Ho fatto un sogno ….

Aperto da anthonyi, 17 Settembre 2016, 11:43:20 AM

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anthonyi

Stanotte e ieri notte mi è capitato di fare due sogni simili, senza entrare in aspetti personali il riferimento comune dei due sogni era la morte. Nel secondo, poi, che rappresentava un funerale, il sogno si concludeva con una sorta di offertorio da parte mia del Corpo e Sangue di Cristo. Stamattina vengo a sapere che padre Gabriele Amorth, l'esorcista per eccellenza, è morto. Da persona esorcizzata(da un altro esorcista) e comunque ancora infestata da una forza malefica, e che molto ha seguito l'esperienza di vita di padre Gabriele, non posso non collegare le due cose, anche perché da quando è iniziata questa mia vita di contrasto con il male che agisce nella mia mente (sono circa 9 anni) i miei sogni sono sostanzialmente scomparsi e quindi questi due sogni sono un'eccezione significativa.
Naturalmente la mia riflessione va al significato del sogno, è un prodotto della nostra mente, oppure è la ricezione di messaggi da una realtà che è poi comune a tutti anche se impercettibile?
Lascio la domanda aperta per tutti coloro che volessero aggiungere una riflessione.

cvc

Non entrando in merito al discorso sull'esorcismo per scarsità di esperienze e conoscenze al riguardo, direi che il sogno è un po' il lato oscuro della luna per l'uomo. Nel corso della storia l'uomo vi ha visto la divinazione, poi ha tentato di leggervi l'inconscio, si è poi scoperto che i sogni sono indispensabili per il benessere mentale. Ciò che avviene nel sogno è al di fuori dello spazio e del tempo, quindi al di fuori delle nostre connessioni di causalità. È interessante notare come nella cultura classica la letteratura si svolgesse nelle tre unità aristoteliche, che distinguevano nettamente la realtà della veglia da quella onirica. I due mondi sono invece collegati, forse proprio nel punto in cui prende dominio il simbolo. Nel mondo simbolico una cosa ha un significato, ma può averne anche un altro. La luna è un sasso polveroso, ma anche la suggestione amorosa dei poeti. Il campo onirico simbolico è il campo non della realtà, ma della possibilità della realtà. Fra mille suggestioni e sfumature, una è quella giusta. Ma qui fra essere e sembrare il confine è terribilmente sottile. Un po' come quello fra volontà e rassegnazione, libertà e necessità, intelligenza e sentimento, conscio e inconscio. Per comprendere ciò che ci vuol dire un sogno, impresa che resta sempre e comunque a dir poco ardua, conviene anzitutto rendersi conto di vivere su di un filo.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

acquario69

per quanto mi riguarda e' estremamente raro che al risveglio mi ricordo di quello che ho sognato,al limite mi rimangono dei frammenti anche intensi ma che mi durano solo pochissimi istanti dopo il risveglio.

ce' stato pero un periodo della mia vita,che invece questi me li ricordavo molto bene ed erano ricorrenti e per diversi mesi di fila,anche se non perfettamente identici,ed infatti sono gli unici che saprei descrivere ogni volta e con molti dettagli anche nitidi che mi sono rimasti appunto indelebili.

sognai tanti aerei.
di quelli enormi,intercontinentali,in volo ad altissime quote ed io li vedevo come se fossi a pochi metri di distanza.
oppure che ero a mia volta dentro un aereo e dal finestrino ne vedevo un altro così vicino da intravedere gli altri passeggeri di fronte a me.
poi cominciai a sognarmi questi aerei che sorvolavano a bassa quota a ridosso di grandi citta con diversi grattacieli e nel sogno avvertivo il disagio di un pericolo imminente ed infatti capitava che questi andassero a finire inevitabilmente sfracellati in questi grattacieli con l'effetto di esplosioni gigantesche.


una certa mia personale curiosità di cui non ho potuto finire per non pensarci a posteriori e' che questi sogni li avrei fatti alla fine degli anni 90...

cvc

Citazione di: acquario69 il 17 Settembre 2016, 14:43:49 PM
per quanto mi riguarda e' estremamente raro che al risveglio mi ricordo di quello che ho sognato,al limite mi rimangono dei frammenti anche intensi ma che mi durano solo pochissimi istanti dopo il risveglio.

ce' stato pero un periodo della mia vita,che invece questi me li ricordavo molto bene ed erano ricorrenti e per diversi mesi di fila,anche se non perfettamente identici,ed infatti sono gli unici che saprei descrivere ogni volta e con molti dettagli anche nitidi che mi sono rimasti appunto indelebili.

sognai tanti aerei.
di quelli enormi,intercontinentali,in volo ad altissime quote ed io li vedevo come se fossi a pochi metri di distanza.
oppure che ero a mia volta dentro un aereo e dal finestrino ne vedevo un altro così vicino da intravedere gli altri passeggeri di fronte a me.
poi cominciai a sognarmi questi aerei che sorvolavano a bassa quota a ridosso di grandi citta con diversi grattacieli e nel sogno avvertivo il disagio di un pericolo imminente ed infatti capitava che questi andassero a finire inevitabilmente sfracellati in questi grattacieli con l'effetto di esplosioni gigantesche.


una certa mia personale curiosità di cui non ho potuto finire per non pensarci a posteriori e' che questi sogni li avrei fatti alla fine degli anni 90...
Strana coincidenza, anche io alla fine degli anni novanta feci un sogno simile. Mi ricordo una specie di grattacielo di vetro in fiamme da cui attraverso i vetri rotti si vedeva la gente terrorizzata. Ed io ebbi l'impressione di vederli come da un elicottero. Quando successe il fatto non potrei fare a meno di associarlo al sogno. Ma ci sono stati altri casi nella vita in cui ho avuto modo di constatare la preveggenza dei sogni. Sono cose su cui ho sospeso il giudizio.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

acquario69

Citazione di: cvc il 17 Settembre 2016, 15:17:04 PMStrana coincidenza, anche io alla fine degli anni novanta feci un sogno simile. Mi ricordo una specie di grattacielo di vetro in fiamme da cui attraverso i vetri rotti si vedeva la gente terrorizzata. Ed io ebbi l'impressione di vederli come da un elicottero. Quando successe il fatto non potrei fare a meno di associarlo al sogno. Ma ci sono stati altri casi nella vita in cui ho avuto modo di constatare la preveggenza dei sogni. Sono cose su cui ho sospeso il giudizio.

di questa serie di sogni che feci all'epoca mi ricordo di diverse "scene" praticamente simili a quelle che hai descritto tu...di questi vetri che si riducevano a miriadi di schegge che esplodevano nella conflagrazione.
comunque un giudizio non l'ho mai avuto nemmeno io,e naturalmente non mi attribuisco assolutamente cose di questo tipo,e non lho mai nemmeno lontanamente pensato!  figurati :)
pero come si fa a non considerare certe coincidenze così insolite e davvero così strane!..anche perché (ti parlo sempre del mio caso) le "scene" di questi miei sogni mi hanno davvero impressionato per la somiglianza di altrettante scene viste dopo nei filmati (e non prima!)  ed anche per l'insistenza in cui in quel periodo mi capitava di fare questi sogni,e gli unici che a differenza dei soliti quando mi alzavo le sensazioni mi rimanevo molto forti e per parecchio tempo e in aggiunta al fatto che sono gli unici che saprei sempre descrivere in qualche modo,poiché rimasti indelebili dentro. 

cvc

Citazione di: acquario69 il 18 Settembre 2016, 02:25:28 AM
Citazione di: cvc il 17 Settembre 2016, 15:17:04 PMStrana coincidenza, anche io alla fine degli anni novanta feci un sogno simile. Mi ricordo una specie di grattacielo di vetro in fiamme da cui attraverso i vetri rotti si vedeva la gente terrorizzata. Ed io ebbi l'impressione di vederli come da un elicottero. Quando successe il fatto non potrei fare a meno di associarlo al sogno. Ma ci sono stati altri casi nella vita in cui ho avuto modo di constatare la preveggenza dei sogni. Sono cose su cui ho sospeso il giudizio.

di questa serie di sogni che feci all'epoca mi ricordo di diverse "scene" praticamente simili a quelle che hai descritto tu...di questi vetri che si riducevano a miriadi di schegge che esplodevano nella conflagrazione.
comunque un giudizio non l'ho mai avuto nemmeno io,e naturalmente non mi attribuisco assolutamente cose di questo tipo,e non lho mai nemmeno lontanamente pensato!  figurati :)
pero come si fa a non considerare certe coincidenze così insolite e davvero così strane!..anche perché (ti parlo sempre del mio caso) le "scene" di questi miei sogni mi hanno davvero impressionato per la somiglianza di altrettante scene viste dopo nei filmati (e non prima!)  ed anche per l'insistenza in cui in quel periodo mi capitava di fare questi sogni,e gli unici che a differenza dei soliti quando mi alzavo le sensazioni mi rimanevo molto forti e per parecchio tempo e in aggiunta al fatto che sono gli unici che saprei sempre descrivere in qualche modo,poiché rimasti indelebili dentro.
I miei ricordi dei sogni non sono mai particolareggiati, anzi vedo spesso le cose confuse e sovrapposte. Ma ciò che mi rimane più vivido nei ricordi sono le sensazioni. Ed è proprio questo che mi colpisce, mentre le immagini nei sogni sono diverse da quelle del mondo della veglia e il principio di causalità è stravolto nel senso che magari ti sembra di essere in diversi luoghi o periodi temporali contemporaneamente, in questo caos appunto ciò che è strano è che non cambia la percezione dei sentimenti. Un sentimento percepito in sogno è uguale a quello percepito in stato di veglia. Quello che cambia è l'interpretazione razionale che possiamo dare a quel sentimento in base ai nostri ragionamenti ed ai nostri stati d'animo successivi. Ma la nostra mente percepisce come reale tanto le nostre sensazioni da svegli quanto quelle che abbiamo durante i sogni.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Sariputra

#6
Se la sensazione del tempo  che percepiamo non fosse lineare ma bensì circolare e, ipotizzando per assurdo, ci fosse in noi una sorta di comunicazione profonda di coscienza collettiva, non sarebbe possibile avere la sensazione di "sognare prima" qualcosa che in realtà abbiamo "sognato dopo"? Siccome i ricordi mutano spesso posizione nella nostra mente potremmo anche ricordarci, erroneamente, di aver sognato prima che il fatto sia avvenuto, quando in realtà lo abbiamo fatto dopo o, più probabilmente,nella notte stessa dopo l'avvenuto.
Sono semplici ipotesi, s'intende...
Per quanto riguarda il sogno in generale, mi sembra di scorgere in esso una sorta di "valvola di sfogo" per i desideri che sopprimiamo nello stato di veglia, perchè giudicati dall'Ego come moralmente inaccettabili. Tipico, nei maschi, il sogno di far l'amore con qualcuna che , seppur diversa fisicamente, dà la sensazione di essere la propria madre. Il sogno rivela anche che, inconsciamente, viviamo un'altra realtà, non dominata dal controllo del pensiero cosciente. E...a proposito di far l'amore...ricordo di aver, una volta, sognato di farlo con una cara amica di cui mai e poi mai, nello stato di veglia, avevo provato attrazione fisica. Ricordandomi poi, per filo e per segno ( caratteristica tipica di chi ha praticato la meditazione di consapevolezza...sigh!), tutti i particolari dell'amplesso, nel momento che ho reincontrato casualmente l'amica, non potevo vincere una sensazione di imbarazzo, quasi di vergogna, non riuscendo a guardarla negli occhi... :-[ :-[ :-[ Come se il fatto fosse avvenuto "realmente".
Ma siamo sicuri che non sia avvenuto "realmente"? Posso essere certo che l'amica quella stessa notte, nello stesso continuum psichico, non abbia sognato anche lei l'amplesso con il Sari?...
Anche perchè, in occasione dell'incontro, avevo , oltre l'imbarazzo, la strana sensazione che , anche lei, fosse...un pò diversa nei miei riguardi. Solo proiezioni della mia mente morbosamente fantasiosa? Forse sì, decisamente sì...anche se.... ;) avrei forse dovuto chiederglielo? Un serio ricercatore delle verità non avrebbe dovuto farlo?...Il rischio però mi era chiaro, due sole erano le possibilità : o lei non mi avrebbe più rivolto la parola, fine di un'amicizia, o...saremmo finiti veramente a letto assieme! Magari per scoprire che, tutto il sognato, diventava ( come nel vostro caso sulle torri e sugli aerei in fiamme)... realtà.

P.s. "Siamo uomini che sognano di esser farfalle, o invece siamo farfalle che sognano d'esser uomini?"
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

anthonyi

Citazione di: Sariputra il 18 Settembre 2016, 11:33:40 AM
Se la sensazione del tempo  che percepiamo non fosse lineare ma bensì circolare e, ipotizzando per assurdo, ci fosse in noi una sorta di comunicazione profonda di coscienza collettiva, non sarebbe possibile avere la sensazione di "sognare prima" qualcosa che in realtà abbiamo "sognato dopo"? Siccome i ricordi mutano spesso posizione nella nostra mente potremmo anche ricordarci, erroneamente, di aver sognato prima che il fatto sia avvenuto, quando in realtà lo abbiamo fatto dopo o, più probabilmente,nella notte stessa dopo l'avvenuto.
Sono semplici ipotesi, s'intende...
... :-[ :-[ :-[
.

P.s. "Siamo uomini che sognano di esser farfalle, o invece siamo farfalle che sognano d'esser uomini?"

Nel mio caso l'accavallamento dei ricordi non è possibile, in effetti io mi sono reso conto di aver avuto sogni particolari ai quali avevo dato un'altra interpretazione prima di sapere della morte di Padre Gabriele. Naturalmente è discutibile l'associazione che io faccio, visto che nei sogni non vi erano riferimenti, tranne un vago riferimento indiretto alla città di Roma.

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