Alcune assurdità sulle armi, che ho visto nei film!

Aperto da Eutidemo, 25 Agosto 2021, 07:16:39 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Eutidemo

Ho notato  che, molto spesso, sia nei film e sia nelle serie TV, si vedono delle assurdità riguardanti le armi, siano esse antiche o moderne; in alcuni casi si tratta di errori di minor conto, mentre, altre volte, invece, siamo in presenza di veri e propri strafalcioni!
1)
Per quanto riguarda gli antichi Romani, ad esempio, salvo qualche rara e meritoria eccezione, i legionari, a prescindere dallo specifico periodo storico in cui si svolge il film, vengono quasi sempre rappresentati con l'armatura tipica del primo secolo.
Il che è semplicemente "ridicolo", in quanto, considerando che la storia di Roma antica è durata per circa  un millennio, è come se i soldati francesi di Carlo Magno, quelli di Francesco 1°, e quelli dell'epoca di Napoleone, nei film venissero sempre raffigurati tutti vestiti ed  armati nello stesso modo.
Ed invece, ovviamente, la "divisa" e le le "armi" degli antichi romani si sono costantemente evoluti; anche e soprattutto "mutuando" armi tipiche di altri popoli (come, ad esempio, l'elmo di Montefortino, il gladio, ed altro ancora).
2)
Nei duelli con la spada, a prescindere dal periodo storico e dal luogo nel quale si svolge il film, si vedono spesso gli attori effettuare delle "guardie", degli "affondi", dei "fendenti" e delle "parate" tipiche del combattimento con la "katana" giapponese; cosa che, invece, i nostri antenati europei non si sarebbero mai sognati di fare, perchè si tratta di una tecnica completamente diversa da quella della "scherma" occidentale.
Capisco che alcune figure della "scherma" nipponica siano più scenografiche di quelle occidentali; però vedere in un film un crociato che effettua un "kiritsuke", secondo me, è alquanto ridicolo.
3)
Per quanto riguarda l'arco, a parte alcuni centri "impossibili", che farebbero morire di invidia Guglielmo Tell, in genere, di grossi "strafalcioni" non mi è mai capitato di vederne.
4)
In alcuni fim "western", invece, spesso si vedono i "cowboys" estrarre e sparare direttamente in "doppia azione", senza alzare il cane con il pollice; il che, ovviamente, all'epoca era impossibile, perchè il revolver erano tutti ad "azione singola".
E' vero che si può supporre che il cane fosse già alzato in fondina; però, soprattutto con quell'antiquato tipo di pistole, non penso proprio che i veri "cowboys" corressero un rischio simile (almeno di norma).
5)
Inoltre si vedono spesso dei pistoleri sparare "a ripetizione", come se avessero in mano una pistola "semiautomatica" (o, addirittura, "automatica"); il che, per lo stesso motivo, era egualmente impossibile!
Solo in qualche film di miglior fattura si vedono sparare "a ripetizione", però abbattendo continuativamente il cane con il palmo della mano sinistra; il che, invece, è sicuramente possibile, anche se è un po' difficile (io, per esempio, non ci sono mai riuscito).
6)
Sempre nei film western, ma anche in film ambientati in tempi moderni, quando uno dei protagonisti alza il cane del revolver, si sente un rumorosissimo "click";  il quale, invece, nella realtà, o non si sente per niente o si sente appena.
A meno che, ovviamente, siano almeno vent'anni che uno non ha "oliato" la sua rivoltella!
7)
Soprattutto nei film western, ma anche in alcuni film ambientati in tempi moderni, quando uno dei protagonisti spara "a pallini" o "a pallettoni" con un fucile ad "anima liscia", tutti i presenti nella stanza vengono investiti da una pioggia di piombo; il che non è vero, perchè, per una certa distanza, sia i pallini che i pallettoni viaggiano "agglomerati" come se costituissero un singolo proiettile.
Ed infatti (anche se questo varia a seconda del tipo di arma e di munizioni), fino ai 12 metri dalla bocca della canna lo sciame dei pallini viaggia all'incirca unito; oltre i 12 metri e fino ai 35-40 metri i pallini iniziano una dispersione rispetto alla linea del tiro.
8 )
In quasi tutti i film, più potente è l'arma, e maggiore è l'arretramento del bersaglio, anzi, a volte, il poveraccio vola addirittura per aria; il che fa molta scena, ma è assolutamente grottesco!
Ed infatti, a prescindere dalla circostanza che ben difficilmente qualcuno vola per aria per la "spinta" di un proiettile (a meno che, oltre che "potente", sia anche molto "grosso"), in genere l'arretramento del bersaglio è maggiore se viene soltanto "penetrato" da un proiettile di media potenza, mentre è minore, se, invece, ne viene "perforato" da un proiettile più potente; ed infatti, nel primo caso, l'"energia cinetica" del proiettile viene scaricata al suo "interno", mentre, nel secondo caso, viene scaricata "oltre".
Se dai un cazzotto a qualcuno, quello vola a gambe all'aria all'indietro e cade supino; ma se lo buchi da parte a parte con un proiettile, quasi sempre si accascia in avanti cadendo bocconi.
9)
In alcuni fim si vedono gli attori sparare a distanza ravvicinata a serrature, catenacci e lucchetti, per farli saltare via alla "bruttiddio";  il che mi sembra un'operazione un tantino rischiosa, sia per il rischio di un rimbalzo del proiettile, sia per il pericolo di schegge.
Inoltre, specie con certi tipi di serrature, c'è il rischio che il proiettile si limiti soltanto a deformarle, rendendo così ancora più difficile l'apertura della porta.
10)
In certi film si vede che l'attore, per dimostrare che non ha intenzioni offensive, estrae il caricatore dalla pistola e lo getta via;  però, poi,  continua a tenerla in mano.
Nella realtà, finchè non scarrellasse l'arma, io  non mi fiderei per niente; ed infatti chi mi dice che non sia rimasto un colpo in canna?
11)
Purtroppo non ricordo il titolo del film, ma mi è anche capitato di veder montare un silenziatore su un revolver; sarei davvero curioso di conoscerne la marca!
Ed infatti, ovviamente, è impossibile montare un silenziatore su un revolver!
12)
In quasi tutti i film, quando qualcuno spara con un silenziatore, si sente un rumore lievissimo; il che è assolutamente "irrealistico"!
Ed infatti, la riduzione effettiva del picco della rumorosità ottenibile con un silenziatore "standard", è di 20-35 decibel, e, cioè, un valore che porta a circa 110 decibel  un piccolo calibro e a circa 130 decibel  i calibri più prestanti; per cui si tratta comunque di un bel "botto"!
13)
In quasi tutti i film si vedono i "cecchini" professionisti chiudere un occhio per prendere la mira; cosa che, sebbene ciascuno faccia un po' come gli pare, in pratica i "cecchini" professionisti non fanno mai.
Ed infatti, se chiudiamo un occhio, questo  automaticamente si porterà alla messa a fuoco infinita, per cui l'altro occhio dovrà fare un notevole sforzo per traguardare gli organi di mira; ed infatti è il mirino che deve essere a fuoco, e non il bersaglio.
14)
Per concludere, anche se ci sarebbero anche altri errori cinematografici molto interessanti da ricordare, l'assurdità più frequente che si vede nei film, consiste nel "disarmamento" a mani nude di un avversario armato; cioè, il cattivo punta la sua pistola all'eroe, e quest'ultimo, con un abile e rapidissima mossa riesce a disarmarlo.
Il che è tecnicamente impossibile, in quanto:
- nessun uomo è più veloce di un proiettile;
- nessuno, che abbia un minimo di sale in zucca, terrebbe mai sotto il tiro della sua pistola qualcuno, se non tenendosi ad una cauta distanza di sicurezza (che varia a seconda delle circostanze).
Ovviamente, se chi ha la pistola in mano è un bambino di cinque anni, un imbecille, o un cieco, non escludo che, anche nel mondo reale, sia possibile disarmarlo a mani nude; ma io non ci proverei lo stesso, salvo che non fossi sicuro che stia per spararmi comunque!
***
Voi quali altri strafalcioni avete notato?
***

InVerno

#1
Si ce ne sono aiosa .. sull'arco, da tiratore, posso dire che se ne vedono parecchie, la difficoltà del bersaglio si può dire abbia funzione narrativa nel simboleggiare l abilità del tiratore. Ma per esempio le freccie incendiarie che si vedono spesso nei film medievali, hanno un senso in un assedio (posto si abbia un comburente sufficiente a resistere il volo) non contro esseri umani, come ad esempio si vede all inizio del gladiatore. C'è poi un intero filone di assurdità legate alla cavalleria, che non è propriamente un arma ma comunque.. vorrei vedere quanti soldati saprebbero fare una carica sul nemico senza le staffe ai piedi, sarebbero probabilmente disarcionati, eppure si vedono cariche di cavalleria senza staffe, a volte anche senza briglie, come se i cavalli non avessero un istinto di autoconservazione da domare.In generale c'è anche feticismo verso le spade.. per quanto ne so io di combattimento medievale, e per parafrasare un famoso film, qyando un uomo con la spada incontra un uomo con la lancia, l uomo con la spada non è morto automaticamente, ma dovrà sudare sette camicie per guadagnare quel mezzo metro di distanza in più  che la lancia offre.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Phil

Citazione di: Eutidemo il 25 Agosto 2021, 07:16:39 AM
Purtroppo non ricordo il titolo del film, ma mi è anche capitato di veder montare un silenziatore su un revolver; sarei davvero curioso di conoscerne la marca!
Ed infatti, ovviamente, è impossibile montare un silenziatore su un revolver!
Ho curiosato in rete e pare che il revolver Nagant M1895 possa montare un silenziatore (qui i dettagli tecnici).

Eutidemo

Ciao Inverno.
Quanto al tiro con l'arco non sono in grado di dire granchè; ed infatti, pur avendolo posseduto da giovane, non solo non sono mai stato molto bravo nel suo uso, ma, in tutta franchezza, devo ammettere che ero davvero una schiappa!
:-[
Però, in effetti, anche a me risulta che le frecce incendiarie non venivano usate contro esseri umani, bensì:
- negli assedi, per incendiare con tiri "a palombella" i tetti delle case della città assediata;
- nei combattimenti navali, per incendiare con tiri "tesi" le vele delle navi avversarie.
***
Quanto alla cavalleria, invece, non solo sapevo andare abbastanza bene a cavallo, ma, per giunta, nel 1985 partecipai alla ricostruzione storica di una carica di "cavalleria leggera" nei pressi di Orvieto; durante la quale, poichè non indossavo stivali con il tacco adeguato, rischiai per un pelo di restare "staffato".
***
Ad ogni modo molte popolazioni antiche, pur facendo uso in combattimento della cavalleria , non conoscevano affatto l'uso della staffa; come ad esempio, gli antichi Romani (la cui cavalleria, sebbene anche per altre ragioni, non valeva poi molto).
Tuttavia, combattere a cavallo, senza avere i piedi nelle staffe, doveva senz'altro risultare molto più difficoltoso.
***
Ed infatti:
a)
Un fendente "a vuoto" con la sciabola (cioè, mancando il bersaglio), rischia di far perdere l'equilibrio al cavaliere, se si trova su un cavallo privo di staffe.
b)
Usare una lancia su un cavallo privo di staffe, richiede che il colpo debba essere vibrato con la sola forza dei muscoli della spalla e del bicipite; mentre, invece, potendo "piantare i piedi" in un paio di staffe, il cavaliere può tenere la lancia fortemente stretta sotto l'ascella, ed attaccare il nemico colpendolo non più con il solo vigore dei muscoli, bensì con il proprio peso unito a quello del destriero lanciato alla carica.
Tale effetto, veniva potenziato dalla "resta", cioè un uncino metallico su cui andava appoggiato il "calcio" della lancia,  per evitare che scivolasse all'indietro quando colpiva il bersaglio; tale ulteriore "supporto", oltre alla staffa, venne in uso dal XV secolo in poi,  anche se prevalentemente nei tornei (in combattimento non ne sono molto sicuro).
***
Quanto alle "briglie",  esse vennero in uso all'incirca nel 4000 a.C. nell'Asia sud-occidentale; e, sebbene le prime briglie, probabilmente. non fossero altro che  delle rozze "cavezze" passate sul naso (come l'"hackamore"), oppure attraverso la bocca (all'uso "apache"), dubito che si sia mai fatto alcun uso del cavallo prima che venissero inventate le redini.
Io non ci ho mai provato, ma, andare a cavallo aggrappati soltanto alla sua criniera, mi sembra una cosa possibile, ma molto difficoltosa; e, comunque, impensabile in battaglia.
Personalmente non l'ho mai visto fare, neanche nei film!
***
Quanto al contrasto "spada/lancia", storicamente, la lancia (specie la "sarissa" dei macedoni, la "picca", e, soprattutto l'"alabarda" degli svizzeri) era un arma tipicamente "anticavalleria"; era abbastanza buona anche contro la fanteria, ma molto di meno, perchè gli uomini appiedati possono infilarsi meglio in mezzo al "muro di lance", e, magari, afferrare una lancia e tirare il lanciere fuori dal suo schieramento.
***
Un'arma veramente micidiale era (e rimane) la "baionetta" innescata; però, a differenza di quanto si vede nei film, di fatto veniva utilizzata molto raramente nel corpo a corpo, perchè il suo uso faceva troppa paura a ad entrambi gli schieramenti.
Ed infatti, dalle liste dei caduti in battaglia a partire dal XVIII secolo, risulta che,  nella maggior parte delle battaglie meno del 2% delle ferite erano state provocate da baionette (mio nonno, quindi, è stato davvero sfortunato).
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Phil. :)
Sul "revolver silenzioso" di Gurevich aveva un senso montare un silenziatore sulla "canna", perchè il suo inventore aveva escogitato un elaboratissimo sistema per evitare che il rumore dello sparo "trafilasse" anche dal "tamburo" (oltre che dalla bocca della "canna"); come, invece, accade in tutti gli altri revolver (sui quali, pur essendo teoricamente possibile montare un un silenziatore sulla "canna", la cosa servirebbe a poco o niente).
***
Però, la "silenziosità di un revolver", dipende anche dalla cartuccia;  e, quindi, dalla  "silenziosità del proiettile".
Ad esempio, per quanto riguarda le cartucce calibro .22 LR CCI QUIET, i periti balistici della casa affermano che usandole si ha una riduzione del 75% del rumore percepito, rispetto alla velocità standard del calibro.22 LR; e pertanto, trattandosi di un rumore di circa 68 decibel (equivalente a quello di una scorreggia) affermano anche che NON è richiesta alcuna protezione per l'udito.
Per cui, usando tali cartucce, si otterrebbe una riduzione del rumore superiore a quella del "revolver silenzioso" di Gurevich, anche usando un normalissimo revolver.
***
Il che, però, non è del tutto esatto; almeno giudicando ad orecchio (visto che io non possiedo un misuratore di decibel)!
Ed infatti, se si spara il calibro .22 LR CCI QUIET con una pistola di piccole dimensioni, il rumore, sebbene contenuto, non è affatto indifferente; bisogna sicuramente indossare le cuffie.
Se, invece, si spara il calibro .22 LR CCI QUIET con una pistola di grosse dimensioni, come il revolver SMITH & WESSON 617 22LR, in effetti, almeno "ad orecchio", il rumore è inferiore a quello di un "silenziatore"; non si sente da una stanza all'altra, se c'è di mezzo un muro portante.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/fe/6f/f4/ME13RAW6_t.jpg
***
Però tieni presente che io non ho mai sparato con il "revolver silenzioso" di Gurevich, e che, comunque, non possiedo un misuratore di decibel; per cui le mie sono solo impressioni "a naso" (o  meglio, ad orecchio!.
***
Comunque grazie per il tuo link, che è fatto benissimo ed è molto interessante; io sapevo del "revolver silenzioso" di Gurevich, però ignoravo che su di esso si potesse montare anche un silenziatore.
***
Un saluto! :)
***

niko

#5

Ma soprattutto, che cosa esistono a fare gli artificieri professionisti e che si preparano a fare per anni, se tanto il filo giusto da tagliare per disattivare una bomba (qualsiasi bomba, anche biologica o atomica) e' sempre quello blu, e quello sbagliato sempre quello rosso?!

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Eutidemo

Citazione di: niko il 25 Agosto 2021, 18:04:10 PM

Ma soprattutto, che cosa esistono a fare gli artificieri professionisti e che si preparano a fare per anni, se tanto il filo giusto da tagliare per disattivare una bomba (qualsiasi bomba, anche biologica o atomica) e' sempre quello blu, e quello sbagliato sempre quello rosso?!
E' vero, lo avevo notato anche io ma me ne ero completamente dimenticato!
Grazie per il tuo intervento, e per averci ricordato tale ricorrente "bizzaria" cinematografica; la quale, forse scaturisce dal fatto che il colore "rosso" è psicologicamente associato all'idea di pericolo.
;)