Menu principale

667

Aperto da Jean, 16 Maggio 2023, 22:04:13 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

niko

#60
Citazione di: InVerno il 21 Aprile 2025, 07:55:35 AMCircola ora questo neologismo: "accelerazionista", che nasce dalla fiction fantascientifica ma arriva sulle tavole della filosofia politica come approccio a due cardini, il primo una visione ciclica della società, il secondo un aspetto strategico che suggerisce di "accelerare" i processi per essere i primi a raccogli i frutti di un nuovo ciclo. Anche senza Hegel, che i moderni acceleratori pensano sia una marca di maionese, appena si costruisce una visione ciclica della storia si è immediatamente portati all'idea di voler girare la ruota del tempo per primi e schiacciarci i secondi, sembra la strategia migliore, eppure la storia insegna che generalmente gli "accelerazionisti" sono i primi a prendersela sui piedi la ruota del tempo, la girano così forte che si stacca dall'albero motore. I marxisti che tifano Putin e Trump dovrebbero comprarsi un paio di scarponi con la punta di ferro, perchè più che "la borghesia e il capitale" saranno loro i primi a subire le conseguenze del voler accelerare oltre al numero di giri consigliato.


La ciclicita' della storia non ha ad oggi piu' bisogno, di essere una ipotesi: e' purtroppo stra confermata dai vertici dei non marxisti europeisti della domenica, i quali, non paghi di due guerre mondiali, si apprestano, con zelo militaristico a fare la terza... e' questo piccolo, e per alcuni assai fastidioso particolare, che fa stare simpatici al mondo intero Trump, Putin e perfino Dugin: nonostante tutte le fanfaronate, mediamente, la gente della specie umana non vuole crepare, e non vuol vedere i propri figli crepare: considerazione abbiettamente materialistica e anti spirituale pure questa? Forse  :D

Comunque, ne Hegel ne Marx, hanno una visione ciclica della storia, ma una lineare ed escatologica: diciamo che Hegel e' il massimo organicista, della concezione del tempo lineare, Marx il massimo conflittualista, di quella stessa concezione del tempo. Semmai in Marx e' il capitalismo, ad essere ciclico, ma appunto perche' esso rappresenta la battuta d'arresto inevitabile, il groviglio e il temporaneo trattenimento di se stessa presso se stessa, della storia, non il suo "regolare" o "naturale" procedere!



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.