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Chi sono io?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 22 Ottobre 2023, 15:34:05 PM

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Aspirante Filosofo58

Citazione di: Pio il 24 Ottobre 2023, 14:18:12 PMLa vita non ha alcun senso. Per la natura, che si viva o ci si faccia saltare le cervella non cambia nulla. Indifferenza totale. Per l'uomo tutta l'esistenza non è che cercare consolazione a questa mancanza che si sente dentro. Si arriva persino a cercare di consolarsi con il "carpe Diem" (cogli l'attimo). Solo che passa in un attimo ;D. Ci si consola cercando motivazione nel lavoro, nella famiglia, nei figli, nei soldi, nella religione, nella politica, dal salumiere, in ogni cosa o persona dove aggrapparsi per colmare il vuoto. A volte sembra funzionare, ma poi non dura. Vanità delle vanità, tutto e vanità (Qoelet)
Se fosse vero che la vita non avesse senso, perché mai, allora, gli esseri umani continuerebbero a procreare?
Non sono già sufficienti le vite attuali senza senso? Perché generarne altre? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Pio

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 24 Ottobre 2023, 14:39:22 PMSe fosse vero che la vita non avesse senso, perché mai, allora, gli esseri umani continuerebbero a procreare?
Non sono già sufficienti le vite attuali senza senso? Perché generarne altre?
Procreano perché vittime delle loro illusioni, per ignoranza; perché pensano di essere più felici avendo figli; ancora, per trovare un senso al loro vuoto, per averne consolazione. In definitiva per cercare sempre di colmare QUEL VUOTO che sentono dentro. Quel vuoto però non si può colmare: è una specie di rumore tormentoso che è la vita stessa.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

bobmax

Citazione di: Pio il 24 Ottobre 2023, 14:18:12 PMLa vita non ha alcun senso. Per la natura, che si viva o ci si faccia saltare le cervella non cambia nulla. Indifferenza totale. Per l'uomo tutta l'esistenza non è che cercare consolazione a questa mancanza che si sente dentro. Si arriva persino a cercare di consolarsi con il "carpe Diem" (cogli l'attimo). Solo che passa in un attimo ;D. Ci si consola cercando motivazione nel lavoro, nella famiglia, nei figli, nei soldi, nella religione, nella politica, dal salumiere, in ogni cosa o persona dove aggrapparsi per colmare il vuoto. A volte sembra funzionare, ma poi non dura. Vanità delle vanità, tutto e vanità (Qoelet)

Ci mancherebbe che avesse senso...
Se la vita avesse un senso, allora sì che saresti perduto davvero.
Perché non potresti che seguire quel "senso".
E invece, il senso lo devi dare tu.

Per dare un senso, visto che la vita non c'è l'ha, devi necessariamente scavare in te stesso. Per poi esporti e affermare la verità, rischiando.
Rischiando di sbagliare.
Ma donde potrà mai giungere la consapevolezza di aver sbagliato?
Ancora da te stesso, da dove altro mai?

Infatti tu sei la Verità.

La ricerca del senso, della Verità, è ricerca di te stesso.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Pio

#18
Citazione di: bobmax il 24 Ottobre 2023, 15:04:57 PMCi mancherebbe che avesse senso...
Se la vita avesse un senso, allora sì che saresti perduto davvero.
Perché non potresti che seguire quel "senso".
E invece, il senso lo devi dare tu.

Per dare un senso, visto che la vita non c'è l'ha, devi necessariamente scavare in te stesso. Per poi esporti e affermare la verità, rischiando.
Rischiando di sbagliare.
Ma donde potrà mai giungere la consapevolezza di aver sbagliato?
Ancora da te stesso, da dove altro mai?

Infatti tu sei la Verità.

La ricerca del senso, della Verità, è ricerca di te stesso.

La verità mi appare come una flebile fiammella nel buio. Io la chiamo "speranza". Spesso quella piccola luce mi tormenta più del buio stesso. Perché, dopo tanti anni e tanti consigli di gente nel buio come me, si rischia di cercare consolazione nel vuoto di senso stesso. In definitiva non è consolante pensare che la vita non abbia alcun senso? Sembra quasi che così possiamo essere più liberi. Possiamo perfino trovare consolanti tante cose vane.😕
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Aspirante Filosofo58

Citazione di: bobmax il 24 Ottobre 2023, 15:04:57 PM....
Per dare un senso, visto che la vita non c'è l'ha, devi necessariamente scavare in te stesso. Per poi esporti e affermare la verità, rischiando.
Rischiando di sbagliare.
Ma donde potrà mai giungere la consapevolezza di aver sbagliato?
Ancora da te stesso, da dove altro mai?

Infatti tu sei la Verità.

La ricerca del senso, della Verità, è ricerca di te stesso.

Appunto! Io ho iniziato a scavare dentro me stesso, per capire qualcosa... scava che ti scava, sono giunto alle conclusioni con cui ho aperto il post. Tuttavia, scavare in sé stessi è un paziente lavoro senza fine. A quasi 65 anni ho dato io stesso la risposta che cercavo da quando ero un bimbetto; la stessa risposta che nessun adulto allora è stato in grado di darmi.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

bobmax

Citazione di: Pio il 24 Ottobre 2023, 15:14:36 PMLa verità mi appare come una flebile fiammella nel buio. Io la chiamo "speranza". Spesso quella piccola luce mi tormenta più del buio stesso. Perché, dopo tanti anni e tanti consigli di gente nel buio come me, si rischia di cercare consolazione nel vuoto di senso stesso. In definitiva non è consolante pensare che la vita non abbia alcun senso? Sembra quasi che così possiamo essere più liberi. Possiamo perfino trovare consolanti tante cose vane.😕

Ma la vanità delle cose non è forse in definitiva totale?
Vi è forse una cosa che non sia vana?

E per fortuna che sia proprio così!
Che in caso contrario quella cosa non vana ci inchioderebbe. Sarebbe un idolo.

Ma quando tutto ciò che c'è, è senz'altro vano, allora che si fa?

Non ci ritroviamo forse di fronte all'aut-aut, alla scelta per l'eternità?
Non è proprio a questo punto che dobbiamo decidere se essere o non essere?

E il discrimine, tra essere e non essere, non è forse l'amore?

Non è forse ogni cosa, senza il nostro amore, un puro nulla?
E non è forse vero che ogni cosa, attraverso il nostro amore, è il nulla che muta in essere?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 24 Ottobre 2023, 15:27:28 PMAppunto! Io ho iniziato a scavare dentro me stesso, per capire qualcosa... scava che ti scava, sono giunto alle conclusioni con cui ho aperto il post. Tuttavia, scavare in sé stessi è un paziente lavoro senza fine. A quasi 65 anni ho dato io stesso la risposta che cercavo da quando ero un bimbetto; la stessa risposta che nessun adulto allora è stato in grado di darmi.


Sì, la risposta puoi darla solo tu.
Se così non fosse, che ci staresti a fare?

Se questa per te è ora la "risposta", bene.
Magari è proprio la Verità, magari no. Ma finché lo è, per te tanto basta.

Non sarà comunque qualcun altro a confermartela oppure a confutartela, perché è la "tua" verità.
E perciò si fonda su di te.

Tu, che sei la Verità, potrai un domani scoprire in te stesso qualcosa di nuovo che modificherà la tua consapevolezza. Oppure troverai sempre nient'altro che una conferma a ciò che credi ora vero.

Comunque tutto si gioca in te.
Ciò che importa è sempre e soltanto la tua fede nella Verità.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Freedom

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 24 Ottobre 2023, 10:13:00 AMSpero di aver risposto alle tue domande.
Si lo hai fatto e ti ringrazio.

Tutto è possibile Aspirante Filosofo58, pur tuttavia le tue attuali convinzioni sono frutto di tue intuizioni confermate da esperti in astrologia karmica, numerologia, reincarnazione/vite precedenti e registri akashici. Mi domando in base a cosa li ritieni esperti e mi domando anche l'affidabilità delle discipline che hai citato.

Per carità tu solo conosci e puoi ascoltare il tuo cuore e la tua mente. Se la tua interiorità si armonizza e trae nutrimento da queste discipline è cosa che, in definitiva, puoi giudicare solo tu stesso.

Ti rammento solo, ma lo sai benissimo anche tu, che stai parlando di cose la cui fondatezza e veridicità non è universalmente riconosciuta.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Ipazia

La vita non ha alcun senso perché per il vivente è il senso. No life no party.

Partendo da tale assioma si costruisce l'etica.

Vale anche per i diversamente abili e per l'inventore dell'espressione. Una occasione per mostrare quanto vale la propria diversità.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Freedom il 25 Ottobre 2023, 19:13:06 PMSi lo hai fatto e ti ringrazio.

Tutto è possibile Aspirante Filosofo58, pur tuttavia le tue attuali convinzioni sono frutto di tue intuizioni confermate da esperti in astrologia karmica, numerologia, reincarnazione/vite precedenti e registri akashici. Mi domando in base a cosa li ritieni esperti e mi domando anche l'affidabilità delle discipline che hai citato.

Per carità tu solo conosci e puoi ascoltare il tuo cuore e la tua mente. Se la tua interiorità si armonizza e trae nutrimento da queste discipline è cosa che, in definitiva, puoi giudicare solo tu stesso.

Ti rammento solo, ma lo sai benissimo anche tu, che stai parlando di cose la cui fondatezza e veridicità non è universalmente riconosciuta.
In base a cosa riteniamo esperto un meccanico, un idraulico, un elettricista o un qualsiasi altro professionista? Normalmente io ritengo esperto chi mi risolve un problema di sua competenza, chi mi spiega nei dettagli cosa ha fatto, insomma... chi mostra di sapere ciò che fa e ciò che dice (e di questi tempi, con i fanfaroni che ci ritroviamo, non è cosa da poco!). Quindi io uso il vocabolo "esperto" in tutti i settori, anche in quelli "non riconosciuti universalmente". Questo "non riconoscere universalmente", a mio avviso si inquadra perfettamente nella direzione verso cui sta andando l'umanità intera: il baratro dell'autodistruzione.

La storia ci presenta diverse figure bistrattate dai propri contemporanei (soprattutto dalle autorità), ma poi riabilitati. In ogni caso io non considero mai alcun professionista, solamente sulla base del "sentito dire" o dei titoli di studio che mostra bellamente nella sua sede operativa (diplomi, attestati o altro). Io preferisco vederlo all'opera e capire se mi sia di aiuto in qualche modo.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Ipazia il 25 Ottobre 2023, 19:53:54 PMLa vita non ha alcun senso perché per il vivente è il senso. No life no party.

Partendo da tale assioma si costruisce l'etica.

Vale anche per i diversamente abili e per l'inventore dell'espressione. Una occasione per mostrare quanto vale la propria diversità.


Il vivente è il senso? In che senso?  >:( Battuta a parte, io credo che il senso esista se si considera l'essere umano in continua evoluzione (non solamente l'umanità, bensì ogni essere umano preso a sé). Vita dopo vita ognuno di noi è chiamato a fare delle esperienze che lo arricchiscono interiormente, lo perfezionano, lo rendono veramente "a immagine e somiglianza di Dio", qualunque sia il significato che diamo al vocabolo Dio (non necessariamente un Essere anziano con la barba lunga, non fatto necessariamente, cioè, a immagine e somiglianza dell'uomo). Questa mia vita, iniziata il mio giorno di "nascita in questa valle di lacrime", che terminerà il giorno della mia dipartita, così pesante da sopportare, così impegnativa e faticosa, ha un rovescio della medaglia: è grazie alle esperienze considerate negative, che sono riuscito a capire tante cose. Un esempio? Il fatto che il mio corpo non sia mai stato perfettamente funzionante (a parte i primi 364 giorni di vita) mi ha fatto capire l'importanza della collaborazione tra gli esseri umani. Proprio perché vivo sulla mia pelle il risultato della sua assenza in alcune circostanze, proprio perché le mie braccia hanno dovuto sobbarcarsi anche diversi lavori delle gambe, arrivando a usurarsi anzitempo, io capisco l'importanza della collaborazione e ho capito che devo fare la mia parte. Secondo la numerologia, per evitare il ripetersi di errori passati, mi sarebbero stati messi dei paletti che mi impediscono alcune attività, permettendomi di concentrarmi su altre. Vista così, la mia vita è come una medicina amara, ma necessaria perché mi permetterà di migliorarmi, di perfezionarmi, di  guarire.

La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Ipazia

#26
Il vivente, la vita, è il senso, ovvero la sua fonte più fondata di senso, perché è un dato di fatto che viene prima di qualsiasi riflessione, razionalizzazione e ideologizzazione. Ed è un dato di fatto comune a tutti i viventi.

Preso atto di ciò, istintivamente o razionalmente, ogni vivente gestisce il suo specifico dato di fatto secondo la sua capacità creativa e lo interpreta secondo le sue inclinazioni, in maniera progressiva, regressiva o statica. Sfruttando le occasioni che il contesto sociale gli offre e trovando le motivazioni, anche di tipo attivistico, perché queste occasioni siano le più congegnali alla sua condizione psicofisica.

La foto che ho postato è di uno che al risveglio dopo l'amputazione si è occupato più della parte sana del suo corpo che della parte irreversibilmente perduta (sua dichiarazione). Ed oggi, dopo una seconda debacle, ancora non molla, circondato dall'affetto della sua famiglia che non è pietà,  ma riconoscimento che una persona così non si può non amare, perché interpreta oltre ogni limite il senso che la vita è.

Si può obiettare che fino al primo incidente abbia immaganizzato tanta energia mentale da bastare fino alla sua morte, ma poteva benissimo sciuparla in depressione e recriminazioni. Invece l'ha dirottata altrove restando integralmente vivo.

Tu hai scelto una strategia diversa, su cui non mi permetto di esprimere giudizi. L'essenziale è vivere.

Io mi ritrovo nella prima del tuo elenco, cercando di riempire al meglio il segmento di realtà che mi è stato dato. Senza eccessive paturnie autorealizzative.

Let it be.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Ipazia il 26 Ottobre 2023, 09:32:30 AMIl vivente, la vita, è il senso, ovvero la sua fonte più fondata di senso, perché è un dato di fatto che viene prima di qualsiasi riflessione, razionalizzazione e ideologizzazione. Ed è un dato di fatto comune a tutti i viventi.

Preso atto di ciò, istintivamente o razionalmente, ogni vivente gestisce il suo specifico dato di fatto secondo la sua capacità creativa e lo interpreta secondo le sue inclinazioni, in maniera progressiva, regressiva o statica. Sfruttando le occasioni che il contesto sociale gli offre e trovando le motivazioni, anche di tipo attivistico, perché queste occasioni siano le più congegnali alla sua condizione psicofisica.

La foto che ho postato è di uno che al risveglio dopo l'amputazione si è occupato più della parte sana del suo corpo che della parte irreversibilmente perduta (sua dichiarazione). Ed oggi, dopo una seconda debacle, ancora non molla, circondato dall'affetto della sua famiglia che non è pietà,  ma riconoscimento che una persona così non si può non amare, perché interpreta oltre ogni limite il senso che la vita è.

Si può obiettare che fino al primo incidente abbia immaganizzato tanta energia mentale da bastare fino alla sua morte, ma poteva benissimo sciuparla in depressione e recriminazioni. Invece l'ha dirottata altrove restando integralmente vivo.

Tu hai scelto una strategia diversa, su cui non mi permetto di esprimere giudizi. L'essenziale è vivere.

Io mi ritrovo nella prima del tuo elenco, cercando di riempire al meglio il segmento di realtà che mi è stato dato. Senza eccessive paturnie autorealizzative.

Let it be.
A proposito di debacle, la mia vita mi pare un gioco dell'oca. Ogni qualvolta ho pensato di essere vicino al traguardo, di poter raccogliere i frutti di ciò che ho seminato, qualcosa mi ributtava indietro, facendomi sentire come Ulisse (od Odisseo che dir si voglia), facendomi sentire come l'eroe del poema di Omero, con la differenza che di anni per me non ne sono passati appena 20, bensì quasi 65.

Non faccio "la lista della spesa" delle batoste che ho preso, delle volte che ho dovuto fermarmi, mi sono leccato le ferite e poi sono ripartito con maggior vigore di prima. Però c'è un limite a tutto e credo di essere arrivato a quel limite. Nell'istituto di riabilitazione motoria dove sono stato ricoverato (per il mio bene, "per guarire dalla malattia", secondo i miei genitori e gli adulti di allora) nel periodo delle elementari (6 anni esatti, nei quali rientravo a casa unicamente per le vacanze scolastiche), ossia quando un bambino avrebbe bisogno di essere sostenuto dai propri genitori, consolato, coccolato, ecc... vedevo diversi miei compagni di sventura, messi oggettivamente peggio di me dal punto di vista fisico: io sono sempre riuscito a camminare, anche se non correttamente, mentre vi erano bambini che non camminavano affatto, o che oltre a non camminare non parlavano nemmeno: inchiodati sulle rispettive carrozzine, spesso avevano anche bisogno di essere imboccati, vestiti, svestiti, lavati, ecc... Questa situazione, a mio avviso, è un vero e proprio dramma per un bambino da scuola elementare.

Io ero in una sorta di girone infernale: non potevo confidarmi con gli adulti (consorelle laiche consacrate) che sembravano orientate più al mantenimento dell'ordine e della disciplina in istituto che alla psicologia dei ricoverati. Giusto per fare un esempio: io sono sempre stato un ribelle e ho protestato ogni qualvolta non fossi d'accordo col volere del personale: protestavo senza farmi troppi problemi. Una volta, la "capa" delle consorelle ebbe la brillante idea di mettermi un cerotto sulla bocca, per non farmi parlare, lasciandomi libere tanto le mani, quanto le gambe. Avrei potuto togliermi il cerotto, oppure nascondermi per la vergogna. Invece scelsi di andare in giro col cerotto sulla bocca, esprimendomi a gesti e, alla domanda: "chi ti ha messo il cerotto?" indicavo l'autrice del gesto. Nel giro di 10 minuti colei venne a togliermi il cerotto, rossa paonazza in viso! 

In aggiunta a ciò c'è "l'aggravante" della nascita di mio fratello nemmeno 4 mesi dopo il mio ricovero, due giorni prima del mio sesto compleanno. In ogni caso speravo, una volta diventato adulto, di poter vivere una vita "normale" seppur con i limiti fisici che avevo e che col passare del tempo non sono certamente diminuiti.  Invece, le successive batoste mi hanno fatto rallentare fisicamente, ma stimolato il pensiero.

Sembrerà strano ma io non ho mai cercato un colpevole per la mia situazione. La domanda che mi ponevo  e che ponevo agli adulti non era: "Chi mi ha fatto questo?" (et similia), bensì: "Perché sono così"? a cui seguiva l'altra domanda: "Cosa posso fare per uscire da questa situazione?" Arrivato a questo punto della mia vita, dopo 4 lussazioni del gomito destro, un ictus ischemico, 8 interventi chirurgici, vorrei capire qualcosa della mia vita, quindi provo ogni strada percorribile, e quella che sto percorrendo ora (un viaggio introspettivo, alla conoscenza del mio sé più profondo) mi stimola, perché  ritengo tramite essa di riuscire a dare un senso a questa mia vita da "gioco dell'oca". Non è matematico che ci riesca, però almeno ci provo.


La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Freedom

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 26 Ottobre 2023, 06:37:17 AMNormalmente io ritengo esperto chi mi risolve un problema di sua competenza, chi mi spiega nei dettagli cosa ha fatto, insomma... chi mostra di sapere ciò che fa e ciò che dice

Io preferisco vederlo all'opera e capire se mi sia di aiuto in qualche modo.
Che problemi ti hanno risolto?

Ed in che modo ti sono stati d'aiuto (oltre a confermare la tua intuizione che sei alla penultima reincarnazione)?
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Freedom il 26 Ottobre 2023, 18:26:40 PMChe problemi ti hanno risolto?

Ed in che modo ti sono stati d'aiuto (oltre a confermare la tua intuizione che sei alla penultima reincarnazione)?
Mi hanno dato delle indicazioni sulle mie vite passate, che individuo sono stato, quali errori ho commesso. Io credo che sia come per la storia. "Chi non vuol conoscere la storia è condannato a riviverne gli errori", si diceva. Parafrasando io potrei affermare: "chi non vuol conoscere le proprie vite passate, è condannato a ripeterne gli errori". Io credo che occorra partire da qui, capire da dove si arriva per decidere "il da farsi", per scegliere la strada migliore da percorre da qui in avanti. La numerologia è entrata nello specifico, raccontando in modo più approfondito la mia vita precedente, ma, ovviamente essendo ciò qualcosa di strettamente privato, non ho intenzione di raccontarlo qui. Mentre l'apertura dei registri akashici non è ancora avvenuta realmente. Ho soltanto avuto un colloquio telefonico, durante il quale l'operatrice ha visto delle cose che non mi ha ancora riferito. Occorre una vera e propria seduta in cui, sarò guidato nel "viaggio" alla scoperta di me stesso, e dovrò scegliere io, ogni volta che si verificherà la possibilità di farlo.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

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