.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

giopap

Per me la noia é l' essere costretta ad aspettare senza nulla da fare, di modo che il tempo soggettivo "non passa mai", per esempio in qualche sala d' attesa (infatti quando mi capita cerco sempre di arrivarci fornita di un buon libro o di qualche rivista da leggere).
Credo di meditare molto, ma i pensieri più o meno interessanti sugli argomenti che più o meno mi premono non mi vengono "a comando"; certamente quasi mai quando sono mio malgrado immobilizzata in una sala d' attesa senza nulla da leggere.

atomista non pentito

Nonostante l'avviso in testa alla virtuale pagina ( ... no messaggi negli ultimi  120 gg ecc) proseguo qui perché sono "nuovo" di questa piazza e percio' leggo avidamente anche cio' che si presenta ( presenterebbe) come "vetusto".
Curiosamente noto che questo argomento e' stato aperto in pieno "confinamento" e da cio' prendo spunto per rispondere. Personalmente non mi sono mai annoiato in vita mia , circondato da un mondo esterno cosi' vario e da uno interno che e' ( e sara' fino alla morte) in parte da scoprire (o riscoprire ogni giorno). Pur essendo un individuo molto attivo a livello di consumo calorico , anche seduto nell'orto senza far nulla , magari in compagnia del felino trovatello adottato (in puro stile Charlie Brown / Snoopy di fronte alla luna) ,  posso indirizzare l'attenzione e la curiosita' su cio' che mi circonda , lasciare andare i pensieri verso il ricordo  delle Persone amate che ahime' fisicamente piu' non sono e godere della certezza della presenza di chi ancora , amato ,  e' qui . Ero cosi' gia' da bambino ......... mai stato inserito in grandi compagnie sempre stato un animale a(sociale) molto selettivo. Attorno c'era (e trovo ci sia tutt'ora) troppa gente annoiata per tutti i motivi e le spiegazioni che Voi cosi' bene avete evidenziato in precedenza. Buon proseguimento

Ipazia

La noia e lo sballo sono i cavalieri dell'Apocalisse qui ed ora. Atomista non pentito, da una anti atomista non pentita, continua così.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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