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Dubito ergo sum

Aperto da Alexander, 30 Settembre 2021, 14:18:25 PM

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Ipazia

Citazione di: atomista non pentito il 01 Ottobre 2021, 15:17:25 PM
Il fatto che si viva mettendo un piede dietro l'altro , una azione dietro l'altra , un respiro dietro l'altro mi induce a dire che non si dubita mai ( di cio' che e' vitale) si dubita di cio' che e' ammenicolo ( Dio esiste ? Esiste il tempo ? Cosa  c'e' dopo la morte ?) Tutte domande ( dubbi) che non inficiano il nutrirsi , il respirare ecc ecc . Se il dubbio attanagliasse alfine qualche attivita' vitale sarebbe stato scacciato immediatamente dalla certezza di non volere piu' vivere ed ecco una nuova certezza ( definitiva per quella mente che l'ha prefigurata).
Infatti è proprio questa la chiave di volta della questione al netto di tutti i dubbi metafisici compresi quelli di Cartesio. Lo stomaco che mi dice la fame è indubitabile. E' a partire da queste certezze che si può fondare l'episteme ed una teoria dell'episteme. Con una sua etica razionale al seguito.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: iano il 01 Ottobre 2021, 05:19:38 AM
@Ipazia.
Forse riesco adesso a focalizzare la differenza fra il tuo e il mio pensiero.
Tu intendi che una ricerca portata avanti con onestà intellettuale possa generare qualcosa in cui iniziare a credere , continuando a mantenere magari il beneficio del dubbio, e in questo inizio io vedo una tensione alla verità.
È una visione molto condivisa , che non condivido, dove tu ti differenzi solo per esprimerla al meglio possibile.
La esprimi in modo chiaro e con poche parole, perciò posso criticarla con facilità. Tanti giri di parole, tanto dire e non dire serve solo a prevenire le critiche, ponendovi bastoni fra le ruote.
Io credo invece che i mondi in cui viviamo non siano mai la realtà, se non intesi come parte di essa come noi stessi che li costruiamo siamo parte.
Diciamo che è la selezione naturale a fare giustizia di un rapporto con la realtà che non sia "intellettualmente onesto", come non sostenibile.
È vero che nei successivi mondi che distruggiamo col dubbio, e costruiamo con la fede, sembra esserci una progressione, ma essa è solo lo specchio della nostra evoluzione la quale, per quel che ne sappiamo, non è rivolta a nessun fine e a nessuna verità.
La vita è fatta per essere vissuta, e su questo invece so' che ben concordiamo, per quanto possa sembrare una banalità a dirsi come a farsi. Ma, banale o meno, è sempre benvenuta.

Io vedo che i dubbi, anche in questa discussione, puntano sempre al metafisico, inteso come il fine del fisico. Una volta stabilito che il fisico non ha un fine in sè, ma solo quello verso cui noi decidiamo di dirigerlo, ovvero un fine per noi, tanti dubbi "spirituali" si estinguono. E restano solo i dubbi sulle migliori opzioni verso cui finalizzare le nostre azioni. Sempre con molta comprensione e tolleranza, perchè errare humanum est. E' il perseverare che è diabolico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri