Breve messaggio in bottiglia

Aperto da iano, 25 Febbraio 2018, 00:39:38 AM

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iano

da porre all'attenzione dei posteri , non necessariamente da voi elaborato.
Potrete anche cambiarlo se cambiate idea.Si tratta di un messaggio in corso d'opera.
Ma deve essere uno solo.
Se non è vostro potrete apporre in coda al breve messaggio un commento ancor più breve.Ma se potete evitarlo è meglio , perché a volte le frasi sembrano più intelligenti di chi le elabora e /o le sceglie , e sarebbe un peccato sporcarle. Lasciatevi quindi guidare magari dal fascino che il messaggio suscita in voi , senza dover giustificare il perché della scelta.
Queste sono le regole del gioco.
Quello che segue , e che ho scelto io , è un frammento di Richard Feynmann.

" Sto per raccontarvi come si comporta la natura. Se vi limitate ad accettare che magari sì comporta proprio così, , rimarrete affascinanti e incantati da ciò che apprenderete. Se potete evitarlo , però , non continuate a ripetervi << Ma com'è possibile che le cose stiano così? >> , perché altrimenti finirete per sprofondare in un vicolo cieco da cui nessuno è mai riuscito ad uscire. Non c'è nessuno che sappia com'è possibile che le cose stiano così. "
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Angelo Cannata

Il mio messaggio in bottiglia si trova già in coloro in cui ho lasciato qualche impronta. Posso anche morire, esso farà comunque la sua strada. La sta già facendo.

Kobayashi

#2
Ecco il mio messaggio:
"Posteri! Solo tre cose.
Primo, le parole infettano! Quindi alla larga da politici, maestri, preti, poeti di regime, consiglieri, parenti... Vogliono tutti la stessa cosa: prosperare su ciò che rimane di voi dopo il tracollo psicofisico ottenuto tramite discorsi virulenti. Pezzi del vostro corpo come cani di paglia al servizio del mondo...
Secondo, voi siete ciò che vi immaginate di essere. Quindi attenti cazzo a quello che immaginate! Non c'è fortuna che tenga di fronte a un destino fantasticato nelle ore insonni che precedono l'alba.
Terzo, imparate ad essere coraggiosi e selvaggi. Siamo tutti assassini, e lo saremo sempre. Cerchiamo almeno di massacrare coloro che se lo meritano".

Angelo Cannata

Citazione di: Kobayashi il 28 Febbraio 2018, 07:51:47 AM
Ecco il mio messaggio:
"Posteri! Solo tre cose.
Primo, le parole infettano! Quindi alla larga da politici, maestri, preti, poeti di regime, consiglieri, parenti... Vogliono tutti la stessa cosa: prosperare su ciò che rimane di voi dopo il tracollo psicofisico ottenuto tramite discorsi virulenti. Pezzi del vostro corpo come cani di paglia al servizio del mondo...
Secondo, voi siete ciò che vi immaginate di essere. Quindi attenti cazzo a quello che immaginate! Non c'è fortuna che tenga di fronte a un destino fantasticato nelle ore insonni che precedono l'alba.
Terzo, imparate ad essere coraggiosi e selvaggi. Siamo tutti assassini, e lo saremo sempre. Cerchiamo almeno di massacrare coloro che se lo meritano".
Trovo delle stranezze in ciò che hai scritto.

Se le parole infettano, mi sembra che il messaggio che hai appena scritto sia fatto di parole. Quindi tu sei già uno di quelli che cercherebbero di prosperare su ciò che rimane di noi dopo il tracollo psicofisico ottenuto tramite discorsi virulenti? A dire il vero, il tuo terzo punto sembrerebbe confermarlo, visto che fai propaganda della libera violenza verso chi ci pare e piace: chi infatti dovrà stabilire chi merita di essere massacrato e chi no?

Riguardo all'essere ciò che immaginiamo di essere, è un criterio troppo facile da aggiustare perché abbia un significato: se uno non riesce ad essere ciò che immagina si può sempre dire che non ha immaginato bene e ciò dimostra che si tratta di un criterio privo di significato.

Kobayashi

Non pensavo sarebbero state necessarie spiegazioni... Comunque:
Primo, la parola influenza sempre chi l'accoglie. La parola di alcuni soggetti è maggiormente manipolatoria, poiché questi soggetti prosperano sul potere che riescono a trarre dai propri discorsi. Coloro che non hanno niente, che non desiderano potere, che non vogliono sedurre, producono parole deboli che nella migliore delle ipotesi rivelano la propria verità.
Secondo, noi siamo ciò che ci immaginiamo di essere in senso psicoanalitico: come se continuassimo a mentire a noi stessi, a fantasticare su noi stessi, a produrre immagini che alterano la nostra realtà, per cui spesso si è soggetti per tutta la vita a visioni fantasmatiche di se' con tutto ciò che ne consegue in sofferenza etc.
Terzo, la storia degli esseri umani è una storia di crimini, di massacri. Bisogna prenderne coscienza. All'atteggiamento dei tedeschi che organizzano un concerto in ricordo della Shoah nel proprio parlamento come se loro, i bravi tedeschi del presente, non c'entrassero niente, io preferisco chi non costruisce intere biblioteche per sentirsi innocente ma si vergogna di tutto quanto e si dice: ma certo che si ripeterà! Altroché! Noi siamo così... Allora la prossima volta che la violenza sia almeno diretta sui potenti e non sugli inermi (vana speranza...).

InVerno

Suggerisco modestamente di aprire un topic riguardo la metafora parola-virus, perchè è un argomento che ne può far uscire "delle belle".

Detto questo, se devo scegliere un messaggio in bottiglia, suppongo debba scegliere la più bella frase da cioccolatino che mi ricordo, allora scelgo
Piangi e piangerai da solo, ridi e il mondo riderà con te.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

viator

Ci sono solo due modi per raggiungere la serenità : l'amare ed il comprendere. Amando vi troverete a capire ciò che amerete, capendo vi troverete ad amare ciò che avrete compreso.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

Citazione di: viator il 28 Febbraio 2018, 22:56:44 PM
Ci sono solo due modi per raggiungere la serenità : l'amare ed il comprendere. Amando vi troverete a capire ciò che amerete, capendo vi troverete ad amare ciò che avrete compreso.
😉
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''