Io e Adriatici abbiamo la stessa pistola! Per cui ho capito cosa aveva in mente!

Aperto da Eutidemo, 26 Luglio 2021, 06:33:03 AM

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Eutidemo

Ho scoperto adesso che lo sceriffo di Voghera usava la stessa identica pistola che possiedo io: una Beretta modello 21 calibro 22 LR, denominata anche  "BOBCAT".
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/0e/97/3b/ME13NSTG_t.jpg
Si tratta di un'arma dalle caratteristiche molto "particolari", e, per alcuni aspetti "uniche"; per cui "credo" di aver esattamente capito l'"impiego" difensivo che intendeva farne Adriatici.
E, a dire il vero, è un tipo di "impiego" difensivo a cui ammetto di aver pensato io stesso; anche se poi è un tipo di "impiego" che ho scartato, per i motivi che spiegherò più avanti!
***
L'ho capito sia da come l'indagato ha "di fatto" utilizzato l'arma, sia da alcune dichiarazioni da lui rilasciate nel verbale d'interrogatorio (di cui sono riuscito a venire a conoscenza); si tratta di dichiarazioni in parte veritiere e in parte menzognere, ma dalle quali, secondo me, si evincono chiaramente le sue intenzioni.
Le quali, sebbene tecnicamente non condivisibili, secondo me, però, non erano affatto "omicide"; bensì esattamente il "contrario".
Ma andiamo per ordine!
***
Innanzittutto, per dare un'idea di ciò di cui stiamo parlando sarà opportuno fornire:
1)
Un'immagine comparativa di una classica beretta modello 98,  calibro 9 x 21, a fianco di una beretta modello 21, calibro 22 LR:
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/76/62/e5/ME13NTEL_t.jpg
2)
Un'immagine comparativa di una pallottola calibro 9 x 21, che costituisce la munizione della beretta modello 98, e di una pallottola calibro 22 LR, che costituisce la munizione della beretta modello modello 21:
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/58/bb/54/ME13NTFI_t.jpg
***
Senza dovermi diffondere in particolari disquisizioni tecniche, guardando le immagini di cui sopra, anche un bambino è in grado di comprendere come lo "stopping power" di una BOBCAT (cioè il suo "potere di arresto di un aggressore", che è diverso dalla "letalità" di un'arma) sia "enormemente" inferiore a quello di una normale pistola.
***
Al riguardo, precisato che il "calibro 22" si dovrebbe, a rigore, scrivere "calibro .22", perchè indica un diametro del fondello pari a 0.22 pollici (cioè 5,58 millimetri):
a)
Si pensi, che, in USA:
- di solito si regalano le carabine cal. 22 LR ai quattordicenni, per la caccia agli scoiattoli (le quali, avendo la canna lunga, sono molto più potenti delle pistole);
- la BOBCAT non solo è una semplice pistola, ma, per giunta, ha anche una "cannuccia" estremamente corta rispetto ad una normale pistola.
b)
Si pensi che, in Italia, l'art.13 della Legge 157 del 1992, a differenza di quanto avviene negli USA, vieta l'utilizzo del calibro 22 LR per la caccia.
Ed infatti, poichè nella stragrande maggioranza dei casi, è un proiettile che non ce la fa ad uccidere la preda (anche se di piccole dimensioni), il suo uso è considerato crudele e disumano; ed infatti, la selvaggina, con un proiettile nel sedere, non muore ma  fugge.
Però non può certo andare in ospedale a farsi curare.
***
Ma allora è lecito chiedersi:
1)
Quale mai sarebbe la funzione di un simile proiettile da 0,22 pollici, soprattutto in armi a canna corta come la BOBCAT?"
Ed infatti, la "performance" di una munizione, non dipende solo dalla sua dimensione e dal suo "caricamento", bensì anche dalla lunghezza della canna dell'arma destinata a farne uso.
2)
Perchè mai, a suo tempo (anni '80), la Beretta ha  prodotto un'arma così palesemente "debole", visto il tipo di munizioni e la lunghezza della canna estremamente ridotta?
3)
Come mai lo "sceriffo di Voghera" andava in giro con quella "pulce" in tasca, invece che con una pistola "normale" (quale una cal.9 o una cal.38?), ovvero con una pistola "superdotata" (quale una cal.44 MAGNUM  o una cal.357 MAGNUM?)
***
Se si riesce a rispondere a tali domande, secondo me, si riesce a capire benissimo quello che è successo a Voghera.
Però occorre mettercisi un po' d'impegno, lavorando di cervello, e non accontentarsi delle "chiacchiere" da bar dei "talk show" televisivi!

LE MODALITA' DI IMPIEGO DI UNA ARMA
Ogni arma, dalla più piccola alla più grande, ha delle sue specifiche "modalità di impiego"; per cui, in tale ambito, ogni "buona" arma deve considerarsi "perfetta" per l'uso a cui è destinata.
E la BOBCAT, almeno nell'epoca in cui venne prodotta (anni '80), non solo era una "buona" arma, bensì era "eccellente" per i due principali "impieghi" a cui era destinata; lo "sceriffo di Voghera", però, con tutta evidenza, l'aveva destinata ad un terzo tipo di "impiego", decisamente improprio (a cui, come ho detto, avevo pensato anche io).
Ma andiamo per ordine!

A) IMPIEGO DELLA BOBCAT COME ARMA SECONDARIA
Consiste nel portare un'"arma principale" in cintura o sotto l'ascella, e un'"arma secondaria" o di "riserva", molto più piccola (detta anche "pistola di back-up"), che di solito viene portata alla caviglia.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/77/ba/a0/ME13NTH1_t.jpg
Se si viene privati della prima arma, oppure se questa si inceppa, come "extrema ratio", si può sempre ricorrere alla piccola "arma di riserva"; sebbene meno potente.
Al giorno d'oggi, in effetti, anche le "pistole di back-up", pur essendo piccole e leggere, sono discretamente potenti (in genere in cal.9 corto o .380 ACP); ma, ai tempi in cui veniva prodotta la BOBCAT (anni '80), una pistola di riserva, per poter essere davvero piccola e leggera, doveva per forza essere di potenza molto ridotta (come, appunto, un cal.22 LR).
Ma, per tale scopo era ottima; e, in fondo, lo è anche oggi (laddove sia consentito tale impiego).

B) IMPIEGO DELLA BOBCAT COME ARMA PRINCIPALE (per l'"offesa").
La vecchia BOBCAT e il calibro 22 LR in generale, però, se come arma di "difesa", e, soprattutto come "deterrente" in caso di aggressione, ha sempre avuto un valore molto scarso (salvo che come arma secondaria), tutt'ora risulta ancora un'arma davvero eccellente  per l'"offesa".
Sembra un po' un paradosso, ma non è affatto così!
***
Ed infatti:
- sembra che la BOBCAT cal. 22 fosse, e forse sia tutt'ora, l'arma preferita del MOSSAD (e di altri servizi segreti) per eliminare i propri nemici;
- sembra che la maggior parte degli assassinii, soprattutto quelli seriali, venga commesso con pistole calibro 22 (come, ad esempio, le 16 vittime del "Mostro di Firenze").
***
Questo si spiega per le seguenti principali ragioni:
a)
La BOBCAT è un'arma piccolissima, molto facile da nascondere in tasca, ed estremamente maneggevole.
b)
Usando il calibro 22 giusto (ad esempio il tipo CCI QUIET), la BOBCAT produce un rumore inferiore a quello di qualsiasi altra pistola; anche se dotata di silenziatore.
Questo per chi si difende non ha molta importanza; ma per un assassino, invece, sì!
Il "clic" del silenziatore che si sente riprodotto nei film, infatti, è una mera "finzione" scenica; vi garantisco che, dal vivo, si sente comunque un bel botto!
Ed invero:
- la riduzione effettiva del picco della rumorosità ottenibile con un silenziatore "standard", è di 20-35 decibel, e, cioè, un valore che porta a circa 110 decibel  un piccolo calibro e a circa 130 decibel  i calibri più prestanti;
- le pallottole cal. 22 LR CCI QUIET, invece, dichiarano sulla confezione, un rumore di 68 decibel (che non si dovrebbe sentire neanche da una stanza all'altra), sebbene, a mio parere, i Remington Subsonic siano ancora più silenziosi.
c)
Infine, oltre ad essere più silenziosa, una BOBCAT con "munizioni silenziose", è senz'altro molto meno ingombrante di una pistola dotata di silenziatore; come si vede nei film di 007.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/05/45/93/ME13NTM5_t.jpg
***
Ciò premesso, sebbene la BOBCAT, di per sè, non sia affatto molto potente, ed abbia "effetto deterrente" molto scarso per la difesa (c'è il rischio che un aggressore un po' miope  neanche la veda), tuttavia, nelle mani di un sicario professionista, può risultare molto più "letale" ed "insidiosa" di altre armi, sebbene più grandi e performanti.
***
Questi sono i due "principali" impieghi di una pistola come la BOBCAT; ma, con tutta evidenza, lo "sceriffo di Voghera", non aveva progettato di usarla nè nel primo modo, nè nel secondo.
Ed infatti:
a)
Lui andava in giro armato soltanto della BOBCAT, per cui essa era destinata ad un uso "principale", e non "secondario".
b)
Ovviamente, è da escludere  che lo "sceriffo" di Voghera andasse in giro con quella pistola con "intenti omicidi"; ed infatti, non risulta assolutamente che sia una "spia del Mossad", ovvero un "killer seriale".
***
Quindi, logicamente, se ne deduce che lui intendesse fare della sua BOBCAT un terzo tipo di impiego, che mi accingo a spiegare.
***
In un primo tempo, in effetti, credevo che lui avesse semplicemente sbagliato il tipo di arma da usare per una eventuale "difesa principale"; però, trattandosi di un "ex commissario" di polizia, ho capito subito che si trattava di un'ipotesi molto poco plausibile!
Poi, alla fine, da una sua risposta in sede di interrogatorio (in parte falsa ed in parte veritiera), credo di aver capito "esattamente" quello che gli è passato per la testa.
Ne sono quasi certo, perchè, avendo io la stessa arma, è una cosa che era passata per la testa anche a me (anche se poi l'ho scartata); per cui non penso che possa trattarsi di una semplice coincidenza.
Però, prima di spiegarlo, devo necessariamente accennare  alla tecnica, o anche "teoria", della "difesa scalare" (o "graduale" o "progressiva").

CONTINUA

Eutidemo


SEGUE DA SOPRA

TECNICA DELLA "DIFESA SCALARE" (o "graduale" o "progressiva").
Molte persone seguono la cosiddetta teoria della "difesa scalare".
-  sia per ragioni umanitarie (non desiderando la morte dei propri eventuali aggressori);
- sia per superare le proprie innate inibizioni a sparare (che potrebbero farle tardare troppo a premere il grilletto in caso di necessità, come è capitato anche a me);
- sia anche soltanto per mera egoistica "cautela giudiziaria" (cioè, per non finire sotto processo per "eccesso colposo in legittima difesa").
***
La tecnica della "difesa scalare" più comune, ad esempio, consiste nel munirsi di un fucile calibro 12 "a pompa":
- la cui prima cartuccia è "a sale e pepe", o, comunque, "non letale";
- le seguenti cartucce, invece, sono "a palla asciutta", e, cioè, in grado di fare secco sul colpo un bisonte infuriato.
Pertanto, nel caso in cui si venga aggrediti in casa propria, nessuno può avere alcuna remora o titubanza a sparare il primo colpo sull'aggressore; ed infatti, tale primo colpo, dovrebbe soltanto farlo desistere dall'aggressione, ma senza ferirlo in modo particolarmente grave.
Se, però, insiste nell'aggressione, allora si hanno a disposizione altri quattro o cinque colpi con carica letale; i quali lo fermeranno senz'altro.
Ma di pistole atte a tale uso, a parte la GOVERNOR della Smith & Wesson e la PUBLIC DEFENDER della Taurus, non ce ne sono; e, quelle, portarsele dietro è praticamente impossibile, perchè pesano un quintale l'una!
Per cui, la cosiddetta teoria della "difesa scalare", ammesso che effettivamente si tratti di una buona idea (la quale costituisce una tema "oplologico" molto dibattuto), è tipicamente una soluzione di tipo "domestico".
***
Premesso questo, è possibile ipotizzare un utilizzo analogo per la BOBCAT, per un uso esterno alla propria abitazione?
Penso che lo "sceriffo", probabilmente, abbia pensato proprio a qualcosa del genere:
- sia perchè è una cosa che non può non venire in mente a chiunque possegga una BOBCAT (per le ragioni che spiegherò meglio in seguito);
- sia perchè lui stesso, tra le righe, lo ha chiaramente lasciato capire (sebbene avrebbe fatto molto meglio a confessarlo apertamente, come gli consiglerei se fossi il suo avvocato).
                                                L'INTERROGATORIO
Da uno stralcio del verbale di interrogatorio, infatti, sono venuto a conoscenza di quanto segue:
-----------------------------------------------
Pm: «Ma lei è sicuro che il colpo sia partito accidentalmente?».
Massimo Adriatici: «Sì, ne sono sicuro... Se avessi voluto sparare volontariamente, avrei esploso più colpi, sfruttando le caratteristiche dell'arma che consente di sparare più colpi in rapida successione. Posso affermare questo anche in virtù dell'addestramento che ho avuto da poliziotto».
------------------------------------------------
La prima risposta che ha dato, è sicuramente FALSA; ed infatti, benchè il colpo fosse in canna e l'arma senza sicura, escludo nel modo più assoluto che il colpo possa essere partito accidentalmente (trattandosi di una BOBCAT).
Ora cercherò di spiegare il perchè, cercando di essere il più chiaro possibile ed evitando il ricorso a termini troppo tecnici; anche a costo di apparire un po' impreciso per un esperto "oplologo".
***
La BOBCAT, oltre ad essere minuscola, è un'arma molto "particolare"; anzi, credo sia l'"unica" arma semiautomatica "a canna basculante":
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/74/a3/ac/ME13NUBS_t.jpg
***
Questo significa che, per mettere e togliere il colpo in canna, non è necessario "scarrellare", come in qualsiasi altra pistola semiautomatica; la quale operazione fa sollevare automaticamente il cane in posizione di sparo.
E' invece sufficiente far basculare la canna, e caricare lì, manualmente, il primo proiettile; per cui il cane resta tranquillamente abbassato, senza necessità della "sicura abbatticane" come avviene nella beretta 98.
***
Per cui vi garantisco personalmente, che, con il cane abbassato, per premere quel grilletto ci vuole una forza e una determinazione non comune; una mia amica, con tutta la buona volontà, non ce l'ha neanche fatta!
Detto in modo più tecnico, in quella pistola, la "doppia azione" (cioè quella che serve per far alzare e poi riabbassare il grilletto), è "durissima"; per cui, credetemi, "il primo colpo" può partire solo "intenzionalmente", ed assolutamente mai in modo "accidentale" (anche se il colpo è in canna e senza sicura).
***
Per cui, quando Adriatici sostiene che il colpo è partito "accidentalmente"; secondo me, dice sicuramente una bugia; ed anche una bugia molto "sciocca", perchè, se il P.M. farà una prova personale con l'arma del delitto, si accorgerà subito che l'indagato ha mentito.
Io suggerirei ad Adriatici di cambiare subito versione, e di dire la verità; prima che il P.M. venga colto dalla  subitanea "vaghezza" di fare la prova!
***                 
Dopo aver detto tale palmere bugia, Adriatici dice invece una cosa assolutamente vera; la quale mi ha fatto capire quale fosse la sua idea originaria circa l'uso "scalare" che si riprometteva di fare con la sua BOBCAT.
Idea, che, come ho detto, una volta era passata "tel quel" anche per la mia testa!
***
L'interrogato, infatti, dice che, se avesse davvero voluto uccidere Youns, avrebbe "esploso più colpi, sfruttando le caratteristiche dell'arma che consente di sparare più colpi in rapida successione"; come, effettivamente, l'arma consente..."ma solo a partire dal secondo colpo" (cosa che lui, molto furbescamente, a sottaciuto)!
Questo è più che plausibile!
***
Ed infatti:
- il primo colpo va sparato "in doppia azione", per cui il grilletto è durissimo e quindi escludo che tale colpo possa partire accidentalmente;
- una volta sparato il primo colpo, però, il cane è ormai in posizione di sparo, per cui anche un bambino ce la farebbe facilmente  a premere il grilletto;
- se lo fa, pur essendo un'arma "semiautomatica", la berettina si comporta quasi come un'arma "automatica", ed è in grado di sparare 5 o 6 colpi in rapida successione, in poco più di un secondo.
***
Diventa una piccola micidiale "mitragliatrice"; e allora sì che può diventare davvero "stoppante" come un'arma molto più grossa.
***
Questo mi ha fatto capire quello che è realmente accaduto; o, almeno, ne sono assolutamente convinto!
***
Ed infatti:
- sia che Youns abbia effettivamente proseguito nella sua aggressione;
- sia che Adriatici abbia frainteso le sue mosse, credendo erroneamente che volesse ancora aggredirlo;
- sia, infine, che Adriatici abbia voluto soltanto "vendicarsi" (avendo ben compreso che l'aggressione da parte dell'immigrato era ormai terminata);
in tutte e tre le ipotesi, lo "sceriffo" ha sparato, sì, intenzionalmente, il primo colpo (su questo, secondo me, non ci sono dubbi di sorta); però, secondo me, non aveva assolutamente l'intenzione di "uccidere", bensì solo quella di "ferire" non mortalmente il magrebino (o per "fermarlo" o per "punirlo").
Altrimenti, come dice lui, "se davvero avesse voluto ucciderlo", Adriatici, avrebbe sicuramente "continuato a premere il grilletto"; perchè non poteva certo immaginare che, sventuratamente, già lo aveva già ucciso al primo colpo (colpendolo al cuore)!
Ma non lo ha fatto, e, quindi, non intendeva affatto ucciderlo!
***
A dire il vero, che si potesse uccidere qualcuno con un calibro 22 "al primo colpo", io lo avrei ritenuto (e tutt'ora lo ritengo) altamente improbabile; a meno che, ovviamente, non si usino tecniche professionistiche di "killeraggio" (ad es. a contatto dietro l'orecchio, o nell'occhio).
***
Alla stregua di quanto sopra, non è del tutto assurdo ipotizzare l'uso della BOBCAT per una difesa "scalare":
In quanto almeno teoricamente:
- il primo colpo si dovrebbe limitare  soltanto a ferire l'aggressore, anche se gli si spara al petto (salvo sfortunatissime evenienze);
- gli altri colpi, invece, se, successivamente, sparati "a raffica", possono effettivamente ucciderlo, qualora l'aggressore non venga "dissuaso" dal primo singolo colpo.
***
Sebbene anche io, a suo tempo, abbia seriamente valutato come ipoteticamente praticabile tale "improprio" uso della BOBCAT, poi, però, ci ho ripensato.
Ed infatti, come ho scritto sopra, la "difesa scalare" è teorizzata anche al fine di farci superare le nostre innate "inibizioni a sparare"; che potrebbero pericolosamente indurci a tardare troppo a premere il grilletto, nei casi in cui, invece, la cosa sarebbe davvero necessaria per salvarci la vita da un'aggressione omicida.
***
Teoria, questa, che, nel caso di un fucile il cui primo proiettile sia caricato a "sale e pepe", secondo me è abbastanza valida, soprattutto nel caso in cui si sia in dubbio circa le effettive intenzioni dell'aggressore: ed infatti una cartuccia a "sale e pepe" ha uno "stopping power" estremamente elevato, ma ha un "effetto letale" pari a ZERO!
Nel caso, invece, di una BOBCAT, nel caso in cui si sia in dubbio circa le effettive intenzioni dell'aggressore e gli si spari al petto (solo nei film si spara agli arti, cosa assolutamente idiota), lo "stopping power" è molto limitato, e l'"effetto letale" sebbene molto improbabile, non si può affatto escludere.
Ed infatti, come è accaduto a Voghera, la pallottola può "accidentalmente" colpire il cuore.
Un proiettile è sempre un proiettile, per quanto minuscolo!
***
Per cui, secondo me, applicare la teoria della "difesa scalare" alla BOBCAT, anche avendo le migliori intenzioni, è una cosa estremamente rischiosa; ed infatti, illudersi troppo circa la "non letalità" del primo colpo, può risultare molto "pericoloso".
Meglio tenersi le proprie inibizioni, e sparare con una calibro 9 o 38 solo quando si è certi di non avere alternative.
***
Per concludere, in ogni caso, ammesso e non concesso che la mia congettura sia esatta, secondo me Adriatici ha comunque sbagliato la sua linea difensiva.
Capisco la sua reticenza, perchè un "omicidio colposo" è pur sempre meno grave di un "omicidio preterintezionale" (anche nell'ambito di un eccesso difensivo); però, nel suo caso, ritengo altamente improbabile che possa continuare a sostenere la tesi dello "sparo accidentale".
Quindi, sempre che io ci abbia visto giusto, forse gli converrebbe dire la verità; ed infatti, una persona che, sia pur sbagliando, sceglie un'arma che ritiene idonea per una "difesa scalare", vuol dire che, in fondo, non è poi una persona così cattiva!
E, comunque, è una persona che non ha certo predisposizioni "omicide"!
***
In estrema sintesi, secondo me, lo sparo non è stato affatto "accidentale", ma l'omicidio sì; anzi, è risultato addirittura contrario alla preordinata scelta dell'arma per una difesa "scalare".
***
Ma, ovviamente, la mia è solo un'ipotesi!

Eutidemo

P.S.
Dimenticavo di sottolineare un ulteriore inconveniente, circa l'idea di utilizzare una BOBCAT per la "difesa scalare".
Ed infatti, se si utilizza una "semiauto", che utilizza l'energia ricavata dallo sparare un colpo per caricare la cartuccia successiva (come la BOBCAT), per evitare che l'arma si inceppi  è necessario utilizzare versioni del calibro 22 LR abbastanza "potenti"; per cui anche il solo primo colpo può risultare pericoloso!

sapa

Fantastico, Eutidemo, sei un pozzo di scienza "oplologa" (termine che ho sentito solo oggi da te e il cui significato ho appreso da Wikipedia...)! Ci sono molte probabilità che le cose siano andate esattamente come hai detto tu. A questo punto, smetto di seguire tutte le chiacchiere che ci propinano i vari TG nazionali e mi metto in attesa che tu "risolva" il caso! Sei un grande. A presto

Eutidemo


Ciao Sapa :)
Ti ringrazio molto per i complimenti, che ho molto gradito se non altro per l'impegno ed il tempo che ho impiegato nello studiare  la questione; però tieni presente che la mia resta pur sempre una mera ipotesi di lavoro, la quale, a seconda come si svilupperanno le indagini, potrebbero ricevere una conferma o una smentita.
Fino a che non ho saputo che tipo di arma aveva usato, infatti, mi ero fatto un'idea completamente diversa di come erano andate le cose; e quindi non è detto che io non possa cambiarla ancora!
Un saluto! :)


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