"giochi" di luce ed ombra (e forme di comunicazione)

Aperto da acquario69, 04 Aprile 2016, 07:57:30 AM

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acquario69

"Einstein credeva in Dio, non ne negava l'esistenza. Un giorno che discutevamo proprio di questo, lui alzò una mano, la frappose fra la lampada e il tavolo e mi disse: "Vedi? Quando la materia si manifesta, proietta un'ombra scura, perché è materia. Dio è puro spirito e dunque quando si materializza non può manifestarsi se non attraverso la luce. La luce non è altro se non l'ombra di Dio".
[Gustavo Adolfo Rol]

qualche giorno fa mi e' capitato di leggere questo dialogo qui sopra e non so perché mi sarebbe tornato alla mente un episodio di molti anni fa e con cui devo averlo associato in qualche maniera..

dunque quel giorno di molti anni fa,(episodio vero naturalmente) ed era questo il periodo più buio che ho mai avuto,e chissa se non debba pure esserci una correlazione e che ovviamente non sto a spiegare qui i motivi,un periodo di caos immenso sia fuori che inevitabilmente dentro di me e di buio appunto... quel giorno dicevo,anzi era sera,ero uscito con una mia amica,questa era persona sensibilissima e forse per via della sua stessa iper sensibilità anche molto molto fragile.. dunque non mi ricordo bene ma ci fu un momento,dopo che non ricordo cosa era successo,interrotto da un breve ma intenso silenzio,che mi disse pressapoco questo e cioè che io ero stato bravissimo a parlare senza parlare e che gli era arrivato qualcosa di me che in quell'istante spiegava perfettamente cio che gli stavo "dicendo" e che altrimenti non si sarebbe potuto spiegare.
eravamo entrambi molto giovani,e per me fu la prima volta che grazie a lei sono riuscito a rendermi conto diciamo di qualcosa che fino a quel momento non ne avvertivo "la presenza" e che in seguito sarei riuscito meglio a focalizzare in me,sicuramente anche perché dall'altra parte,cioè lei,doveva aveva captato qualcosa che aveva colto di rimando e alla mia identica e simultanea maniera (al di la dello spazio e del tempo,al di la della forma) e il suo commento mi sorprese come una folgorazione (rendere fulgido,illuminare) e che successivamente ma in altra maniera,risulto' riscontrabile.

perché la forma? che significa e che centra in questo caso?
significa per quello che sono riuscito a capire (e nel tempo sempre di più)
che in quel momento era passato tra di noi qualcosa che poteva solo venir "captata" e non "capita" nella maniera razionale,perché di per se incomunicabile!..ossia non poteva avere forma,come ad esempio appartengono i nostri pensieri,i nostri ragionamenti e le nostre descrizioni..metaforicamente era come se la luce non avesse più incontrato l'ostacolo che gli si contrappone da cui poi risalta l'ombra e quella fu una comprensione appunto simultanea (priva di forma)

tra l'altro l'ombra infatti mostra (manifesta) la forma ma e' la luce (immanifesta) a determinarla..da questo mi sembra pure di capire che l'ombra insieme alla sua forma e' del tutto illusoria rispetto appunto alla luce da cui proviene e di cui sarebbe il suo principio..
come in effetti credo viene spiegato dalla citazione iniziale sopra.

paul11

A me è capitato spesso di voler dire qualcosa, ma di non aver detto nulla e sentirmi chiedere "cos'hai detto?"
Penso che parta un'onda emotiva, perchè sono convinto che l'emozione è una forma di energia, ed è tanto più potente quanto lo è il nostro stato emotivo e viene captata da qualcuno che ci sta vicino ,generalmente un interlocutore , la percepisce ,ma non la decifra perchè è imperscrutabile, rimane in chi la riceve una sensazione. 
Sono altrettanto convinto che siano invece decifrabili e Gustavo Rol che citi all'inizio e che a suo tempo avevo approfondito, ne avesse le qualità e capacità

acquario69

Citazione di: paul11 il 13 Aprile 2016, 18:10:05 PM
A me è capitato spesso di voler dire qualcosa, ma di non aver detto nulla e sentirmi chiedere "cos'hai detto?"
Penso che parta un'onda emotiva, perchè sono convinto che l'emozione è una forma di energia, ed è tanto più potente quanto lo è il nostro stato emotivo e viene captata da qualcuno che ci sta vicino ,generalmente un interlocutore , la percepisce ,ma non la decifra perchè è imperscrutabile, rimane in chi la riceve una sensazione.
Sono altrettanto convinto che siano invece decifrabili e Gustavo Rol che citi all'inizio e che a suo tempo avevo approfondito, ne avesse le qualità e capacità
Credo nella convinzione più assoluta e fondata che non siamo solo un semplice corpo inteso solo in maniera fisica,materiale del termine con le sue parti che funzionano in maniera semplicisticamente meccanica..un estremo riduzionismo che non permette di cogliere i fenomeni nella loro reale portata,nell'avvertire che la forma sia solo un riflesso e in definitiva un abbaglio perché poi viene preso per vero e tutte le considerazioni e le scelte successive non possono che essere erronee già in partenza.
la forma pero e' quella che ci può indicare "il passaggio"..come attraverso l'ombra possiamo arrivare a cogliere la luce che la provoca,ovvio che se la nostra attenzione rimane nell'ombra questo non può avvenire
ed e' per questo che ritengo che cio che e' invisibile lo sia solo per i nostri sensi,ma cio non toglie che cio che e' invisibile ai nostri sensi non "esista"..anzi!
ti sarà forse capitato che nel momento in cui hai avuto un intuizione vi era silenzio (dentro di te) e quello e' l'istante in cui tutto converge simultaneamente,il massimo della comunicazione,non solo più semplicemente tra due possibili interlocutori ma con tutto il resto,ecco perché come nell'esempio che avrei riportato di mio era come se non vi era più dualità e contrapposizione e (non so come perché non potrei spiegarlo) ma i nostri pensieri erano diventati "leggibili"...o anche "visibili"

allora io aggiungo pure un altra cosa...non siamo monadi,proprio perché non ce solo la materia (l'ombra) ma Spirito (luce) in tutte le "cose",nell'essenza più intima e allo stesso tempo onnicomprensiva.


Jean

Ognuno è libero di giudicare: i comportamenti, le idee e i resoconti di vita dei nostri simili. 
Tra l'altro un forum dovrebbe servire anche per questo, contribuire a formarci un'opinione dall'ascolto di quelle altrui, siano congeniali o meno.

Ma la gran qualità necessaria per far ciò, che non può esser spiegata e non c'è verso di  imparare a comando... è di prestar ascolto a quello cui stiamo partecipando: un discorso, una lettura o un evento.  

Per reciprocità nei confronti di Acquario che ha partecipato a quello da me aperto (écouter les femmes) desideravo partecipare al suo topic, cercando nei miei ricordi ed esperienze qualcosa riferito alla luce e all'ombra, senza trovarvi un'assonanza. 
Poi, per caso, ho letto (proveniente da un filmato, link alla fine) queste parole che trascrivo:


...una metafora che mi piace usare è quella del deposito. Provate a immaginare di trovarvi in un deposito completamente buio, buio pesto... e non potete vedere nulla tanto è buio... di fronte a voi, da nessuna parte. Ma immaginate di tenere in mano una piccola torcia, solo una piccola torcia... l'accendete e con quella trovate la strada attraverso il buio... solo quel raggio per guidarvi attraverso le tenebre. Tutto ciò che riuscite a vedere nel deposito è solo grazie alla luce della torcia. Immaginate che il raggio illumini una parte, tutto ciò che vedrete sarà lì, tutto il resto è nell'ombra. Spostate la torcia da un'altra parte e vedrete solo quel punto. Tutto i resto è buio eccetto la luce della torcia.
Ora immaginate che a un certo momento si accendano dei grandi fari e illuminino tutto il deposito... e vi rendete conto che è enorme. Più grande di quanto avete mai immaginato... ed è ricoperto di mensole, mensole a perdita d'occhio, piene di cose d'ogni tipo. Tutte le cose che riuscite ad immaginare e quelle che non potete neanche immaginare, stanno tutte su queste mensole, una accanto all'altra. Alcune sono bellissime e altre meno; alcune grandi e altre piccole, alcune di colori mai visti prima, che non pensavate esistessero. Altre cose sono strane e buffe, una accanto all'altra. Alcune le avete già viste con la torcia ma la maggior parte non l'avete mai vista prima, perché la torcia non le aveva illuminate.
Ora immaginate che le luci si spengano di nuovo e voi torniate alla vostra torcia. Anche se quello che vedete è quello che vi consente il raggio di luce di una torcia, almeno ora sapete che esiste molto di più, contemporaneamente e vicino alle cose che non potete vedere. Ora sapete che anche se non potete vederle o farne esperienza questo non significa che non esistano, dal momento che avete fatto quell'esperienza...


Se e quando visionerete il filmato vi farete la vostra personale opinione riguardo la persona che ha espresso quanto avete letto, forse catalogandola tra le persone credibili o all'estremo opposto... ma indipendentemente da questo, la semplice metafora che ha usato (non è così semplice trovarne di appropriate per esprimere concetti difficili) ha la sua validità anche per esperienze usuali e quotidiane... la luce di quella torcia, la vostra consapevolezza, è in atto in ogni momento. 
Anche la notte... quando vi accompagna (anche se ricordarlo è soggettivo) nei viaggi nel regno dell'inconscio.

Se qualcosa di quanto avete visto o letto avrà destato il vostro interesse (in positivo o negativo) allora è probabile si sia formata un'emozione che l'avrà legata indissolubilmente a voi, e le emozioni vien voglia di condividerle... un bel tramonto, un quadro, una musica... l'amicizia.

Poi se l'onda sarà grande arriverà a destinazione, dall'altra parte del lago.


 
Cordialmente,

Jean

 

https://youtu.be/rhcJNJbRJ6U
 

 

Jean

Per molte persone non c'è ombra... non c'è neppure la luce... e se i loro occhi non hanno mai visto non può esserci neppure il ricordo.

Eppure esse ci insegnano che il cuore può creare una luce accecante come il sole... che solo un altro cuore può vedere...

 https://www.youtube.com/watch?v=-F_W_zl61bI&list=RD-F_W_zl61bI#t=378
 
 
cordialmente
Jean

acquario69

#5
Citazione di: Jean il 07 Giugno 2016, 22:40:23 PM
Per molte persone non c'è ombra... non c'è neppure la luce... e se i loro occhi non hanno mai visto non può esserci neppure il ricordo.

Eppure esse ci insegnano che il cuore può creare una luce accecante come il sole... che solo un altro cuore può vedere...

https://www.youtube.com/watch?v=-F_W_zl61bI&list=RD-F_W_zl61bI#t=378


cordialmente
Jean


infatti secondo me il Ricordo lo si rievoca dal cuore (da non intendere in senso sentimentale) e non dalla mente.

la mente da sola acceca,ed e' il cuore che puo illuminarla

Lady Joan Marie

Per chi crede, Dio è la vera luce a cui l'uomo può attingere la fede.

acquario69

Citazione di: Lady Joan Marie il 19 Giugno 2016, 19:05:11 PM
Per chi crede, Dio è la vera luce a cui l'uomo può attingere la fede.

la mia impressione e' che del cosidetto credente,o sulla stessa fede,se ne ha in generale un idea stereotipata,piena di pregiudizi molto radicati (e questo succede sia ai non credenti o a coloro che si reputano tali...ed infatti quello che sto cercando di dire si rivolge al di la di queste "categorie")

per come lo sento io e per quello che avrei compreso,credere non e' un modo di pensare e che per questo stesso motivo rimanda ad un "altra realtà",che la separa e ne fa oggetto di indagine..ma un esperienza diretta e un altrettanto ed analogo modo di essere

Lady Joan Marie

La penso anch'io come te, ogni credente però ha una sua personalità e un suo modo di vivere la fede e in ogni caso va rispettato.