L'"eptacaidecafobia" e il "metronomo" interno

Aperto da Eutidemo, 27 Settembre 2021, 13:19:39 PM

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Eutidemo

L'"eptacaidecafobia" (dal greco "ἑπτακαίδεκα" "diciassette" e "φόβία", "paura") è la paura del numero 17, la quale ha origini molto antiche.
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Ed infatti, nella Bibbia,  si racconta che il Diluvio Universale cominciò  il giorno 17 del secondo mese dell'anno: "Nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono" (Genesi 7:11)
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Qualche secolo dopo, Plutarco racconta come Pitagora avesse in orrore il numero 17 perché si trovava tra il numero 16 e il numero 18;  cioè, gli unici due numeri rappresentanti superfici di quadrilateri con perimetro uguale alla loro area (16 = 4×4 = 4+4+4+4 e 18 = 3×6 = 3+3+6+6 ).
Che cosa ci fosse di male in questo, però, lo sapeva soltanto Pitagora!
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D'altronde, anche nell'antica Roma, a prescindere dalle ubbie di Pitagora, il numero 17 veniva considerato un numero sfortunato, perchè "XVII" anagrammato risulta  "VIXI", che in latino significa "VISSI"; pertanto lo si riteneva un presagio di sventura fin dai tempi della Repubblica.
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Augusto non diede peso alla cosa, e, quindi, denominò una sua legione col numero 17 (XVIIa Legio), e poi la spedì in Germania; laddove, nella "Selva di Teutoburgo", assieme ad altre due legioni, il 9 d.c.  fu massacrata dal primo all'ultimo uomo.
Prudentemente, quindi, non fu mai più ricostituita nessuna legione col numero 17 (XVIIa Legio)!
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Nel medioevo, almeno a quanto mi risulta, l'"eptacaidecafobia" rimase un po' in sordina; però riprese vigore quando la morte per "impiccagione" sostituì quella per "decapitazione".
Ed infatti l'"1" ricorda un "omino", mentre il "7" rammenta una "forca"; il che è ovviamente molto di malaugurio.

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Da quanto sopra, dovrebbe risultare evidente che non sussiste alcun plausibile "nesso causale" tra il numero 17 e la jella; ed infatti la diceria, nasce da mere coincidenze "casuali" (e non "causali") le quali non hanno la benchè minima significanza dimostrativa.
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Tuttavia personalmente, ho avuto modo di rilevare un fenomeno alquanto strano collegato al numero 17; ed infatti, quando mi sveglio, di notte, questo accade in corrispondenza del numero 17 (0,17, 1,17, 2,17 ecc.) con una frequenza statistica ben superiore a quella che dovrebbe essere una media puramente casuale.
La cosa mi accade da moltissimi anni, ma, per essere sicuro che non si trattava di una mia semplice "autosuggestione", lo scorso mese di agosto ho deciso di annotare puntualmente, di volta in volta, l'orario dei vari risvegli notturni; però, poichè è una cosa alquanto scocciante, non sono riuscito a farlo per un mese intero, ma solo per 24 giorni.
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Il risultato su 68 risvegli (in 24 giorni) è stato il seguente:
- 27 puramente casuali;
- 22 tra 0,15 e 0,20
- 19 alla 0,17 in punto.
Quindi il minuto 0,17  (e quelli a lui vicino), che è soltanto "1 minuto su 60", appare con una frequenza statistica ben superiore a quella che dovrebbe essere una media puramente casuale.
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A me sembra una cosa molto strana, di cui non riesco a spiegarmi in nessun modo la ragione:
- sia perchè durante il sonno io  sono "incosciente" (o, al massimo, sogno);
- sia perchè, comunque, ho gli occhi chiusi, e li apro solo nel momento in cui guardo l'ora;
- sia perchè in ogni caso, anche se io fossi dotato di uno "metronomo" interno particolarmente preciso che funziona a livello subconscio (come, in parte, effettivamente è),  non vedo proprio perchè mai il mio incoscio dovrebbe farmi uno "scherzo "del genere.
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Se a voi viene in mente qualcosa, fatemelo sapere!
;)
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iano

#1
Vai a dormire sempre alla stessa ora con precisione al minuto?
Però ci dai la distribuzione dei minuti ma non delle ore di sveglia.
Ma, a meno che tu non ti svegli dopo 17 minuti, il 17 non appare mai, se si tratta di numeri naturali come lo è il 17 in questione.
Infatti ti svegli ai minuti 77, 137, 197... ;)
Mentre appare con frequenza il numero 17  solo se consideriamo i numeri modulo 60.
Se cambiamo modulo il 17 non appare più.
Io non ci credo, ma se è così, occhio al 60 Eutidemo. Quello è il tuo vero numero sfigato, perché fa' apparire sempre il 17. 😅
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

InVerno

Penso che per una serie di motivi, anche filosofici, la scienza si concentri a studiare gli eventi non ricorsivi e di quelli si abbia maggior nozione, mentre ci sono alcuni aspetti ciclici della vita che normalmente vengono ignorati.. Per esempio nella cultura indiana, si crede che l'uomo attraversi delle trasformazioni radicali ogni otto anni (se non sbaglio) e ogni multiplo di otto rappresenti un possibile evento di mutamento. E' scientificamente provato? No..ma personalmente se guardo alla mia biografia vedo che effettivamente come chiave intepretativa funziona.. Ci sono un sacco di aspetti ciclici macroscopici i cui aspetti precisi non sono per niente delineati o studiati, questa cosa del risveglio potrebbe avere a che fare con il tuo ritmo circadiano...oppure potrebbe essere anche un fenomeno di autosuggestione, è vero che stai dormendo, ma come un computer spento, in realtà il tuo orologio interno continua a funzionare e ti può costringere al risveglio, altrimenti io come faccio a svegliarmi pochi minuti prima della sveglia, costantemente, quando non sono stanco? Durante il sonno, il tempo cardiaco e il tempo legale sono abbastanza sovrapposti (1/sec) e magari costruisci un "ciclo mentale" che ti fa risvegliare sempre ad un certo passare di minuti..sono ipotesi non corroborate, ovviamente.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

#3
Ciao Iano. :)
Sì, vado a dormire sempre alla stessa ora, anche se non con una precisione al minuto.
Vi ho dato la distribuzione dei minuti ma non delle ore di sveglia, perchè quelle mi sembrano abbastanza casuali e nessuna particolarmente prevalente sulle altre: 0,..., 1,...., 2,...,3... ecc.
Hai perfettamente ragione nel rilevare che, appare con frequenza il numero 17  solo se consideriamo i numeri con modulo 60, mentre, se cambiamo modulo, il 17 non appare più; inoltre, a quanto pare, il mio "metronomo interno" è tarato sulla mia radiosveglia, che va indietro di 3 minuti, e non sul tempo reale.
Ma questo rende ancora più strana la faccenda.
Boh!
::)
***
Un saluto! :) 
***

Eutidemo

#4
Ciao Inverno. :)
Avevo pensato anch'o che la causa del mio risveglio potrebbe avere a che fare con il mio ritmo circadiano; però non vedo cosa centri il "diciassettesimo minuto", ovvero quelli vicini.
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Mi sembra più probabile che si tratti di un fenomeno di autosuggestione e di "metronomia" inconscia; ed infatti io non ho mai avuto bisogno del trillo della sveglia, in quanto mi sveglio sempre da solo all'ora che ho deciso la sera precedente (anche perchè molti anni fa fui addestrato a farlo).
Ed anche questo è abbastanza strano, perchè spesso mi sveglio "spaccando" proprio il minuto esatto!
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Però, in questo caso, almeno trovo una "logica" nella faccenda; mentre nel caso del 17 proprio non mi viene in mente che razza di "ragionamento" o "calcolo" possa fare il mio inconscio!
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Durante il sonno, il tempo cardiaco e il tempo legale sono abbastanza sovrapposti (1/sec), e magari io costruisco un "ciclo mentale inconscio" che mi fa risvegliare sempre ad un certo passare di minuti; però, a quanto pare, il mio "metronomo interno" è tarato sulla mia radiosveglia, che va indietro di 3 minuti, e non sul tempo reale.
E poi, ripeto, perchè mai questa fissazione sul diciassettesimo minuto, visto che io non sono superstizioso?
Boh!
***
Un saluto! :)
***

iano

#5
Ciao Eutidemo.
La storia del metronomo interno mi sento di confermarla, avendola in parte sperimentata.
Però, svegliarsi al "numero 17" come cosa significante , comporta dare un valore assoluto a ciò che non ne ha, come le unità di tempo, in quanto invece sono arbitrarie.
Anche non volendo considerare la questione "modulo", cambiando il quale il 17 non appare più, basta cambiare  unità di misura, perché al posto del 17 appaia come ricorrente un altro numero.
Pitagora "ricava" l'orrore del 17 in modo arbitrario ma a partire da considerazioni di tipo assoluto, perché basate sul calcolo, ma siccome poi la sfiga agisce nella realtà, per coerenza occorrerebbe avere 17 cose reali coinvolte nel caso sfigato non arbitrariamente determinabili.
Questi non possono essere le ore o i minuti o i secondi, e non mi viene neanche un esempio reale coerentemente adeguato.
Se anche poi non si volesse considerare tutto ciò, si potrebbe affermare in base alla teoria degli errori, che tu ti sei svegliato in effetti al numero 16 o al numero 18, che secondo Pitagora sono di buon auspicio per il giorno che viene.
Infatti se il tuo orologio spacca il minuto, seppure tu abbia fatto buoni rilievi cronometrici, non sporcati cioè da suggestione, il tuo errore di lettura ( dovuto non a te ma allo strumento) è comunque di un minuto, perché la bontà  dello strumento" vale quanto la sua più piccola tacca di lettura.
Se anche usassi un orologio atomico rimarrebbe sempre l'errore di una unità, per quanto piccola.
Incommensurabile è dunque la sfiga che ci affligge. :D
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Citazione di: iano il 28 Settembre 2021, 00:47:36 AM
Ciao Eutidemo.
La storia del metronomo interno mi sento di confermarla, avendola in parte sperimentata.
Però, svegliarsi al "numero 17" come cosa significante , comporta dare un valore assoluto a ciò che non ne ha, come le unità di tempo, in quanto invece sono arbitrarie.
Anche non volendo considerare la questione "modulo", cambiando il quale il 17 non appare più, basta cambiare  unità di misura, perché al posto del 17 appaia come ricorrente un altro numero.
Pitagora "ricava" l'orrore del 17 in modo arbitrario ma a partire da considerazioni di tipo assoluto, perché basate sul calcolo, ma siccome poi la sfiga agisce nella realtà, per coerenza occorrerebbe avere 17 cose reali coinvolte nel caso sfigato non arbitrariamente determinabili.
Questi non possono essere le ore o i minuti o i secondi, e non mi viene neanche un esempio reale coerentemente adeguato.
Se anche poi non si volesse considerare tutto ciò, si potrebbe affermare in base alla teoria degli errori, che tu ti sei svegliato in effetti al numero 16 o al numero 18, che secondo Pitagora sono di buon auspicio per il giorno che viene.
Infatti se il tuo orologio spacca il minuto, seppure tu abbia fatto buoni rilievi cronometrici, non sporcati cioè da suggestione, il tuo errore di lettura ( dovuto non a te ma allo strumento) è comunque di un minuto, perché la bontà  dello strumento" vale quanto la sua più piccola tacca di lettura.
Se anche usassi un orologio atomico rimarrebbe sempre l'errore di una unità, per quanto piccola.
Incommensurabile è dunque la sfiga che ci affligge. :D
E' senz'altro tutto pienamente condivisibile; però, secondo me, resta l'anomalia statistica del fatto che io mi svegli in prevalenza in determinati orari (almeno riguardo al mio orologio) , con una frequenza che è molto superiore a quella che dovrebbe essere la media statistica.
Penso anch'io che si tratti di un fenomeno di autosuggestione, il quale, però, provoca un risultato oggettivamente misurabile nella realtà!

iano

#7
Ciao Eutidemo.
Ho un po' l'impressione di essere quello che ti rompe le uova nel paniere.
Per cui dici che ho ragione, però...
Però trovo tutti i tuoi post interessanti perché è come se avessero tutti un fil rouge nascosto.
Sei un mago dilettante che cerca di scoprire da solo i trucchi che stanno dietro ai numeri di magia.
Bella la illustrazione della tua scoperta del trucco della levitazione.
Ma se i numeri di magia hanno sempre il loro trucco , è come se tu sperassi che la natura ,  non avendo trucchi , possa mostrarsi pure davvero magica almeno in qualche suo aspetto.


Se di suggestione si tratta, come sospetti, nello "strano  caso del 17", è perché forse non ti limiti a verificare i fatti, ma li provochi, caricandoli delle tue aspettative.


È come se, mentre nei numeri di magia ti adoperi a smascherare il trucco, nelle magie che ci propone natura tu ti adoperassi con tensione mistica, ad occultarlo.


Tu non ci credi, ma pure ci speri, ed è come se dicessi che se riesci a convincere gli altri di ciò che speri , allora è perché forse invece è proprio vero.


La matematica , e quindi i numeri, non hanno nulla di magico.
I matematici lo sanno, eppure se dedicano la vita alla loro materia è perché vi trovano qualcosa di magico.
Lo spirito dei pitagorici non è mai morto.


C'è qualcosa di molto profondo in tutto ciò, che al pari della verità ci spinge a ricercare, ma di alternativo alla verità.


È il gratificante senso di incredulità e meraviglia , che proviamo sia davanti ad un gioco di magia  sia di fronte ai fenomeni naturali, che cerchiamo di riprodurre.
Siamo drogati di verità quanto di meraviglia.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano. :)
Non mi hai affatto rotto le uova nel paniere, in quanto, nel caso di specie, io non intendevo sostenere nessuna tesi, ma mi limitavo soltanto a riferire un bizzarro "fatto oggettivo"; che, nonostante le varie possibili spiegazioni, continuo a trovare comunque molto strano.
***
Mentre ieri mi sono svegliato in orari casuali, stanotte mi sono svegliato due volte:
- alle ore 1,16
- alle ore 3,17.
Però con riferimento alla mia radiosveglia, che è stata impostata con tre minuti di ritardo sull'ora reale, e che non riesco più a correggere, perchè il tasto per rimettere l'ora si è rotto.
***
Quanto al "fil rouge" nascosto, hai sicuramente ragione: ho la fissazione di scoprire i "trucchi" che stanno dietro ai numeri di magia, ed anche "trucchi" di ben diverso genere.
***
E forse hai ragione anche nel sospettare che è come se io sperassi che la natura, non avendo trucchi, possa mostrarsi davvero magica almeno in qualche suo aspetto.
Ma di solito resto sempre deluso; o, quantomeno, disilluso!
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Mi è venuto adesso in mente che, forse, io apro gli occhi e sbircio l'ora mentre dormo; ma lo faccio in stato inconscio, senza rendermene minimamente conto.
Però, quando l'orario è vicino al 17° minuto, il mio cervello decide di passare dallo stato inconscio a quello conscio, e, così, mi sveglio.
Però:
- non so se una cosa del genere sia "psicologicamente" possibile;
- resterebbe comunque da spiegare "perchè" mai la mia mente decida prevalentemente di svegliarsi quando l'orologio segna il 17° minuto ovvero un minuto ad esso vicino.
Tu che ne pensi?
***

iano

Penso che i mondi in cui viviamo ce li creiamo noi, condividendoli, ma non abbiamo piena coscienza del come li costruiamo e condividiamo, e per questo ci appaiono a volte meravigliosi e pieni di magia.
Siamo drogati di questa meraviglia e cerchiamo di provocarla a bella posta in noi e negli altri.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Citazione di: iano il 02 Ottobre 2021, 15:53:37 PM
Penso che i mondi in cui viviamo ce li creiamo noi, condividendoli, ma non abbiamo piena coscienza del come li costruiamo e condividiamo, e per questo ci appaiono a volte meravigliosi e pieni di magia.
Siamo drogati di questa meraviglia e cerchiamo di provocarla a bella posta in noi e negli altri.
Interessante e invidiabile visione!
Sebbene, in generale, io trovi il mondo tutt'altro che "meraviglioso"!
:'(