Corona virus: desolazione e depressione...

Aperto da Lady Joan Marie, 15 Marzo 2020, 11:12:41 AM

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Lady Joan Marie

Non so voi, ma io questo corona virus lo sto vivendo malissimo e mi deprime vedere Bisceglie il paese in cui vivo: verdeggiante e pieno di vita, che ora è diventato un luogo desolato che dà spazio solo alla diffidenza...
E voi come lo vivete?


Ipazia

Con filosofia.

Impagabili i silenzi riconquistati, che non saranno mai più tali una volta finita la quarantena.

Finalmente si sentono i suoni della natura e non il baccano degli umani. Con qualche accortezza si può passeggiare per strade divenute luoghi vivibili a misura d'uomo e non di macchina. La primavera in fioritura aiuta a rasserenare l'animo. Ancora più privilegiato chi ha la fortuna di vivere in luoghi di pregio naturalistico, marini o montani, di cui, scansando le ronde, può gustare la bellezza riconquistata, liberata dalle frotte di vacanzieri il cui raggrupparsi in mandrie numerose, ora fortunosamente vietato, è elemento di degrado che si aggiunge al degrado meccanizzato.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Sariputra


Il giardino di Villa Sariputra risuona in ogni angolo di canti d'uccelli.  Proprio sul calicanto  presso la finestra della biblioteca un merlo sta preparando il nido con anche dei pezzetti di spago di un pacco, arrivatomi da Piacenza e lasciato all'aperto in quarantena...In lontananza si sente il rumore di un trattore che sta lavorando in un campo. Mia figlia sta scrivendo, appollaiata su un melo che ho finito di potare. Gli ho appena urlato di mettersi un berretto perché, a Marzo e con questo sole, è un attimo prendersi un raffreddore. Tutti i mesi con la "R" sono facili a provocare "r"affreddori...Tra qualche ora ha in programma una 'videoconferenza' con delle amiche e si annoia. Abbiamo in programma una passeggiata nel giardino, lato nord. Forse più tardi anche un'altra lato est, dove scorre la roggia, adesso in secca per lavori del consorzio di bonifica. Dovevano venire, nei prossimi giorni, a potare la gigantesca magnolia che s'innalza, sempre sul lato est della Villa, verso il cielo terso, ma è tutto bloccato e mi hanno rimandato di quindici giorni. Poscia si vedrà...
Alla sera c'è un silenzio totale e si sentono solo le campane del tempio cristiano che suonano, alle otto e mezza, un motivo melanconico, di chiusura della giornata. In lontananza rare auto passano veloci...Si colgono, intensi, suoni desueti...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

baylham

Come un fatto straordinario, che metterà alla prova la mia vita come quella di tutti.
Voglio continuare con dignità e piacere a vivere, senza sgomitare, come ho sempre cercato di fare.



Lady Joan Marie

Ognuno lo vive come gli pare, ma a me dispiace di non vedere più gente felice di esistere e invece preoccupata di sopravvivere...

Gyta

Effettivamente la situazione è abbastanza deprimente e limitante..
il silenzio che anche io amo lo si può tranquillamente ritrovare anche nel mezzo del caos di una terra priva di emergenze sanitarie o sociali
anche solo facendo quattro passi in un bosco o in città al chiaro di luna.. il silenzio del coprifuoco è tutt'altro che serenità..
Sperando in una possibile organizzazione -personale e non solo- nella situazione di emergenza
forse possiamo riprendere a sentirci un po' meno tristi di fronte a situazioni che non sempre dipendono dal nostro controllo..
ci troviamo faccia a faccia con una legge di non onnipotenza.. non sempre è gratificante..
spinge a domande che esigono risposte non superficiali ma anche una certa dose di tolleranza verso la nostra mancanza di onnipotenza..
..un forte abbraccio solidale a tutti.. :-)

"Prima di autodiagnosticarti la depressione o la bassa autostima,
assicurati di non essere circondato da idioti"

InVerno

Molto bene, anche se normalmente questo era il periodo dove cominciavano ad arrivare stranieri a farmi compagnia, e invece ho le prenotazioni saltate fino ai primi di maggio. Normalmente arrivo stufo di gente ad ottobre, chiudo, e quando arrivo a marzo sono di nuovo felice di ospitare viaggiatori, questa primavera è diversa, anche perchè ormai siamo tutti nell'ottica del distanziamento sociale, niente barbecue in giardino, niente camminate, niente bottiglia di vino sotto il porticato alla sera. In fin dei conti anche se fossi libero di ospitare, sarebbe un ospitalità monca e fredda, perciò non penso di averci perso granchè (a parte i soldi). Sono circa a metà dell'ettaro di castagneto che ho preso in carico di pulire, parto la mattina con ascia gasolio e cane, venti minuti di camminata nel bosco e torno alla sera. Ho fatto legna per i prossimi tre anni, e questo mi conforta, ho perso i soldi delle prenotazioni ma per un pò non dovrò pagare il gas. Ci sono le ultime olive e gli ultimi filari di uva da potare, progetto un ampliamento per le galline, sto finendo il tetto del nuovo appartamento, nota dolente mi sono piallato due dita come un idiota, ho due polpastrelli spolpati, ma ricresceranno. La mia compagna è tornata dal Kenya due giorni prima che iniziasse la zona rossa nazionale, era atterrata nel veneto e le sarebbe stato difficile arrivare, magari la zona rossa ci avrebbe separato per mesi, invece è arrivata e si è fatta la sua quarantena. La mia famiglia si è divisa a coppie di due a stretto contatto, con i più anziani isolati, non si mangia più insieme alla domenica ma il resto è uguale. Vedo tante notizie confortanti quando apro internet, tanta falsità e ipocrisia sta venendo a galla, sono tempi molto interessanti ed eccitanti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Lou

#7
Citazione di: Lady Joan Marie il 15 Marzo 2020, 11:12:41 AM
Non so voi, ma io questo corona virus lo sto vivendo malissimo e mi deprime vedere Bisceglie il paese in cui vivo: verdeggiante e pieno di vita, che ora è diventato un luogo desolato che dà spazio solo alla diffidenza...
E voi come lo vivete?
Questa crisi mi sta dando l'occasione di sperimentare una limitazione della libertà d'azione, che, ad essere onesta, riflettendoci, non so quanto mi potrebbe stare stretta sul lungo periodo. Spero di abituarmi.
Esco una volta la settimana a fare la spesa, vivo a casa che è un alloggio, con la mia famiglia, lavoro da casa in smart working, non possiedo cani, nè cinghiali, nè draghi e così non esco a portare a passeggio animali, i luoghi all'aperto, a pochi passi il fiume e la campagna, ma che ad uno ad uno vengono interdetti e pattugliati data la troppa affluenza. Esco sul balcone, l'aria è pulita, do un po' d'acqua ai germogli nei vasi che si sono risvegliati, mi siedo sulla sdraio, osservo la strada semideserta, rada di auto, che si dipana tra i condomini. In fondo la scuola elementare, sulla destra la scuola dell'infanzia e l'asilo nido. Il dilagare di un tempo sempre più dilatato e immoblile nel silenzio rotto da vigili che passano di tanto in tanto con l'auto e megafono che avvertono di non uscire di casa, qualche ambulanza, qualche rumore di attrezzi da giardinaggio, qualche schiamazzo di bambini che in alcuni giardini o dai balconi giocano. Torno in casa, mi assicuro che le mie figlie seguano le videolezioni, preparo i pranzi e le cene e è ritornato il rito di sederci tutti e quattro a tavola, insieme dato che a pranzo e i sabati sera, spesso non si mangia insieme, la sera leggo.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Lady Joan Marie

Ci sono lati positivi e negativi in tutte le cose...
Ma se penso che devo restare chiusa in casa, io che amo uscire, la cosa mi deprime!

iano

E' una prova a cui non sappiamo come reagiremo sulla distanza.
Vedremo di che pasta siamo fatti.
Io scommetto su noi.
Un abbraccio.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

#10
Rispetto al mio post precedente siamo passati al carcere duro. Né serve a molto consolarsi con link come questo; sapere che esiste pure un'Europa civile dove la prevenzione e il buongoverno vince sulla repressione e la cialtroneria.

Ultimamente un pensiero mi ricorre frequente: l'assalto degli Argentini al palazzo della Moneda e l'immagine di una poltrona del potere abbandonate sul piazzale antistante in un deserto metafisico in cui un mantra si ripete sempre più martellante: que se vayan todos...
...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

giopap

Questa straordinaria esperienza (nel bene e nel male) la si vive a seconda del proprio ordinario modo di essere.

Da sostanziale ottimista tendo a viverla un po' come Sariputra e la Ipazia del primo intervento.

Mi sembra che tenda ad esaltare le caratteristiche personali della gente (o a metterle in particolare evidenza): chi é generoso ha occasione di aiutare gli altri e di condividere le scarse e problematiche risorse disponibili, chi é gretto e meschino grida all' untore (mentre magari per parte sua "unge" ala grande) e vorrebbe per sé l' unico ventilatore che fosse disponibile sottraendolo ad un altro più giovane di lui, contro  il principio a me caro del "mantello di san Martino", il quale prescrive che della possibilità di vivere, del tempo della vita (come di tutto) "un po' per uno non fa male a nessuno", come dicevano anche mamma e papà nonché la maestra quando ero piccina.

Lou

Citazione di: giopap il 31 Marzo 2020, 09:57:57 AM
Questa straordinaria esperienza (nel bene e nel male) la si vive a seconda del proprio ordinario modo di essere.

Da sostanziale ottimista tendo a viverla un po' come Sariputra e la Ipazia del primo intervento.

Mi sembra che tenda ad esaltare le caratteristiche personali della gente (o a metterle in particolare evidenza): chi é generoso ha occasione di aiutare gli altri e di condividere le scarse e problematiche risorse disponibili, chi é gretto e meschino grida all' untore (mentre magari per parte sua "unge" ala grande) e vorrebbe per sé l' unico ventilatore che fosse disponibile sottraendolo ad un altro più giovane di lui, contro  il principio a me caro del "mantello di san Martino", il quale prescrive che della possibilità di vivere, del tempo della vita (come di tutto) "un po' per uno non fa male a nessuno", come dicevano anche mamma e papà nonché la maestra quando ero piccina.
Di contro si potrebbe vedere come sia il proprio ordinario modo d'essere ad essere messo in discussione dalla straordinarietà dell'evento. Forse, "la gente" è chiamata è una trasformazione, le risposte per ognuno di noi potrebbero essere inedite o in linea con caratteristiche sedimentate del nostro carattere.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

davintro

rispetto a molte altre persone, per le quali l'isolamento domestico comporta rilevanti disagi dal punto di vista lavorativo e familiare, mi ritengo complessivamente fortunato, anche dal punto di vista di una scarsa vita sociale, cosa certamente negativa in tempi ordinari, ma che in questa situazione aiuta a sentire poco la differenza dal solito. Insomma, le mie abitudini non sono cambiate di molto, e anzi forse potrei viverle anche con minor senso di straniamento e di "colpa", essendo il viverle in questo momento una comune necessità. Diciamo che alla lunga l'impossibilità di accedere alle biblioteche dovrebbe portare a qualche impedimento per i miei progetti di studio e ricerca filosofica che in questo momento sto portando avanti, vado avanti con quello che ho casa a disposizione, contando anche di non essere soggetto a scadenze. Spero questi problemi si risolvano presto, ma per ora non c'è urgenza, e nulla a che vedere con disagi molto più impellenti che provano tanti altri. Il sentimento più negativo è certamente una certa dose di ansia per la salute mia e soprattutto dei cari, più avanti negli anni e potenzialmente più esposti ai rischi dell'epidemia. La mia risposta psicologica, come di consueto è la razionalizzazione, autoconvincersi con argomenti più o meno ragionevoli di un rischio, nel mio caso, il fatto che, rispettando fin dall'inizio della quarantena strettamente le disposizioni sanitarie, il contagio se finora non è avvenuto, molto difficilmente ci colpirà. Per quanto l'esperienza spesso ha mostrato, in altre occasioni, la fallibilità di "strategie mentali" simili, mi sembra il massimo che si può fare per la propria serenità interiore

Ipazia

Oltrepassato l'inferno della politica intrecciata con gli affari, per il quale la mia condanna - e mi auguro di molti italiani - è irrevocabile, e inoltrandomi nel terreno più pacificato dell'esistenziale, condivido molto le riflessioni di @davintro, posto che quello che sono lo devo in gran parte al mio rapporto solitario con la parola scritta fin dall'infanzia. Anche dalla caduta degli dei sessantottini mi ha salvato e risuscitato lo studio, ampliando molto i miei orizzonti in quella terra di nessuno tra l'utopia e la cloaca degli anni che sarebbero seguiti.

Spezzerei oggi una lancia in favore di quella tecnoscenza che, se nella cloaca postutopistica ha celebrato i suoi banchetti più ricchi, ha pure prodotto questi strumenti social che permettono di mantenere una vita sociale anche in una situazione di reclusione come l'attuale.

Le biblioteche sono chiuse, ma si può attingere a strumenti come MLOL cui io accedo attraverso l'iscrizione alla biblioteca della mia città. Di questi tempi un tablet, come una cyclette, sono quasi un must per sopravvivere. Il tablet permette anche di evidenziare e fare ricerche sul testo decisamente più gratificanti di quello che si può fare sulla carta stampata. Che però continuo, forse irrazionalmente, a prediligere per diletto, rinunciandovi quando la lettura diventa produzione intellettuale e il confronto col mezzo moderno non regge più nell'ordine del tempo e della memoria dei miei neuroni stagionati.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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