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La magia del Natale

Aperto da stelle dell'auriga, 30 Novembre 2019, 18:21:33 PM

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myfriend

Rimane il fatto paradossale che Gesù venne ucciso dai preti, cioè dalle gerarchie religiose ebraiche.
E venne ucciso perchè era considerato un "eretico".
Anche per questo motivo nutro un affetto infinito per quel bambino.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

stelle dell'auriga

Citazione di: myfriend il 18 Dicembre 2019, 15:46:19 PM

Gesù ha determinato la sconfitta della visione classica dell'Imperatore-Dio e della èlite dominatrice su una massa indistinta di "schiavi".
Ed è per questo che lo onoriamo come si addice a un grande uomo.
Ed è grazie a lui che ogni anno, a Natale, celebriamo il fatto che la visione dell'Imperatore-Dio attorniato dalla èlite dominante è ormai CENERE. E faremo di tutto perchè continui a rimanere CENERE.  ;D

La missione di Gesù, se vogliamo proprio essere esatti e secondo la religione cristiana/cattolica, è quella di salvare gli uomini dal peccato.

"Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!" (Giovanni 1, 29)

Quindi Dio si è incarnato in corpo e sangue per la salvezza delle anime, il suo sacrificio era previsto dal profeta Isaia, secoli prima.


Poi una persona può aderire o meno, crederci o meno, ma questo è lo scopo della nascita di Cristo su questa terra.

myfriend

Citazione di: Isfrael il 19 Dicembre 2019, 16:07:54 PM
Citazione di: myfriend il 18 Dicembre 2019, 15:46:19 PM

Gesù ha determinato la sconfitta della visione classica dell'Imperatore-Dio e della èlite dominatrice su una massa indistinta di "schiavi".
Ed è per questo che lo onoriamo come si addice a un grande uomo.
Ed è grazie a lui che ogni anno, a Natale, celebriamo il fatto che la visione dell'Imperatore-Dio attorniato dalla èlite dominante è ormai CENERE. E faremo di tutto perchè continui a rimanere CENERE.  ;D

La missione di Gesù, se vogliamo proprio essere esatti e secondo la religione cristiana/cattolica, è quella di salvare gli uomini dal peccato.

"Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!" (Giovanni 1, 29)

Quindi Dio si è incarnato in corpo e sangue per la salvezza delle anime, il suo sacrificio era previsto dal profeta Isaia, secoli prima.


Poi una persona può aderire o meno, crederci o meno, ma questo è lo scopo della nascita di Cristo su questa terra.
Carissima..."l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo" è una storiella inventata.
Cioè...la religione cristiana/cattolica può dire quello che vuole, ci mancherebbe. Ma, per quanto mi riguarda, ho già ampiamente verificato che sono tutte storie inventate.
Quindi, preferisco guardare al Gesù vero...il Gesù storico. Che per me è un grande uomo e un grande maestro spirituale, come lo sono stati tanti altri nella storia dell'umanità.
Ed è per questo motivo che gli rendo omaggio.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Sariputra

NATALE NELLA CONTEA

Che struggente atmosfera c'è in giro
Su ogni albero fili d'oro e d'argento
Nel cielo suoni di campane
Che si perdono nel vuoto

Lontano... lontano...

Oltre lo spoglio vigneto
La piazza bagnata e la giostra di cavalli
Risplendono silenziosi
Memoria d' anni ormai perduti

Lontano... lontano...

Da torri e palazzi si distendono
Nastri luccicanti, abbracciati
Che catturano sguardi increduli di bimbi
Nei vicoli stretti s'incrociano volti

Lontani...lontani...

Uomini stanchi si salutano
Porgendo le mani gelate
Baciando i visi più dolci
Gli auguri volano

Lontano...lontano...

E' Natale per il ricco
Natale per il povero
Frammenti di gioia perduta
Ancora per un inverno

Lontano...lontano...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

doxa

Quando nacque Gesù ?

L'inizio del nostro computo del tempo  è basato sul presunto anno di nascita di Gesù, ma non si sa quando egli nacque.

Durante il pontificato di Giovanni I (dal 523 al 526) il monaco  curiale Dionigi ebbe l'incarico, nel 525 circa, di elaborare un metodo matematico per prevedere ogni anno la data della Pasqua in base alla norma decisa dal Concilio di Nicea nel 325. 

Dionigi compilò una tabella con l'elenco delle date  usando un nuovo criterio. In quell'epoca si usava contare gli anni dalla tradizionale fondazione di Roma nel 753 a. C., invece questo monaco li contò "ab Incarnatione Domini nostri Iesu Christi". Secondo la dottrina cristiana l'incarnazione di Gesù avvenne nel momento del suo concepimento e non della sua nascita, avvenuta nello stesso anno. Infatti la  Chiesa cattolica celebra il concepimento nella data del  25 marzo, festa dell'Annunciazione dell'angelo a Maria;   e nove mesi dopo, la natività, il 25 dicembre.

Il monaco determinò il natale del nazareno con un calcolo basato su alcuni passi scritti nei Vangeli e  altri documenti a sua disposizione.

Per lui l'era cristiana cominciò 8 giorni dopo la nascita di Gesù, il primo gennaio  del 754 "ab Urbe condita", nell'1 d. C.,  perché non conosceva il numero zero. Egli stabilì che l'anno precedente all'1 (nel quale secondo lui nacque Gesù) fosse l'1 avanti Cristo. 

Fino al XIII secolo in Europa il numero zero rimase sconosciuto. Lo diffuse il matematico pisano Leonardo Fibonacci che scrisse il "Liber abbaci", più noto come "Liber abaci", pubblicato nel 1202.   

Nel nostro tempo gli studiosi sono convinti che la data di nascita di Gesù vada collocata tra il 7 e il 4 a. C., cioè alcuni anni prima della data  calcolata da Dionigi.

doxa

Il giorno e il mese della nascita di Gesù

Nei Vangeli non c'è scritto che Gesù nacque  il 25 dicembre. Infatti, nei primi  secoli dell'era cristiana il Natale veniva celebrato in giorni e mesi diversi: San Cipriano pensava la nascita di Gesù il 28 marzo; sant'Ippolito il 23 aprile; Clemente Alessandrino il 20 maggio, il 10 gennaio o il 6 gennaio. Quest'ultima data poi si affermò nell'Oriente cristiano; altre date, tra il 18 e il 25 aprile, dal 20 o 29 maggio al 24 giugno e al 17 novembre.

Perché  scelsero il 25 dicembre per festeggiare la nascita di Gesù ? La data fu scelta dalla comunità cristiana di Roma per sovrapporre il  "Dies Natalis Domini", il giorno della nascita del Signore, al "Dies natalis solis invicti", giorno della nascita del Sole vincitore, simboleggiato dal dio indo-iraniano Mitra (Mithra).

Bisogna comprendere la realtà di quel tempo: il cristianesimo "lottava" per imporsi ai culti pagani, per farsi accettare e far dimenticare le festività pagane.

Per la sovrapposizione fecero riferimento su  alcuni passi biblici interpretati in senso cristologico, come la profezia sul "sole di giustizia"(Malachia 3,20). La parola «giustizia» implica qui potenza e vittoria di Dio sul male.

Lo stesso Gesù  s'identificò con la luce: "Io sono la luce del mondo...Chi crede in me non cammina nelle tenebre" (Gv 8, 12).
Anche il testo del capitolo 9 di Isaia  dice al riguardo: "Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa, una luce rifulse" (9,1).

Tali parole furono importanti per i cristiani dei primi secoli. Se ne ha testimonianza dalle loro arti figurative. Ci sono pervenuti numerosi affreschi e mosaici che rappresentano il Cristo paragonato al Sole o al Sole di giustizia.  

Nella necropoli vaticana c'è il mausoleo M ornato da un mosaico, composto tra il 150 ed il 180 che raffigura il Cristo-Sole che ascende al cielo su una quadriga di cavalli bianchi in mezzo ad un lussureggiante intreccio di rami di vite.


raffigurazione di Cristo come dio Sole Helios/Sol Invicuts alla guida del carro. 

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doxa

#66
Il giorno e il mese della nascita di Gesù  /2

Secondo le conoscenze astronomiche del tempo, i Romani consideravano il 25 dicembre giorno del solstizio d'inverno,  anziché il 21 o 22  dicembre. La vita allora era regolata sulla luce naturale.

Il giorno del solstizio venne scelto nel 274 dall'imperatore Aureliano per proclamare il 25 dicembre la festa in onore del "Dies Natalis Solis Invicti" (= "Giorno di nascita del Sole invitto"), che divenne importante perché si innestava con i Saturnali, concludendoli.

Aureliano cercò d'imporre il Solis invicti come culto di Stato e si dichiarò supremo sacerdote di quella divinità, identificata con il dio Mitra, molto popolare fra i soldati. Questo imperatore considerava l'adozione del culto del  Sol invictus un elemento di forte coesione culturale e politica dell'Impero, perché con varie modalità era presente in numerose zone dell'impero, dall'Egitto all'Anatolia, tra le popolazioni celtiche e quelle arabiche, tra i Greci e gli stessi Romani. Inoltre,  Aureliano ordinò che il primo giorno della settimana fosse dedicato al dio Sole, chiamandolo Dies Solis, il  "giorno del sole".

Tertulliano (160 220 d.C), vescovo di Cartagine e Padre della Chiesa, scrisse: "... molti pensano che il Dio cristiano sia il Sole, perché è un fatto noto che noi preghiamo rivolti verso il Sole sorgente e che nel giorno di festa dedicato al Sole ci diamo alla gioia" (Ad Nationes 1, 13).
Col passar del tempo i cristiani non potendo cancellare il pagano culto solare se ne appropriarono, dando un significato diverso ai simboli del culto solare. Infatti la Chiesa usa la raffigurazione della corona radiata nell'ostensorio e la pone sul capo dei santi.

La corona radiata fu usata come ornamento sulla testa dei re e degli imperatori.

Agostino, vescovo di Ippona, esortava i cristiani a non festeggiare il Sole il 25 dicembre, ma chi aveva creato il Sole.

Nel 460 il papa Leone "Magno" sconsolato scriveva: "E' così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella basilica di san Pietro, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell'astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei". (Settimo sermone tenuto nel Natale del 460).  

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doxa

Il giorno e il mese della nascita di Gesù  /3

In Occidente, nel IV secolo, si giunse ad un accordo sulla data della nascita di Gesù quando il cristianesimo si inserì nel tessuto sociale dell'Impero romano, come religione lecita dopo il rescritto di Licinio e Costantino I nel 313.

Il rescritto (rescriptum principis) era una risposta data ad un quesito, attinente a questioni giuridiche, rivolto all'imperatore  da parte di un privato o un pubblico funzionario.
Il rescritto imperiale affrontava i problemi dal punto di vista generale, non si pronunciava sul merito della questione.

Nel 380 l'imperatore Teodosio I promulgò l'editto di Tessalonica (l'odierna Salonicco, in Grecia)  che permetteva al cristianesimo di essere l'unica religione ammessa e obbligatoria nello Stato.  

Nel 381 ribadì la proibizione di tutti i riti pagani e stabilì che  chi tornava alla religione pagana perdeva il diritto di fare testamento legale.

Nel 383 decretò che il nome del primo giorno della settimana  venisse cambiato da "Dies Solis"  in "Dies Dominicus"; ma nel nord Europa, rimase la denominazione decisa da Aureliano, da cui derivarono il Sonntag tedesco ed il Sunday inglese.

Nell'ottobre del 388 Teodosio I si stabilì a Milano fino all'aprile del 391.

Nel 392 emanò altri due editti per proibire i sacrifici e culti pagani, e cominciarono le persecuzioni dei cristiani contro i pagani (da "pagos" = villaggio).

Quanto Teodosio I nelle sue scelte a favore del cristianesimo fu influenzato da Ambrogio vescovo di Milano ?  In questa città l'imperatore morì il 17 gennaio 395, all'età di 48 anni.

doxa

Il giorno e il mese della nascita di Gesù  /4

nel calendario liturgico cristiano "Depositio Martyrum" (elenco di sepolture di martiri)  dell'anno 336,  c'è scritto che a Roma la festa del Natale veniva celebrata il 25 dicembre:"VIII Kal. Ian. natus Christus in Betleem Iudeae" (= "Nell'ottavo giorno prima delle calende di Gennaio è nato Cristo in Betlemme di Giudea"). L'ottavo giorno prima dell'1 gennaio era il 25 dicembre.

Questa data fu adottata da altre diocesi, come quella di Milano, per volere del vescovo Ambrogio.

Anche nel "Chronographus anni 354", calendario illustrato per l'anno 354 redatto dal calligrafo e letterato cristiano Furius Dionysius Philocalus (Furio Dionisio Filocalo), si attesta la celebrazione a Roma della festa del Natale il 25 dicembre dell'anno 336.  

Nel 425 l'imperatore Teodosio II codificò i riti della festa del Natale di Gesù; nel 506 divenne festa di precetto religioso e nel 529 anche festa civile.

doxa

Dove nacque Gesù ?

L'evangelista Luca narra che "In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta"
(Lc 2, 1- 5).


Da evidenziare che lei era al nono mese di gravidanza,  la distanza tra Nazaret e Betlemme è di 150 km, che venivano percorsi a piedi o in groppa ad un quadrupede. Vi sembra un viaggio veramente effettuato o che andava comunque compiuto ?


(scena dal film "the Nativity story", della regista Catherine Hardwicke, anno 2006)


 Luca spiega che Giuseppe  e Maria fecero quel viaggio per un censimento. Questo serviva per determinare l'entità delle imposte che dovevano pagare i cittadini all'erario.

Gli studiosi sono increduli di quell'eventuale viaggio,  perché in quegli anni i censimenti per fini fiscali venivano effettuati nei luoghi dove le persone avevano la proprietà non in quelli d'origine. Giuseppe e Maria erano poveri e, per quanto se ne sa, non avevano proprietà terriere a Betlemme. Per cui  se fecero quel presunto viaggio, non fu quello il motivo del loro  temporaneo trasferimento.

Ancòra Luca nel suo vangelo racconta del decreto di Cesare Ottaviano Augusto per il censimento in tutto l'impero romano, ma è storicamente accertato che quel censimento non fu ordinato da Augusto. Erano i governatori delle province dell'impero ad ordinare i censimenti per avere dati sulle proprietà dei sudditi.

Tale censimento permetterebbe di collocare la nascita di Cristo in una data precisa, ma l'unico censimento documentato di Quirinio che riguarda la Palestina fu eseguito nel 6 – 7 dopo Cristo, quando Gesù doveva avere almeno 12 anni.

I Vangeli affermano che Gesù nacque durante il regno di Erode Ascalonita, ma questo morì nel 4 avanti Cristo. E la Giudea era un regno satellite di Roma non una provincia romana. Perciò il sovrano locale poteva tassare direttamente i suoi sudditi,  senza un decreto di Augusto.

Quell'immaginato peregrinare di Giuseppe e Maria per 150 km da Nazaret a Betlemme  (che in ebraico significa "casa del pane" ed in arabo "casa della carne"), servì all'evangelista Matteo come pretesto  per creare la fantasiosa genealogia e connettere Gesù alla discendenza di David, che visse  tra il 1070 a.C. circa ed il 980 a.C.  circa.

doxa

Dove nacque Gesù ? /2

Gli evangelisti Luca e Matteo affermano che il luogo di nascita di Gesù è Betlemme di Giudea (Mt 2, 1; Lc 2, 4 – 7), mentre Nazaret di Galilea è il luogo dove trascorse l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza.

Secondo la biblica profezia di Michea (5, 1), il Messia avrebbe dovuto essere discendente di Davide, (secondo re della Giudea e Israele) e nascere nella sua città: Betlemme, collocato  a 765 metri s.l.m.,  all'epoca un villaggio montano ora una moderna città a circa 10 km da Gerusalemme.
 

Scorcio panoramico di Betlemme

Alcuni studiosi sono dell'opinione che la scelta dei due evangelisti di "far nascere" Jesus a Betlemme non fu storica ma determinata da motivi teologici.


Forse Gesù nacque a Nazaret, ma l'epiteto "Nazareno" dato a Gesù si riferisce alla tribù di appartenenza, come narra Epifanio, vescovo di Salamina, vissuto nel IV secolo.

I Vangeli usano per il Cristo l'epiteto "nazarenos", in lingua greca.

doxa

Dove nacque Gesù ?  /3

"Andò ad abitare in una città chiamata
Nazaret, perchè si adempisse il detto
dei profeti: "Sarà chiamato Nazareno".

(Matteo 2,23)


Il nome Nazareno è talmente popolare da essere accolto senza esitazione come la denominazione topografica dove Gesù visse, prima di iniziare la sua attività di predicatore itinerante.  Invece la connessione Nazaret-Nazareno non è così ovvia. Nel testo originale matteiano i due predetti termini sono Nazoraios – Nazoreo. E "Nazoreo" non significa "Nazareno". In greco è "Nazarenos".

Nazoraios e Nazoreo potrebbero rimandare all'aggettivo aramaico "nazraya", che designava un abitante di Nazrat, cioè Nazaret.

Nell'Antico Testamento il toponimo Nazaret non è citato. Ma i ritrovamenti archeologici in questa località affermano l'esistenza del villaggio al tempo di Jesus.


Comunque nell'antichità era prassi giudaica connettere i testi sacri in modo libero e creativo , soprattutto per assonanza.
Allora, quale potrebbe essere l'allusione biblica evocata attraverso termini dal suono affine alla parola "Nazaret" ? Le risposte degli studiosi sono ramificate. C'è chi pensa a un'assonanza con la parola ebraica nazîr, da cui "nazireo" (= consacrato, separato).

Nell'Antico Testamento il nazireato allude alla consacrazione di un ebreo a Yahweh, con il conseguente voto di seguire alcuni precetti di vita, descritti nel libro dei Numeri (6, 1 – 21) e nel libro dei Giudici  (Gc 13, 1 – 14).  Fra le varie indicazioni, non bere alcolici, non tagliarsi i capelli. In questa categoria sono collocati nella Bibbia personaggi come Giovanni Battista (Lc 1, 15), il giudice d'Israele Sansone (libro dei Giudici 13), il profeta Samuele (1Samuele 1,11).

Se Gesù era un nazireo era contiguo agli Zeloti anti romani  ?  

La scoperta effettuata a Qumran nel 1947 dei "manoscritti del Mar Morto" appartenenti ad una comunità monastica degli Esseni, fa ritenere che forse Gesù come ideologia era più vicino a questi.

Alcuni studiosi rimandano anche alla parola "nezer", il "germoglio" che, secondo il profeta Isaia, (11,1), spunta dal tronco arido della dinastia davidica.

Ultima notazione. La premessa matteana "Perché si adempisse il detto dei profeti": questa frase piaceva all'evangelista, la usò dieci volte per raccordare la figura di Gesù al Primo Testamento.


Da quanto ho letto sono 63 le citazioni vetero testamentarie che Matteo collega (forse in maniera disinvolta) alla persona o agli atti o alle parole di Gesù per rivelare il legame tra Cristo e le Scritture ebraiche.

anthonyi

Ciao Altamarea, riguardo alla nascita di Gesù io sapevo anche che era stato fatto un complicato calcolo mettendolo in relazione con la nascita di San Giovanni Battista la cui nascita può essere stimata sulla base del calendario dei riti ebraici, visto che suo padre viene avvertito del concepimento mentre adempie detti riti.
Il calcolo prevede due possibilità, il periodo tra marzo-aprile e il periodo di dicembre, che poi sono i periodi in cui nella storia è stato celebrato il natale, per cui niente di più facile che questo stesso calcolo sia stato fatto nei tempi antichi.
Un saluto

doxa

#73
Buona sera Anthonyi, per il mio riferimento mi sono attenuto al primo capitolo del Vangelo di Luca, nella parte riguardante l'infanzia di Giovanni Battista e di Gesù.

Nel versetto 26 si dice che nel sesto mese di gravidanza di Elisabetta (moglie dal sacerdote Zaccaria e parente di Maria, la madre di Gesù) l'angelo Gabriele fu mandato da Dio alla promessa sposa di Giuseppe, Miryam,  per annunciarle il concepimento del figlio, al quale doveva dare il nome Gesù. Dopo questo annuncio Maria "fece visita" alla sua parente Elisabetta.

Non ho letto dello studioso che ha messo in relazione la nascita di San Giovannino (Giovanni Battista) col calendario dei riti nel tempio (di Gerusalemme ?), dove officiava suo padre, Zaccaria.

L'argomento è interessante. Per favore puoi farmi sapere l'autore e il titolo del libro ? Grazie.

anthonyi

#74
Ciao Altamarea, il discorso sul calcolo della nascita non l'ho trovato in un libro ma in un programma sulla RAI che parlava del Natale, di cui neanche ricordo il titolo.
Comunque da qualche parte sui Vangeli dovrebbe esserci scritto che anche il padre di Giovanni Battista ha una visione angelica, appunto mentre officia i riti nel tempio di Gerusalemme per conto della sua tribù (Da questo viene il calcolo, fondato sull'ipotesi che il concepimento coincida temporalmente con la visione, perché c'era un sistema a rotazione che assegnava ogni volta il rito a una data tribù), dopodiché rimane muto mi sembra fino alla nascita di Giovanni Battista.
Un saluto

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