Il mistero dello scontrino

Aperto da Eutidemo, 06 Ottobre 2022, 07:05:53 AM

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Eutidemo

Tempo fa notai una distinta signora, molto ben vestita, che rovistava nel cestino degli scontrini posto fuori di un supermercato; alla fine vidi ne tirava fuori uno abbastanza lungo, cominciando a scorrerlo nelle sue mani, mentre controllava i vari prodotti.
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La cosa mi aveva incuriosito, per cui, quando la vidi entrare con lo scontrino nel supermercato, dato che anche  io, comunque, dovevo fare la spesa, la "pedinai".
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Vidi che prendeva vari prodotti dagli scaffali, e, poi, si dirigeva alla cassa, mostrando alla cassiera sia lo scontrino, sia la merce che aveva preso.
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Discussero per un po', poi la distinta signora consegnò lo scontrino e uno dei prodotti che aveva precedentemente prelevato alla cassiera; la quale, dopo averle dato qualche spicciolo ed aver effettuato una scontrinazione, la lasciò andare via tranquillamente con il resto della merce.
Senza pagare niente!
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Avete capito che cosa era successo? ;)
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Eutidemo

                                          SPIEGAZIONE
Non è un obbligo di legge ma una politica commerciale diffusa da sempre in molti negozi e supermercati, quella in base alla quale il venditore accetta di cambiare la merce o anche di restituire i soldi o la differenza, a condizione che il cliente presenti lo scontrino e che la confezione sia ancora integra.
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Però c'è chi lo fa cercando di truffare il negozio, come nel caso della "distinta signora" di cui sopra; la quale, dopo aver raccolto uno scontrino già usato da da altri, ed aver individuato su di esso il prodotto più costoso (un profumo per uomo di marca), era entrata nel supermercato e lo aveva prelevato dallo scaffale, assieme ad altra merce, di valore più o meno equivalente.
Poi era andata alla cassa, e (più o meno) aveva detto alla cassiera: "Mi scusi, ieri avevo comprato da voi questo profumo per regalarlo ad un mio amico, ma lui mi ha detto che non usa profumi; per cui gli ho regalato un'altra cosa.
Ecco lo scontrino, da dove risulta che lo avevo comprato qui!
Per cortesia, potrei restituirvi il profumo scambiandolo con quest'altra merce che ho preso adesso; e che vale più o meno lo stesso, salvo qualche centesimo di differenza?"
E la cassiera ci era cascata!
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Però, ladruncoli, fate attenzione, perchè questo una volta accadeva abbastanza frequentemente: ma da quando esistono i "codici a barre", ormai quasi nessun commerciante, se è dotato di tecnologie adeguatamente aggiornate, si lascia più fregare così facilmente!
Ed infatti, in un moderno supermercato, quando si vende un prodotto, questo viene anche "scannerizzato" alla cassa; per cui "il codice a barre" di quello specifico prodotto (un numero che identifica in modo univoco quel pezzo), viene "memorizzato" come già venduto.
Per cui, se qualche "furbone" prova a fare il "reso" di un prodotto che è ancora in negozio, come la "distinta signora" del mio racconto, la cassiera, passando il prodotto  allo scanner,  si accorge immediatamente che quello specifico codice non era mai stato memorizzato in precedenza, e che, quindi, quel prodotto non era mai stato ancora venduto a nessuno.
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C'è ancora chi ci prova, e a volte ci riesce pure (con delle tecniche sulle quali sorvolo); ma, nella maggior parte dei casi, finisce in galera per "tentata truffa"!
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