La natura umana tende all'odio o all'amore?

Aperto da Socrate78, 05 Settembre 2018, 15:00:06 PM

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cvc

È l'amore per il potere che genera l'odio. Sono la conquista o il mantenimento del potere che portano al parrossismo del cinismo, alla totale indifferenza verso i propri simili, al ricorso a qualunque mezzo pur di prevalere. È questa follia che ha riempito il pianeta di armi distruttive, che ha fatto preferire il pericolo di una distruzione totale alla mancanza di predominio. E se nel 1962 un vice- comandante russo al largo di Cuba non si fosse rifiutato di eseguire gli ordini, chissà quale sarebbe ora l'ipotetico giudizio sulla storia dell'umanità.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

sgiombo

Citazione di: cvc il 08 Settembre 2018, 18:32:24 PM
È l'amore per il potere che genera l'odio. Sono la conquista o il mantenimento del potere che portano al parrossismo del cinismo, alla totale indifferenza verso i propri simili, al ricorso a qualunque mezzo pur di prevalere. È questa follia che ha riempito il pianeta di armi distruttive, che ha fatto preferire il pericolo di una distruzione totale alla mancanza di predominio. E se nel 1962 un vice- comandante russo al largo di Cuba non si fosse rifiutato di eseguire gli ordini, chissà quale sarebbe ora l'ipotetico giudizio sulla storia dell'umanità.


A me risulta che siano stati diligentemente eseguiti gli ordini del "Kremlino" (e che si i dirigenti Sovietici fossero stati come quelli Amerikani non saremmo qui a raccontarcela).

cvc

Citazione di: sgiombo il 08 Settembre 2018, 19:25:39 PM
Citazione di: cvc il 08 Settembre 2018, 18:32:24 PM
È l'amore per il potere che genera l'odio. Sono la conquista o il mantenimento del potere che portano al parrossismo del cinismo, alla totale indifferenza verso i propri simili, al ricorso a qualunque mezzo pur di prevalere. È questa follia che ha riempito il pianeta di armi distruttive, che ha fatto preferire il pericolo di una distruzione totale alla mancanza di predominio. E se nel 1962 un vice- comandante russo al largo di Cuba non si fosse rifiutato di eseguire gli ordini, chissà quale sarebbe ora l'ipotetico giudizio sulla storia dell'umanità.


A me risulta che siano stati diligentemente eseguiti gli ordini del "Kremlino" (e che si i dirigenti Sovietici fossero stati come quelli Amerikani non saremmo qui a raccontarcela).
Di preciso non saprei, comunque la.corsa agli armamenti nucleari è una follia da qualunque prospettiva la si osservi. È il paradosso della sicurezza. Per sentirmi sicuro mi armo, e più mi armo più genero insicurezza a livello generale.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Ipazia

Citazione di: viator il 07 Settembre 2018, 12:52:32 PM

L'amore - anche restando nel limitato ambito umano - ho già detto che è la pulsione ad includere (essere inclusi) e/o a capire (essere capiti).

L'incapacità di provare amore (la quale include quindi la capacità di odiare) non è altro che l'incapacità di capire a fondo.

Se qualcuno si trovasse a poter capire tutto ciò che incontra, ti assicuro che non potrebbe fare a meno di amare tutto ciò che incontra.


Restando nel limitato ambito umano risulta piuttosto che la pulsione ad includere abbia generato odio, sia da parte di coloro che non volevano essere inclusi, che da parte, come giustificazione, degli inclusori. Escludo pure che ci fosse dell'incapacità a capire a fondo, perchè inclusi e inclusori capivano benissimo cosa stava accadendo e cosa frullava nelle rispettive teste. E, mutati i rapporti di forza, mutavano le inclusioni, ma non l'odio da esse generato.

La sussunzione del reale Tutto sotto il segno di Eros è difficilmente praticabile in un universo biologico costretto a ricorrere a Thanatos per includere l'Altro.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

#19
Salve Ipazia. Grazie del tuo intervento. Se puoi e se vuoi, chiariscimi per favore l'ultimo inciso.
Mi affascina il termine sussunzione. Nella mia ignoranza conosco i personaggi di Amore, Psiche ed Eros e ho idea di Tanathos ma non so se sia anch'esso (essa) un personaggio.

Un inciso anche da parte mia : mi sembra che il nostro rispettivo approccio a queste questioni sia di tipo completamente diverso : io salto l'attualità e gli aspetti particolari di tutto ciò di cui parlo per concentrarmi sull'interpretazione della sua origine, tu fai l'opposto precipitandoti ad esaminare il lato particolare, attuale ed umano. Comunque grazie ancora e saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Salve viator, premetto che sono una estimatrice del tuo rigore metafisico al quale mi inchino. Mi permetto di intervenire solo dopo una premessa "anche restando nel limitato ambito umano ...". Sussunzione è termine non colloquiale per comprendere, nel senso di includere, non di capire. Includere in senso logico, non nel senso metafisico che ti è congegnale. Sistemata la semantica, se non è troppo umano, gradirei una critica alla mia idea tanatologica di inclusione. Contraccambio i saluti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Ipazia, Devo dire di aver trascurato sinora. Questione di interessi umorali. Prometto interesse più approfondito e replica non so quanto pronta. Cordialità.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

Buongiorno Ipazia. Dunque, la tematica per la quale possiamo vedere Thanatos come la realizzazione dell'inclusione di noi stessi nell'intierezza del mondo (credo possa essere questa la tua interpretazione che troverei del tutto corretta) non mi è affatto nuova.

Io stesso in passato mi sono trovato a chiamare "Dispotico Imperatore" (delle nostre esistenze) l'amore e "Amorosa" la morte.

La morte realizza diverse mete, la maggior parte delle quali terrorizza i semplici, mentre la cui totalità placherà certamente tutti.

Ovviamente essa è la Grande Giustiziera, Principessa della Soddisfazione (per loro annichilimento) di tutti i bisogni, tutti i desideri, tutte le ingiustizie. L'unico modo quindi per raggiungere la vera felicità.

Poi essa realizza appunto uno degli scopi dell'amore, cioè la pulsione a venir compresi - nel senso appunto di inclusi - dal mondo il quale accoglierà la nostra sostanza (corporale) dopo averne dissolta la forma (anima o psiche-coscienza, a seconda dei punti di vista).

Naturalmente noi, inguaribili egoisti, preferiremmo poter includere (l'amore è prima di tutto il volere qualcuno o qualcosa per sè), piuttosto che venir inclusi.

E' per questa ragione che noi tendiamo a respingere la morte preferendo una augurabile (per alcuni assai certa) immortalità, Cioè la condizione che permette di superare la stessa condizione umana trasformandola in divina, con tutti gli impliciti attributi, tra i quali possiamo includere anche l'onniscienza e l'ubiquità, le quali comportano appunto l'inclusione del mondo in noi stessi. In questo modo sarebbe possibile realizzare il secondo e speculare scopo dell'amore.

Per l'egoista quindi meglio sperare di diventare Dio o una sua parte. Comprensibilie, no ?.

L'aspetto inclusivo della morte è secondo me contenuto anche dalla relazione (qui del tutto figurata) tra Dispotico ed Amorosa. Il Dispotico (l'amore) è così chiamato poichè esso dispone delle nostre esistenze in modo arbitrario ed imperscrutabile. Tutto viene fatto in nome del bisogno di amore e tutti quindi facciamo parte delle schiere dei suoi eserciti. Non importa se in ruolo attivo (combattendo ed amando) o passivo (nelle retrovie, in attesa dell'amore). Tutti attendiamo il suono delle trombe, la chiamata che annuncia la battaglia.

La battaglia è contro la morte, in nome dell'amore, e si svolge quindi contro l'Amorosa, la quale vuole distruggere l'esercito del Dispotico cibandosene per far nascere sempre nuove schiere che il Mondo alleverà e consegnerà poi al Dispotico per alimentare l'eterna battaglia.

Vedi Ipazia, quanto siamo diversi ? Io ti vedo dotata di un temperamento assai vitalistico corredato da intelligenza e spirito critico in abbondanza.
Io sono così tanto.......ma non tocca a me dirlo !! Intanto, salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Citazione di: viator il 17 Ottobre 2018, 15:08:28 PM

Vedi Ipazia, quanto siamo diversi ?


Come il cielo e la terra

Tu sei così tanto ... metafisico. Ma anche un ottimo narratore ("...mi piacion le fiabe, raccontane altre...") salutoni.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Freedom

Ogniqualvolta ci troviamo di fronte a degli opposti (in questo caso amore/odio) mi sento di rispondere con parole che ho già usato in altri post:
Da un punto di vista accademico bene/male non esistono senza un punto di riferimento soggettivo. Come caldo/freddo e qualità/quantità (ma la comprensione di quest'ultima coppia non è intuitiva) e un pò tutto il resto.

Possiamo agevolmente dimostrare che il freddo è semplicemente un minore caldo e viceversa. E così bene/male. Il catechismo cattolico usa questo escamotage per "esorcizzare" il male. Definendolo un minor bene. Così le tenebre sarebbero una minor luce.

Immaginiamo una retta e un punto 0. Mettiamo alla sx del punto 0 i valori <0 e alla dx >0. Senza lo 0 ci sfugge il reale significato di questi valori.




Quindi potremmo dire che l'odio è un minor bene. E non avremmo torto.



Ma, per rispondere al quesito del Topic, a cosa tende la nostra natura? Bè, non per chiudere salomonicamente ma.......a tutte e due! La cui misura è data dall'intreccio fra il corredo genetico e le esperienze vissute.


Nessuno al mondo tende solo all'amore o solo all'odio.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

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